La cavia mondiale Israele e la loro terza dose. Brutte cose.

[Alfa]

Israele, 14 vaccinati con la terza dose si beccano il Covid: due di loro finiscono in ospedale.
Strano, garantiscono la non ospedalizzazione con due dosi, con la terza dovrebbero prendere il covid a calci in culo e invece ci finiscono eccome (nella rete dei tonni).

La popolazione d’Israele sta diventando una specie di cavia mondiale sulle sperimentazioni covid. Prima la vaccinazione di massa con il vaccino Pfizer, quindi, al calare della sua efficacia, la decisione di sperimentare l’iniezione di richiamo, la terza puntura, già utilizzata a luglio. Lo riporta quest’oggi scenarieconomici.it.

Ora sembra che anche la terza iniezione del vaccino Pfizer non sia in grado di fornire una adeguata copertura e non fermi i contagi, come riporta il Times of Israel: “I dati del Ministero della Sanità interna mostrano che 14 israeliani sono stati infettati da COVID-19 una settimana dopo aver ricevuto un colpo di richiamo, riporta il notiziario di Channel 12“.

La rete televisiva afferma che 11 dei contagiati hanno più di 60 anni, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale, mentre gli altri tre hanno ricevuto la terza dose perché immunodepressi. Ricordiamo che Israele ha iniziato questa pratica in anticipo, prima di una approvazione ufficiale e che la stessa politica fosse confermata da Regno Unito e Germania.