Rosanna ha scritto: 2 nov 2024, 16:51
Buoni principi ... e paurosi doveri ...
... e poi, in realtà, è una contrapposizione buona soprattutto per i democristiani - o per chi si vuole sentire automaticamente "moderato", o centrista - che per riuscirci senza fatica e senza impegnarsi in nessun concetto politico che abbia qualche significato, ha raggranellato questa equidistanza, o almeno ha inventato una non-appartenenza che mette sullo stesso piano (il suo) due cose molto diverse.
Nell'Europa occidentale, infatti, si dà il caso che il fascismo ha sovvertito ordinamenti liberal, stati liberali, e i regimi neri hanno imprigionato, ucciso, represso le idee liberali, insieme a quelle progressiste.
Il socialismo no. Anzi, soprattutto nel dopoguerra, hanno collaborato pacificamente.
Ma - soprattutto nel momento della propaganda elettoralistica - ai "centrist", presunti moderati che cercavano il consenso dei cretini e degli ignoranti, trovavano comodo inventarsi una qualche loro saggezza con quel genere di equidistnza fasulla.
Tra l'altro, è più che mai fasulla anche la stessa premessa sulla quale si reggeva il fascismo più propriamente, i fascismi - da quella che generava il socialismo, a prescindere dalle vicende che ne guidarono poi l'evoluzione.
Il fascismo era repressivo, militaresco, classista, simpatizzante verso l'ancien regime anche quando si presentava futurista.
Il socialismo era progressista, pacifista, democratico, e conservativo in modo selettivo verso i valori umanistici sociali e popolari.
Per una evoluzione, per una crescita politica vera della società, la dialettica è quella che involve la democrazia liberale secondo la logica socialista. Il fascismo non c'entra niente, è semplicemente distruttivo, è un soggetto della storia che si pesenta solo per dare voce alla parte peggiore del popolo - a parte le eventuali convenienze dei poteri forti quando non trovano altro modo.