Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Sayon
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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giaguaro ha scritto: 13 dic 2021, 11:50
giaguaro ha scritto: 12 dic 2021, 20:05 Egregio Sayon, mi sembra che tu non abbia soppesato con la dovuta attenzione il peso che, purtroppo, ha in Italia quel 30% di persone che vive, e spera di vivere in eterno, col reddito di cittadinaza, nonché quel 25% di italiani che non vanno più a votare con la convinzione che, così, riescano a far capire in modo perentorio che loro sono assoluatamente contrari al sostentamento incondizionato degli scansafatiche; senza rendersi conto che, in effetti, sono proprio loro che, con il loro comportamento, rafforzano il potere di quei politicanti che raccolgono i voti da quella categoria di elettori magna-magna.

:mrgreen:
Ringrazio tutti gli amici che hanno voluto menifestare la loro approvazione per questo mio intervento nella discussione aperta dall'amico Sayon.

Smiling
Giaguaro, nella borsa tu sei obbligato a scegliere quello che offre. Non sara' granche', tuvorresti de meglio, ma quello e' tutto quello che c'e' . Occorre adattarsi se si vuol investire, o starsene a casa. La colpa del resto e' NOSTRA, ovvero degli elettori. Avessimo scelto meglio, avessimo puntato sui partiti che hannno obiettivi onorevoli e precisi , e sui candidati piu' colti e preparati non saremmo in queste condizioni. Ma putroppo in Italia, invece di scegliere i migliori, ovvero quelli che entrano in politica dopo una carriera di successo nel loro settore, abbiamo VOLONTARIAMENTE scelto i peggiori. Gli ignoranti, i caciaroni, i cambiacasacche, ed adesso (ultimi 20 nni) ne paghiamo le conseguenze con ministri degli esteri con zero esperienza estera, con ministri degli interni che interpretano male le leggi , con ministri della salute che non sanno precisamente cosa sia un vaccino, con capi politici ex fuori corso, con comici che raccolgono voti mandando a quel Paese. Paghiamo per la nostra faciloneria, ma non e' tutto cosi male. Scegliendo fra quello che c'e' , eliminando gli estremi e d i bufoni, si puo' arrivare persino a votare. Il momento e' favorevole. abbiano un capo governo abile e riconoscito all' estero, un PdR imparziale, una coalizione destro-sinistra al governo. Se stiamo attenti e sappiamo scegliere, abbiano una opportunita per un governo migliore. Non votare, e' SEMPRE sbagliato.
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Vento
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Sayon ha scritto: 12 dic 2021, 4:14 Se i partiti fossero delle azioni di Borsa, i vari sondaggi SWG ci darebbero il polso della situazione, facendoci prevedere il loro futuro (entro certi limiti)

La Lega mi ricorda lo stock Chatillon di tanti tanti anni fa. Uno stock in continua discesa non deve essere comprato perche' la sua discesa potrebbe addirittura portarlo FUORI della Borsa, come appuntoavvenne alla Chatillon. Prevedo pertanto che per salvare la Lega (ormai priva di idee), l' unica soluzione e' "spaccarla" ovvero con i saggi ex lega Nord che riprendano le redini del partito. Sara' un partito piu' piccolo ma ritrovera' il bacino di votanti del settentrione. .

Il PD e' in ascesa continua anche se la sua curva si sta appianando. Sta ricostruendo la sinistra, assorbendo voti quasi esclusivamente da 5 stelle. puo' crescere ancora ma di poco. Stock comprabile a scadenza corta pero.

Fdi e' in grande ascesa, rubando i voti della Lega soprattutto,e dai partiti di centro destra. Anche per FdI come per il PD la curva si sta appiattendo. Puo' crescere ancora come partito di destra ma, credo, sta arrivando al suo massimo. Si puo' comprare lo stock a corta sadenza pero'

5 Stelle sta in curva discendente come la Lega, ma e' avvantaggiata dallo stare al governo e cambiando la sua fisionomia. La sua salvezza sarebbe quella di divenire un partito di centro e sopravvivere. Questione di vita e di morte. In ogni caso non comprare questo stock perche destinato ancora al ribasso.

Forza Italia e' stabile. Significa che lo stock e' sicuro, ma non si avvisa una crescita. Alla Borsa sarebbe un titolo da "cassetto". Puo esplodere in salita essendo un partito con chiara ideologia politica, ma ha bisogno di uno stimolo. Nuovo Leader (Draghi?) o alleanza (con la rdiviva Lega Nord o piccoli partiti di centro)

Azione e Italia Viva sono stabili, abbastanza sicuri, ma NON cresceranno. La loro fine in elezione sara' di rinforzare ed allearsi con uno dei partiti citati sopra. Non vale la pena di comprarli al momento
Abbiamo un’accozzaglia di partiti che non si ispirano ad una ottica comune condivisa. Prima c’erano formazioni di classe, la borghesia liberale ed il proletariato socialista, poi degenerato in comunista. Oggi ai liberali si ispirano Forza Italia e Fratelli d’Italia (nel senso di capitalisti, i primi, e di risorgimentali, i secondi), mentre la sinistra se ne frega del proletariato, che nemmeno esiste più, né comunque dei nuovi poveri abbandonati da tutti ed è tutta presa dal nuovo delirio ideologico gloabalista, insieme alla aristocrazia mondiale del denaro ed agli apprendisti stregoni della tecnologia d'assalto. Gli altri partiti poi fanno capo a visioni diverse dal classismo. Mentre la Lega è partito localista che mira alla libertà del popolo veneto (nonostante l'attuale strategia di Salvini di parlare a tutti), Cinque stelle non è che la sparata di un buffone (nel senso di comico).
Questa mancanza di un paradigma comune rende difficile anche fare confronti e soprattutto impedisce la possibilità di dialogo tra loro, come invece avviene in Germania. Non so quale potrebbe essere un paradigma comune. Per esempio i 5* ai tempi di Di Maio, interagendo con la Lega di Salvini, sembravano diventati il partito del sud e sarebbe stata cosa buona, secondo me: un partito del nord ed uno del sud sarebbero stati due buoni interpreti degli interessi del paese. Certo meglio dell’attuale partito caoticamente teleguidato dallo stregone genovese.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
Dal comunismo bolscevico al comunismo capitalista.

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Sayon
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Vento ha scritto: 13 dic 2021, 17:48
Sayon ha scritto: 12 dic 2021, 4:14 Se i partiti fossero delle azioni di Borsa, i vari sondaggi SWG ci darebbero il polso della situazione, facendoci prevedere il loro futuro (entro certi limiti)

La Lega mi ricorda lo stock Chatillon di tanti tanti anni fa. Uno stock in continua discesa non deve essere comprato perche' la sua discesa potrebbe addirittura portarlo FUORI della Borsa, come appuntoavvenne alla Chatillon. Prevedo pertanto che per salvare la Lega (ormai priva di idee), l' unica soluzione e' "spaccarla" ovvero con i saggi ex lega Nord che riprendano le redini del partito. Sara' un partito piu' piccolo ma ritrovera' il bacino di votanti del settentrione. .

Il PD e' in ascesa continua anche se la sua curva si sta appianando. Sta ricostruendo la sinistra, assorbendo voti quasi esclusivamente da 5 stelle. puo' crescere ancora ma di poco. Stock comprabile a scadenza corta pero.

Fdi e' in grande ascesa, rubando i voti della Lega soprattutto,e dai partiti di centro destra. Anche per FdI come per il PD la curva si sta appiattendo. Puo' crescere ancora come partito di destra ma, credo, sta arrivando al suo massimo. Si puo' comprare lo stock a corta sadenza pero'

5 Stelle sta in curva discendente come la Lega, ma e' avvantaggiata dallo stare al governo e cambiando la sua fisionomia. La sua salvezza sarebbe quella di divenire un partito di centro e sopravvivere. Questione di vita e di morte. In ogni caso non comprare questo stock perche destinato ancora al ribasso.

Forza Italia e' stabile. Significa che lo stock e' sicuro, ma non si avvisa una crescita. Alla Borsa sarebbe un titolo da "cassetto". Puo esplodere in salita essendo un partito con chiara ideologia politica, ma ha bisogno di uno stimolo. Nuovo Leader (Draghi?) o alleanza (con la rdiviva Lega Nord o piccoli partiti di centro)

Azione e Italia Viva sono stabili, abbastanza sicuri, ma NON cresceranno. La loro fine in elezione sara' di rinforzare ed allearsi con uno dei partiti citati sopra. Non vale la pena di comprarli al momento
Abbiamo un’accozzaglia di partiti che non si ispirano ad una ottica comune condivisa. Prima c’erano formazioni di classe, la borghesia liberale ed il proletariato socialista, poi degenerato in comunista. Oggi ai liberali si ispirano Forza Italia e Fratelli d’Italia (nel senso di capitalisti, i primi, e di risorgimentali, i secondi), mentre la sinistra se ne frega del proletariato, che nemmeno esiste più, né comunque dei nuovi poveri abbandonati da tutti ed è tutta presa dal nuovo delirio ideologico gloabalista, insieme alla aristocrazia mondiale del denaro ed agli apprendisti stregoni della tecnologia d'assalto. Gli altri partiti poi fanno capo a visioni diverse dal classismo. Mentre la Lega è partito localista che mira alla libertà del popolo veneto (nonostante l'attuale strategia di Salvini di parlare a tutti), Cinque stelle non è che la sparata di un buffone (nel senso di comico).
Questa mancanza di un paradigma comune rende difficile anche fare confronti e soprattutto impedisce la possibilità di dialogo tra loro, come invece avviene in Germania. Non so quale potrebbe essere un paradigma comune. Per esempio i 5* ai tempi di Di Maio, interagendo con la Lega di Salvini, sembravano diventati il partito del sud e sarebbe stata cosa buona, secondo me: un partito del nord ed uno del sud sarebbero stati due buoni interpreti degli interessi del paese. Certo meglio dell’attuale partito caoticamente teleguidato dallo stregone genovese.
A me sembra che il fondo della politica italiana fu toccato con la creazione del governo giallo-verde che governo', non come un utopico riallaccio Nord - Sud, ma come dilettantistico scambio di favori fra due narcisisti leaders (Salvini e Si Maio/Grillo).Tu approvi la RdC a me, io approvo la tua quota 100. Non per nulla questi due partiti, votati perche' ribelli del sistema, sono quelli che hanno perso piu voti, non avendo piu' ALCUN obiettivo valido. La Lega NORD non esiste piu, e i 5 stelle hanno perso ogni sembianza di ribelli.
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Vento
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Sayon ha scritto: 13 dic 2021, 20:06
Vento ha scritto: 13 dic 2021, 17:48

Abbiamo un’accozzaglia di partiti che non si ispirano ad una ottica comune condivisa. Prima c’erano formazioni di classe, la borghesia liberale ed il proletariato socialista, poi degenerato in comunista. Oggi ai liberali si ispirano Forza Italia e Fratelli d’Italia (nel senso di capitalisti, i primi, e di risorgimentali, i secondi), mentre la sinistra se ne frega del proletariato, che nemmeno esiste più, né comunque dei nuovi poveri abbandonati da tutti ed è tutta presa dal nuovo delirio ideologico gloabalista, insieme alla aristocrazia mondiale del denaro ed agli apprendisti stregoni della tecnologia d'assalto. Gli altri partiti poi fanno capo a visioni diverse dal classismo. Mentre la Lega è partito localista che mira alla libertà del popolo veneto (nonostante l'attuale strategia di Salvini di parlare a tutti), Cinque stelle non è che la sparata di un buffone (nel senso di comico).
Questa mancanza di un paradigma comune rende difficile anche fare confronti e soprattutto impedisce la possibilità di dialogo tra loro, come invece avviene in Germania. Non so quale potrebbe essere un paradigma comune. Per esempio i 5* ai tempi di Di Maio, interagendo con la Lega di Salvini, sembravano diventati il partito del sud e sarebbe stata cosa buona, secondo me: un partito del nord ed uno del sud sarebbero stati due buoni interpreti degli interessi del paese. Certo meglio dell’attuale partito caoticamente teleguidato dallo stregone genovese.
A me sembra che il fondo della politica italiana fu toccato con la creazione del governo giallo-verde che governo', non come un utopico riallaccio Nord - Sud, ma come dilettantistico scambio di favori fra due narcisisti leaders (Salvini e Si Maio/Grillo).Tu approvi la RdC a me, io approvo la tua quota 100. Non per nulla questi due partiti, votati perche' ribelli del sistema, sono quelli che hanno perso piu voti, non avendo piu' ALCUN obiettivo valido. La Lega NORD non esiste piu, e i 5 stelle hanno perso ogni sembianza di ribelli.
"Tu approvi la RdC a me, io approvo la tua quota 100."

Questo succede sempre, anche con il governo attuale, quando partiti che non hanno niente in comune stanno insieme. E' l'unico modo di far finta di governare. I nostri partiti divergono in tutto: uno guarda la sua regione, un'altro guarda l'Italia, un'altro il mondo; alcuni guardano la realtà, altri l'utopia. Questo paese è diventato una gabbia di matti.
La complessità della situazione è addirittura maggiore, per la presenza nella politica di altri attori, oltre ai partiti, a cominciare dalla magistratura, ma non solo, essendoci anche la mafia, la Chiesa, le banche e tanti altri attori minori che però partecipano al gioco, ma non nel quadro delle istituzioni, bensì a ruota libera. Questo fa del nostro paese un sistema di clan.
Per questo penso che l'unica speranza sarebbe di avere partiti genuinamente localisti, radicati nel territorio, che governano la loro regione e che trattano la divisione delle risorse e degli oneri, sperando che la situazione non degeneri in rissa. Ne deriverebbe una politica rozza, ma realista e forse aiuterebbe ad imparare a interagire con crescente correttezza, verso un auspicabile esito federalista.
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Sayon
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

Messaggio da leggere da Sayon »

Vento ha scritto: 13 dic 2021, 23:28
Sayon ha scritto: 13 dic 2021, 20:06

A me sembra che il fondo della politica italiana fu toccato con la creazione del governo giallo-verde che governo', non come un utopico riallaccio Nord - Sud, ma come dilettantistico scambio di favori fra due narcisisti leaders (Salvini e Si Maio/Grillo).Tu approvi la RdC a me, io approvo la tua quota 100. Non per nulla questi due partiti, votati perche' ribelli del sistema, sono quelli che hanno perso piu voti, non avendo piu' ALCUN obiettivo valido. La Lega NORD non esiste piu, e i 5 stelle hanno perso ogni sembianza di ribelli.
"Tu approvi la RdC a me, io approvo la tua quota 100."

Questo succede sempre, anche con il governo attuale, quando partiti che non hanno niente in comune stanno insieme. E' l'unico modo di far finta di governare. I nostri partiti divergono in tutto: uno guarda la sua regione, un'altro guarda l'Italia, un'altro il mondo; alcuni guardano la realtà, altri l'utopia. Questo paese è diventato una gabbia di matti.
La complessità della situazione è addirittura maggiore, per la presenza nella politica di altri attori, oltre ai partiti, a cominciare dalla magistratura, ma non solo, essendoci anche la mafia, la Chiesa, le banche e tanti altri attori minori che però partecipano al gioco, ma non nel quadro delle istituzioni, bensì a ruota libera. Questo fa del nostro paese un sistema di clan.
Per questo penso che l'unica speranza sarebbe di avere partiti genuinamente localisti, radicati nel territorio, che governano la loro regione e che trattano la divisione delle risorse e degli oneri, sperando che la situazione non degeneri in rissa. Ne deriverebbe una politica rozza, ma realista e forse aiuterebbe ad imparare a interagire con crescente correttezza, verso un auspicabile esito federalista.
Caro Vento ti ho dato un "thumb up" per le tante cose giuste che hai detto nel post. Pero' non sono d'accordo con l' idea dei governucoli locali. Tu credi che si andrebbe tutti d'accordo perche' "lavoriamo" in piccolo, a livello provinciale? Macche', l' italiano e' uno dei popoli piu' indisciplinato al mondo ed e' addirittura celebre perche' e' uno di quei Paesi che , pur essendo possessore della civilta' piu avanzata, si fece VOLONTARIAMENTE invadere da altre nazioni (Francesi, Spagnoli, AustroUngarici) per non andare d' accordo fra le tante Repubblichette, Granducati, ducati e baronati. L' italiano litiga ferocemente nella stessa citta' e paese e le amministrazioni locali sono quelle che si distinguono per il furto delle risorse monetarie e i bilanci falsati . E'quindi un'illusione quella di avere una nuova repubblichetta di tutti veneti, o sicialiani, o toscani senza che ci sia un controllo da parte di un governo confederato. Forse il controllo che proviene da Roma e' inefficace, e ce ne vorra' uno piu ferreo, magari Europeo di cui tutti si lamenteranno. Ma avere un controllo "locale" significa solo creare un mondo di "magna magna" che si alterna nel tempo. Magnano quelli della sinistra, e poi magnerannoquelli della destra.
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Sayon ha scritto: 13 dic 2021, 0:21
giaguaro ha scritto: 12 dic 2021, 20:05 Egregio Sayon, mi sembra che tu non abbia soppesato con la dovuta attenzione il peso che, purtroppo, ha in Italia quel 30% di persone che vive, e spera di vivere in eterno, col reddito di cittadinaza, nonché quel 25% di italiani che non vanno più a votare con la convinzione che, così, riescano a far capire in modo perentorio che loro sono assoluatamente contrari al sostentamento incondizionato degli scansafatiche; senza rendersi conto che, in effetti, sono proprio loro che, con il loro comportamento, rafforzano il potere di quei politicanti che raccolgono i voti da quella categoria di elettori magna-magna.

:mrgreen:
Non lo sottovaluto affatto. Ma esiste in Italia il mito della "pensione" (alla quale si comincia a pensare gia a 20 anni) e quello che "rubare allo Stato non e' reato". Non esiste invece il riconoscere che il LAVORO dovrebbe essere lo scopo della nostra vita. Ogni essere animale e' stato creato per essere attivo, per avere del cibo e per moltiplicarsi. Il credere che si possa vivere alle spalle degli altri e' del tutto ignobile ed ha creato nel tempo, una massa di gente che pesa sulle spalle di tutti gli altri. Ecco. basterebbe che i genitori facciano capire questo concetto ai figli perche si crei una societa' piu sana. Comunque il mio post si riferiva ad altro. Ho riscontrato che le stesse considerazioni che si fanno per i titoli in Borsa sono valide anche per le previsioni politiche. Crdevo che potesse interessare gli appassionati di politica, ma in questo Forum prevale la "passione", e non la ragione.
Mito una mazza....sono 15 anni che mi vengono forzatamente prelevati dal mio stipendio meta' degli introiti con la scusa che servono per la mia pensione di anzianita'.
Anzi servono a pagare la tua!!!!!!!
Sayonne se volevi farmi incazzare ci sei riuscito.
Societa' piu' sana quando questa societa' pretende il 50 % di quello che guadagno e che paga il mio datore di lavoro invece di versarli a me..e poi ci penso io alla mia pensione ?
Passione...certo che è passione ma con lacrime amare....
Vivere sulle spalle degli altri?
GUarda che nemmeno meriti una risposta ma solo tre muretti da demolire a testate!!!
E questi sono tutti e tre per la tua testolina di granito!!!!
Si comincia a inaugurare la nuova serie di muretti tutti tuoi Sayonne.....
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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carletto3 ha scritto: 14 dic 2021, 19:14
Sayon ha scritto: 13 dic 2021, 0:21

Non lo sottovaluto affatto. Ma esiste in Italia il mito della "pensione" (alla quale si comincia a pensare gia a 20 anni) e quello che "rubare allo Stato non e' reato". Non esiste invece il riconoscere che il LAVORO dovrebbe essere lo scopo della nostra vita. Ogni essere animale e' stato creato per essere attivo, per avere del cibo e per moltiplicarsi. Il credere che si possa vivere alle spalle degli altri e' del tutto ignobile ed ha creato nel tempo, una massa di gente che pesa sulle spalle di tutti gli altri. Ecco. basterebbe che i genitori facciano capire questo concetto ai figli perche si crei una societa' piu sana. Comunque il mio post si riferiva ad altro. Ho riscontrato che le stesse considerazioni che si fanno per i titoli in Borsa sono valide anche per le previsioni politiche. Crdevo che potesse interessare gli appassionati di politica, ma in questo Forum prevale la "passione", e non la ragione.
Mito una mazza....sono 15 anni che mi vengono forzatamente prelevati dal mio stipendio meta' degli introiti con la scusa che servono per la mia pensione di anzianita'.
Anzi servono a pagare la tua!!!!!!!
Sayonne se volevi farmi incazzare ci sei riuscito.
Societa' piu' sana quando questa societa' pretende il 50 % di quello che guadagno e che paga il mio datore di lavoro invece di versarli a me..e poi ci penso io alla mia pensione ?
Passione...certo che è passione ma con lacrime amare....
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GUarda che nemmeno meriti una risposta ma solo tre muretti da demolire a testate!!!
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Finche ci saranno governi guidati da burocrati e ispirati dalle ideologie comuniste, ci saranno le tasse. In Italia manca il rispetto per il "lavoro". Si vive ancora pensando che l'ideale di vita sia il lavoro subordinato come impiegato dello Stato. E allora senza tanto discutere quello che io NON ho detto, vai alla mia conclusione. Occorre SEMPRE votare per eleggere persone che la pensino in maniera migliore e leaders capaci di compiere questa difficile trasformazione. Inutile inneggiare al sano provincialismo quando esistono comuni, citta; e provincie di stampo comunista ad esempio. Occorre votare per chi ha idee diverse (partiti che valorizzino l'iniziativa privata) e leaders capaci ed equilibrati, che potranno gradualmente operare un cambio, ad esempio ex imprenditori di successo. Se invece NON si vota o si scelgono leaders di inesistente valore, si resta fermi nelle posizioni vigenti, caaci solo di lamentarsi.
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Sayon ha scritto: 14 dic 2021, 21:36
carletto3 ha scritto: 14 dic 2021, 19:14

Mito una mazza....sono 15 anni che mi vengono forzatamente prelevati dal mio stipendio meta' degli introiti con la scusa che servono per la mia pensione di anzianita'.
Anzi servono a pagare la tua!!!!!!!
Sayonne se volevi farmi incazzare ci sei riuscito.
Societa' piu' sana quando questa societa' pretende il 50 % di quello che guadagno e che paga il mio datore di lavoro invece di versarli a me..e poi ci penso io alla mia pensione ?
Passione...certo che è passione ma con lacrime amare....
Vivere sulle spalle degli altri?
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Finche ci saranno governi guidati da burocrati e ispirati dalle ideologie comuniste, ci saranno le tasse. In Italia manca il rispetto per il "lavoro". Si vive ancora pensando che l'ideale di vita sia il lavoro subordinato come impiegato dello Stato. E allora senza tanto discutere quello che io NON ho detto, vai alla mia conclusione. Occorre SEMPRE votare per eleggere persone che la pensino in maniera migliore e leaders capaci di compiere questa difficile trasformazione. Inutile inneggiare al sano provincialismo quando esistono comuni, citta; e provincie di stampo comunista ad esempio. Occorre votare per chi ha idee diverse (partiti che valorizzino l'iniziativa privata) e leaders capaci ed equilibrati, che potranno gradualmente operare un cambio, ad esempio ex imprenditori di successo. Se invece NON si vota o si scelgono leaders di inesistente valore, si resta fermi nelle posizioni vigenti, caaci solo di lamentarsi.
Sayon…

"ideologie comuniste"!? :?

Ma dove? Ma quando? :shock: :?

Ma dove stanno 'sti "comunisti"???

BangHead BangHead

Magari ci fossero ancora i "comunisti" di una volta…
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

Messaggio da leggere da Vento »

Sayon ha scritto: 14 dic 2021, 19:03
Vento ha scritto: 13 dic 2021, 23:28

"Tu approvi la RdC a me, io approvo la tua quota 100."

Questo succede sempre, anche con il governo attuale, quando partiti che non hanno niente in comune stanno insieme. E' l'unico modo di far finta di governare. I nostri partiti divergono in tutto: uno guarda la sua regione, un'altro guarda l'Italia, un'altro il mondo; alcuni guardano la realtà, altri l'utopia. Questo paese è diventato una gabbia di matti.
La complessità della situazione è addirittura maggiore, per la presenza nella politica di altri attori, oltre ai partiti, a cominciare dalla magistratura, ma non solo, essendoci anche la mafia, la Chiesa, le banche e tanti altri attori minori che però partecipano al gioco, ma non nel quadro delle istituzioni, bensì a ruota libera. Questo fa del nostro paese un sistema di clan.
Per questo penso che l'unica speranza sarebbe di avere partiti genuinamente localisti, radicati nel territorio, che governano la loro regione e che trattano la divisione delle risorse e degli oneri, sperando che la situazione non degeneri in rissa. Ne deriverebbe una politica rozza, ma realista e forse aiuterebbe ad imparare a interagire con crescente correttezza, verso un auspicabile esito federalista.
Caro Vento ti ho dato un "thumb up" per le tante cose giuste che hai detto nel post. Pero' non sono d'accordo con l' idea dei governucoli locali. Tu credi che si andrebbe tutti d'accordo perche' "lavoriamo" in piccolo, a livello provinciale? Macche', l' italiano e' uno dei popoli piu' indisciplinato al mondo ed e' addirittura celebre perche' e' uno di quei Paesi che , pur essendo possessore della civilta' piu avanzata, si fece VOLONTARIAMENTE invadere da altre nazioni (Francesi, Spagnoli, AustroUngarici) per non andare d' accordo fra le tante Repubblichette, Granducati, ducati e baronati. L' italiano litiga ferocemente nella stessa citta' e paese e le amministrazioni locali sono quelle che si distinguono per il furto delle risorse monetarie e i bilanci falsati . E'quindi un'illusione quella di avere una nuova repubblichetta di tutti veneti, o sicialiani, o toscani senza che ci sia un controllo da parte di un governo confederato. Forse il controllo che proviene da Roma e' inefficace, e ce ne vorra' uno piu ferreo, magari Europeo di cui tutti si lamenteranno. Ma avere un controllo "locale" significa solo creare un mondo di "magna magna" che si alterna nel tempo. Magnano quelli della sinistra, e poi magnerannoquelli della destra.
La divisione in staterelli era un’eredità medioevale, più che effetto del carattere indisciplinato degli italiani, come dici. Bisogna guardare lontano la storia per capire le cose di oggi. Non a caso lo stesso destino è toccato ai germani, anche loro divisi in infiniti staterelli, perché questa era la struttura interna dell’impero romano cristiano. Poi proprio da lì è partita una fiamma, la riforma luterana, che ha messo in moto energie, subito contrastata dalla Chiesa, che della struttura medioevale era la testa. Poi le devastazioni delle guerre di religione ed il tramonto del mondo medioevale e della Chiesa, con la pace di Westfalia ed il nuovo assetto europeo basato sugli Stati. La Francia, nato per primo, poi tutti gli altri a seguire, penultimo la grande Germania prussiana e infine a fatica anche l’Italia risorgimentale.
Che differenza di esiti da uguali partenze. Da una parte la grande nazione prussiana, che travolge la Francia napoleonica (che l’aveva travolta prima) e cresce fino a comprendere tutti i popoli germanici. Dall’altra l’Italietta, sin dall’inizio osteggiata dai nemici interni, Chiesa e in seguito i comunisti. L’Europa delle nazioni purtroppo finirà male, travolta dalle rivalità.
Ed eccoci oggi dominati dai due nemici interni ancora attivi, che ci tolgono ogni energia, e dai vincitori che ci impediscono grandi progetti. La stessa Europa non ha futuro, è solo un'operazione retorica, un costoso giocattolo nelle mani di inetti burocrati, senza futuro, per il semplice fatto che gli USA non permetteranno mai la nascita di un.a nazione europea. Basta vedere con che accanimento sobillano gli stati orientali lungo il confine russo, titillando vecchie ambizioni polacche di egemonia, ma in realtà semplicemente facendo terra bruciata e tagliando in due l’Europa, che storicamente comprenderebbe anche la Russia. Ma gli USA, gli AUKUS, gli anglosassoni butteranno l’atomica pur di impedire l’evoluzione di una comunità europea, che da posizione di forza potrebbe avere utili rapporti con la Russia. Ne nascerebbe un'area enorme, euroasiatica, che comprenderebbe anche la Cina, già orientata verso la via della seta. Troppo per gli angli. Se così stanno le cose, siamo una colonia e lo resteremo. Quindi in fondo non ha senso occuparsi di politica.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
Dal comunismo bolscevico al comunismo capitalista.

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Vento
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Errata corrige:

I 'nemici interni' dell'Italia risorgimentale sono da subito la Chiesa ed il Meridione, per ovvie ragioni. La Chiesa, dopo aver partecipato con suoi partiti al governo del paese fino agli anni della DC, si è orientata verso l'utopia del globalismo, che vede gli Stati nazionali come rottami da sostituire con strutture nuove, un pò come fece essa stessa sostituendosi all'impero romano. Il partito comunista, terzo nemico interno sopravvenuto, sta seguendo la stessa strada della Chiesa, in imitazione-competizione. Il Meridione invece non si è mosso di un millimetro dalla sua ostilità e dal suo atteggiamento vittimista verso lo Stato e verso il paese in generale.
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Sayon
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Vento ha scritto: 15 dic 2021, 13:48 Errata corrige:

I 'nemici interni' dell'Italia risorgimentale sono da subito la Chiesa ed il Meridione, per ovvie ragioni. La Chiesa, dopo aver partecipato con suoi partiti al governo del paese fino agli anni della DC, si è orientata verso l'utopia del globalismo, che vede gli Stati nazionali come rottami da sostituire con strutture nuove, un pò come fece essa stessa sostituendosi all'impero romano. Il partito comunista, terzo nemico interno sopravvenuto, sta seguendo la stessa strada della Chiesa, in imitazione-competizione. Il Meridione invece non si è mosso di un millimetro dalla sua ostilità e dal suo atteggiamento vittimista verso lo Stato e verso il paese in generale.
Vabbe', ma sei troppo pessimista, Non e' vero che il mondo, o la stessa Italia, stia peggiorando. Ak contrario si vive, come media, meglio di prima, si e' piu sani, si hanno piu cose, si vive piu a lungo e si conosce molto di piu grazie all' internet. Quello che manca e' il capire il perche siamo tanti infelici, e fare qualcosa per rimediarlo. Tu parli di Chiesa e Meridione e in parte hai ragione. L' importante e' capire che la Chiesa rappresenta solo se stessa, e che nessuno impedisce a un Italiano di vivere "cristianamente". Essere cristiano non significa appartenere a una Chiesa, ma vivere secondo concetti sani e generosi. Quanto al Sud, manca in generale la coscienza di non sentirsi sempre gli ultimi della classe , bisognosi di "aiuti". Io ho conosciuto tantissimi sicilaini e calabresi all' estero che al contrario, sono sicuridi se ed hanno avuto enorme successo al punto di "rappresentare" il meglio dell' Italia. Esistino imprenditori anche al Sud, ma occorre spaccare questo grigiore , questo bisogno di vivere alle spalle dello Stato. In poche parole, il Sud sta migliorando. deve farlo piu velocemente usando l' Africa ed il Mediooriente come "mercato". Lo stesso avviene al Nord pero. da trieste a treviso esistono i "piagnoni" che si lamentano di essere italiani. Grandi coglioni. Cosa vorrebbero essee? sloveni o austriaci che stanno peggio di loro. O fare la repubblicheta che perde l' etichetta piu formidabile che esista : il "Made in Italy". Il mondo NON CI VEDE COME INFERIORI O POVERACCI. E' colpa nostra che ci sentiamo inferiori o poveracci. Manca l' orgoglio di sentirsi Italiani. E senza orgoglio si resta quello che si crede di essere.
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nerorosso
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Sayon ha scritto: 15 dic 2021, 15:45
Vento ha scritto: 15 dic 2021, 13:48 Errata corrige:

I 'nemici interni' dell'Italia risorgimentale sono da subito la Chiesa ed il Meridione, per ovvie ragioni. La Chiesa, dopo aver partecipato con suoi partiti al governo del paese fino agli anni della DC, si è orientata verso l'utopia del globalismo, che vede gli Stati nazionali come rottami da sostituire con strutture nuove, un pò come fece essa stessa sostituendosi all'impero romano. Il partito comunista, terzo nemico interno sopravvenuto, sta seguendo la stessa strada della Chiesa, in imitazione-competizione. Il Meridione invece non si è mosso di un millimetro dalla sua ostilità e dal suo atteggiamento vittimista verso lo Stato e verso il paese in generale.
Vabbe', ma sei troppo pessimista, Non e' vero che il mondo, o la stessa Italia, stia peggiorando. Ak contrario si vive, come media, meglio di prima, si e' piu sani, si hanno piu cose, si vive piu a lungo e si conosce molto di piu grazie all' internet. Quello che manca e' il capire il perche siamo tanti infelici, e fare qualcosa per rimediarlo. Tu parli di Chiesa e Meridione e in parte hai ragione. L' importante e' capire che la Chiesa rappresenta solo se stessa, e che nessuno impedisce a un Italiano di vivere "cristianamente". Essere cristiano non significa appartenere a una Chiesa, ma vivere secondo concetti sani e generosi. Quanto al Sud, manca in generale la coscienza di non sentirsi sempre gli ultimi della classe , bisognosi di "aiuti". Io ho conosciuto tantissimi sicilaini e calabresi all' estero che al contrario, sono sicuridi se ed hanno avuto enorme successo al punto di "rappresentare" il meglio dell' Italia. Esistino imprenditori anche al Sud, ma occorre spaccare questo grigiore , questo bisogno di vivere alle spalle dello Stato. In poche parole, il Sud sta migliorando. deve farlo piu velocemente usando l' Africa ed il Mediooriente come "mercato". Lo stesso avviene al Nord pero. da trieste a treviso esistono i "piagnoni" che si lamentano di essere italiani. Grandi coglioni. Cosa vorrebbero essee? sloveni o austriaci che stanno peggio di loro. O fare la repubblicheta che perde l' etichetta piu formidabile che esista : il "Made in Italy". Il mondo NON CI VEDE COME INFERIORI O POVERACCI. E' colpa nostra che ci sentiamo inferiori o poveracci. Manca l' orgoglio di sentirsi Italiani. E senza orgoglio si resta quello che si crede di essere.
Italiano orgoglioso di esserlo: mi piace! Smiling
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

Messaggio da leggere da heyoka »

Quello che manca e' il capire il perche siamo tanti infelici, e fare qualcosa per rimediarlo
Bella domanda, Sayon.
Che se ci pensi BENE, di fatto manda a puttane tutto il tuo pistolotto con il quale vuoi farci convinti che questo tipo di società di consumi è la migliore in assoluto per l' ADAM.
LUCIFERO è sempre abbagliante.
Su questo non ho alcun dubbio.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Lo dico ? Si, lo dico perché moltissime persone ormai vivono in funzione e in simbiosi della pubblicità (soprattutto televisiva) della società dei consumi .
Un mio conoscente di data stravecchia ha una piccola società distributrice ingrosso di generi alimentare "ricercati" come può esserlo il Gorgonzola DOP (al cucchiaio) o la vera Ventricina vastese . Manda in giro tre rappresentanti ma gira anche lui per negozi con moglie e figlia a tenere il forte . I negozianti fanno ordini basandosi su ciò che in TV viene più reclamizzato perché hanno imparato che quel giorno i clienti gli chiederanno quei prodotti perché sostanzialmente la stragrande maggioranza delle persone non ha la benché minima idea di ciò che realmente compra e basti vedere ad esempio il banco dei surgelati di cui rare persone si curano di leggere le provenienze esposte per legge . Le leggessero davvero, dai banchi dei supermercati sarebbero spariti da tempo, ad esempio, tutto quello che é pesce, molluschi e crostacei provenienti dal Mare dell'Indocina che si estende giù fino all'India e che basta poco per capire che si tratta delle coste oceaniche in assoluto più inquinate da metalli pesanti e altre cose altrettanto simpatiche .

Il male che si autoinfligge la maggioranza delle persone é l'accettazione acritica del consumismo, e questo per la felicità di chi certa roba la commercializza e chi la lavora e immette sui mercati .

Secondo me però, quanto detto sopra si applica un po' a tutto il nostro vissuto in una società in cui letteralmente molti di noi si limitano a galleggiare e a lasciarsi trasportare senza sapere le intenzioni-destinazione di chi tiene il timone .

Vabheeee, é uscita così e spero si capisca .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Vento
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Re: Se i partiti fossero azioni della Borsa

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Per il sud basterebbe la responsabilizzazione, quindi il federalismo. Purtroppo l attitudine parassitaria è ormai diffusa e per i rom addirittura un diritto, come gli insegnano i compagni, i grandi sabotatori.
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