quel figlio di immigrati che divenne il più grande imprenditore italiano

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ereticamente
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quel figlio di immigrati che divenne il più grande imprenditore italiano

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https://www.corriere.it/cronache/22_mag ... fbb7.shtml

Non solo a Belluno, ma anche a Milano, Leonardo Del Vecchio era, di fatto, un immigrato. Povero. La sua famiglia veniva dalla Puglia. Non conobbe il padre, venditore ambulante di frutta e verdura che morì prematuramente. Quando aveva sette anni, la madre Grazia non fu più in grado di badare ai suoi tre figli e fece domanda (siamo nel 1942) per l’ammissione di Leonardo, il più piccolo, all’orfanotrofio dei Martinitt, lo stesso frequentato da Edoardo Bianchi, il futuro re delle biciclette, e da Angelo Rizzoli. Nel suo fascicolo, finora inedito, si legge che «urge immediato ricovero perché viene dall’ambiente delle case minime e passa la giornata nel più completo abbandono». Il piccolo Leonardo passò da una modestissima casa di ringhiera della periferia milanese di Baggio alle austere camerate dell’istituto. La divisa, la sveglia alle sei, la fila per lavarsi, a petto nudo, anche d’inverno. Quando nel 1949 chiede di lasciare in anticipo l’istituto spiega che vuole diventare «un ottimo meccanico specializzato». «È stata la mia fortuna — confida a Ebhardt — perché il collegio è diventato la mia famiglia. Stavo bene, mi hanno insegnato delle regole».
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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