Caro Matteo. Si può fare.

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Valerio
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Caro Matteo. Si può fare.

Messaggio da leggere da Valerio »

Ho una milionata di idee, più o meno strambe a detta dei miei amici del Forum, da cui con un modesto impegno intellettuale la Lega può trarre spunto.

Affronto oggi un problema scottante, che è di primo piano oggi ed in passato ti è costato qualche procedimento giudiziario.

IMMIGRATI / CLANDESTINI.

Condivido l'esasperazione di molti italiani per il problema degli africani che, senza criterio ne' invito, si introducono illegalmente (e di prepotenza) nel nostro territorio.

Confesso che anche io ne sono infastidito, quando invece non lo sono per immigrati asiatici.

Ritengo, però, che ogni problema possa essere risolto se affrontato con intelligenza e senza alcuna improvvisazione o emotività.

La mia idea è orientata allo "smaltimento e riqualificazione di questo materiale umano".

Il primo step è di evitare una ghettizzazione che consegni gratuitamente questi esseri umani alla malavita organizzata. Per questo occorre un "progetto". E questo era il mio lavoro, prima del pensionamento.

Il nome di questo primo step è FORMAZIONE. Da attuare in Italia o presso paesi nordafricani collaboratori.

(vedrai che il principio è identico a quello dello smaltimento di rifiuti tossici o nocivi)

Non ritengo di poter essere tacciato di razzismo: io sono nato in Africa, amo quella terra quanto amo l'Italia e sto cercando soluzioni, anche se il mio linguaggio criticabile dai "fighetti di sinistra" potrebbe dare ad intendere qualcosa di diverso.

Il "materiale" va epurato e deve essere avviato a riqualificazione, mediante una formazione che formi

1) un lavoratore italiano
2) un tecnico di prima formazione per impieghi "leggeri"
3) un rispettabile professionista
4) un tecnico di alta formazione
5) un militare impiegabile nella protezione, nei paesi africani ospitanti, delle scuole e centri di formazione,di contenimento della clandestinità, di rieducazione sociale, di detenzione e sconto di pene comminate in Italia.


Qui mi fermo e non entro nel dettaglio, visto che di "favori" alla sinistra imbrogliona non intendo farne. Chi interessato mi può contattare nel Forum.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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RedWine
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Re: Caro Matteo. Si può fare.

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Valerio ha scritto: 6 ago 2022, 12:12 Ho una milionata di idee, più o meno strambe a detta dei miei amici del Forum, da cui con un modesto impegno intellettuale la Lega può trarre spunto.

Affronto oggi un problema scottante, che è di primo piano oggi ed in passato ti è costato qualche procedimento giudiziario.

IMMIGRATI / CLANDESTINI.

Condivido l'esasperazione di molti italiani per il problema degli africani che, senza criterio ne' invito, si introducono illegalmente (e di prepotenza) nel nostro territorio.

Confesso che anche io ne sono infastidito, quando invece non lo sono per immigrati asiatici.

Ritengo, però, che ogni problema possa essere risolto se affrontato con intelligenza e senza alcuna improvvisazione o emotività.

La mia idea è orientata allo "smaltimento e riqualificazione di questo materiale umano".

Il primo step è di evitare una ghettizzazione che consegni gratuitamente questi esseri umani alla malavita organizzata. Per questo occorre un "progetto". E questo era il mio lavoro, prima del pensionamento.

Il nome di questo primo step è FORMAZIONE. Da attuare in Italia o presso paesi nordafricani collaboratori.

(vedrai che il principio è identico a quello dello smaltimento di rifiuti tossici o nocivi)

Non ritengo di poter essere tacciato di razzismo: io sono nato in Africa, amo quella terra quanto amo l'Italia e sto cercando soluzioni, anche se il mio linguaggio criticabile dai "fighetti di sinistra" potrebbe dare ad intendere qualcosa di diverso.

Il "materiale" va epurato e deve essere avviato a riqualificazione, mediante una formazione che formi

1) un lavoratore italiano
2) un tecnico di prima formazione per impieghi "leggeri"
3) un rispettabile professionista
4) un tecnico di alta formazione
5) un militare impiegabile nella protezione, nei paesi africani ospitanti, delle scuole e centri di formazione,di contenimento della clandestinità, di rieducazione sociale, di detenzione e sconto di pene comminate in Italia.


Qui mi fermo e non entro nel dettaglio, visto che di "favori" alla sinistra imbrogliona non intendo farne. Chi interessato mi può contattare nel Forum.
la formazione professionale costa e dura anni, specie se rivolta a persone che arrivano in italia senza nessuna conoscenza linguistica storica sociale del nostro paese.
anche una addetta alle pulizie, deve saper leggere e capire le indicazioni sull'etichetta dei prodotti che usa.

esperienza personale.
ormai molti anni fa facevo 118, successe che nel piccolo pronto soccorso diurno di S.L. (piu che altro un ambulatorio) ci fosse di servizio solo un medico di provenienza africana, una persona senza alcun dubbio competente, ma... non riusciva a capire l'italiano corrente specie se si trattava di persone anziane che parlavano prevalentemente in dialetto. varglielo a far capire la differenza tra co e cu con suoni vocalici che tra l'altro in italiano non esitono il cui significato è rispettivamente testa e culo
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Caro Matteo. Si può fare.

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RedWine, SI PUO' FARE.

Considera che farebbe parte del "filtro" alla nostra frontiera. Vuoi venire in Italia? Passi dal filtro dei controlli, della competenza linguistica elementare, della formazione al livello che scegli.

Più alto il livello, maggiore il tempo di permanenza nei centri in Nord Africa, più probabilità di venire collocato.

Tutto fatto solo su base volontaria. Altrimenti non entri, e se tenti di rientrare ti ritrovi nuovamente in quel centro (dove sei stato o sarai schedato).

Niente che assomigli lontanamente a campi profughi o a campi di concentramento.

E le espulsioni non saranno più tali, ma "accompagnamento al Centro di Collocamento e Formazione" extra territoriale. In una base fornita a pagamento all'Italia con servizi affidati a personale della Nazione ospite e pagato sempre dall'Italia.
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Sayon
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Re: Caro Matteo. Si può fare.

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Valerio ha scritto: 6 ago 2022, 13:54 RedWine, SI PUO' FARE.

Considera che farebbe parte del "filtro" alla nostra frontiera. Vuoi venire in Italia? Passi dal filtro dei controlli, della competenza linguistica elementare, della formazione al livello che scegli.

Più alto il livello, maggiore il tempo di permanenza nei centri in Nord Africa, più probabilità di venire collocato.

Tutto fatto solo su base volontaria. Altrimenti non entri, e se tenti di rientrare ti ritrovi nuovamente in quel centro (dove sei stato o sarai schedato).

Niente che assomigli lontanamente a campi profughi o a campi di concentramento.

E le espulsioni non saranno più tali, ma "accompagnamento al Centro di Collocamento e Formazione" extra territoriale. In una base fornita a pagamento all'Italia con servizi affidati a personale della Nazione ospite e pagato sempre dall'Italia.
Non e' che "si puo' fare" si DEVE FARE.
Il problema degli immigrati in Italia e' la maniera con la quale entrano (clandestinamente) e l' idiozia delle presenti leggi sull' immgrazione che, con il fortissimo impulso da parte del PD anti-italiano, ha trasformatol' Italia come un puntoonbbligato per la lororicezione.
Comunque una volta entrati, devono ASSOLUTAMENTE entrare nella forza di lavoro perche una volta che lavorino, diventano 'materiale" utile all nostra e alla loro economia. Qundi occorre lavorare su due fronti: il primo, quello di cambiare ogni regolamento concernente il finto "salvataggio" degli immigranti, rispendendoli a casa o trasferendoli a tuti gli altri Paesei Europei che attulamente se ne fregano, mentre il secondo e' quello di far divenire utile qualsiasi immigrante al quale e' stato concesso di restare. Una volta che un immigrante lavori, diventa piu utile di un italiano che preferisce non farlo.
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