Contro la prospettiva del voto postale

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porterrockwell
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Contro la prospettiva del voto postale

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Questa è una parte di alcune considerazioni del giudice Clarence Thomas della Corte Suprema USA sul voto postale allargato:

Un articolo del New York Times del 6 ottobre 2012 dichiarava: “Il voto per corrispondenza rimpiazza la supervisione disponibile nei seggi con un sistema che si basa sull’onore individuale”.

Nello stesso articolo, Heather Gerken, ora decano della Harvard Law School, ha spiegato che il voto per corrispondenza offre alternative più semplici e più efficaci per commettere frode su scala più vasta, come rubare le schede spedite per corrispondenza oppure creare schede elettorali dal nulla in numero maggiore degli elettori disponibili.
Il che spiega per quale motivo “tutte le prove di elezioni rubate coinvolgono l’uso di schede di voto per corrispondenza o simili”.
Lo stesso articolo dichiara che “il voto per corrispondenza è ora abbastanza comune e abbastanza problematico che gli esperti in materie elettorali dichiarano che ci sono state svariate elezioni nelle quali non si poteva dire quale candidato fosse il vincitore meritevole”.
La Pennsylvania sa molto bene queste cose. Persino prima della diffusione a macchia d’olio del voto per corrispondenza, una corte federale ha invertito il risultato di un’elezione senatoriale dopo aver trovato che il candidato che si supponeva avesse vinto, aveva “condotto una cospirazione illegale per la raccolta di voti per corrispondenza”.
Il problema non si limita alla Pennsylvania e non è sparito. Due anni fa, un’elezione congressionale in North Carolina è stata annullata di fronte alle prove di manipolazione delle schede di voto per corrispondenza.
Poiché la frode è più prevalente nel voto per corrispondenza, l’aumento di questo tipo di schede aumenta la probabilità che le corti verranno chiamate a decidere questioni che toccano il nucleo della fiducia nelle elezioni.
La frode non è l’unico aspetto dei voti per corrispondenza che complica la revisione giudiziaria dopo le elezioni. Sono anche pertinenti le salvaguardie che gli Stati pongono in essere per smorzare l’accresciuto rischio di frode.

Per bilanciare il “forte interesse” di consentire l’accesso al voto con lo “stringente interesse di conservare l’integrità della procedura elettorale”, molti stati hanno espanso l’accesso al voto per corrispondenza, ma hanno cercato di scoraggiare la frode – e creare meccanismi per individuarla – richiedendo agli elettori di restituire le schede all’interno di buste di sicurezza firmate e datate.
Alcuni stati richiedono anche che la firma sia autenticata da un notaio.
Il conteggio di queste schede richiede più lavoro, coinvolge un elevato grado di giudizio personale (per esempio nel verificare le firme) e di solito porta a una percentuale molto più alta di schede scartate o contestate.
Condurre un processo su questo tipo di schede richiede una robusta procedura di scoperta legale e la revisione di una grande mole di dati.

In alcuni casi può richiedere passare al setaccio centinaia di migliaia oppure milioni di schede elettorali.
Può anche richiedere un giudizio soggettivo circa la validità di migliaia di schede.
Una revisione giudiziaria in queste condizioni è piuttosto difficile anche quando le regole sono chiare e il numero di schede contestate sia piccolo.
L’aggiungere una disputa su chi possa stabilire o cambiare le regole inasprisce il problema in modo drastico.
Infine, e questa è forse la considerazione più importante, le cause post-elettorali forzano le corti a prendere decisioni politiche che non gli spettano.
Per esempio, quando un funzionario ha cambiato le regole in maniera non appropriata, ma gli elettori hanno già fatto affidamento su tale cambiamento, le corti devono scegliere tra potenzialmente privare dei diritti di voto un gruppo di elettori o far applicare le regole elettorali – come ad esempio le scadenze entro cui ricevere i voti postali – che i legislatori ritengono necessari per garantire l’integrità delle elezioni.
Questo è accaduto lo scorso anno nella Carolina del Sud, dopo che una corte aveva erroneamente modificato il requisito di avere un testimone per le schede per corrispondenza.
Tale corte ha poi ripristinato la regola originale, ma si è rifiutata di applicare i cambiamenti alle schede elettorali già depositate.
Definire le regole ben in anticipo rispetto a un’elezione anziché fare affidamento su cause post-elettorali, garantisce che le corti non vengano poste in una posizione insostenibile.

In breve, il sistema giudiziario post-elettorale è adatto al massimo per dispute molto semplici.
Di solito non può ripristinare lo stato delle cose che esisteva prima di un’elezione.
E spesso non è in grado di mettere alla prova le affermazioni di cattiva amministrazione a livello sistemico, di soppressione del voto o di frode, che colpiscono al cuore la fiducia pubblica nei risultati elettorali.
Questo è ovviamente problematico per affermazioni che siano sostenute da prove sostanziali.
Ma è altrettanto vero quando le affermazioni d’irregolarità non sono incorrette. Dopo tutto, la fiducia nel nostro sistema elettorale è essenziale per il funzionamento della nostra democrazia partecipatoria.
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Sayon
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Senti Porter proprio in questi giorni stiamo discutendo una "elezione" a livelo condomiliare (piu' di 300 inquilini) con gente che vive in parte in Russia, Miano, Montreal e Los angeles, ovvero dappertutto. Come lo faremo? Per zoom e posta elettronica, proprio perche' vogliamo che TUTTI votino. Ovvero lo stesso criterio del votopostala americano, dove i Repubblicani Trumpiani vorebbero abolire il voto postale solo per impedire il voto agli elettori neri e poveri, ovvero quelli ce hanno piu' difficolta' a raggiungere i seggi in un giorno feriale (come purtroppo continuano a fare negli USA). Quantoa trasparenza io ho concluso che le probabilita' di imbrogliare con il voto postale sono MINIME dato i controli che si fanno sia per ricevere il formulario, sia per receverlo e contralo. Spero che la PUZZA di Trump evapori al piu presto e che subentri qualche Repubblicano che abbia piu' dignita' di lui.
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:47 Senti Porter proprio in questi giorni stiamo discutendo una "elezione" a livelo condomiliare (piu' di 300 inquilini) con gente che vive in parte in Russia, Miano, Montreal e Los angeles, ovvero dappertutto. Come lo faremo? Per zoom e posta elettronica, proprio perche' vogliamo che TUTTI votino. Ovvero lo stesso criterio del votopostala americano, dove i Repubblicani Trumpiani vorebbero abolire il voto postale solo per impedire il voto agli elettori neri e poveri, ovvero quelli ce hanno piu' difficolta' a raggiungere i seggi in un giorno feriale (come purtroppo continuano a fare negli USA). Quantoa trasparenza io ho concluso che le probabilita' di imbrogliare con il voto postale sono MINIME dato i controli che si fanno sia per ricevere il formulario, sia per receverlo e contralo. Spero che la PUZZA di Trump evapori al piu presto e che subentri qualche Repubblicano che abbia piu' dignita' di lui.
In Svizzera si vota per posta ormai da anni senza problema. Ed io ne approfitto sempre!
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 15:56
Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:47 Senti Porter proprio in questi giorni stiamo discutendo una "elezione" a livelo condomiliare (piu' di 300 inquilini) con gente che vive in parte in Russia, Miano, Montreal e Los angeles, ovvero dappertutto. Come lo faremo? Per zoom e posta elettronica, proprio perche' vogliamo che TUTTI votino. Ovvero lo stesso criterio del votopostala americano, dove i Repubblicani Trumpiani vorebbero abolire il voto postale solo per impedire il voto agli elettori neri e poveri, ovvero quelli ce hanno piu' difficolta' a raggiungere i seggi in un giorno feriale (come purtroppo continuano a fare negli USA). Quantoa trasparenza io ho concluso che le probabilita' di imbrogliare con il voto postale sono MINIME dato i controli che si fanno sia per ricevere il formulario, sia per receverlo e contralo. Spero che la PUZZA di Trump evapori al piu presto e che subentri qualche Repubblicano che abbia piu' dignita' di lui.
In Svizzera si vota per posta ormai da anni senza problema. Ed io ne approfitto sempre!
Bene Ovidio adesso però spieghi a tutto il forum come viene gestito . Come ricevi la scheda, dove la deponi e come è regolata la legge elettorale in merito alle modalità di ricezione delle buste e della loro apertura e di riscontri sulle liste elettorali-
In Italia quando vai al seggio a votare, prima di mandarti in cabina controllano che tu sia iscritto nelle loro liste. Un simile controllo
nel voto postale americano organizzato in periodo COVID non è stato affatto sicuro. Si vede che non hai letto bene le parole del giudice.
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 16:23
Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 15:56
Sayon ha scritto: 28 feb 2021, 14:47 In Svizzera si vota per posta ormai da anni senza problema. Ed io ne approfitto sempre!
Bene Ovidio adesso però spieghi a tutto il forum come viene gestito . Come ricevi la scheda, dove la deponi e come è regolata la legge elettorale in merito alle modalità di ricezione delle buste e della loro apertura e di riscontri sulle liste elettorali-
In Italia quando vai al seggio a votare, prima di mandarti in cabina controllano che tu sia iscritto nelle loro liste. Un simile controllo
nel voto postale americano organizzato in periodo COVID non è stato affatto sicuro. Si vede che non hai letto bene le parole del giudice.
Ricevo per posta una busta che contiene:
1- due descrizioni della proposta, una pro, una contro. Molto utili perché lnformano esaurientemente su vantaggi e svantaggi della proposta
2- per ogni proposta una scheda elettorale con una casella in cui scrivere a mano "si" o "no" a seconda che si accetti o non si accetti la proposta. In caso di votazioni sul governo, una scheda elettorale con caselle da contrassegnare vicino ai nomi dei partiti e delle persone
3- una semplice busta da chiudere e sigillare tramite la colla sulla linguetta che la chiude
4- il certificato elettorale con nome, cognome, numero di certificazione e spazio per apporre la popria firma

A questo punto
5- ci si informa sulle poposte, si vota sulle schede elettorali e si mettono le schede nella busta sigillandola
6- si firma il certificato elettorale
7- si mette la busta sigillata ed il certificato elettorale nella busta ricevuta per posta che è preaffrancata e preindirizzata in modo te da assere utilizzata non solo per la ricezione, ma anche per il rinvio.
8.- si mette il tutto nella buca da lettere o lo si mette direttamente nella cassetta postale del comune

Non vi sono mai state reclamazioni o indicazioni su brogli elettorali, nè da parte dei partiti, nè da parte ei cittadini.
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 17:36
porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 16:23
Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 15:56
Bene Ovidio adesso però spieghi a tutto il forum come viene gestito . Come ricevi la scheda, dove la deponi e come è regolata la legge elettorale in merito alle modalità di ricezione delle buste e della loro apertura e di riscontri sulle liste elettorali-
In Italia quando vai al seggio a votare, prima di mandarti in cabina controllano che tu sia iscritto nelle loro liste. Un simile controllo
nel voto postale americano organizzato in periodo COVID non è stato affatto sicuro. Si vede che non hai letto bene le parole del giudice.
Ricevo per posta una busta che contiene:
1- due descrizioni della proposta, una pro, una contro. Molto utili perché lnformano esaurientemente su vantaggi e svantaggi della proposta
2- per ogni proposta una scheda elettorale con una casella in cui scrivere a mano "si" o "no" a seconda che si accetti o non si accetti la proposta. In caso di votazioni sul governo, una scheda elettorale con caselle da contrassegnare vicino ai nomi dei partiti e delle persone
3- una semplice busta da chiudere e sigillare tramite la colla sulla linguetta che la chiude
4- il certificato elettorale con nome, cognome, numero di certificazione e spazio per apporre la popria firma

A questo punto
5- ci si informa sulle poposte, si vota sulle schede elettorali e si mettono le schede nella busta sigillandola
6- si firma il certificato elettorale
7- si mette la busta sigillata ed il certificato elettorale nella busta ricevuta per posta che è preaffrancata e preindirizzata in modo te da assere utilizzata non solo per la ricezione, ma anche per il rinvio.
8.- si mette il tutto nella buca da lettere o lo si mette direttamente nella cassetta postale del comune

Non vi sono mai state reclamazioni o indicazioni su brogli elettorali, nè da parte dei partiti, nè da parte ei cittadini.
Molto bene, ti ringrazio della spiegazione. Ma noto subito una cosa; oltre la scheda arriva anche il certificato elettorale. Non mi pare che succeda nelle elezioni postali raffazzonate messe in atto da certi stati USA a causa del COViD. Proprio l'assenza del certificato elettorale cioè la certificazione di essere iscritti nelle liste elettorali è una notevole mancanza di regolarità.
Altra cosa tu parli di un SI o un NO , quindi parli di un referendum. Ma nelle elezioni politiche dove ci sono i partiti?.
Resta poi sempre il grosso problema che il voto postale di chi è in case di riposo, comunità varie ecc. può essere coartato. Nella cabina elettorale sei solo al momento del voto, ma nell'ambiente in cui vivi non è detto.
Poi resta l'altro grosso problema in USA delle macchine contaschede il cui software è gestito da privati. No, non ci siamo.
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

Messaggio da leggere da Sayon »

Dopo aver visto il voto postale (che pero' non riguarda l'uffico postale e quindi non ha ritardi) qui negli USA , io spero di poter votare in tranquillita' alla stessa maniera. Non dovo' fare file, non dovro' stare sotto la pioogiia, o al freddo, o al sole, non vero intimidito o minacciato da nessuno, posso andarmene in vacanza o al lavoro senza problemi, mia moglie, i nonni , il cugino invalido ppssono votare tranquillamente in casa o in camera loro, e io saro' sicuro al 100% che il mio voto sara' scrutinato alla pari degli altri, esattamente nella stessa maniera. E poi ci guarderemo indietro a guardare agkli anni 90 per dire" Ma come eravamo buffi a votare cosi tutti in piedi in una tendina'
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Sayon ha scritto: 1 mar 2021, 0:57 Dopo aver visto il voto postale (che pero' non riguarda l'uffico postale e quindi non ha ritardi) qui negli USA , io spero di poter votare in tranquillita' alla stessa maniera. Non dovo' fare file, non dovro' stare sotto la pioogiia, o al freddo, o al sole, non vero intimidito o minacciato da nessuno, posso andarmene in vacanza o al lavoro senza problemi, mia moglie, i nonni , il cugino invalido ppssono votare tranquillamente in casa o in camera loro, e io saro' sicuro al 100% che il mio voto sara' scrutinato alla pari degli altri, esattamente nella stessa maniera. E poi ci guarderemo indietro a guardare agkli anni 90 per dire" Ma come eravamo buffi a votare cosi tutti in piedi in una tendina'
Io continuo a vederla allo stesso modo: il voto si esercita in un seggio elettorale, previa presentazione di documento d'identità, in una cabina da solo, con i seggi presidiati da scrutatori, e con la presenza pure di rappresentanti di lista che vigilano.
Il voto è cosa da esercitare in presenza.
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Sayon ha scritto: 1 mar 2021, 0:57 Dopo aver visto il voto postale (che pero' non riguarda l'uffico postale e quindi non ha ritardi) qui negli USA , io spero di poter votare in tranquillita' alla stessa maniera. Non dovo' fare file, non dovro' stare sotto la pioogiia, o al freddo, o al sole, non vero intimidito o minacciato da nessuno, posso andarmene in vacanza o al lavoro senza problemi, mia moglie, i nonni , il cugino invalido ppssono votare tranquillamente in casa o in camera loro, e io saro' sicuro al 100% che il mio voto sara' scrutinato alla pari degli altri, esattamente nella stessa maniera. E poi ci guarderemo indietro a guardare agkli anni 90 per dire" Ma come eravamo buffi a votare cosi tutti in piedi in una tendina'
Guarda che qua in Italia si vota nelle scuole. Al riparo dalla pioggia, dal sole e dal freddo. Ma tu dove vivi , in Burundi ? Non tieni conto delle condizioni in cui possono trovarsi certe persone, non tieni conto che addirittura non si può sapere chi abbia effettivamente votato. Tu di questo non ti preoccupi finchè perchè perde il candidato che non ti piace, ma quando perderà inopinatemente il tuo... vedremo un altro Sayon
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 23:01
Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 17:36
porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 16:23
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7- si mette la busta sigillata ed il certificato elettorale nella busta ricevuta per posta che è preaffrancata e preindirizzata in modo te da assere utilizzata non solo per la ricezione, ma anche per il rinvio.
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Molto bene, ti ringrazio della spiegazione. Ma noto subito una cosa; oltre la scheda arriva anche il certificato elettorale. Non mi pare che succeda nelle elezioni postali raffazzonate messe in atto da certi stati USA a causa del COViD. Proprio l'assenza del certificato elettorale cioè la certificazione di essere iscritti nelle liste elettorali è una notevole mancanza di regolarità.
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Vedi quello marcato in rosso!
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Ovidio ha scritto: 1 mar 2021, 7:43
porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 23:01
Ovidio ha scritto: 28 feb 2021, 17:36
Molto bene, ti ringrazio della spiegazione. Ma noto subito una cosa; oltre la scheda arriva anche il certificato elettorale. Non mi pare che succeda nelle elezioni postali raffazzonate messe in atto da certi stati USA a causa del COViD. Proprio l'assenza del certificato elettorale cioè la certificazione di essere iscritti nelle liste elettorali è una notevole mancanza di regolarità.
Altra cosa tu parli di un SI o un NO , quindi parli di un referendum. Ma nelle elezioni politiche dove ci sono i partiti?.
Resta poi sempre il grosso problema che il voto postale di chi è in case di riposo, comunità varie ecc. può essere coartato. Nella cabina elettorale sei solo al momento del voto, ma nell'ambiente in cui vivi non è detto.
Poi resta l'altro grosso problema in USA delle macchine contaschede il cui software è gestito da privati. No, non ci siamo.
Vedi quello marcato in rosso!
Ok grazie. ma la segretezza del voto non va un po' a ramengo ?
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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porterrockwell ha scritto: 1 mar 2021, 12:57
Ovidio ha scritto: 1 mar 2021, 7:43
porterrockwell ha scritto: 28 feb 2021, 23:01
Vedi quello marcato in rosso!
Ok grazie. ma la segretezza del voto non va un po' a ramengo ?
Se fosse così qualcuno o qualche partito avrebbe già protestato.
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Bravo Ovidio. Quello che molti non vogliono capire e che questa opposizione al voto postale e' derivata dal desiderio dei Repubblicani di Trump d'impedire o almeno ostacolare il voto dei piu' poveri. Cosa del resto che fanno da decenni e che in Italia sarebbe considerata come un sopruso inaccettabile. Quanto agli "imbrogli" , il voto postale e' soggetto a controlli talmente forti da impedire truffe di ogni tipo, o almeno limitarle a casi individuali, facilmente individuabili con i presenti dati elettronici (ad esempio, il voto dato da una persona spacciandoi per un defunto). Capisco la tradizione italiana che magari in molti posti evita le file, ma negli USA (senza andare a Burundi) si formano file CHILOMETRICHE all' aperto per andare a votare, soprattutto in tempi di COVID.In Italia no, perche ci sono tanti partiti e tanti controllari che a volte ci sono piu rappresentanti di partito che votanti. E si sprecano soldi tanto l' Italia e' un Paese ricco.
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Re: Contro la prospettiva del voto postale

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Sayon ha scritto: 1 mar 2021, 14:30 Bravo Ovidio. Quello che molti non vogliono capire e che questa opposizione al voto postale e' derivata dal desiderio dei Repubblicani di Trump d'impedire o almeno ostacolare il voto dei piu' poveri. Cosa del resto che fanno da decenni e che in Italia sarebbe considerata come un sopruso inaccettabile. Quanto agli "imbrogli" , il voto postale e' soggetto a controlli talmente forti da impedire truffe di ogni tipo, o almeno limitarle a casi individuali, facilmente individuabili con i presenti dati elettronici (ad esempio, il voto dato da una persona spacciandoi per un defunto). Capisco la tradizione italiana che magari in molti posti evita le file, ma negli USA (senza andare a Burundi) si formano file CHILOMETRICHE all' aperto per andare a votare, soprattutto in tempi di COVID.In Italia no, perche ci sono tanti partiti e tanti controllari che a volte ci sono piu rappresentanti di partito che votanti. E si sprecano soldi tanto l' Italia e' un Paese ricco.
Tu lodi tutto ed imbrodi tutto, ma le parole di Clarence Thomas non mi sembrano coglionerie. Per te lo sono evidentemente; tu per esempio sei sicuro di aver dato un voto postale in Florida organizzato , scrutinato e conteggiato come ad esempio nelle varie contee di Pennsylvania o di Arizona? Se dici di si sei un falso perchè non lo sai e non lo puoi sapere
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