RedWine ha scritto: ↑2 feb 2024, 13:35
diffamazione un par de ball..
https://www.ilgiornale.it/news/cronaca- ... 76761.html
sai in cosa ha sbagliato la Salis?
nel pensare che in tutto il mondo la giustizia fosse lassista, quando non connivente o addirittura complice, come in italia, dove teppisti abituali possono impunemente fare i fascisti in nome dell'antifascismo, tanto troveranno sempre un giudice che non applica la legge e in qualche modo li assolve.
si diffamazione perché se tizia ha commesso un reato A, non puoi accusarla di aver commesso un reato B.
se tizio viene condannato ad una sanzione pecuniaria per resistenza a pubblico ufficiale durante un corteo,
non puoi accusarlo per questo di aver commesso un'aggressione contro una gazebo di un partito politico.
è molto semplice da capire.
salvini perderà quella querela e dovrà sborsare soldini.
chissà se li sborserà lui o li farà sborsare al partito
cmq quel giornalaccio de ilgiornale (speriamo fallisca il giorno stesso in cui fallirà repubblica) ovviamente è andato a spulciare la vita della Salis con il solito metodo Boffo, come se questo facesse retrocedere chi già la difende per partito preso (i sinistri) e chi invece critica me per l'atteggiamento del potere verso una cittadina (è palese che l'atteggiamento de ilgiornale e di salvini mi spingeranno a difendere i diritti della Salis? basterebbero due neuroni a comprenderlo!!)
i teppisti vanno condannati, se ci sono prove per condannarli (per ora la tipa si è fatta un anno di carcere senza processo).
i pregiudicati non dovrebbero stare in parlamento e i tangentari a capo di partiti (ricordi qualche ipocrita forcaiolo sulla tangente enimont? )
detto ciò: un ministro dei trasporti (!!) che interviene a gamba tesa contro un cittadino italiano detenuto da un anno senza processo in un Paese straniero, scavalcando il ministro degli esteri e fregandosene dell'azione diplomatica in atto, è da dimissioni.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)