Furia cieca

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RedWine
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Re: Furia cieca

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luce allievi ha scritto: 30 ott 2021, 18:30
giampieros ha scritto: 30 ott 2021, 17:59 ...
Il DDL Zan prevedeva di aumentare le pene per i reati di aggressione, violenza lesioni. Attenzione, pene aumentate solo se l'aggressione avviene contro soggetti lbgtq+ in quanto tali.
Il Ddl Zan estende alle persone LGBT+ le tutele della Legge Mancino e applica le stesse identiche pene.
no, non estende, ma "avrebbe esteso".... :mrgreen:
comunque anche la legge mancino è sbagliata in quanto prevede di punire non i fatti ma l'espressione di opinioni.
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Re: Furia cieca

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RedWine ha scritto: 30 ott 2021, 22:42
luce allievi ha scritto: 30 ott 2021, 18:30
Il Ddl Zan estende alle persone LGBT+ le tutele della Legge Mancino e applica le stesse identiche pene.
no, non estende, ma "avrebbe esteso".... :mrgreen:
comunque anche la legge mancino è sbagliata in quanto prevede di punire non i fatti ma l'espressione di opinioni.
Non mi risulta che il DdL Zan sia stato ritirato.
E comunque, non prevedendo un inasprimento delle pene già previste nella Legge Mancino, non crea nessuna tutela privilegiata a favore delle persone LGBT+, così come vorrebbero darci a intendere i soliti cazzari.

La Legge Mancino è una legge molto giusta e secondo me dovrebbe essere ulteriormente estesa, andando a punire non soltanto le opinioni che incitano all'odio, alla violenza e alla discriminazione ma anche le opinioni cazzare :mrgreen:
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RedWine
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Re: Furia cieca

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luce allievi ha scritto: 31 ott 2021, 8:58
RedWine ha scritto: 30 ott 2021, 22:42 no, non estende, ma "avrebbe esteso".... :mrgreen:
comunque anche la legge mancino è sbagliata in quanto prevede di punire non i fatti ma l'espressione di opinioni.
Non mi risulta che il DdL Zan sia stato ritirato.
E comunque, non prevedendo un inasprimento delle pene già previste nella Legge Mancino, non crea nessuna tutela privilegiata a favore delle persone LGBT+, così come vorrebbero darci a intendere i soliti cazzari.

La Legge Mancino è una legge molto giusta e secondo me dovrebbe essere ulteriormente estesa, andando a punire non soltanto le opinioni che incitano all'odio, alla violenza e alla discriminazione ma anche le opinioni cazzare :mrgreen:
non è stato ritirato ma non ci sono piu i tempi tecnici per approvarlo prima di fine legislatura.

la legge mancino è concepita per tutelare minoranze riconoscibili e non integrabili, dovete decidervi se volete essere delle persone normali integrate nella società senza discriminazioni, o una lobby (faccio fatica a farvi rientrare nelle categorie etnia razza o religione) a se stante diversa e separata dal resto della società, che chiede di essere trattata in modo diverso.

in quanto ai cazzari, ti ricordo che essere detentori della verità o cazzari è una definizione che dipende da chi comanda, pochi decenni fa, essere lesbica di sinistra avrebbe significato il ricovero coatto in strutture psichiatriche proprio in alcuni dei paesi che tu oggi ammiri per il loro stato di "civiltà" sul tema.
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Re: Furia cieca

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RedWine ha scritto: 31 ott 2021, 9:40
la legge mancino è concepita per tutelare minoranze riconoscibili e non integrabili ...
Guarda meglio.
Qui, adesso, l'unica minoranza riconoscibile e non integrabile è quella a cui appartieni tu.
E la Legge Mancino è uno strumento (fin troppo magnanimo) per tenerti buono e tranquillo e impedirti di commettere (troppe) cazzate.
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RedWine
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luce allievi ha scritto: 31 ott 2021, 10:35
RedWine ha scritto: 31 ott 2021, 9:40
la legge mancino è concepita per tutelare minoranze riconoscibili e non integrabili ...
Guarda meglio.
Qui, adesso, l'unica minoranza riconoscibile e non integrabile è quella a cui appartieni tu.
E la Legge Mancino è uno strumento (fin troppo magnanimo) per tenerti buono e tranquillo e impedirti di commettere (troppe) cazzate.
una sola minoranza? veramente appartengo a varie minoranze, io le chiamo "elite", sarei offeso essere confuso nella massa amorfa.
ad esempio rivendico di essere nella minoranza che sa apprezzare un buon vino (rosso naturalmente)
e anche in quella che argomenta e non si limita a insultare, minoranza alla quale evidentemente tu non appartieni
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RedWine ha scritto: 31 ott 2021, 10:55
luce allievi ha scritto: 31 ott 2021, 10:35
Guarda meglio.
Qui, adesso, l'unica minoranza riconoscibile e non integrabile è quella a cui appartieni tu.
E la Legge Mancino è uno strumento (fin troppo magnanimo) per tenerti buono e tranquillo e impedirti di commettere (troppe) cazzate.
una sola minoranza? veramente appartengo a varie minoranze, io le chiamo "elite", sarei offeso essere confuso nella massa amorfa.
ad esempio rivendico di essere nella minoranza che sa apprezzare un buon vino (rosso naturalmente)
e anche in quella che argomenta e non si limita a insultare, minoranza alla quale evidentemente tu non appartieni
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Sono diplomata sommelier AIS (oggi non è decisamente a tua giornata icon_climb2 ).
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luce allievi ha scritto: 31 ott 2021, 11:12
RedWine ha scritto: 31 ott 2021, 10:55 una sola minoranza? veramente appartengo a varie minoranze, io le chiamo "elite", sarei offeso essere confuso nella massa amorfa.
ad esempio rivendico di essere nella minoranza che sa apprezzare un buon vino (rosso naturalmente)
e anche in quella che argomenta e non si limita a insultare, minoranza alla quale evidentemente tu non appartieni
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Sono diplomata sommelier AIS (oggi non è decisamente a tua giornata icon_climb2 ).
in questo caso abbiamo una "minoranza" in comune.
resta da capire perchè non sarebbe la mia giornata.
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Re: Furia cieca

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Come sono arrivata a sostenere il DdL Zan?

Quando ho letto il testo la prima volta, la mia coscienza femminista (che prevale sulla mia coscienza lesbica) è subito insorta.
E con l'impulsività che mi caratterizza (e mi affligge) mi sono subito schierata dalla parte delle femministe radicali ("RadFem").

La posizione delle lesbiche RadFem all'interno del movimento LGBT+ è sempre stata molto "interlocutoria": nel senso che sono mal sopportate da una parte delle lesbiche (quelle meno politicizzate) e sono odiate dalle altre componenti del Movimento (gay e trans).
Tanto che, con il tempo, le RadFem si sono viste appioppare gli appellativi dispregiativi di "NaziFemministe" e "TERF" (trans-exclusionary radical feminist).
In particolare, le RadFem si sono sempre opposte ad alcune pretese avanzate del movimento LGBT: per esempio l'utero in affitto (l'unico mezzo con cui una coppia gay può avere dei figli), per esempio l'accesso dei Trans alle "quote rosa".
E, in generale, le RadFem hanno sempre guardato con aria un po' schifata a certe frociaggini petulanti e ridicole (le carnevalate dei Gay Pride).

Di conseguenza, le RadFem si sono nettamente opposte alla definizione di "identità di genere" contenuta nel DdL Zan, giudicandola superficiale, oggettivamente inapplicabile e potenzialmente lesiva dei Diritti delle donne.
Pure rimanendo una RadFem, io non condivido più questa opposizione e credo che ci sia la possibilità di definire meglio il concetto giuridico di "identità di genere".
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luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 9:51 Come sono arrivata a sostenere il DdL Zan?

Quando ho letto il testo la prima volta, la mia coscienza femminista (che prevale sulla mia coscienza lesbica) è subito insorta.
E con l'impulsività che mi caratterizza (e mi affligge) mi sono subito schierata dalla parte delle femministe radicali ("RadFem").

La posizione delle lesbiche RadFem all'interno del movimento LGBT+ è sempre stata molto "interlocutoria": nel senso che sono mal sopportate da una parte delle lesbiche (quelle meno politicizzate) e sono odiate dalle altre componenti del Movimento (gay e trans).
Tanto che, con il tempo, le RadFem si sono viste appioppare gli appellativi dispregiativi di "NaziFemministe" e "TERF" (trans-exclusionary radical feminist).
In particolare, le RadFem si sono sempre opposte ad alcune pretese avanzate del movimento LGBT: per esempio l'utero in affitto (l'unico mezzo con cui una coppia gay può avere dei figli), per esempio l'accesso dei Trans alle "quote rosa".
E, in generale, le RadFem hanno sempre guardato con aria un po' schifata a certe frociaggini petulanti e ridicole (le carnevalate dei Gay Pride).


Di conseguenza, le RadFem si sono nettamente opposte alla definizione di "identità di genere" contenuta nel DdL Zan, giudicandola superficiale, oggettivamente inapplicabile e potenzialmente lesiva dei Diritti delle donne.
Pure rimanendo una RadFem, io non condivido più questa opposizione e credo che ci sia la possibilità di definire meglio il concetto giuridico di "identità di genere".
E qui le RadFem mo trovano completamente d'accordo.
Il gay pride, con le sue ridicole esposizioni di culi nudi e di effeminatezze varie, per non parlare degli idioti in abbigliamento sadomaso che si fanno portare al guinzaglio da altri idioti, non è solo una carnevalata di cattivo gusto, è anche potenzialmente offensivo agli occhi di molte persone.
Vuoi mettere l'estetica di una bella parata militare?
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
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nerorosso ha scritto: 1 nov 2021, 12:43
luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 9:51 Come sono arrivata a sostenere il DdL Zan?

Quando ho letto il testo la prima volta, la mia coscienza femminista (che prevale sulla mia coscienza lesbica) è subito insorta.
E con l'impulsività che mi caratterizza (e mi affligge) mi sono subito schierata dalla parte delle femministe radicali ("RadFem").

La posizione delle lesbiche RadFem all'interno del movimento LGBT+ è sempre stata molto "interlocutoria": nel senso che sono mal sopportate da una parte delle lesbiche (quelle meno politicizzate) e sono odiate dalle altre componenti del Movimento (gay e trans).
Tanto che, con il tempo, le RadFem si sono viste appioppare gli appellativi dispregiativi di "NaziFemministe" e "TERF" (trans-exclusionary radical feminist).
In particolare, le RadFem si sono sempre opposte ad alcune pretese avanzate del movimento LGBT: per esempio l'utero in affitto (l'unico mezzo con cui una coppia gay può avere dei figli), per esempio l'accesso dei Trans alle "quote rosa".
E, in generale, le RadFem hanno sempre guardato con aria un po' schifata a certe frociaggini petulanti e ridicole (le carnevalate dei Gay Pride).


Di conseguenza, le RadFem si sono nettamente opposte alla definizione di "identità di genere" contenuta nel DdL Zan, giudicandola superficiale, oggettivamente inapplicabile e potenzialmente lesiva dei Diritti delle donne.
Pure rimanendo una RadFem, io non condivido più questa opposizione e credo che ci sia la possibilità di definire meglio il concetto giuridico di "identità di genere".
E qui le RadFem mo trovano completamente d'accordo.
Il gay pride, con le sue ridicole esposizioni di culi nudi e di effeminatezze varie, per non parlare degli idioti in abbigliamento sadomaso che si fanno portare al guinzaglio da altri idioti, non è solo una carnevalata di cattivo gusto, è anche potenzialmente offensivo agli occhi di molte persone.
Vuoi mettere l'estetica di una bella parata militare?
Le RadFem sono ostili a certi atteggiamenti gay perchè rispecchiano una visione patriarcale della femminilità.
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luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 12:59
nerorosso ha scritto: 1 nov 2021, 12:43

E qui le RadFem mo trovano completamente d'accordo.
Il gay pride, con le sue ridicole esposizioni di culi nudi e di effeminatezze varie, per non parlare degli idioti in abbigliamento sadomaso che si fanno portare al guinzaglio da altri idioti, non è solo una carnevalata di cattivo gusto, è anche potenzialmente offensivo agli occhi di molte persone.
Vuoi mettere l'estetica di una bella parata militare?
Le RadFem sono ostili a certi atteggiamenti gay perchè rispecchiano una visione patriarcale della femminilità.
:shock:

Scusa... Una carnevalata con piume e pailettes (nel migliore dei casi) sarebbe una visione patriarcale della società?
In che senso?
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
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nerorosso ha scritto: 1 nov 2021, 13:06
luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 12:59
Le RadFem sono ostili a certi atteggiamenti gay perchè rispecchiano una visione patriarcale della femminilità.
:shock:

Scusa... Una carnevalata con piume e pailettes (nel migliore dei casi) sarebbe una visione patriarcale della società?
In che senso?
Nel senso che, una volta dismesse le piume e le paillettes, quei maschietti ritornano a indossare giacche e cravatte e a guadagnare il 14,8% in più delle donne.
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luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 12:59
Le RadFem sono ostili a certi atteggiamenti gay perchè rispecchiano una visione patriarcale della femminilità.
[/quote]visone patriarcale?
le femmine vogliono piacere ai maschi almeno quanto i maschi vogliono piacere alle femmine.
i maschi sono disposti a fare qualsiasi puttanata fino a farsi ammazzare per una femmina, la quale a sua volta è disposta a sottoporsi a qualsiasi tortura pur di apparire bella e desiderabile ai maschi.
è la natura, ed è piu forte di qualsiasi costrutto culturale vogliate sovrapporle.
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luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 9:51 Come sono arrivata a sostenere il DdL Zan?

Quando ho letto il testo la prima volta, la mia coscienza femminista (che prevale sulla mia coscienza lesbica) è subito insorta.
E con l'impulsività che mi caratterizza (e mi affligge) mi sono subito schierata dalla parte delle femministe radicali ("RadFem").

La posizione delle lesbiche RadFem all'interno del movimento LGBT+ è sempre stata molto "interlocutoria": nel senso che sono mal sopportate da una parte delle lesbiche (quelle meno politicizzate) e sono odiate dalle altre componenti del Movimento (gay e trans).
Tanto che, con il tempo, le RadFem si sono viste appioppare gli appellativi dispregiativi di "NaziFemministe" e "TERF" (trans-exclusionary radical feminist).
In particolare, le RadFem si sono sempre opposte ad alcune pretese avanzate del movimento LGBT: per esempio l'utero in affitto (l'unico mezzo con cui una coppia gay può avere dei figli), per esempio l'accesso dei Trans alle "quote rosa".
E, in generale, le RadFem hanno sempre guardato con aria un po' schifata a certe frociaggini petulanti e ridicole (le carnevalate dei Gay Pride).

Di conseguenza, le RadFem si sono nettamente opposte alla definizione di "identità di genere" contenuta nel DdL Zan, giudicandola superficiale, oggettivamente inapplicabile e potenzialmente lesiva dei Diritti delle donne.
Pure rimanendo una RadFem, io non condivido più questa opposizione e credo che ci sia la possibilità di definire meglio il concetto giuridico di "identità di genere".
ho sentito dire (non ho verificato) che finora sono stati identificati 56 modi di essere "diverso" dalla modalità che definite "binaria", come pensate di mettere d'accordo tutti questi modi di essere e di vedere la vita senza pestarvi i piedi a vicenda?
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Re: Furia cieca

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luce allievi ha scritto: 1 nov 2021, 13:43
nerorosso ha scritto: 1 nov 2021, 13:06

:shock:

Scusa... Una carnevalata con piume e pailettes (nel migliore dei casi) sarebbe una visione patriarcale della società?
In che senso?
Nel senso che, una volta dismesse le piume e le paillettes, quei maschietti ritornano a indossare giacche e cravatte e a guadagnare il 14,8% in più delle donne.
E anche sulla faccenda degli stipendi ci sarebbe da dire…

Non so di quali ambienti di lavoro parlino i sostenitori di questa che per me è una fantasiosa teoria. Comunque in ambito salariato, se le cose sono regolari, a pari livello un uomo e una donna prendono la stessa cifra…

Poi magari in ambienti dai contratti personalizzati il sistema è diverso, ma questo non ho modo di conoscerlo direttamente, sono un salariato io…
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