La cucina italiana, versione napoletana é a mio avviso una delle più intriganti e saporose in assoluto . Una cosa però non mi spiego ed é come mai una pizza fatta da un napoletano in una pizzeria con tre tavoli é più buona della stessa fatta dallo stesso ma a Roma ?Ginger ha scritto: ↑21 ott 2021, 22:16Alfaaa ma io queste metafore culinarie non le capisco...sono napoletana io. Mi piacciono la pizza i taralli...ma soprattutto linguine ai frutti di mare... ovviamente al dente, alici fritte e ranfetelle di calamaro.Quanto ai post di luce...quelli che ho letto li ho trovati spunti di riflessione intelligenti e formulati in modo chiaro...ao non è mica facile farsi capì...poi c'è chi concorda e chi no...ma è questo il gioco del forum no?
Ma poi alla fine sto post dei Notari dove sta?
Tra i peccati di gola, la moglie (romana) di un mio amico di Vico Equense, ha imparato a fare il casatiello dalla suocera e so già che per il mio compleanno me lo rifarà ( ) .
Anni fa mi trovavo a Napoli per lavoro . In programma c'era non ricordo più che partita importante e se mi fossi fermato a mangiare avrei fatto tardi e allora scelsi di entrare in un negozio . Ti vedo sto popò di "ciambellone" e gli chiedo se "ma quelli sono canditi" e quello mi spiega tutto sul casatiello . Insomma, me ne faccio incartare la metà da riportare a casa l'indomani e il quarto restante per cenare con una bottiglia di vino campano (?) .
Insomma, guardando la partita, sorseggiando e affettando feci fuori anche metà di quello destinato a casa . E comunque, un po' come la pizza napoletana, dietro al casatiello ci sono secoli di esperienza, tradizione, amore per il cibo, ingredienti locali e ARTE .
.....anche della bottiglia di vino non era rimasto molto ma il letto e la TV erano vicini