Vi sono Paesi stabiliscono persino l’incompatibilità tra l’essere membri del corpo rappresentativo e componenti dell’esecutivo. Così gli Stati Uniti, una repubblica presidenziale nella quale la Costituzione contiene una clausola di incompatibilità tra la carica elettiva e qualunque posizione esecutiva. Così anche la Francia

"... Con il governo Draghi, le forze politiche non sono uscite di scena, hanno affidato a un gruppo misto di loro appartenenti e di membri della società civile (i «tecnici») il compito esecutivo. Il Parlamento rimane padrone della vita e della morte del governo e delle sue iniziative legislative.
Queste sono le caratteristiche di una forma di governo parlamentare, quella adottata nel 1948, nella quale il popolo sceglie i membri del corpo rappresentativo, e questo, a sua volta, dà il suo consenso al governo. Queste stesse caratteristiche hanno avuto i due governi di questa legislatura, iniziata nel 2018. Essi erano presieduti da una persona non scelta tra i parlamentari, e quindi non eletta, e anche essi avevano circa un terzo di «tecnici». Altri Paesi stabiliscono persino l’incompatibilità tra l’essere membri del corpo rappresentativo e componenti dell’esecutivo. Così gli Stati Uniti, una repubblica presidenziale nella quale la Costituzione contiene una clausola di incompatibilità tra la carica elettiva e qualunque posizione esecutiva. Così anche la Francia, una repubblica semipresidenziale. Insomma, altrove il principio della separazione dei poteri viene applicato rigidamente: se si fa parte del corpo legislativo, non si può far parte di quello esecutivo. Quindi, lì i membri del governo debbono essere necessariamente tutti «tecnici»..." (CONTINUA NEL LINK, AIUTA L'AUTORE DELL'ARTICOLO)
D'altronde, è anche una cosa ovvia: ce la siamo sempre menata con questa storia della Partitocrazia che, come una piovra, ha allungato i suoi tentacoli su ogni ganglio dello Stato: l'impedire che il medesimo individuo possa far sedere la sua chiappa destra in Parlamento, e la sua chiappa sinistra al Governo è il minimo sindacale che si possa fare per scongiurare (o ridurre) questa stortura...
O no...?
