nerorosso ha scritto: ↑13 mag 2022, 21:16
Praticamente un rimpianto della "prima repubblica"…
http://www.linterferenza.info/contribut ... uti-basso/
Qui un estratto, ma va letto tutto…
Ai tempi della guerra fredda e della “mai abbastanza deprecata” prima repubblica l’Italia era, per molti aspetti, uno dei paesi più liberi del mondo.
Libero, al suo interno: di avere un’economia mista, con il ruolo centrale delle partecipazioni statali. Libero, sempre al suo interno, di convivere senza particolari problemi, con il partito comunista più forte dell’occidente; considerandolo parte centrale dell’”arco costituzionale”.
Libero, sul piano internazionale, di aderire al Patto Atlantico. Ma nella sua accezione territorialmente limitata e difensiva. E di conciliare, costantemente, con Moro, Fanfani e, ancor più, con Craxi, solidarietà con l’Occidente e aperture a tutto campo: che si trattasse dei rapporti con la Russia o del riconoscimento della Cina, dell’apertura alla Libia o del sostegno aperto alla lotta del popolo palestinese...
non eravamo affatto liberi, ma in quel momento storico appartenere a quel sistema economico, sociale e militare ci ha favoriti.
ci sarebbe anche da riflettere sulla natura dei nostri partner/alleati, probabilmente allora che noi, il mondo occidentale, fossimo il baluardo della democrazia e della libertà, ci si credeva realmente, soprattutto i popoli, americani in testa, (probabilmente meno i governanti), anche perchè c'era realmente una forza modiale militare e sociale in contrapposizione, come conseguenza e si pensava, e si agiva, in contrapposizione di valori che venivano considerati (a ragione) sbagliati.
al tempo chi avesse espresso pensieri come "eccesso di democrazia" e "necessarie limitazioni delle libertà" sarebbe stato sbeffeggiato e emarginato.
oggi queste persone lo dicono apertamente controllano l'informazione, l'economia, la politica, e sono al governo, non solo in italia.