Ginger ha scritto: 3 mag 2021, 7:27
leno ha scritto: 3 mag 2021, 6:01
Spulciando i media ho trovato questo.......
......"Il testo si propone di contrastare le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, identità di genere e disabilità, per porre un freno ai numerosi episodi di violenza che sempre più accendono le cronache. Amplia l’ambito di applicazione dei delitti contro l’eguaglianza previsti dal Codice penale agli articoli 604 bis e 604 ter, aggiungendo al novero delle fattispecie condannate i comportamenti discriminatori contro disabili, omosessuali, transessuali, e qualsiasi altro atto persecutorio motivato dall’orientamento sessuale."......
Ma a questo punto mi chiedo se alla fine il tutto non si riduca a una duplicazione di leggi già esistenti .
E me pare che la nostra giustizia, leggi su leggi, leggine e commi, rimandi e compagnia cantando fosse già abbastanza complicata ma forse mi sbaglio .
https://www.ilriformista.it/che-cose-la ... de-215425/
No Leno non è una replica, gli articoli da modificare definiscono reato atti discriminatori solo verso minoranze religiose ed etniche. Si tratta di aggiungere agli articoli già esistenti le parole omosessuali e disabili.
Cosi non ci saranno più dubbi sull'interpretazione in sede giudiziale. Non si tratta di replicare nessuna legge...ma solo di scrivere esplicitamente che anche omosessuali e disabili sono esplicitamente tutelati da una legge penale.
Per altro perché spulciare notizie sulla legge dai giornali quando sul sito del Senato c'è il testo? Se lo vai a vedere puoi capire meglio in cosa consiste.
bighellonando su internet, tra un sito di vendita online e un sito porno, ho trovato questo strano testo:
Art. 1.L’Italia e`una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranita`appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2.La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita`,e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta`politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignita`sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali
E`compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta`e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
come gia detto, sono favorevole a intervenire dove c'è un'oggettivo problema generale, ma la legge Zan tenta surrettiziamente di introdurre una disparità di trattamento a favore di una supposta e a mio parere non esistente classe di persone.
supposta e non esistente, a mio parere, in quanto i problemi, innegabili che alcune di queste persone hanno, sono interpersonali, faccio fatica a capire come i non eterosessuali possano formare una categoria a parte, distinta dal resto della società
se vado per strada o al lavoro, posso individuare persone di religione diversa, o ancor meglio di etnia diversa (per dirla in modo politicamente corretto) o magari persone che hanno problemi fisici o mentali, ma non sono mai riuscito a individuare a colpo d'occhio tra la folla gay o lesbiche, eppure a quanto dicono certi studi, ad avere diverse tendenze di genere piu o meno marcate sono il dieci percento, come mai risultano invisibili?
se una cassiera è nera, se porta il chador, è evidente, e questo potrebbe portare a discriminazione, ma se è lesbica??? e anche sapendolo appendendogli un cartello al collo, c'è qualcuno in italia che cambierebbe fila per non farsi servire da questa persona?
hai sostenuto che l'italia è un paese arretrato e bigotto, bisognerebbe stabilire i tuoi parametri, e rispetto a quali altri paesi, ti garantisco che se fai una media mondiale, il nostro tanto vituperato paese è in materia assai liberale e avanzato.
che poi si possa sempre migliorare è un'altra storia