Al che mi sovviene che forse, la stampa italiana non fa distinzioni

Come trattiamo Putin, allo stesso modo iniziamo a trattare la Cina. Perche'?

Beh...lo scorreggione americano lo chiede. E la signora Van der Lein pure.
Diciamo di no? ma fgurati! Chi ci pagherebbe gli stipendi?
Piuttosto occupiamoci dei problemi pratici: siccome la sinistra ha deciso che l'Italia non deve essere una potenza industriale e tanto meno autonoma energeticamente, ripieghiamo nel turismo: ma in tal caso dobbiamo rinunciare ai Russi che portano soldi e pagare gli Ukraini. Vabbeh... ma tanto siamo talmente ricchi da poter decidere. OK.
Oppure ripieghiamo nella QUALITA': I vini DOC, l'olio DOC, il Parmigiano, Dolce e Gabbana. Mica palle!!!
Siamo talmente ricchi che possiamo addirittura spegnere i condzionatori in estate e lasciar morire di caldo i clienti. Tanto...capiranno, anzi, tali clienti saranno felici di passare le proprie vacanze soffendo miseramente per salvare l'Ukraina del battaglione Azov.
Ma una domanda mi sorge spontanea: se un giorno dovessimo contrastare una invasione Russa, le razioni K dovrebbero avere incluso il Parmigiano Reggiano? Le divise da combattimento sarebbe preferibile fossero disegnate da Armani? Negli assalti, al posto di una bibita normale, dovrebbe esserci un prosecco DOC di Conegliano? NO, dico, perche' lo stile e' importante...mica palle...
Felice Pasqua a tutti quelli che ancora pensano che il nostro popolo sia in grado di cambiare la sua storia.
Fede