Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

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porterrockwell
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Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da porterrockwell »

https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... lla-stanza

.........
Il caso di Trump è semplicemente emblematico: se un politico, miliardario, e presidente ancora in carica della nazione più potente del mondo, può essere silenziato sui social media, qualcuno delle frotte di amanti della libertà che ora si fregano le mani capisce che chiunque può essere messo a tacere in ogni momento, con qualunque pretesto?
E, sì, certo che se postate gattini, applausi servili, opinioni della Gruber e inni al libero mercato non avete niente da temere.
Perché non avete niente da dire.
Che questo colpisca oggi un signore assai discutibile e che sta sulle scatole ai più è irrilevante. Resta un tizio che è stato votato nel suo paese da quasi metà di chi si è recato alle urne. E se togliergli la parola nell'arena pubblica non vi mette in allerta, avete qualche problema con le idee di democrazia e libertà di espressione. (Capito Sayon ? rimprovero di Porter)

---------------------
Il primo argomento è di ordine pragmatico: qualcuno si può chiedere cosa dovremmo fare se un sito o una pagina o un soggetto mettono in giro informazioni ritenute palesemente false. Lasciarlo fare non sarebbe forse irresponsabile?
E la risposta qui è però piuttosto semplice.
Premesso che lasciare il discorso pubblico fare il suo corso potrebbe essere comunque una strategia preferenziale, tuttavia, se proprio una certa menzogna grida vendetta, ebbene si può procedere così.
Lo stesso oscuro sorvegliante del web che ora rimuove pagine e commina sanzioni, si suppone che lo faccia perché ha accesso a fonti più autorevoli che smentiscono quanto riportato (altrimenti sarebbe solo il suo pregiudizio contro quello altrui.. MA E' QUELLO CHE SUCCEDE nota d Porter). Ma allora, se si vuole conservare almeno l'apparenza della democrazia e della libertà d'espressione, basterebbe inserire nella pagina 'malvagia' un avviso di una riga in cui si dice: a) che la veridicità dei contenuti è contestata; b) che la base della contestazione si può trovare in... segue link alle fonti che l'eventuale fake news.
Così la libertà di parola è mantenuta e il dibattito pubblico matura. (AH MA E' TROPPO DEMOCRATICO QUESTO ..ALLORA I TRUMPS COME CE LO LEVIAMO DI TORNO? nota 2 di Porter )
Continuando invece ad operare con semplici censure unilaterali ogni dibattito pubblico diviene semplicemente una prova di forza, dove chi la forza ce l'ha già (il denaro, il potere) farà passare ciò che lo favorisce o almeno non lo ostacola.
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24
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Sayon
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da Sayon »

porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 19:48 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... lla-stanza

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Il caso di Trump è semplicemente emblematico: se un politico, miliardario, e presidente ancora in carica della nazione più potente del mondo, può essere silenziato sui social media, qualcuno delle frotte di amanti della libertà che ora si fregano le mani capisce che chiunque può essere messo a tacere in ogni momento, con qualunque pretesto?
E, sì, certo che se postate gattini, applausi servili, opinioni della Gruber e inni al libero mercato non avete niente da temere.
Perché non avete niente da dire.
Che questo colpisca oggi un signore assai discutibile e che sta sulle scatole ai più è irrilevante. Resta un tizio che è stato votato nel suo paese da quasi metà di chi si è recato alle urne. E se togliergli la parola nell'arena pubblica non vi mette in allerta, avete qualche problema con le idee di democrazia e libertà di espressione. (Capito Sayon ? rimprovero di Porter)

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Il primo argomento è di ordine pragmatico: qualcuno si può chiedere cosa dovremmo fare se un sito o una pagina o un soggetto mettono in giro informazioni ritenute palesemente false. Lasciarlo fare non sarebbe forse irresponsabile?
E la risposta qui è però piuttosto semplice.
Premesso che lasciare il discorso pubblico fare il suo corso potrebbe essere comunque una strategia preferenziale, tuttavia, se proprio una certa menzogna grida vendetta, ebbene si può procedere così.
Lo stesso oscuro sorvegliante del web che ora rimuove pagine e commina sanzioni, si suppone che lo faccia perché ha accesso a fonti più autorevoli che smentiscono quanto riportato (altrimenti sarebbe solo il suo pregiudizio contro quello altrui.. MA E' QUELLO CHE SUCCEDE nota d Porter). Ma allora, se si vuole conservare almeno l'apparenza della democrazia e della libertà d'espressione, basterebbe inserire nella pagina 'malvagia' un avviso di una riga in cui si dice: a) che la veridicità dei contenuti è contestata; b) che la base della contestazione si può trovare in... segue link alle fonti che l'eventuale fake news.
Così la libertà di parola è mantenuta e il dibattito pubblico matura. (AH MA E' TROPPO DEMOCRATICO QUESTO ..ALLORA I TRUMPS COME CE LO LEVIAMO DI TORNO? nota 2 di Porter )
Continuando invece ad operare con semplici censure unilaterali ogni dibattito pubblico diviene semplicemente una prova di forza, dove chi la forza ce l'ha già (il denaro, il potere) farà passare ciò che lo favorisce o almeno non lo ostacola.
E allora cechiamo di capire. Twitter, Facebook non sono enti "pubblici" anche se lo sembrano. Sono website di PRIVATI i quali devono rispondere in caso chi usa i loro sistemi commettte dei reati , ad esempio pornografia, blasfenmia, volgarita, incitazione a delinquere. Questi enti sono "condannati" dalla lehgge se lasciano circolare nessaggi o immagini proibite, immorali, violente o che incitano alla violenza. Adesso dopo quello che e' successo alCampidoglio americano : 5 morti di cui una guardai, bombe molotov, persone armate disposte a rapire o picchiare politici democratici e repubblicani (fra cui il VP Pence!), can camions pieni di moltofs, tre ordigni esplosivi, sfascio di porte e finestre, occupazione di uffici se Tweet o Facebbok non bloccassro immediamente il responsabile No 1, ovvero il Presdiendte degli USA che avrebbe dovuto IMPEDIRE l' assalto farebbero un reato anch'essi. Quanto ala liberta' di speech, Trump ha VASTE possibilita: se convoca una conferenza stampa, non si sara 1 giornalista che non l' attenda. Difendere quest'uomo e' un assurdo. Meglio preoccuparsi che venga immobilizzato e messo in condizioni di non nuocere.
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Ovidio
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da Ovidio »

porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 19:48 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... lla-stanza

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Il caso di Trump è semplicemente emblematico: se un politico, miliardario, e presidente ancora in carica della nazione più potente del mondo, può essere silenziato sui social media, qualcuno delle frotte di amanti della libertà che ora si fregano le mani capisce che chiunque può essere messo a tacere in ogni momento, con qualunque pretesto?
E, sì, certo che se postate gattini, applausi servili, opinioni della Gruber e inni al libero mercato non avete niente da temere.
Perché non avete niente da dire.
Che questo colpisca oggi un signore assai discutibile e che sta sulle scatole ai più è irrilevante. Resta un tizio che è stato votato nel suo paese da quasi metà di chi si è recato alle urne. E se togliergli la parola nell'arena pubblica non vi mette in allerta, avete qualche problema con le idee di democrazia e libertà di espressione. (Capito Sayon ? rimprovero di Porter)

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Il primo argomento è di ordine pragmatico: qualcuno si può chiedere cosa dovremmo fare se un sito o una pagina o un soggetto mettono in giro informazioni ritenute palesemente false. Lasciarlo fare non sarebbe forse irresponsabile?
E la risposta qui è però piuttosto semplice.
Premesso che lasciare il discorso pubblico fare il suo corso potrebbe essere comunque una strategia preferenziale, tuttavia, se proprio una certa menzogna grida vendetta, ebbene si può procedere così.
Lo stesso oscuro sorvegliante del web che ora rimuove pagine e commina sanzioni, si suppone che lo faccia perché ha accesso a fonti più autorevoli che smentiscono quanto riportato (altrimenti sarebbe solo il suo pregiudizio contro quello altrui.. MA E' QUELLO CHE SUCCEDE nota d Porter). Ma allora, se si vuole conservare almeno l'apparenza della democrazia e della libertà d'espressione, basterebbe inserire nella pagina 'malvagia' un avviso di una riga in cui si dice: a) che la veridicità dei contenuti è contestata; b) che la base della contestazione si può trovare in... segue link alle fonti che l'eventuale fake news.
Così la libertà di parola è mantenuta e il dibattito pubblico matura. (AH MA E' TROPPO DEMOCRATICO QUESTO ..ALLORA I TRUMPS COME CE LO LEVIAMO DI TORNO? nota 2 di Porter )
Continuando invece ad operare con semplici censure unilaterali ogni dibattito pubblico diviene semplicemente una prova di forza, dove chi la forza ce l'ha già (il denaro, il potere) farà passare ciò che lo favorisce o almeno non lo ostacola.
Per me il problema grave non è la censura. Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis, e quindi Zuckerberg può fare quello che vuole con il programma da lui creato ed offerto gratuitamente.

Quello che mi preoccupa, e molto, è il fatto che un privato possa condizionare l'opinione pubblica in modo così forte.

Ci vuole pluralità anche nell'offerta dei social.
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nerorosso
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da nerorosso »

porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 19:48 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... lla-stanza

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Il caso di Trump è semplicemente emblematico: se un politico, miliardario, e presidente ancora in carica della nazione più potente del mondo, può essere silenziato sui social media, qualcuno delle frotte di amanti della libertà che ora si fregano le mani capisce che chiunque può essere messo a tacere in ogni momento, con qualunque pretesto?
E, sì, certo che se postate gattini, applausi servili, opinioni della Gruber e inni al libero mercato non avete niente da temere.
Perché non avete niente da dire.
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Il primo argomento è di ordine pragmatico: qualcuno si può chiedere cosa dovremmo fare se un sito o una pagina o un soggetto mettono in giro informazioni ritenute palesemente false. Lasciarlo fare non sarebbe forse irresponsabile?
E la risposta qui è però piuttosto semplice.
Premesso che lasciare il discorso pubblico fare il suo corso potrebbe essere comunque una strategia preferenziale, tuttavia, se proprio una certa menzogna grida vendetta, ebbene si può procedere così.
Lo stesso oscuro sorvegliante del web che ora rimuove pagine e commina sanzioni, si suppone che lo faccia perché ha accesso a fonti più autorevoli che smentiscono quanto riportato (altrimenti sarebbe solo il suo pregiudizio contro quello altrui.. MA E' QUELLO CHE SUCCEDE nota d Porter). Ma allora, se si vuole conservare almeno l'apparenza della democrazia e della libertà d'espressione, basterebbe inserire nella pagina 'malvagia' un avviso di una riga in cui si dice: a) che la veridicità dei contenuti è contestata; b) che la base della contestazione si può trovare in... segue link alle fonti che l'eventuale fake news.
Così la libertà di parola è mantenuta e il dibattito pubblico matura. (AH MA E' TROPPO DEMOCRATICO QUESTO ..ALLORA I TRUMPS COME CE LO LEVIAMO DI TORNO? nota 2 di Porter )
Continuando invece ad operare con semplici censure unilaterali ogni dibattito pubblico diviene semplicemente una prova di forza, dove chi la forza ce l'ha già (il denaro, il potere) farà passare ciò che lo favorisce o almeno non lo ostacola.
Io dico che FB va boicottato. La censura preventiva del POTUS rappresenta l'apoteosi del potere chè ormai hanno questi proprietari dei social.
E se hanno potuto censurare Trump figurati se più in piccolo non censuravano anche chi non è per principio no-vax, ma solo per la libertà di vaccinazione..

https://www.radioradio.it/2021/01/burio ... aro-radio/

E Burioni burioneggiando esulta…
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da porterrockwell »

Mazzoni parla di un art. 230 che tratta quei social come gestori telefonici che sono incolpevoli di come vengono usati.
Se io avessi un mio facebook in Italia, il materiale porno o critico lo denuncerei alla polizia postale e sarebbe lei ad impormi di levarlo di torno. Io non vivo in America , ma dubito che facebook o Twitter siano stati denunciati per non aver tolto qualcosa di scabroso. Se è successo. prego Sayon o qualche suo conoscente di fornire il link qui nel forum.
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da nerorosso »

porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 21:14 Mazzoni parla di un art. 230 che tratta quei social come gestori telefonici che sono incolpevoli di come vengono usati.
Se io avessi un mio facebook in Italia, il materiale porno o critico lo denuncerei alla polizia postale e sarebbe lei ad impormi di levarlo di torno. Io non vivo in America , ma dubito che facebook o Twitter siano stati denunciati per non aver tolto qualcosa di scabroso. Se è successo. prego Sayon o qualche suo conoscente di fornire il link qui nel forum.
Credo che FB semplicemente "si porti avanti" rispetto alle tendenze generali. Regna il Politicamente Corretto? FB si porta avanti più realista del re. L'importante è che la macchina degli incassi non si fermi…
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da Shamash »

Attenzione, signori miei, è pur vero che i vari Social siano prodotti di privati, tuttavia data l'immensa mole di persone iscritte (nell'ordine di miliardi di individui), possono plasmare l'opinione pubblica, influenzare direttamente o indirettamente le intenzioni di voto, scatenare proteste o manifestazioni e molto altro. Il problema di fondo qui è duplice: da un lato una piattaforma che decide secondo propri standard cosa sia giusto (e dunque da mostrare) e cosa sia sbagliato (e dunque da non mostrare), dall'altro invece una massa di persone generalmente impreparate che scrive e interagisce senza spesso avere tutti gli strumenti conoscitivi per farlo da individui pienamente consapevoli.
Il caso Trump-Twitter, seppur scaturito alla luce dei fatti del Campidoglio, ha una connotazione a mio avviso molto grave. La libertà di espressione, soprattutto quando è anche riferibile ad un capo di Stato, come in questo caso, deve sempre essere tutelata. Non è la voce di un utente qualunque, è il Presidente.
Altra questione sono i famigerati algoritmi, che ormai decidono ogni cosa (e, spesso, sbagliando). Il caso più famoso è la censura delle opere d'arte che raffigurano nudi femminili, con seni scoperti. Gli algoritmi li identificano come nudo, quindi pornografia e li censurano.
Ci ritroviamo così, sempre più, in un mondo gestito da sistemi automatici (evidentemente fallaci e stupidi) e da decisori che si muovono squisitamente con ragioni politiche e ideologiche.
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da Sayon »

Se invece di Trump fosse stato Ali Kasheem o Jose Salinas a dire esattamente le stesse cose, si sarebbero trovato la FBI a casa un'ora dopo e a Tweet sarebbe stato imposto di cancellare ogni messaggio. Il compito di Trump, come Presidente degli Stati Uniti in carica, era di IMPEDIRE che si arrivasse a questo assedio, ed invece si e' compiaciuto (vedo video di lui che guarda l' assalsto con la figlia che balla e il cognato che esulta) . Trump poi e' la stessa persona che ha cercato di forzare la mano al segretario di Stato della Georgia di "trovargli" 12,000 voti e che ha spinto (con successo) quella banda di criminali ad attaccare Pence, colpevole di avr fatto il suo dovere. State difendendo una persona totalmente sbilanciata al quale, come a ogni demente, deve essere impedito di fare ulteriori danni. Dispiace Shamash che anche tu ti lasci dominare dai sentimenti politici. Trump fra l' altro ha ampia possibilita' di farsi sentire; basta che organizzi una conferenza stampa e si trovera; davanti ai giornalisti di tutto il mondo. Vuole il Tweet perche solo li puo; dire menzogne senza poter essere rinfacciato in pubblico.
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da Shamash »

Sayon ha scritto: 9 gen 2021, 23:18 Dispiace Shamash che anche tu ti lasci dominare dai sentimenti politici.
Temo di non essere stato compreso. Il mio discorso era generale, dove tale atteggiamento di queste piattaforme viola espressamente il diritto espressione, divenendo di fatto censori che decidono ex ante prendendo, evidentemente, posizioni politiche. Un Social dovrebbe garantire pluralità di partecipazione e reprimere solo quei comportamenti che violano le leggi e il rispetto reciproco.
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da serge »

Ovidio ha scritto: 9 gen 2021, 20:21
porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 19:48 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... lla-stanza

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Il caso di Trump è semplicemente emblematico: se un politico, miliardario, e presidente ancora in carica della nazione più potente del mondo, può essere silenziato sui social media, qualcuno delle frotte di amanti della libertà che ora si fregano le mani capisce che chiunque può essere messo a tacere in ogni momento, con qualunque pretesto?
E, sì, certo che se postate gattini, applausi servili, opinioni della Gruber e inni al libero mercato non avete niente da temere.
Perché non avete niente da dire.
Che questo colpisca oggi un signore assai discutibile e che sta sulle scatole ai più è irrilevante. Resta un tizio che è stato votato nel suo paese da quasi metà di chi si è recato alle urne. E se togliergli la parola nell'arena pubblica non vi mette in allerta, avete qualche problema con le idee di democrazia e libertà di espressione. (Capito Sayon ? rimprovero di Porter)

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Il primo argomento è di ordine pragmatico: qualcuno si può chiedere cosa dovremmo fare se un sito o una pagina o un soggetto mettono in giro informazioni ritenute palesemente false. Lasciarlo fare non sarebbe forse irresponsabile?
E la risposta qui è però piuttosto semplice.
Premesso che lasciare il discorso pubblico fare il suo corso potrebbe essere comunque una strategia preferenziale, tuttavia, se proprio una certa menzogna grida vendetta, ebbene si può procedere così.
Lo stesso oscuro sorvegliante del web che ora rimuove pagine e commina sanzioni, si suppone che lo faccia perché ha accesso a fonti più autorevoli che smentiscono quanto riportato (altrimenti sarebbe solo il suo pregiudizio contro quello altrui.. MA E' QUELLO CHE SUCCEDE nota d Porter). Ma allora, se si vuole conservare almeno l'apparenza della democrazia e della libertà d'espressione, basterebbe inserire nella pagina 'malvagia' un avviso di una riga in cui si dice: a) che la veridicità dei contenuti è contestata; b) che la base della contestazione si può trovare in... segue link alle fonti che l'eventuale fake news.
Così la libertà di parola è mantenuta e il dibattito pubblico matura. (AH MA E' TROPPO DEMOCRATICO QUESTO ..ALLORA I TRUMPS COME CE LO LEVIAMO DI TORNO? nota 2 di Porter )
Continuando invece ad operare con semplici censure unilaterali ogni dibattito pubblico diviene semplicemente una prova di forza, dove chi la forza ce l'ha già (il denaro, il potere) farà passare ciò che lo favorisce o almeno non lo ostacola.
Per me il problema grave non è la censura. Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis, e quindi Zuckerberg può fare quello che vuole con il programma da lui creato ed offerto gratuitamente.

Quello che mi preoccupa, e molto, è il fatto che un privato possa condizionare l'opinione pubblica in modo così forte.

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Déjà vu nel bel Paese del sole.............
Bye
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

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nerorosso ha scritto: 9 gen 2021, 20:51
porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 19:48 https://www.ariannaeditrice.it/articoli ... lla-stanza

.........
Il caso di Trump è semplicemente emblematico: se un politico, miliardario, e presidente ancora in carica della nazione più potente del mondo, può essere silenziato sui social media, qualcuno delle frotte di amanti della libertà che ora si fregano le mani capisce che chiunque può essere messo a tacere in ogni momento, con qualunque pretesto?
E, sì, certo che se postate gattini, applausi servili, opinioni della Gruber e inni al libero mercato non avete niente da temere.
Perché non avete niente da dire.
Che questo colpisca oggi un signore assai discutibile e che sta sulle scatole ai più è irrilevante. Resta un tizio che è stato votato nel suo paese da quasi metà di chi si è recato alle urne. E se togliergli la parola nell'arena pubblica non vi mette in allerta, avete qualche problema con le idee di democrazia e libertà di espressione. (Capito Sayon ? rimprovero di Porter)

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Io dico che FB va boicottato. La censura preventiva del POTUS rappresenta l'apoteosi del potere chè ormai hanno questi proprietari dei social.
E se hanno potuto censurare Trump figurati se più in piccolo non censuravano anche chi non è per principio no-vax, ma solo per la libertà di vaccinazione..

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Caro amico,Ovidio ha focalizzato il problema: a casa propria,ognuno può fare ciò che vuole,naturalmente entro i termini di legge. Eppoi diciamocelo: nessuno ci obbliga a ........
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

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porterrockwell ha scritto: 9 gen 2021, 19:48
Il primo argomento è di ordine pragmatico: qualcuno si può chiedere cosa dovremmo fare se un sito o una pagina o un soggetto mettono in giro informazioni ritenute palesemente false. Lasciarlo fare non sarebbe forse irresponsabile?
E la risposta qui è però piuttosto semplice.
la frase "informazioni ritenute palesemente false" è contraddittoria. le informazioni sono vere o false, oppure sono opinioni.
tu ritieni che una data informazione sia falsa, io al contrario ritengo che sia vera, chi puo decidere in merito?
se questa informazione in qualche modo ti danneggia o danneggia qualcuno, negli stati civili e democratici il contenzioso lo decide la magistratura.
e se la magistratura si rifiuta di farlo? è quello che è successo negli USA, e a questo punto non so piu cosa dire, se non che dal mio punto di vista gli USA non sono piu un paese democratico.
in quanto ai social che alcuni si ostinano a dire che sono aziende private, pensate a loro come autostrade, cosa succederebbe se i gestori/proprietari delle stesse fossero autorizzati a decidere chi puo o non puo percorrerle? avrebbero semplicemente in mano la vita e la morte delle aziende che se ne servono, con possibilità di ricatto e conseguenti guadagni infiniti.
di fatto oggi i social sono importanti come le autostrade, le reti elettriche idriche telefoniche gli oleodotti o gasdotti, di fatto sono dei monopoli naturali e come tali dovrebbero essere normate e gestite, questo dovrebbero farlo gli stati, ed è anche per impedire questo che i social si sono schierati apertamente contro i sovranisti, Trump in primo luogo.
e fuorviante dire se non ti piace facebook o youtube ci sono molte alternative possibili, è come dire che se non puoi aprire il tuo negozio in centro a Milano lo puoi sempre aprire in uno dei tantissimi paesini a pochi minuti di auto, certo, puoi farlo, e se ti va bene riuscirai perfino a sopravvivere.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da RedWine »

Ovidio ha scritto: 9 gen 2021, 20:21
Per me il problema grave non è la censura. Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis, e quindi Zuckerberg può fare quello che vuole con il programma da lui creato ed offerto gratuitamente.

Quello che mi preoccupa, e molto, è il fatto che un privato possa condizionare l'opinione pubblica in modo così forte.

Ci vuole pluralità anche nell'offerta dei social.
"Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis" e mettono il programma a disposizione per puro altruismo... ci rimettono pure dei soldi!
non ti viene il dubbio che se hanno guadagni stratosferici qualcuno in qualche modo paghi? e magari alla fine dei della catena a pagare sia proprio tu?
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da heyoka »

RedWine ha scritto: 10 gen 2021, 11:30
Ovidio ha scritto: 9 gen 2021, 20:21
Per me il problema grave non è la censura. Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis, e quindi Zuckerberg può fare quello che vuole con il programma da lui creato ed offerto gratuitamente.

Quello che mi preoccupa, e molto, è il fatto che un privato possa condizionare l'opinione pubblica in modo così forte.

Ci vuole pluralità anche nell'offerta dei social.
"Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis" e mettono il programma a disposizione per puro altruismo... ci rimettono pure dei soldi!
non ti viene il dubbio che se hanno guadagni stratosferici qualcuno in qualche modo paghi? e magari alla fine dei della catena a pagare sia proprio tu?
Diciamo che un popolo di NON Trotoni, si farebbe sentire, dando una consistente percentuale di cancellazione da Fesbuk.
Io fossi iscritto a Fesbuk, mi cancellerei IMMEDIATAMENTE.....
Se i Milioni di elettori di Trump in Usa e di Salvini e Meloni in Italia si cancellassero da Fesbuk, sarebbe un bel segnale....
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Ovidio
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Re: Articolo illuminante sulla censura di Twitter e altri a Trump

Messaggio da leggere da Ovidio »

heyoka ha scritto: 10 gen 2021, 11:37
RedWine ha scritto: 10 gen 2021, 11:30
Ovidio ha scritto: 9 gen 2021, 20:21
Per me il problema grave non è la censura. Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis, e quindi Zuckerberg può fare quello che vuole con il programma da lui creato ed offerto gratuitamente.

Quello che mi preoccupa, e molto, è il fatto che un privato possa condizionare l'opinione pubblica in modo così forte.

Ci vuole pluralità anche nell'offerta dei social.
"Zuckerberg è un privato, Facebook è gratis" e mettono il programma a disposizione per puro altruismo... ci rimettono pure dei soldi!
non ti viene il dubbio che se hanno guadagni stratosferici qualcuno in qualche modo paghi? e magari alla fine dei della catena a pagare sia proprio tu?
Diciamo che un popolo di NON Trotoni, si farebbe sentire, dando una consistente percentuale di cancellazione da Fesbuk.
Io fossi iscritto a Fesbuk, mi cancellerei IMMEDIATAMENTE.....
Se i Milioni di elettori di Trump in Usa e di Salvini e Meloni in Italia si cancellassero da Fesbuk, sarebbe un bel segnale....
Io già da molto mi son levato da facebook, e mi ci mise mia figlia, non io!
Tenere sempre a mente la „regola d‘oro“
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