Etimologia del termine "razzismo": un'idea

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Vento
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Re: Etimologia del termine "razzismo": un'idea

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“Appurato che tutti gli esseri umani sono uguali”


Mon dieu! Mai sentito niente di più falso, una resa totale al conformismo. Ci sono almeno tre gruppi (non necessariamente razze) che si differenziano vistosamente nell’aspetto fisico: i gialli, anzi bianchi, asiatici, i neri africani ed il resto. Così a occhio da ignorante. Poi leggendo gli studi in materia si scoprono storie (o ipotesi) interessanti, i vari tipi di uomini in circolazione, anche contemporaneamente, addirittura specie più che razze. Evidentemente non deriviamo tutti dallo stesso stampino, ma da processi lunghi, tortuosi e ancora da scoprire. E allora?
Perché chiudere gli occhi sul fatto che siamo tutti diversi? Sia come individui che come gruppi, sia fisicamente che culturalmente. Cosa c’è di male? Anzi immaginate come sarebbe se davvero fossimo tutti uguali. Un incubo. Paura delle guerre? Ma queste ci saranno sempre per infinite ragioni, a cominciare dalle religioni e dalle ideologie.
Questo conformismo è la resa alla dittatura dell’égalité e delle ideologie che hanno questa radice totalizzante, come oggi il globalismo, che le differenze vogliono a tutti i costi eliminarle. Se poi siamo terrorizzati dalle possibili vendette del Ministero della Verità, posso anche capire.
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Ovidio
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Re: Etimologia del termine "razzismo": un'idea

Messaggio da leggere da Ovidio »

Vento ha scritto: 9 gen 2022, 18:25
“Appurato che tutti gli esseri umani sono uguali”


Mon dieu! Mai sentito niente di più falso, una resa totale al conformismo. Ci sono almeno tre gruppi (non necessariamente razze) che si differenziano vistosamente nell’aspetto fisico: i gialli, anzi bianchi, asiatici, i neri africani ed il resto. Così a occhio da ignorante. Poi leggendo gli studi in materia si scoprono storie (o ipotesi) interessanti, i vari tipi di uomini in circolazione, anche contemporaneamente, addirittura specie più che razze. Evidentemente non deriviamo tutti dallo stesso stampino, ma da processi lunghi, tortuosi e ancora da scoprire. E allora?
Perché chiudere gli occhi sul fatto che siamo tutti diversi? Sia come individui che come gruppi, sia fisicamente che culturalmente. Cosa c’è di male? Anzi immaginate come sarebbe se davvero fossimo tutti uguali. Un incubo. Paura delle guerre? Ma queste ci saranno sempre per infinite ragioni, a cominciare dalle religioni e dalle ideologie.
Questo conformismo è la resa alla dittatura dell’égalité e delle ideologie che hanno questa radice totalizzante, come oggi il globalismo, che le differenze vogliono a tutti i costi eliminarle. Se poi siamo terrorizzati dalle possibili vendette del Ministero della Verità, posso anche capire.
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Shamash
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Re: Etimologia del termine "razzismo": un'idea

Messaggio da leggere da Shamash »

Vento ha scritto: 9 gen 2022, 18:25
“Appurato che tutti gli esseri umani sono uguali”


Mon dieu! Mai sentito niente di più falso, una resa totale al conformismo.
[...]
Come si evince dai miei interventi, mi riferivo evidentemente alle caratteristiche biologiche degli esseri umani, in relazione al razzismo e alle affermazioni degli scienziati razzisti del XIX secolo, che ne hanno dettato gli elementi della disciplina.
Si è scoperto, tuttavia, che gli esseri umani appartengono tutti alla medesima specie, quando invece in via comparativa si voleva sostenere la superiorità della razza bianca su quella nera (i termini qui sono usati volutamente, in rapporto al contesto del razzismo dell'800).
Certo, biologicamente pur essendo tutti "uguali", ossia con il medesimo numero di cromosomi (considerando individui sani e senza patologie genetiche o alterazioni di tale tipo), vi sono importanti differenze evolutive, proprie del contesto in cui ogni individuo è cresciuto. Ma, esse, non possono giustificare un atteggiamento razzista.
Tornando in ambito umanistico, come ho più volte affermato (perché in tutti i manuali di antropologia e antropologia culturale se ne parla in abbondanza), è la cultura ciò che veramente differenzia le persone.
In tale senso, la "differenza" è da vedersi in termini di ricchezza, non dispregiativi come invece fa il razzismo. Esso, infatti, cerca elementi per giustificare la superiorità, l'essere migliore, ecc.

Mi riferivo quindi, squisitamente ad un ambito biologico. In termini culturali, invece, le differenze sono spesso assai profonde (anche all'interno di una medesima cultura o gruppo) e vanno difese, conosciute, studiate e tramandate.
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Vento
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Re: Etimologia del termine "razzismo": un'idea

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Ovidio ha scritto: 9 gen 2022, 19:00
Vento ha scritto: 9 gen 2022, 18:25
“Appurato che tutti gli esseri umani sono uguali”


Mon dieu! Mai sentito niente di più falso, una resa totale al conformismo. Ci sono almeno tre gruppi (non necessariamente razze) che si differenziano vistosamente nell’aspetto fisico: i gialli, anzi bianchi, asiatici, i neri africani ed il resto. Così a occhio da ignorante. Poi leggendo gli studi in materia si scoprono storie (o ipotesi) interessanti, i vari tipi di uomini in circolazione, anche contemporaneamente, addirittura specie più che razze. Evidentemente non deriviamo tutti dallo stesso stampino, ma da processi lunghi, tortuosi e ancora da scoprire. E allora?
Perché chiudere gli occhi sul fatto che siamo tutti diversi? Sia come individui che come gruppi, sia fisicamente che culturalmente. Cosa c’è di male? Anzi immaginate come sarebbe se davvero fossimo tutti uguali. Un incubo. Paura delle guerre? Ma queste ci saranno sempre per infinite ragioni, a cominciare dalle religioni e dalle ideologie.
Questo conformismo è la resa alla dittatura dell’égalité e delle ideologie che hanno questa radice totalizzante, come oggi il globalismo, che le differenze vogliono a tutti i costi eliminarle. Se poi siamo terrorizzati dalle possibili vendette del Ministero della Verità, posso anche capire.
Ache le domande hanno una razza: "ma che razza di domanda mi fai!"

Perchè non gli uomini?
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