«Il principale colpo per l'economia dell'Ue - ha detto Gentiloni - viene dai mercati delle materie prime, soprattutto per l'aumento dei prezzi dell'energia, ma anche dei prodotti agroalimentari. I prezzi delle materie prime in forte aumento hanno un effetto depressivo sul potere d'acquisto delle famiglie e fanno aumentare i costi di produzione per le imprese, alimentando l'inflazione».
La guerra, ha continuato il commissario, «sta influendo pesantemente anche sull'attività e sul commercio globali, riducendo la domanda esterna di esportazioni dell'Ue. Innanzitutto direttamente, attraverso il calo degli scambi commerciali durante la guerra, ma anche a causa di un grave shock in termini di ragioni di scambio e dell'aggravamento delle carenze e delle varie strozzature dal lato dell'offerta».
«L'impatto - ha aggiunto Gentiloni - riguarda anche i mercati finanziari. La guerra ha innescato un riprezzamento delle attività finanziarie, un inasprimento delle condizioni di finanziamento e maggiori prospettive di accelerata normalizzazione della politica monetaria».
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E Gentiloni continua a piagnucolare
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E Gentiloni continua a piagnucolare
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24