Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
- porterrockwell
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Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Da Wikipedia
Si tratta di un concetto ambiguo e fraintendibile, sotto il quale possono essere fatte rientrare, oltre all'ideale democratico di sovranità popolare, anche istanze di tipo federalista, autonomista, nazionalista e anche indipendentista.[4] [5]. Secondo alcuni il sovranismo può tradursi in posizioni di isolazionismo politico-militare e di protezionismo economico[6].
Il concetto di sovranismo andrebbe tuttavia tenuto distinto da quelle istanze, limitandosi ad associarlo unicamente alla rivendicazione dell'importanza della sovranità politica ed economica di uno stato, senza alcun riferimento ai concetti di etnia né a una presunta superiorità di una nazione su un'altra[7].
In Italia il termine è divenuto di uso ricorrente soprattutto negli ultimi anni, allo scopo propagandistico di accreditare l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea e i nazionalismi di destra. Lo slittamento semantico in alcuni casi è stato tale da far coincidere il termine con l'indicazione della destra populista, anche laddove le posizioni di quelle destre sono apertamente a favore delle ingerenze straniere nella politica nazionale e dei vincoli esterni (tipicamente legati alle alleanze strategico-militari e agli accordi commerciali con gli USA).[8] [9]
In risposta a questo uso manipolativo, il sovranismo, e anche il populismo, sono stati esplicitamente rivendicati dal Presidente del Consiglio (Conte 1 2018) come caratteristica del proprio governo: «Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati nella Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo»[10]
Caso estremo ed emblematico dell'uso falsificato e distorto che viene fatto del termine è stato il conio dell'espressione "sovranismo psichico", avvenuto con la presentazione del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese"[11], in cui il termine veniva associato genericamente alla cattiveria, tale definizione ha trovato eco nella Enciclopedia Treccani [12]
Per Carlo Galli "[l'uso che viene fatto del termine sovranismo, per indicare le destre che rivendicano la sovranità nazionale] è un imbroglio concettuale. Anziché sovranismo si dovrebbe dire ‘esercizio della sovranità orientato a destra'. E a me non piace. Ma non si può dire che la sovranità sia un concetto obsoleto o errato, perché questo è falso."[13], dato che "storicamente, però la sinistra [ha] sempre avversato il trasferimento del potere fuori dai confini dello Stato, basti pensare alla critica che i comunisti italiani opposero alla Nato e, per molti anni, al Mercato comune europeo"[14].
Commento mio: alla fine si straparla di sovranismo come venti anni fa si straparlava di "new age" applicata anche all'estirpazione dei calli.
Si tratta di un concetto ambiguo e fraintendibile, sotto il quale possono essere fatte rientrare, oltre all'ideale democratico di sovranità popolare, anche istanze di tipo federalista, autonomista, nazionalista e anche indipendentista.[4] [5]. Secondo alcuni il sovranismo può tradursi in posizioni di isolazionismo politico-militare e di protezionismo economico[6].
Il concetto di sovranismo andrebbe tuttavia tenuto distinto da quelle istanze, limitandosi ad associarlo unicamente alla rivendicazione dell'importanza della sovranità politica ed economica di uno stato, senza alcun riferimento ai concetti di etnia né a una presunta superiorità di una nazione su un'altra[7].
In Italia il termine è divenuto di uso ricorrente soprattutto negli ultimi anni, allo scopo propagandistico di accreditare l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea e i nazionalismi di destra. Lo slittamento semantico in alcuni casi è stato tale da far coincidere il termine con l'indicazione della destra populista, anche laddove le posizioni di quelle destre sono apertamente a favore delle ingerenze straniere nella politica nazionale e dei vincoli esterni (tipicamente legati alle alleanze strategico-militari e agli accordi commerciali con gli USA).[8] [9]
In risposta a questo uso manipolativo, il sovranismo, e anche il populismo, sono stati esplicitamente rivendicati dal Presidente del Consiglio (Conte 1 2018) come caratteristica del proprio governo: «Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati nella Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo»[10]
Caso estremo ed emblematico dell'uso falsificato e distorto che viene fatto del termine è stato il conio dell'espressione "sovranismo psichico", avvenuto con la presentazione del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese"[11], in cui il termine veniva associato genericamente alla cattiveria, tale definizione ha trovato eco nella Enciclopedia Treccani [12]
Per Carlo Galli "[l'uso che viene fatto del termine sovranismo, per indicare le destre che rivendicano la sovranità nazionale] è un imbroglio concettuale. Anziché sovranismo si dovrebbe dire ‘esercizio della sovranità orientato a destra'. E a me non piace. Ma non si può dire che la sovranità sia un concetto obsoleto o errato, perché questo è falso."[13], dato che "storicamente, però la sinistra [ha] sempre avversato il trasferimento del potere fuori dai confini dello Stato, basti pensare alla critica che i comunisti italiani opposero alla Nato e, per molti anni, al Mercato comune europeo"[14].
Commento mio: alla fine si straparla di sovranismo come venti anni fa si straparlava di "new age" applicata anche all'estirpazione dei calli.
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Per PRIMO vorrei diventare Sovrano di me stesso.
Per SECONDO vorrei essere Sovrano, con i miei concittadini, della mia Comunità.
Per TERZO, vorrei essere Sovrano della mia Regione, in comunione con i cittadini delle Comunità che ne fanno parte.
Per Ultimo, vorrei essere Sovrano di quel poco rimasto di Sovranità, di quello che deve decidere un Governo Confederale, nelle sole questioni dei rapporti diplomatici con le altre Federazioni mondiali, nella gestione della Difesa Militare e Monetaria.
Per SECONDO vorrei essere Sovrano, con i miei concittadini, della mia Comunità.
Per TERZO, vorrei essere Sovrano della mia Regione, in comunione con i cittadini delle Comunità che ne fanno parte.
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La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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"Il sovranismo è una posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
anche se io l'avrei scritto in maniera leggermente differente:
"Il sovranismo è una posizione politica ed economica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di (#####) uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
aggiungo economica in quanto se sei asservito dal punto di vista economico non puoi essere sovrano
e cancello popolo, in quanto uno stato può presentarsi sotto forma federativa e/o comprendere popoli diversi
comunque essere sovranisti non implica essere buoni belli giusti a prescindere, qualsiasi concetto puo degenerare e creare dei mostri.
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
hai riportato il capitolo "controversie" ma all'inizio della voce in wikipedia c'è la definizione che ritengo correttaporterrockwell ha scritto: ↑6 feb 2021, 8:59 Da Wikipedia
Si tratta di un concetto ambiguo e fraintendibile, sotto il quale possono essere fatte rientrare, oltre all'ideale democratico di sovranità popolare, anche istanze di tipo federalista, autonomista, nazionalista e anche indipendentista.[4] [5]. Secondo alcuni il sovranismo può tradursi in posizioni di isolazionismo politico-militare e di protezionismo economico[6].
Il concetto di sovranismo andrebbe tuttavia tenuto distinto da quelle istanze, limitandosi ad associarlo unicamente alla rivendicazione dell'importanza della sovranità politica ed economica di uno stato, senza alcun riferimento ai concetti di etnia né a una presunta superiorità di una nazione su un'altra[7].
In Italia il termine è divenuto di uso ricorrente soprattutto negli ultimi anni, allo scopo propagandistico di accreditare l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea e i nazionalismi di destra. Lo slittamento semantico in alcuni casi è stato tale da far coincidere il termine con l'indicazione della destra populista, anche laddove le posizioni di quelle destre sono apertamente a favore delle ingerenze straniere nella politica nazionale e dei vincoli esterni (tipicamente legati alle alleanze strategico-militari e agli accordi commerciali con gli USA).[8] [9]
In risposta a questo uso manipolativo, il sovranismo, e anche il populismo, sono stati esplicitamente rivendicati dal Presidente del Consiglio (Conte 1 2018) come caratteristica del proprio governo: «Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati nella Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo»[10]
Caso estremo ed emblematico dell'uso falsificato e distorto che viene fatto del termine è stato il conio dell'espressione "sovranismo psichico", avvenuto con la presentazione del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese"[11], in cui il termine veniva associato genericamente alla cattiveria, tale definizione ha trovato eco nella Enciclopedia Treccani [12]
Per Carlo Galli "[l'uso che viene fatto del termine sovranismo, per indicare le destre che rivendicano la sovranità nazionale] è un imbroglio concettuale. Anziché sovranismo si dovrebbe dire ‘esercizio della sovranità orientato a destra'. E a me non piace. Ma non si può dire che la sovranità sia un concetto obsoleto o errato, perché questo è falso."[13], dato che "storicamente, però la sinistra [ha] sempre avversato il trasferimento del potere fuori dai confini dello Stato, basti pensare alla critica che i comunisti italiani opposero alla Nato e, per molti anni, al Mercato comune europeo"[14].
Commento mio: alla fine si straparla di sovranismo come venti anni fa si straparlava di "new age" applicata anche all'estirpazione dei calli.
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anche se io l'avrei scritto in maniera leggermente differente:
"Il sovranismo è una posizione politica ed economica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di (#####) uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Ottimo commento!RedWine ha scritto: ↑6 feb 2021, 10:22hai riportato il capitolo "controversie" ma all'inizio della voce in wikipedia c'è la definizione che ritengo correttaporterrockwell ha scritto: ↑6 feb 2021, 8:59 Da Wikipedia
Si tratta di un concetto ambiguo e fraintendibile, sotto il quale possono essere fatte rientrare, oltre all'ideale democratico di sovranità popolare, anche istanze di tipo federalista, autonomista, nazionalista e anche indipendentista.[4] [5]. Secondo alcuni il sovranismo può tradursi in posizioni di isolazionismo politico-militare e di protezionismo economico[6].
Il concetto di sovranismo andrebbe tuttavia tenuto distinto da quelle istanze, limitandosi ad associarlo unicamente alla rivendicazione dell'importanza della sovranità politica ed economica di uno stato, senza alcun riferimento ai concetti di etnia né a una presunta superiorità di una nazione su un'altra[7].
In Italia il termine è divenuto di uso ricorrente soprattutto negli ultimi anni, allo scopo propagandistico di accreditare l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea e i nazionalismi di destra. Lo slittamento semantico in alcuni casi è stato tale da far coincidere il termine con l'indicazione della destra populista, anche laddove le posizioni di quelle destre sono apertamente a favore delle ingerenze straniere nella politica nazionale e dei vincoli esterni (tipicamente legati alle alleanze strategico-militari e agli accordi commerciali con gli USA).[8] [9]
In risposta a questo uso manipolativo, il sovranismo, e anche il populismo, sono stati esplicitamente rivendicati dal Presidente del Consiglio (Conte 1 2018) come caratteristica del proprio governo: «Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati nella Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo»[10]
Caso estremo ed emblematico dell'uso falsificato e distorto che viene fatto del termine è stato il conio dell'espressione "sovranismo psichico", avvenuto con la presentazione del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese"[11], in cui il termine veniva associato genericamente alla cattiveria, tale definizione ha trovato eco nella Enciclopedia Treccani [12]
Per Carlo Galli "[l'uso che viene fatto del termine sovranismo, per indicare le destre che rivendicano la sovranità nazionale] è un imbroglio concettuale. Anziché sovranismo si dovrebbe dire ‘esercizio della sovranità orientato a destra'. E a me non piace. Ma non si può dire che la sovranità sia un concetto obsoleto o errato, perché questo è falso."[13], dato che "storicamente, però la sinistra [ha] sempre avversato il trasferimento del potere fuori dai confini dello Stato, basti pensare alla critica che i comunisti italiani opposero alla Nato e, per molti anni, al Mercato comune europeo"[14].
Commento mio: alla fine si straparla di sovranismo come venti anni fa si straparlava di "new age" applicata anche all'estirpazione dei calli.
"Il sovranismo è una posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
anche se io l'avrei scritto in maniera leggermente differente:
"Il sovranismo è una posizione politica ed economica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di (#####) uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
aggiungo economica in quanto se sei asservito dal punto di vista economico non puoi essere sovrano
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comunque essere sovranisti non implica essere buoni belli giusti a prescindere, qualsiasi concetto puo degenerare e creare dei mostri.
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Ma anche non implica non essere diverse volte buoni,belli e giusti. Specie se non si rompono i coglioni ad altri. Quando arriverà il momento in cui ognuno non sarà "sovrano"a casa sua poi ne riparleremo di "creazione di mostri".RedWine ha scritto: ↑6 feb 2021, 10:22hai riportato il capitolo "controversie" ma all'inizio della voce in wikipedia c'è la definizione che ritengo correttaporterrockwell ha scritto: ↑6 feb 2021, 8:59 Da Wikipedia
Si tratta di un concetto ambiguo e fraintendibile, sotto il quale possono essere fatte rientrare, oltre all'ideale democratico di sovranità popolare, anche istanze di tipo federalista, autonomista, nazionalista e anche indipendentista.[4] [5]. Secondo alcuni il sovranismo può tradursi in posizioni di isolazionismo politico-militare e di protezionismo economico[6].
Il concetto di sovranismo andrebbe tuttavia tenuto distinto da quelle istanze, limitandosi ad associarlo unicamente alla rivendicazione dell'importanza della sovranità politica ed economica di uno stato, senza alcun riferimento ai concetti di etnia né a una presunta superiorità di una nazione su un'altra[7].
In Italia il termine è divenuto di uso ricorrente soprattutto negli ultimi anni, allo scopo propagandistico di accreditare l’associazione automatica fra ogni posizione politica che rivendichi la riconquista della sovranità nazionale e l’uscita dall’Unione europea e i nazionalismi di destra. Lo slittamento semantico in alcuni casi è stato tale da far coincidere il termine con l'indicazione della destra populista, anche laddove le posizioni di quelle destre sono apertamente a favore delle ingerenze straniere nella politica nazionale e dei vincoli esterni (tipicamente legati alle alleanze strategico-militari e agli accordi commerciali con gli USA).[8] [9]
In risposta a questo uso manipolativo, il sovranismo, e anche il populismo, sono stati esplicitamente rivendicati dal Presidente del Consiglio (Conte 1 2018) come caratteristica del proprio governo: «Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati nella Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo»[10]
Caso estremo ed emblematico dell'uso falsificato e distorto che viene fatto del termine è stato il conio dell'espressione "sovranismo psichico", avvenuto con la presentazione del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese"[11], in cui il termine veniva associato genericamente alla cattiveria, tale definizione ha trovato eco nella Enciclopedia Treccani [12]
Per Carlo Galli "[l'uso che viene fatto del termine sovranismo, per indicare le destre che rivendicano la sovranità nazionale] è un imbroglio concettuale. Anziché sovranismo si dovrebbe dire ‘esercizio della sovranità orientato a destra'. E a me non piace. Ma non si può dire che la sovranità sia un concetto obsoleto o errato, perché questo è falso."[13], dato che "storicamente, però la sinistra [ha] sempre avversato il trasferimento del potere fuori dai confini dello Stato, basti pensare alla critica che i comunisti italiani opposero alla Nato e, per molti anni, al Mercato comune europeo"[14].
Commento mio: alla fine si straparla di sovranismo come venti anni fa si straparlava di "new age" applicata anche all'estirpazione dei calli.
"Il sovranismo è una posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
anche se io l'avrei scritto in maniera leggermente differente:
"Il sovranismo è una posizione politica ed economica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di (#####) uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione"
aggiungo economica in quanto se sei asservito dal punto di vista economico non puoi essere sovrano
e cancello popolo, in quanto uno stato può presentarsi sotto forma federativa e/o comprendere popoli diversi
comunque essere sovranisti non implica essere buoni belli giusti a prescindere, qualsiasi concetto puo degenerare e creare dei mostri.
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Per come la vedo io, e parlo per me, credo sia difficile riuscire a diventare del tutto sovrani di NOI stessi, caro Port.Quando arriverà il momento in cui ognuno non sarà "sovrano"a casa sua poi ne riparleremo di "creazione di mostri".
Per questo, nella mia classifica sulla Sovranità, al PRIMO posto ho messo appunto quella.
Magari avevate inteso che gli Altri non hanno diritto di imporre su di me, la loro Sovranità, e questo dovrebbe essere sancito dai Diritti dell' Uomo, ma ciò non toglie che, spesso, siamo NOI singoli a non essere SOVRANI di noi stessi.
Ne sò qualcosa io, quando avevo deciso di smettere di fumare..... o l' esempio di Carletto quando parla della sua 3/4.
Per tornare alle Sovranità politiche, io sono sempre fedele alle Sovranità della piramide.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Credo che la definizione più corretta di sovranismo (versione italiana del XXI secolo) sia quella, sopra riportata e che copio/incollo: "Il sovranismo è una posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione". Posta questa premessa, mi accorgo che esistono (almeno) due diverse declinazioni di sovranismo (italico, come sopra evidenziato): una che si identifica nella opposizione alle dinamiche sovranazionali lesive dell'autonomia, ed un'altra che aggiunge a questo un ulteriore profilo, in termini di competitività nazionale, che lo fa rientrare, in altre parole, nel puro e noto "nazionalismo", in cui i paesi (chiamati non a caso "nazioni", per evidenziarne ed accentuarne i profili di specificità etnica) competono, gareggiano, con le altre nazioni (della serie "Vediamo chi ce l'ha più lungo, più grosso e più duro"). Con i ben noti risultati.
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Re: Parola sovranismo: suo slittamento semantico ed uso distorto ad arte
Gareggiano e competono a che cosa ? A goriziana per caso? No, in campo commerciale; e in campo commerciale non è questione di "celodurismo" ma di difesa di inreressi imprenditoriali e lavorativi. Naturalmente la vasta casta, spesso poco produttiva, del pubblico impiego conciona contro il sovranismo, strilla per volere blocchi commerciali con nazioni colpevoli di ledere i diritti umani ( vedi l'Egitto per Regeni). Ma certo, loro che ci rimettono!!! E chi si preoccupa dei possibili danni agli stipendi di migliaia di dipendenti?Salvo ha scritto: ↑6 feb 2021, 18:13 Credo che la definizione più corretta di sovranismo (versione italiana del XXI secolo) sia quella, sopra riportata e che copio/incollo: "Il sovranismo è una posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione". Posta questa premessa, mi accorgo che esistono (almeno) due diverse declinazioni di sovranismo (italico, come sopra evidenziato): una che si identifica nella opposizione alle dinamiche sovranazionali lesive dell'autonomia, ed un'altra che aggiunge a questo un ulteriore profilo, in termini di competitività nazionale, che lo fa rientrare, in altre parole, nel puro e noto "nazionalismo", in cui i paesi (chiamati non a caso "nazioni", per evidenziarne ed accentuarne i profili di specificità etnica) competono, gareggiano, con le altre nazioni (della serie "Vediamo chi ce l'ha più lungo, più grosso e più duro"). Con i ben noti risultati.
I sognatori (a stipendio certo) di un bel mondo green e globale non se ne curano di certo. Romperebbe l'armonia dei loro sogni
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