Re: Meloni cosa e come ci racconterà del Pil Italia: invariato nel 4° trimestre 2024 ?
Inviato: 1 feb 2025, 5:37
Eppure di sforzi ne avete fatti così tanti per impoverire gli italiani!Fosforo31 ha scritto: 31 gen 2025, 20:15 I dati preoccupanti sono il netto calo della produzione industriale e il crollo dei salari reali cioè del potere d'acquisto degli italiani rispetto al 2019 prima della pandemia:
https://www.corriere.it/economia/lavoro ... 4xlk.shtml
Il PIL cresce, sia pure di poco, mentre cala la produzione industriale. Questo era abbastanza prevedibile. L'Italia, come molti paesi ricchi dell'Occidente, si sta deindustrializzando per tendere a un'economia di servizi. Questo trend presenta lati positivi e negativi. Per ora i servizi riescono ad assorbire, in termini di PIL e di occupazione, il calo dell'industria, ma non è detto che sarà sempre così. Importiamo prodotti industriali da paesi poveri o meno ricchi di noi, quindi è prevedibile che il costo del lavoro e molto probabilmente anche i costi delle materie prime cresceranno insieme alla crescita dei consumi interni di questi paesi. Inoltre è intuitivo che i grandi paesi non possono vivere di soli servizi o quasi. Possono farlo paesi come la Svizzera, il Lussemburgo, Singapore, i paradisi fiscali. Il mondo nel suo insieme non può vivere di soli servizi. Ed è un peccato perché in una economia di soli servizi una crescita sostenibile potrebbe essere reale e non illusoria. La crescita economica potrebbe essere disaccoppiata dall'impatto ambientale. Delocalizzando all'estero la produzione industriale inquiniamo meno ed emettiamo meno gas serra ma è come se esportassimo nei paesi produttori le emissioni che sarebbero necessarie se producessimo in casa queste merci. Il bilancio planetario è in ogni caso negativo perché in questi paesi le norme ambientali di solito sono meno severe che in Occidente, inoltre bisogna aggiungere le emissioni relative al trasporto delle merci, per es. dall'Estremo Oriente all'Europa. Fino a ieri le macchine sottraevano più lavoro umano all'industria che ai servizi, ma con l'intelligenza artificiale potrebbe verificarsi il contrario. Naturalmente da ambientalista io sono favorevole alla decrescita economica dei paesi ricchi. Se questi si impoveriscono anche i paesi esportatori come la Cina produrranno meno ed emetteranno meno. Il problema grosso è la decrescita non equa. Dovrebbe essere scaricata sui ricchi e invece c'è il trend opposto. In Italia diminuiscono i salari reali quindi i lavoratori dipendenti si impoveriscono mentre si arricchisce una minoranza di privilegiati. E la politica, che si orienta a destra in moltissimi paesi, favorisce questo trend iniquo. La transizione ecologica implica decrescita o stagnazione nei paesi ricchi, che dunque avrebbero bisogno di politiche di sinistra (es. una tassazione molto progressiva e imposte patrimoniali, lotta all'evasione e ai paradisi fiscali, nazionalizzazione delle grandi imprese). E invece in Italia e altrove accade il contrario. Il popolo non si è ancora impoverito abbastanza per riaprire gli occhi.
Bisogna avere una gran faccia tosta per parlare di "buone politiche economiche della sinistra".