Le auguro che nella sua regione le cose vadano ancora meglio di quanto lei spera . Per quanto riguarda la mia, lo sperare di vedere del nuovo, che migliori la qualità della vita è , a oggi, un'impresa impossibikeVento ha scritto: ↑28 gen 2024, 22:02Se in una regione la politica è totalmente corrotta, cioè se i politici rispondono a controllori privati sconosciuti, allora non cambia niente. Dove invece c'è ancora la mentalità e la possibilità di controllare la amministrazione locale e quindi di cambiarla quando necessario, le cose migliorerebbero rispetto ad oggi, che tutto è fuori controllo e nessuno è responsabile.vito ha scritto: ↑28 gen 2024, 21:13
Lei scrive
Oggi tutti paghiamo le tasse nel calderone dello Stato, dove gli amministratori regionali poi arraffano quel che possono. Difficile capire cosa succede dei nostri soldi, una volta finiti nel pozzo statale
Mentre a mio modesto parere è solo una questione di pozzo che da statale diventa regionale ...poi quando avremo cambiato tutto ci accorgeremo di non aver cambiato niente .
Una cosa potrebbe cambiare .....l'aumento dei costi regionali e delle tasse ...regionali.
Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
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é a un livello di stupidità difficilmente eguagliabile .
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Rosazza non sarà neanche il peggio come dici tu ma certovito ha scritto: ↑28 gen 2024, 21:20Condivido e aggiungo , quando non ne combinano di peggio , come lo sparo di Rosazza , che tutto sommato non sarebbe nemmeno il peggio del peggio che abbiamo visto nella seconda repubblicaLeno Lazzari ha scritto: ↑28 gen 2024, 19:44
Potrebbe sembrare una battuta di spirito ma purtroppo
la realtà é che vengono strapagati per governare,
ma gli uni contro gli altri come risulta dalla mia firma sotto .
..."La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro"...
é a un livello di stupidità difficilmente eguagliabile .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro
.........ma andare oltre no ?
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slegare questo aspetto dall'essere uomo non è possibile, quindi la tua affermazine di partenza a mio parere non ha senso.
ma capisco cosa vuoi dire. PURTROPPO capisco cosa vuoi dire!
il selvaggio del Borneo (sempre che ne esistano ancora) è di fatto piu a misura d'uomo del cittadino di New York, (o di Milano) quest'ultimo vive immerso in un universo di regole che altri hanno stabilito, che a volte non capisce o a cui è contrario, ma gli vengono comunque imposte, non ha la possibilità che ha il selvaggio di modificare le proprie relazioni con i menbri della tribu e il relativo potere.
il cittadino moderno, di fronte all'impossibilità di cabiare la realtà a sua discrezione, di fronte a queste regole gli sembra di essere solo, o meglio gli sembra di essere uno tra milioni di persone sole, quindi un uomo
"slegata/o dalla politica ma pensata solo per noi comuni cittadini"
dove "comuni cittadini" è comunque un termine politico, che significa cittadini che non gestiscono il potere, come se i cittadini che gestiscono il potere (ossia i politici) non fossero prima di essere eletti "comuni cittadini"
ma (e da questo il PURTROPPO) il cittadino nucleizato, marginalizzato, estraniato dalla politica non vede più i politici come SUOI rappresentanti ma come se fossero una casta nobiliare e non riconoscendoli come parte di sè, ne chiede a gran voce la castrazione (meno poteri, meno risorse, meno politici) non rendendosi conto che sta chidendo che il SUO potere/controllo sulla società gli venga tolto. magari delegandolo a poteri sempre piu alti, piu distanti che sia il centro statale o l'europa o addirittura un futuribile governo mondiale come vorrebbero i globalisti
in pratica un'atuocastrazione, chiede una vita da eunuco al servizio di un padrone che pensa e disponte tutto per suo conto e (si inlude) per il suo bene.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
l'uomo è un animale sociale, che sia un selvaggio nel borneo o un cittadino di New York è comunque un animale sociale che significa che vive in un contesto di relazioni e di regole condivise, ossia in un contesto politico.
slegare questo aspetto dall'essere uomo non è possibile, quindi la tua affermazine di partenza a mio parere non ha senso.
ma capisco cosa vuoi dire. PURTROPPO capisco cosa vuoi dire!
il selvaggio del Borneo (sempre che ne esistano ancora) è di fatto piu a misura d'uomo del cittadino di New York, (o di Milano) quest'ultimo vive immerso in un universo di regole che altri hanno stabilito, che a volte non capisce o a cui è contrario, ma gli vengono comunque imposte, non ha la possibilità che ha il selvaggio di modificare le proprie relazioni con i menbri della tribu e il relativo potere.
il cittadino moderno, di fronte all'impossibilità di cabiare la realtà a sua discrezione, di fronte a queste regole gli sembra di essere solo, o meglio gli sembra di essere uno tra milioni di persone sole, quindi un uomo
"slegata/o dalla politica ma pensata solo per noi comuni cittadini"
dove "comuni cittadini" è comunque un termine politico, che significa cittadini che non gestiscono il potere, come se i cittadini che gestiscono il potere (ossia i politici) non fossero prima di essere eletti "comuni cittadini"
ma (e da questo il PURTROPPO) il cittadino nucleizato, marginalizzato, estraniato dalla politica non vede più i politici come SUOI rappresentanti ma come se fossero una casta nobiliare e non riconoscendoli come parte di sè, ne chiede a gran voce la castrazione (meno poteri, meno risorse, meno politici) non rendendosi conto che sta chidendo che il SUO potere/controllo sulla società gli venga tolto. magari delegandolo a poteri sempre piu alti, piu distanti che sia il centro statale o l'europa o addirittura un futuribile governo mondiale come vorrebbero i globalisti
in pratica un'atuocastrazione, chiede una vita da eunuco al servizio di un padrone che pensa e disponte tutto per suo conto e (si inlude) per il suo bene.
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di tratta delle cosi dette "città dei quindici minuti", ossia città (paesi quartieri) dove hai tutto a portata di mano, dai negozi ai servizi sociali ai divertimenti, sembra un'ottima cosa, in fondo si tratterebbe di tornare alle tipiche cittadine italiane dove ancora oggi una buona parte della popolazione vive.
ma alcuni sostengono che il progetto (insieme a altre tessere di un piu vasto mosaico) è molto piu sinistro, queste piu che città utopiche diventerebbero dei gulag, dove "dato che hai tutto" non ti serve altro, e di fatto ti viene sconsigliato o addirittura impedito di volere altro,
ad esempio, che bisogno hai di una macchina se puoi andare a piedi per avere tutto quello che ti serve?
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
c'è un progetto che ultimamente va per la maggiore, verso cui si stanno muovendo in molti
di tratta delle cosi dette "città dei quindici minuti", ossia città (paesi quartieri) dove hai tutto a portata di mano, dai negozi ai servizi sociali ai divertimenti, sembra un'ottima cosa, in fondo si tratterebbe di tornare alle tipiche cittadine italiane dove ancora oggi una buona parte della popolazione vive.
ma alcuni sostengono che il progetto (insieme a altre tessere di un piu vasto mosaico) è molto piu sinistro, queste piu che città utopiche diventerebbero dei gulag, dove "dato che hai tutto" non ti serve altro, e di fatto ti viene sconsigliato o addirittura impedito di volere altro,
ad esempio, che bisogno hai di una macchina se puoi andare a piedi per avere tutto quello che ti serve?
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Giusto... E coincide proprio con l' ottima frase (o firma) che segue ogni tuo postRedWine ha scritto: ↑29 gen 2024, 8:06c'è un progetto che ultimamente va per la maggiore, verso cui si stanno muovendo in molti
di tratta delle cosi dette "città dei quindici minuti", ossia città (paesi quartieri) dove hai tutto a portata di mano, dai negozi ai servizi sociali ai divertimenti, sembra un'ottima cosa, in fondo si tratterebbe di tornare alle tipiche cittadine italiane dove ancora oggi una buona parte della popolazione vive.
ma alcuni sostengono che il progetto (insieme a altre tessere di un piu vasto mosaico) è molto piu sinistro, queste piu che città utopiche diventerebbero dei gulag, dove "dato che hai tutto" non ti serve altro, e di fatto ti viene sconsigliato o addirittura impedito di volere altro,
ad esempio, che bisogno hai di una macchina se puoi andare a piedi per avere tutto quello che ti serve?
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
In campagna elettorale magari erano tra quelli che ci dicevano che erano gli altri gli incompetenti scappati da casa ......Leno Lazzari ha scritto: ↑29 gen 2024, 4:31Rosazza non sarà neanche il peggio come dici tu ma certo
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Mai sentito prima del fattacciovito ha scritto: ↑29 gen 2024, 10:17In campagna elettorale magari erano tra quelli che ci dicevano che erano gli altri gli incompetenti scappati da casa ......Leno Lazzari ha scritto: ↑29 gen 2024, 4:31
Rosazza non sarà neanche il peggio come dici tu ma certo
é a un livello di stupidità difficilmente eguagliabile .
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Pur che qualcuno abbia pensato di ridurre il numero dei parlamentari di gente nascosta in parlamento ne abbiamo ancora tantaLeno Lazzari ha scritto: ↑29 gen 2024, 12:13Mai sentito prima del fattaccio
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Vivo in Toscana dove il pd ha il governo ininterrottamente dalla fine della guerra. Quindi un regime, non una democrazia, mancando l'avvicendamento al potere. Equivale ad un clan mafioso al potere e l'autonomia non cambierebbe alcunché. Altrove invece la democrazia diretta che l'autonomia porterebbe, sarebbe salutare. Ma in Italia siamo invidiosi e vogliamo l'uguaglianza, anche se al peggio.vito ha scritto: ↑28 gen 2024, 23:49Le auguro che nella sua regione le cose vadano ancora meglio di quanto lei spera . Per quanto riguarda la mia, lo sperare di vedere del nuovo, che migliori la qualità della vita è , a oggi, un'impresa impossibikeVento ha scritto: ↑28 gen 2024, 22:02
Se in una regione la politica è totalmente corrotta, cioè se i politici rispondono a controllori privati sconosciuti, allora non cambia niente. Dove invece c'è ancora la mentalità e la possibilità di controllare la amministrazione locale e quindi di cambiarla quando necessario, le cose migliorerebbero rispetto ad oggi, che tutto è fuori controllo e nessuno è responsabile.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
come Lombardia e Veneto con il cdx ?
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Non so,può darsi. Oggi la politica è tutta centrata sui partiti, che pensano più alle proprie strategie che alle questioni locali e statali. Forse con autonomie serie (fiscale) la politica locale potrebbe diventare più importante e avvicinarci alla Svizzera.
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qualche uomo di Stato magari nella politica nazionale lo trovi,
ma le regioni mi sembrano un gran magna magna in mano a clan politici e clientele.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
ne dubito.
qualche uomo di Stato magari nella politica nazionale lo trovi,
ma le regioni mi sembrano un gran magna magna in mano a clan politici e clientele.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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mancando l'avvicendamento al potere.
Infatti qualcuno aveva proposto due legislature, poi tutti a casa, raccolse un risultato brillante ....venne mandato a casa a calci ...
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Lei scriveVento ha scritto: ↑29 gen 2024, 14:48Vivo in Toscana dove il pd ha il governo ininterrottamente dalla fine della guerra. Quindi un regime, non una democrazia, mancando l'avvicendamento al potere. Equivale ad un clan mafioso al potere e l'autonomia non cambierebbe alcunché. Altrove invece la democrazia diretta che l'autonomia porterebbe, sarebbe salutare. Ma in Italia siamo invidiosi e vogliamo l'uguaglianza, anche se al peggio.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Ed hanno Fatto bene
I peones , politici inesperti fanno fare il lavoro ai burocrati che sono a Roma da tutta la vita e sono inamovibili per legge
Figurati se costoro pensano al bene comune, un politico ci può provare, fosse solo per avere un elettorato che lo sostiene
Mica tutti di possono permettere di comprare il voto con un reddito di cittadinanza
I peones , politici inesperti fanno fare il lavoro ai burocrati che sono a Roma da tutta la vita e sono inamovibili per legge
Figurati se costoro pensano al bene comune, un politico ci può provare, fosse solo per avere un elettorato che lo sostiene
Mica tutti di possono permettere di comprare il voto con un reddito di cittadinanza
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stesso con qualsiasi altro partito .
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo
Parli di regime mafioso, e ci sta tutto ma sarebbe loVento ha scritto: ↑29 gen 2024, 14:48Vivo in Toscana dove il pd ha il governo ininterrottamente dalla fine della guerra. Quindi un regime, non una democrazia, mancando l'avvicendamento al potere. Equivale ad un clan mafioso al potere e l'autonomia non cambierebbe alcunché. Altrove invece la democrazia diretta che l'autonomia porterebbe, sarebbe salutare. Ma in Italia siamo invidiosi e vogliamo l'uguaglianza, anche se al peggio.
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