Guarda che io sono agli antipodi del bacchettone moralista e qui, se non l'hai capito, sto parlando di POLITICA. Uno dei miei ricordi più cari è l'amicizia, dico l'amicizia, di una prostituta che per un breve periodo, molti anni fa, venne ad abitare nel condominio dove risiedo tuttora con la mia famiglia, e a fare il suo lavoro con discrezione, gettando nondimeno lo scompiglio. Prima di andarsene, sommersa dagli esposti e dalle denunce ma soprattutto dalle occhiatacce e dalle mormorazioni delle cd. "persone perbene", mi lasciò un biglietto per dirmi, in sintesi, che ero stato uno dei pochi a non trattarla come un cane ma come una buona vicina. Lasciami dire che le ragazze di cui parliamo lavoravano con minore discrezione. Una volta lessi che arrivavano alla villa del "sultano" a bordo di un torpedone. E probabilmente parlavano coi giornalisti, visti i virgolettati e i dettagli che trapelavano: come il "culo flaccido" di B. o come quella travestita da suora e quell'altra travestita da Ilda Boccassini... Lasciami anche dire che B., volendo, avrebbe potuto soddisfare i suoi vizi con assai maggiore riservatezza, sobrietà, misura, soprattutto in considerazione del ruolo istituzionale. È noto che era un megalomane e un esibizionista, ma forse in un determinato periodo era realmente MALATO e incapace di controllarsi, come denunciò pubblicamente, se non erro, sua moglie. Diciamo anche che la prostituzione in sé non è reato (ma è lavoro nero), però è non di rado associata a gravi reati (sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione, prostituzione minorile etc.), e mi pare che nel caso in oggetto le indagini appurarono che c'era un vero e proprio "giro" e c'erano i procacciatori (per usare un termine generico) alcuni dei quali furono condannati con sentenza definitiva. E allora perché incolpare la magistratura per l'enorme risonanza mediatica (fastidiosa anche per me) di quelle vicende private? La procura faceva il suo lavoro e il suo dovere, le colpe furono di B. e della sua smoderatezza (innata o patologica che fosse), delle ragazze (immature come piacevano a B. e troppo loquaci e ambiziose) e della fama e del ruolo pubblico del personaggio. Se io rubo un profumo, la cosa riguarda me e il negoziante, se lo ruba Fassino finisce in prima pagina.RedWine ha scritto: 17 ott 2024, 9:32 quindi a tuo parere il governo doveva cadere sulle "cene eleganti" di Berlusconi?
ne ha riso l'italia e tutto il mondo. e li ci si doveva fermare...
In ogni caso, RIPETO, il mio giudizio su B. non è influenzato dai suoi vizi privati ma da BEN ALTRE COSE, inclusa qualcuna correlata a quei vizi. Se un presidente del Consiglio si addormenta sistematicamente in Aula, posso limitarmi a sorridere, ma se lo fa davanti al capo dello Stato comincio a preoccuparmi come cittadino. E se un parlamento viene coartato a votare per Ruby nipote di Mubarak, questo per me non è gossip: è UNO DEGLI EPISODI PIÙ SQUALLIDI E PIÙ VERGOGNOSI della storia della POLITICA italiana.
Hai citato Vittorio Feltri. Ho già scritto che lo reputo un grande giornalista, purtroppo tra i mali (minori) del berlusconismo c'è anche lo spreco di talenti come il suo. Alla fine di questa pagina sui famigerati decreti coi quali il tangentaro Craxi legalizzò le tv abusive di un suo amico e affossò decine di emittenti locali (all'epoca si chiamavano tv libere) puoi leggere uno sferzante commento del miglior Feltri, quello non ancora irreggimentato:
https://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_Berlusconi