Condivisibili (per me) considerazioni sul caso Lucano

Forum spazio di discussioni politiche, forum di discussioni di politica italiana. Post e commenti aperti agli utenti registrati a Forum Politico.
Connesso
Avatar utente
porterrockwell
Messaggi: 4227
Iscritto il: 9 giu 2019, 11:47
Mi Piace Inviati: 72 volte
Mi Piace Ricevuti: 216 volte

Condivisibili (per me) considerazioni sul caso Lucano

Messaggio da leggere da porterrockwell »

https://www.iltempo.it/politica/2021/10 ... -28874286/

Domenico Lucano detto Mimmo, ex sindaco di Riace e attuale candidato alle regionali in Calabria come capolista in tutte e tre le circoscrizioni di una lista civica in sostegno di Luigi De Magistris, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e alla confisca in solido con altri di oltre un milione di euro. I fatti sono ben noti, perché Lucano era originariamente già stato arrestato e confinato da Riace per avere violato ogni legge esistente per favorire l'immigrazione clandestina, arrivando a combinare e celebrare falsi matrimoni per fare ottenere la residenza a immigrati e favorendo senza gara per sua unica decisione cooperative di immigrati a cui venivano girati fondi pubblici in arrivo da Regione, governo nazionale ed Unione europea. La pena comminata dal tribunale di Locri era inattesa, perché nella sua requisitoria il pm aveva chiesto per lui 7 anni e 11 mesi e anche per molti altri imputati condanne decisamente minori.

Non voglio annoiare il lettore con tecnicismi, ma questa differenza abissale pur dovendo attendere le motivazioni della condanna per capirne le ragioni, ha una spiegazione tecnica semplice: l'intera inchiesta e la pubblica accusa nel processo accusavano Lucano di un reato molto grave come la concussione, che prevaleva su tutti gli altri (pena minima 6 anni) e centrava il resto delle accuse sul favoreggiamento della immigrazione clandestina. La corte guidata dal giudice Fulvio Accurso nella sua decisione ha del tutto stravolto i capi di accusa dei pm. Ha assolto Lucano dalla concussione e dal favoreggiamento di immigrazione clandestina rispettivamente per non avere commesso il fatto e perché i fatti non risultano. Poi ha identificato il reato più grave nel peculato (pena minima 4 anni) che sarebbe stato compiuto per 16 diversi fatti in continuazione del reato in associazione per delinquere con altri (quindi la pena era aumentabile fino al triplo) e per questo condannato Lucano a 10 anni e 4 mesi. Poi ha rideterminato il reato di abuso di ufficio in quello di «truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche» e per farla breve da questo arrivano altri 2 anni e 10 mesi.

Perché questa lunga premessa? Per un motivo semplicissimo: battuta dalle agenzie la notizia della clamorosa condanna di Lucano, ne è nato un fiume travolgente di commenti e dichiarazioni di toni ovviamente opposti: da sinistra solidarietà, grida all'errore giudiziario e santificazione del condannato; da destra l'esatto opposto. Peccato che le une e le altre per tutto il giorno abbiano commentato proprio le accuse da cui invece Lucano è stato assolto, compreso quel «favoreggiamento di immigrazione clandestina» che ai giudici non risulta come sua responsabilità.

Frenare la lingua e informarsi farebbe ogni tanto bene a tutti. E potrebbe essere lezione di civiltà in questo Paese: in tutti i casi avere quella minima pazienza di attendere la spiegazione dei fatti prima di lanciarsi in giudizi tranchant di un tipo o di un altro. Lucano ha ricevuto una condanna pesante in primo grado, e questo è certo. Come tutti gli imputati ha diritto alla presunzione di innocenza fino all'ultimo grado di giudizio. Lui, i suoi avvocati, i sostenitori, perfino i fan hanno il diritto di criticare anche una decisione giudiziaria. Ma il minimo che si chiede è di conoscere la sentenza.
Non ne sapeva nulla il segretario del Pd Enrico Letta che pure si è detto «esterrefatto dalla pesantezza della pena: questa vicenda ha tante cose difficili da capire. Credo che si dia un messaggio terribile che farà crescere la sfiducia nella magistratura». E sul nulla lanciavano le loro sentenze assolutorie e santificatorie dell'imputato i vari Nicola Fratoianni, Laura Boldrini, Matteo Orfini, Sandro Ruotolo, Gennaro Migliore e tanti altri di Pd, Leu, Iv e Movimento 5 stelle.

Posso dire che la considerazione di Letta e la santificazione di Lucano da parte del plotone di sinistra che mette alla sbarra i giudici che lo hanno condannato sono atti eversivi e che denotano totale assenza di un minimo senso dello Stato? Perché è legittimo dare la solidarietà e sperare che il condannato in primo grado riesca a fare valere le sue ragioni e dimostrare l'innocenza in appello, eversivo invece il tiro alla Corte che l'ha condannato sulla base di una considerazione che lo è ancora di più: la loro convinzione che qualsiasi cosa abbia fatto Lucano, comunque sarebbe stata compiuta a fin di bene.
Nossignori, questo ragionamento è eversivo dell'ordine costituzionale e denota l'assenza di qualsiasi senso di legalità oltre che dello Stato di gran parte della sinistra italiana. Alla base c'è la supponenza che hanno sempre avuto di avere una etica di gruppo e una morale propria superiore a qualsiasi codice pubblico. Loro si consentono quel che ad altri è vietato. E sono i primi a travolgere gli avversari brandendo la giustizia come un manganello verso avversari che pensano siano privi di etica e coscienza e inferiori moralmente a loro. Questo è esattamente il cancro che mina alle basi la nostra comunità e la nostra libertà. Un reato fosse anche compiuto a fin di bene al massimo vale qualche attenuante, ma resta altrimenti il fondamento della nostra comunità e dello stesso Stato italiano franerebbe. E qualche attenuante a Lucano deve essere stata considerata, visto che a rigore di codice i reati individuati dalla corte avrebbero potuto consentire una pena di 15 anni, invece scontata a 13 anni e 2 mesi. Ma a fin di bene non si violano le leggi della Repubblica pretendendo di non portarne le conseguenze. Non si fa strame di codici degli appalti, di norme di pubblica sicurezza, della gestione del denaro pubblico per favorire qualcuno illegittimamente invece di qualcun altro che avrebbe avuto il medesimo diritto e forse anche lo stesso bisogno. Se le opere di bene le fai con i soldi tuoi, nulla da dire. Ma se usi per quello che tu credi bene fondi pubblici, bisogna rispettare la legge e farlo avendo presente i diritti di tutti, non quelli di alcuni su cui costruisci la tua carriera politica e in qualche modo il tuo potere. È tutto qui il caso Lucano.
SCORRA COME ACQUA IL DIRITTO E LA GIUSTIZIA COME UN TORRENTE PERENNE. AMOS 5,24
Avatar utente
carletto3
Messaggi: 8090
Iscritto il: 25 giu 2019, 2:20

Re: Condivisibili (per me) considerazioni sul caso Lucano

Messaggio da leggere da carletto3 »

porterrockwell ha scritto: 1 ott 2021, 13:44 https://www.iltempo.it/politica/2021/10 ... -28874286/

Domenico Lucano detto Mimmo, ex sindaco di Riace e attuale candidato alle regionali in Calabria come capolista in tutte e tre le circoscrizioni di una lista civica in sostegno di Luigi De Magistris, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e alla confisca in solido con altri di oltre un milione di euro. I fatti sono ben noti, perché Lucano era originariamente già stato arrestato e confinato da Riace per avere violato ogni legge esistente per favorire l'immigrazione clandestina, arrivando a combinare e celebrare falsi matrimoni per fare ottenere la residenza a immigrati e favorendo senza gara per sua unica decisione cooperative di immigrati a cui venivano girati fondi pubblici in arrivo da Regione, governo nazionale ed Unione europea. La pena comminata dal tribunale di Locri era inattesa, perché nella sua requisitoria il pm aveva chiesto per lui 7 anni e 11 mesi e anche per molti altri imputati condanne decisamente minori.

Non voglio annoiare il lettore con tecnicismi, ma questa differenza abissale pur dovendo attendere le motivazioni della condanna per capirne le ragioni, ha una spiegazione tecnica semplice: l'intera inchiesta e la pubblica accusa nel processo accusavano Lucano di un reato molto grave come la concussione, che prevaleva su tutti gli altri (pena minima 6 anni) e centrava il resto delle accuse sul favoreggiamento della immigrazione clandestina. La corte guidata dal giudice Fulvio Accurso nella sua decisione ha del tutto stravolto i capi di accusa dei pm. Ha assolto Lucano dalla concussione e dal favoreggiamento di immigrazione clandestina rispettivamente per non avere commesso il fatto e perché i fatti non risultano. Poi ha identificato il reato più grave nel peculato (pena minima 4 anni) che sarebbe stato compiuto per 16 diversi fatti in continuazione del reato in associazione per delinquere con altri (quindi la pena era aumentabile fino al triplo) e per questo condannato Lucano a 10 anni e 4 mesi. Poi ha rideterminato il reato di abuso di ufficio in quello di «truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche» e per farla breve da questo arrivano altri 2 anni e 10 mesi.

Perché questa lunga premessa? Per un motivo semplicissimo: battuta dalle agenzie la notizia della clamorosa condanna di Lucano, ne è nato un fiume travolgente di commenti e dichiarazioni di toni ovviamente opposti: da sinistra solidarietà, grida all'errore giudiziario e santificazione del condannato; da destra l'esatto opposto. Peccato che le une e le altre per tutto il giorno abbiano commentato proprio le accuse da cui invece Lucano è stato assolto, compreso quel «favoreggiamento di immigrazione clandestina» che ai giudici non risulta come sua responsabilità.

Frenare la lingua e informarsi farebbe ogni tanto bene a tutti. E potrebbe essere lezione di civiltà in questo Paese: in tutti i casi avere quella minima pazienza di attendere la spiegazione dei fatti prima di lanciarsi in giudizi tranchant di un tipo o di un altro. Lucano ha ricevuto una condanna pesante in primo grado, e questo è certo. Come tutti gli imputati ha diritto alla presunzione di innocenza fino all'ultimo grado di giudizio. Lui, i suoi avvocati, i sostenitori, perfino i fan hanno il diritto di criticare anche una decisione giudiziaria. Ma il minimo che si chiede è di conoscere la sentenza.
Non ne sapeva nulla il segretario del Pd Enrico Letta che pure si è detto «esterrefatto dalla pesantezza della pena: questa vicenda ha tante cose difficili da capire. Credo che si dia un messaggio terribile che farà crescere la sfiducia nella magistratura». E sul nulla lanciavano le loro sentenze assolutorie e santificatorie dell'imputato i vari Nicola Fratoianni, Laura Boldrini, Matteo Orfini, Sandro Ruotolo, Gennaro Migliore e tanti altri di Pd, Leu, Iv e Movimento 5 stelle.

Posso dire che la considerazione di Letta e la santificazione di Lucano da parte del plotone di sinistra che mette alla sbarra i giudici che lo hanno condannato sono atti eversivi e che denotano totale assenza di un minimo senso dello Stato? Perché è legittimo dare la solidarietà e sperare che il condannato in primo grado riesca a fare valere le sue ragioni e dimostrare l'innocenza in appello, eversivo invece il tiro alla Corte che l'ha condannato sulla base di una considerazione che lo è ancora di più: la loro convinzione che qualsiasi cosa abbia fatto Lucano, comunque sarebbe stata compiuta a fin di bene.
Nossignori, questo ragionamento è eversivo dell'ordine costituzionale e denota l'assenza di qualsiasi senso di legalità oltre che dello Stato di gran parte della sinistra italiana. Alla base c'è la supponenza che hanno sempre avuto di avere una etica di gruppo e una morale propria superiore a qualsiasi codice pubblico. Loro si consentono quel che ad altri è vietato. E sono i primi a travolgere gli avversari brandendo la giustizia come un manganello verso avversari che pensano siano privi di etica e coscienza e inferiori moralmente a loro. Questo è esattamente il cancro che mina alle basi la nostra comunità e la nostra libertà. Un reato fosse anche compiuto a fin di bene al massimo vale qualche attenuante, ma resta altrimenti il fondamento della nostra comunità e dello stesso Stato italiano franerebbe. E qualche attenuante a Lucano deve essere stata considerata, visto che a rigore di codice i reati individuati dalla corte avrebbero potuto consentire una pena di 15 anni, invece scontata a 13 anni e 2 mesi. Ma a fin di bene non si violano le leggi della Repubblica pretendendo di non portarne le conseguenze. Non si fa strame di codici degli appalti, di norme di pubblica sicurezza, della gestione del denaro pubblico per favorire qualcuno illegittimamente invece di qualcun altro che avrebbe avuto il medesimo diritto e forse anche lo stesso bisogno. Se le opere di bene le fai con i soldi tuoi, nulla da dire. Ma se usi per quello che tu credi bene fondi pubblici, bisogna rispettare la legge e farlo avendo presente i diritti di tutti, non quelli di alcuni su cui costruisci la tua carriera politica e in qualche modo il tuo potere. È tutto qui il caso Lucano.
Condanna giusta ed equa...
alla pena di anni 13 e 2 mesi di reclusione. I giudici lo hanno ritenuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso d’ufficio. Dovrà restituire anche 500mila euro riguardo i finanziamenti ricevuti dall’Unione europea e dal governo.
Per meno si danno anche 15 anni.
La finalizzazione è irrilevante!!!
SE simili reati per la sinistra e per lui non sono nulla...siamo proprio ridotti bene.
I 5pezzenti cosa dicono?
Beer4
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
Connesso
Avatar utente
Leno Lazzari
Messaggi: 23405
Iscritto il: 10 giu 2019, 21:36
Località: Fiano Romano (RM)
Mi Piace Inviati: 1364 volte
Mi Piace Ricevuti: 1092 volte

Re: Condivisibili (per me) considerazioni sul caso Lucano

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Avendo io già detto sostanzialmente le stesse cose aggiungerei soltanto che la Stracciona (la SX) come al solito se la suona e se la balla .

Ipocrisia pura .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
Connesso
Avatar utente
Vento
Messaggi: 3331
Iscritto il: 8 giu 2019, 23:48
Mi Piace Inviati: 279 volte
Mi Piace Ricevuti: 328 volte

Re: Condivisibili (per me) considerazioni sul caso Lucano

Messaggio da leggere da Vento »

"«favoreggiamento di immigrazione clandestina» che ai giudici non risulta come sua responsabilità."

Se è così è grave. Questo per me è il reato più grave.

La sinistra è rivoluzionaria, non è di questo mondo. La nostra è un’etica da quattro soldi rispetto alla loro. Questo è il guaio a permettere ad un partito rivoluzionario di partecipare alla vita democratica, per la quale non sono adatti. Non a caso per anni la conventio ad excludendum li ha giustamente tenuti fuori dalla stanza dei bottoni, ma loro sono entrati dalla porta di servizio, infiltrando gramscianamente o mafiosamente le istituzioni. D'altra parte avevano ancora i mitra sotto i letti e DC e PSI non hanno avuto il coraggio, la forza di escluderli dalla vita politica, come giustamente fatto con i fascisti. Ed ecco che ora ci troviamo ad amministrare un condominio con degli alieni.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
Dal comunismo bolscevico al comunismo capitalista.

Fuck Europe FuckYou by Victoria Nuland
Amen and Awoman :lol: egalité
Rispondi