Troppo buoni: fedelta a chi ci ha sempre fregato
Inviato: 17 mag 2022, 17:41
Sinceramente noi italiani siamo "troppo buoni" e abbiamo assicurato fedelta' a chi ci ha sempre fregato. Perche ad esempio, se l' Italia aveva lottato CONTRO i tedeschi dal 1943 in poi (i famosi partigiani e le nostre citta', come Napoli) al tavolo della pace ci hanno trattato come "nemici"come e peggio della Germania e Giappone, togliendoci colonie, regioni e citta' intere? Ho trovato un episodio che non conoscevo e che dimostra anche le "atrocita' civili che adesso gli USA accusano i Russi di fare. Leggete con attenzione:
20 ottobre 1944.Da poco più di un anno,l’Italia ha firmato un armistizio con gli Alleati:l’Italia si arrese,cessando le ostilità,in cambio gli americani hanno promesso un aiuto militare in caso di necessità. Tuttavia,quest’aiuto militare era arrivato tardi:i tedeschi si vendicarono immediatamente per il voltagabbana subito,con azioni militari sia contro i soldati italiani all’estero (tra cui ricordiamo soprattutto l’Eccidio di Cefalonia) e con l’ingresso militare in svariate città italiane,tra cui anche la capitale Roma.Dove i tedeschi arrivavano,per prima cosa prendevano controllo delle industrie e questo successe anche a Milano.Nonostante si sia in guerra,le giornate della popolazione scorrono come al solito,tra lavoro per gli adulti e scuola per i bambini..L’armistizio aveva anche dato il permesso agli USA di costruire alcune basi militari su territorio italiano,una delle quali si trovava a Castelluccio di Sauri,in provincia di Foggia.Fu da lì che quel giorno partirono tre battaglioni aerei,con il compito di distruggere alcune aziende meccanico-siderurgiche che erano ancora operative nel nord Italia,ossia la Isotta Fraschini,la Breda e l’Alfa Romeo,tutte operative nella zona di Milano.Le prime due ebbero pieno riscontro e riuscirono anche a limitare il numero di vittime civili, mentre quella diretta sull’Alfa Romeo scrisse una delle pagine più terribili di quella guerra:per evitare di cadere vittime della contraerea,il colonello James B.Knapp decise che ogni attacco sarebbe stato effettuato in due corpi distinti,anzichè in uno solo. La prima ondata diretta sull’Alfa Romeo non andò a segno a causa di un corto circuito:fu allora che venne deciso di abbandonare in aperta campagna quelle bombe,dove non fecero vittime. Ma il peggio doveva ancora venire:a causa di un errore nelle comunicazioni,gli aerei virarono,ad un certo punto,di 22 gradi a destra invece che a sinistra e subito dopo Knapp, pur non avendo l'obbiettivo in vista,diede l’ordine di innesco (cosa che non andrebbe mai fatta).Quando gli americani si accorsero dell’errore,era ormai troppo tardi per tornare indietro:quando si fa un attacco aereo è importante che il battaglione sia allineato:ci voleva troppo tempo per riallienarsi e ritornare sull’obbiettivo:il rischio era che le bombe esplodessero in volo.Tuttavia c’era tutto il tempo per raggiungere il Mar Adriatico o la campagna cremonese e sganciarvi le bombe,evitando di fare troppe vittime (se non proprio neanche una),il colonnello,ancora una volta contro le leggi di guerra,decise di far sganciare le bombe sull’abitato sottostante.I quartieri di Gorla e Precotto furono così investiti da 342 bombe:quasi 80 tonnellate di esplosivo.Una di queste bombe colpì in pieno la tromba delle scale della scuola elementare Francesco Crispi,proprio mentre i bambini stavano scendendo nel rifugio . Quel giorno,a Gorla,morirono 614 persone,di cui 184 bambini, tra i 7 e gli 11,la cui unica colpa era essere andati a scuola,oltre ad altri 19 bambini troppo piccoli per andare a scuola: il più piccolo di loro era Carlo,di soli 11 mesi.Nella scuola morirono anche 14 insegnanti,la direttrice,4 bidelli e l’assistente sanitaria.A ricordo della strage ora a Gorla vi è un monumento con una piccola cripta,che in seguito divenne un ossario. La presenza americana in Italia contribuì certamente in maniera decisiva alla sconfitta dei nazisti,ma questo è stato fatto pagando anche questi prezzi. Per la cronaca, il governo americano non si è mai scusato per quanto accaduto. Anzi:Roosvelt,pochi giorni dopo,ebbe a definirlo "Solo un incidente di percorso". Solo nel 2019,per la prima volta dopo 75 anni,il governo USA fece arrivare delle condoglianze.
Una strage di civili firmata USA,dimenticata in un angolo della memoria,e giustificata come "incidente di percorso"
20 ottobre 1944.Da poco più di un anno,l’Italia ha firmato un armistizio con gli Alleati:l’Italia si arrese,cessando le ostilità,in cambio gli americani hanno promesso un aiuto militare in caso di necessità. Tuttavia,quest’aiuto militare era arrivato tardi:i tedeschi si vendicarono immediatamente per il voltagabbana subito,con azioni militari sia contro i soldati italiani all’estero (tra cui ricordiamo soprattutto l’Eccidio di Cefalonia) e con l’ingresso militare in svariate città italiane,tra cui anche la capitale Roma.Dove i tedeschi arrivavano,per prima cosa prendevano controllo delle industrie e questo successe anche a Milano.Nonostante si sia in guerra,le giornate della popolazione scorrono come al solito,tra lavoro per gli adulti e scuola per i bambini..L’armistizio aveva anche dato il permesso agli USA di costruire alcune basi militari su territorio italiano,una delle quali si trovava a Castelluccio di Sauri,in provincia di Foggia.Fu da lì che quel giorno partirono tre battaglioni aerei,con il compito di distruggere alcune aziende meccanico-siderurgiche che erano ancora operative nel nord Italia,ossia la Isotta Fraschini,la Breda e l’Alfa Romeo,tutte operative nella zona di Milano.Le prime due ebbero pieno riscontro e riuscirono anche a limitare il numero di vittime civili, mentre quella diretta sull’Alfa Romeo scrisse una delle pagine più terribili di quella guerra:per evitare di cadere vittime della contraerea,il colonello James B.Knapp decise che ogni attacco sarebbe stato effettuato in due corpi distinti,anzichè in uno solo. La prima ondata diretta sull’Alfa Romeo non andò a segno a causa di un corto circuito:fu allora che venne deciso di abbandonare in aperta campagna quelle bombe,dove non fecero vittime. Ma il peggio doveva ancora venire:a causa di un errore nelle comunicazioni,gli aerei virarono,ad un certo punto,di 22 gradi a destra invece che a sinistra e subito dopo Knapp, pur non avendo l'obbiettivo in vista,diede l’ordine di innesco (cosa che non andrebbe mai fatta).Quando gli americani si accorsero dell’errore,era ormai troppo tardi per tornare indietro:quando si fa un attacco aereo è importante che il battaglione sia allineato:ci voleva troppo tempo per riallienarsi e ritornare sull’obbiettivo:il rischio era che le bombe esplodessero in volo.Tuttavia c’era tutto il tempo per raggiungere il Mar Adriatico o la campagna cremonese e sganciarvi le bombe,evitando di fare troppe vittime (se non proprio neanche una),il colonnello,ancora una volta contro le leggi di guerra,decise di far sganciare le bombe sull’abitato sottostante.I quartieri di Gorla e Precotto furono così investiti da 342 bombe:quasi 80 tonnellate di esplosivo.Una di queste bombe colpì in pieno la tromba delle scale della scuola elementare Francesco Crispi,proprio mentre i bambini stavano scendendo nel rifugio . Quel giorno,a Gorla,morirono 614 persone,di cui 184 bambini, tra i 7 e gli 11,la cui unica colpa era essere andati a scuola,oltre ad altri 19 bambini troppo piccoli per andare a scuola: il più piccolo di loro era Carlo,di soli 11 mesi.Nella scuola morirono anche 14 insegnanti,la direttrice,4 bidelli e l’assistente sanitaria.A ricordo della strage ora a Gorla vi è un monumento con una piccola cripta,che in seguito divenne un ossario. La presenza americana in Italia contribuì certamente in maniera decisiva alla sconfitta dei nazisti,ma questo è stato fatto pagando anche questi prezzi. Per la cronaca, il governo americano non si è mai scusato per quanto accaduto. Anzi:Roosvelt,pochi giorni dopo,ebbe a definirlo "Solo un incidente di percorso". Solo nel 2019,per la prima volta dopo 75 anni,il governo USA fece arrivare delle condoglianze.
Una strage di civili firmata USA,dimenticata in un angolo della memoria,e giustificata come "incidente di percorso"