Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

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carletto3
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Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da carletto3 »

Ohibo'...mi sono accorto ormai da tempo che in Italia vige il principio delll’impossibilità di poter cambiare opinione.
Ma da cosa nasce questo obbligo?
Secondo me dal fatto che il popolo ama catalogare le cose in semplici insiemi riconoscibili. Per potere immedesimarsi in un gruppo e individuare il più facilmente possibile cosa siano per noi gli altri insiemi: amici, nemici, intelligenti, coglioni, pedofili, veline, comunisti, evasori, eccetera.
In altre parole ama gli stereotipi.Facili,semplificatori e immediatamente riconoscibili per potervisi immedesimare.
Ora se questo esiste anche nel resto del Mondo in Italia è elevato a regola aurea.
Chi in gioventu' ha amato Berlinguer,mai potra' amare la Meloni,Salvini o Berlusconi........chi milita in un partito non può cambiarlo nemmeno se da militante rimane deluso da comportamenti impropri della dirigenza,anzi lo appoggera' anche se ricevesse calci in culo dal "suo" partito.
Chi derogasse a questo verrebbe tacciato di "Incoerenza".
Il buffo è che il Mondo cambia in continuazione,come le situazioni e tutto il resto....ma il modo di pensare non cambia...ed è chiamata "coerenza" !!!!
La vogliamo chiamare con il suo vero nome?Scegliete pure tra: cecità,idiozia,morte della Ragione!
".....La fedeltà cieca ed indiscussa è il peggior nemico della coerenza della ragione.
E ciò vale sia nella politica, che nel lavoro, che nell’amore.
Ma questo va in contrasto con quello che la maggioranza impone per mezzo delle categorie: è vietato mettere alla berlina le stronzate dei propri leader, i preconcetti dei gruppi, i difetti del proprio insieme. Perché facendo così si esce dagli schemi......L’immobilismo italiano, sia nel mondo del lavoro che in quello politico, sia nel ruolo delle donne e dei giovani spesso emarginati, è dovuto a questo tipo di mentalità. Che per semplicità si potrebbe chiamare la coerenza degli idioti.
Essa fa molti più danni dei politici corrotti e ladri, fa più danni dei sindacati abbarbicati nelle loro posizioni antiche e nei loro risultati inesistenti se non disastrosi, fa più danni della mancanza di libertà personale italiana “per legge”.
Perché, se le leggi non danno libertà ai cittadini, è per via di questa mentalità chiusa e servile................."
Amen
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
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Leno Lazzari
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

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carletto3 ha scritto: 26 giu 2021, 11:49 Ohibo'...mi sono accorto ormai da tempo che in Italia vige il principio delll’impossibilità di poter cambiare opinione.
Ma da cosa nasce questo obbligo?
Secondo me dal fatto che il popolo ama catalogare le cose in semplici insiemi riconoscibili. Per potere immedesimarsi in un gruppo e individuare il più facilmente possibile cosa siano per noi gli altri insiemi: amici, nemici, intelligenti, coglioni, pedofili, veline, comunisti, evasori, eccetera.
In altre parole ama gli stereotipi.Facili,semplificatori e immediatamente riconoscibili per potervisi immedesimare.
Ora se questo esiste anche nel resto del Mondo in Italia è elevato a regola aurea.
Chi in gioventu' ha amato Berlinguer,mai potra' amare la Meloni,Salvini o Berlusconi........chi milita in un partito non può cambiarlo nemmeno se da militante rimane deluso da comportamenti impropri della dirigenza,anzi lo appoggera' anche se ricevesse calci in culo dal "suo" partito.
Chi derogasse a questo verrebbe tacciato di "Incoerenza".
Il buffo è che il Mondo cambia in continuazione,come le situazioni e tutto il resto....ma il modo di pensare non cambia...ed è chiamata "coerenza" !!!!
La vogliamo chiamare con il suo vero nome?Scegliete pure tra: cecità,idiozia,morte della Ragione!
".....La fedeltà cieca ed indiscussa è il peggior nemico della coerenza della ragione.
E ciò vale sia nella politica, che nel lavoro, che nell’amore.
Ma questo va in contrasto con quello che la maggioranza impone per mezzo delle categorie: è vietato mettere alla berlina le stronzate dei propri leader, i preconcetti dei gruppi, i difetti del proprio insieme. Perché facendo così si esce dagli schemi......L’immobilismo italiano, sia nel mondo del lavoro che in quello politico, sia nel ruolo delle donne e dei giovani spesso emarginati, è dovuto a questo tipo di mentalità. Che per semplicità si potrebbe chiamare la coerenza degli idioti.
Essa fa molti più danni dei politici corrotti e ladri, fa più danni dei sindacati abbarbicati nelle loro posizioni antiche e nei loro risultati inesistenti se non disastrosi, fa più danni della mancanza di libertà personale italiana “per legge”.
Perché, se le leggi non danno libertà ai cittadini, è per via di questa mentalità chiusa e servile................."
Amen
......"La fedeltà cieca ed indiscussa è il peggior nemico della coerenza della ragione"......

Questo nostro difettuccio però, per come la vedo io, si limita soltanto, o quasi soltanto, nell'ambito della politica, e QUESTO E' ANCHE SEGNO DI STUPIDITA' .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

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La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da Valerio »

Quando sono stato preso a calci in culo da AN li ho mandati a quel paese ed ho votato Lega Nord. FuckYou

Berlinguer mi piaceva, era proprio il comunismo che non riuscivo a digerire. Ma io sono nato PLI, non potevo certo votare più in là del PRI (in gioventù).
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

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Valerio ha scritto: 26 giu 2021, 16:16 Quando sono stato preso a calci in culo da AN li ho mandati a quel paese ed ho votato Lega Nord. FuckYou

Berlinguer mi piaceva, era proprio il comunismo che non riuscivo a digerire. Ma io sono nato PLI, non potevo certo votare più in là del PRI (in gioventù).
E oggi invece come sei ridotto ?
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da Valerio »

leno ha scritto: 26 giu 2021, 16:46
Valerio ha scritto: 26 giu 2021, 16:16 Quando sono stato preso a calci in culo da AN li ho mandati a quel paese ed ho votato Lega Nord. FuckYou

Berlinguer mi piaceva, era proprio il comunismo che non riuscivo a digerire. Ma io sono nato PLI, non potevo certo votare più in là del PRI (in gioventù).
E oggi invece come sei ridotto ?
Meloni o Lega, quello che sarà più utile.
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da Shamash »

carletto3 ha scritto: 26 giu 2021, 11:49 Ohibo'...mi sono accorto ormai da tempo che in Italia vige il principio delll’impossibilità di poter cambiare opinione.
Ma da cosa nasce questo obbligo?
Secondo me dal fatto che il popolo ama catalogare le cose in semplici insiemi riconoscibili. Per potere immedesimarsi in un gruppo e individuare il più facilmente possibile cosa siano per noi gli altri insiemi: amici, nemici, intelligenti, coglioni, pedofili, veline, comunisti, evasori, eccetera.
In altre parole ama gli stereotipi.Facili,semplificatori e immediatamente riconoscibili per potervisi immedesimare.
Giustissima osservazione. Ma, in fondo, non è tutta colpa della gente. Perché è così che funziona il cervello.
Proprio per cercare di limitare al massimo la fatica (data l'enorme mole di informazioni che lo bombardano ogni giorno) deve operare una scelta che si tramuta in una catalogazione di qualsiasi cosa. Si tratta appunto di una semplificazione, degli stereotipi e quelli noti come bias cognitivi. Insomma, cerca di portare a termine i suoi compiti nel modo meno dispendioso (di energia) possibile.
In pratica si arriva ad un giudizio affrettato, senza disporre di tutti gli elementi per arrivare ad una soluzione "corretta" ed è molto più facile e veloce "etichettare" ogni cosa.

A ciò aggiungi pure che le masse non brillano, generalmente, di spiccate capacità critiche e di cognizione e inoltre vi è un costante e progressivo depauperamento della cultura, a cui assistiamo da decenni ormai, che insieme a tutto ciò rende la gente superficiale, svogliata, avvezza solo a seguire il gregge, perché è più facile e veloce e, paradossalmente, non comporta una probabile esclusione sociale (andando controcorrente).

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«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Valerio ha scritto: 26 giu 2021, 17:15
leno ha scritto: 26 giu 2021, 16:46
Valerio ha scritto: 26 giu 2021, 16:16 Quando sono stato preso a calci in culo da AN li ho mandati a quel paese ed ho votato Lega Nord. FuckYou

Berlinguer mi piaceva, era proprio il comunismo che non riuscivo a digerire. Ma io sono nato PLI, non potevo certo votare più in là del PRI (in gioventù).
E oggi invece come sei ridotto ?
Meloni o Lega, quello che sarà più utile.
.....perchè il resto é fuffa .
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da carletto3 »

Shamash ha scritto: 26 giu 2021, 18:21
carletto3 ha scritto: 26 giu 2021, 11:49 Ohibo'...mi sono accorto ormai da tempo che in Italia vige il principio delll’impossibilità di poter cambiare opinione.
Ma da cosa nasce questo obbligo?
Secondo me dal fatto che il popolo ama catalogare le cose in semplici insiemi riconoscibili. Per potere immedesimarsi in un gruppo e individuare il più facilmente possibile cosa siano per noi gli altri insiemi: amici, nemici, intelligenti, coglioni, pedofili, veline, comunisti, evasori, eccetera.
In altre parole ama gli stereotipi.Facili,semplificatori e immediatamente riconoscibili per potervisi immedesimare.
Giustissima osservazione. Ma, in fondo, non è tutta colpa della gente. Perché è così che funziona il cervello.
Proprio per cercare di limitare al massimo la fatica (data l'enorme mole di informazioni che lo bombardano ogni giorno) deve operare una scelta che si tramuta in una catalogazione di qualsiasi cosa. Si tratta appunto di una semplificazione, degli stereotipi e quelli noti come bias cognitivi. Insomma, cerca di portare a termine i suoi compiti nel modo meno dispendioso (di energia) possibile.
In pratica si arriva ad un giudizio affrettato, senza disporre di tutti gli elementi per arrivare ad una soluzione "corretta" ed è molto più facile e veloce "etichettare" ogni cosa.

A ciò aggiungi pure che le masse non brillano, generalmente, di spiccate capacità critiche e di cognizione e inoltre vi è un costante e progressivo depauperamento della cultura, a cui assistiamo da decenni ormai, che insieme a tutto ciò rende la gente superficiale, svogliata, avvezza solo a seguire il gregge, perché è più facile e veloce e, paradossalmente, non comporta una probabile esclusione sociale (andando controcorrente).

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Samash...
è vero che è un comportamento della mente umana e colpisce tutti a qualsiasi latitudine e longitudine......ma in Italia questo accade con una violenza terrificante....qua sembra che sia peggio di un imprinting neonatale...in Italia è una cosa devastante !!!
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da Shamash »

carletto3 ha scritto: 26 giu 2021, 20:10 Samash...
è vero che è un comportamento della mente umana e colpisce tutti a qualsiasi latitudine e longitudine......ma in Italia questo accade con una violenza terrificante....qua sembra che sia peggio di un imprinting neonatale...in Italia è una cosa devastante !!!
Certo, perché qui — e spiace dirlo — il livello di attenzione, la capacità di ragionamento critico, la volontà di comprendere e approfondire sono ancor più bassi che altrove. E queste che hai citato sono le dirette conseguenze. :cry:
Inoltre, permane ancora un certo attaccamento storico a ideologie politiche mai assopite. E anche questo influisce negativamente...
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Ho votato da militante Democrazia Proletaria (composto da psiup-lotta continua), quando è sparito per i Radicali e dopo MSI nel quale sono stato anche candidato più volte.
Mai per il PDL, inciucio infausto.
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

Messaggio da leggere da carletto3 »

Alfa ha scritto: 26 giu 2021, 20:37 Ho votato da militante Democrazia Proletaria (composto da psiup-lotta continua), quando è sparito per i Radicali e dopo MSI nel quale sono stato anche candidato più volte.
Mai per il PDL, inciucio infausto.
Vedi?....tu sei l'eccezione che conferma la regola!!!
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Re: Vogliamo parlare di un bel difetto italico?

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Alfa ha scritto: 26 giu 2021, 20:37 Ho votato da militante Democrazia Proletaria (composto da psiup-lotta continua), quando è sparito per i Radicali e dopo MSI nel quale sono stato anche candidato più volte.
Mai per il PDL, inciucio infausto.
Certo che il passaggio dall'estrema sinistra all'estrema destra....Dimenticavo:gli opposti estremismi....
Ciao a pugno chiuso-la mano sinistra - e a braccio teso,quello destro.
Bye
"Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie" (Sandro Pertini)
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