"da cui però non farfalla nacque ma mostruoso tafano"nerorosso ha scritto: ↑28 apr 2021, 19:06Purtroppo, di metamorfosi in metamorfosi, come il bruco diventa farfalla, avevamo un partito un tempo glorioso, che però già, come il bruco, si stava richiudendo da tempo nel bozzolo in cui attuare appunto la metamorfosi, da cui però non farfalla nacque ma mostruoso tafano.Vento ha scritto: ↑25 apr 2021, 23:10 Complimenti ad una forza politica che con continuità opera in Italia dal 1921, anno di fondazione del PCI, a Livorno (l'empia Livorno, come la chiamava Pio IX, contrapponendola alla pia Bergamo, e pensare che oggi sono diventati 'culo e coscia'). Sono professionisti della politica, anzi oggi dei veri e propri mercenari, dopo l’abbandono degli ideali fondativi: non sono più idealmente comunisti, ma lo sono ontologicamente, storicamente e se tornasse di moda la rivoluzione proletaria, o qualcosa del genere, sarebbero pronti a lasciar perdere gli ideali raccogliticci che ora sventolano per farsi un elettorato, gay, lgbt e via ‘liberaleggiando’, frescacce di cui non gli frega niente. Essendo dei parassiti politici e ideologici, hanno sostituito gli impraticabili ideali marxisti con quelli altrui, di minoranze che a loro volta avevano bisogno di mercenari che li sostenessero nelle loro a volte assurde pretese. Da Marx al politically correct, dio mio quanta strada!
Per questo anche sono i più pericolosi, perché senza ideali, cinici, senza scrupoli. Si riconoscono subito quando parlano anche in un forum: non scambiano idee, ma agiscono secondo un piano ed hanno un fine, che sia convincere o confondere o indagare. Veri professionisti. Stanno seguendo le orme della Chiesa, ormai diventata una spregiudicata ‘multinazionale del sacro’. Che molti li definiscano liberali è insensato e dimostra la loro abilità e l’efficacia della loro truffa. Storicamente il periodo liberale europeo è stato il momento del successo della borghesia, della sua creatività, fino alla follia suicida della distruzione. Proprio contro questa ideologia e stagione è nato il comunismo, provocando l’ovvia reazione degenerata che chiamiamo fascismo, nazionalismo impazzito. Mostruoso che i responsabili impuniti delle sciagure del novecento arrivino a travestirsi nella loro vittima, il liberalismo appunto, come bene esprimeva un tempo Forattini in una vignetta, dove il comunista (mi pare Dalema) indossava con tripudio gli stivali di Craxi.
Non sono passati al nemico, magari. Si sono impossessati del nemico ingoiandolo, come la biscia fa con la rana, e poi hanno cominciato a far finta di essere una rana. Ma la rana non c’è più e c’è invece un mostro che simula e che domani potrà simulare qualunque altra mostruosità. Sono senza scrupoli. Cattocomunisti oggi, islamocomunisti domani, chissà. Tutto per mantenere il potere, unico faro del loro agire.
Esattamente come la Chiesa cattolica, una banda di soggetti fedeli a se stessi per secoli, che si sono impossessati dell’impero romano, grazie alla stoltezza di Costantino, che si illudeva di trasformarli in sostenitori della cosa pubblica, e invece lo hanno distrutto, più dei barbari, e poi hanno rivaleggiato con gli Stati europei nascenti, come fossero loro stessi uno Stato, e impedito la nascita di uno Stato italiano.
Ed eccoci qua, anzi come direbbe il Biden, and here we are.
Questi sono gli indegni eredi, deformi e malaticci, come originati da plurimi accoppiamenti consanguinei, di un partito che ebbe appunto momenti gloriosi.
Liberali? Definirli tali è un insulto ai liberali veri, questi sono assai peggio…
Ha, ha, hai ragione. Però ora sono loro gli eredi, anche se vergognosamente lo rinnegano, ma non lo mollano, non lo cedono perché sanno che svanirebbero nel nulla, che è il loro elemento.
Sono i figli e il '68 li ha forgiati, arroganti, viziati e sciocchi. E' come una dinastia, che non finirà presto, degenererà, ma manterrà la radice lì, nella sua storia, perché altre risorse non ha.