Regeni, caso umano o politico?

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Salvo
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Regeni, caso umano o politico?

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Fregate all’Egitto, i genitori di Giulio Regeni: “Denunciamo l’Italia per vendita di armi a Paesi che violano i diritti umani”
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Capisco il dolore inestinguibile dei genitori del giovane ricercatore, e sono con loro solidale, ma non bisogna mai perdere la bussola, neppure in questi tragici momenti. Peraltro si corre il rischio di inopportune strumentalizzazioni. Questa annunciata iniziativa non ha alcuna possibilità giuridica di avere un esito favorevole, per la semplice ragione che lo Stato italiano non può essere penalmente processato davanti ad un tribunale ordinario, non è previsto da nessuna legge. L'avvocato che sta coltivando questa azione non è una penalista, ma una civilista, molto impegnata sul piano politico dei diritti umani, ed è per questo che temo il pericolo di possibili strumentalizzazioni. Il caso Regeni rischia di passare da caso umano a caso politico, senza alcun risultato per i genitori di Giulio, che oltre al loro dolore dovrebbero gestire pure l'inevitabile fango polemico conseguente all'inquinamento politico.
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porterrockwell
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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Salvo ha scritto: 1 gen 2021, 20:53 Fregate all’Egitto, i genitori di Giulio Regeni: “Denunciamo l’Italia per vendita di armi a Paesi che violano i diritti umani”
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Capisco il dolore inestinguibile dei genitori del giovane ricercatore, e sono con loro solidale, ma non bisogna mai perdere la bussola, neppure in questi tragici momenti. Peraltro si corre il rischio di inopportune strumentalizzazioni. Questa annunciata iniziativa non ha alcuna possibilità giuridica di avere un esito favorevole, per la semplice ragione che lo Stato italiano non può essere penalmente processato davanti ad un tribunale ordinario, non è previsto da nessuna legge. L'avvocato che sta coltivando questa azione non è una penalista, ma una civilista, molto impegnata sul piano politico dei diritti umani, ed è per questo che temo il pericolo di possibili strumentalizzazioni. Il caso Regeni rischia di passare da caso umano a caso politico, senza alcun risultato per i genitori di Giulio, che oltre al loro dolore dovrebbero gestire pure l'inevitabile fango polemico conseguente all'inquinamento politico.
Il caso politico c'è stato fin dall'inizio. Io mi taccio su certe considerazioni per non passare da cattivo nei confronti dei genitori di Regeni, ma non taccio affatto su quella che considero una pagliacciata è cioè sulle indagini della procura di Roma. Ogni procura si avvale della sua polizia giudiziaria per le indagini. Sul caso Regeni dove e come hanno indagato? E con quali mezzi? Le indagini in Egitto come le hanno fatte? E con quali mezzi? E all'università britannica, che ha mandato un ingenuo a far la spia in un paese di dubbia democrazia, chi hanno contattato? Chi hanno interrogato? Il bidello forse?
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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Salvo ha scritto: 1 gen 2021, 20:53 Fregate all’Egitto, i genitori di Giulio Regeni: “Denunciamo l’Italia per vendita di armi a Paesi che violano i diritti umani”
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Capisco il dolore inestinguibile dei genitori del giovane ricercatore, e sono con loro solidale, ma non bisogna mai perdere la bussola, neppure in questi tragici momenti. Peraltro si corre il rischio di inopportune strumentalizzazioni. Questa annunciata iniziativa non ha alcuna possibilità giuridica di avere un esito favorevole, per la semplice ragione che lo Stato italiano non può essere penalmente processato davanti ad un tribunale ordinario, non è previsto da nessuna legge. L'avvocato che sta coltivando questa azione non è una penalista, ma una civilista, molto impegnata sul piano politico dei diritti umani, ed è per questo che temo il pericolo di possibili strumentalizzazioni. Il caso Regeni rischia di passare da caso umano a caso politico, senza alcun risultato per i genitori di Giulio, che oltre al loro dolore dovrebbero gestire pure l'inevitabile fango polemico conseguente all'inquinamento politico.
Al di fuori del dolore dei genitori, per il quale provo il giusto rispetto, in questi casi prevalgono la "realpolitik" ma soprattutto gli "affari"...
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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porterrockwell:
"...E all'università britannica, che ha mandato un ingenuo a far la spia in un paese di dubbia democrazia, chi hanno contattato? Chi hanno interrogato? Il bidello forse?"
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E' qui che casca l'asino, cioè la credibilità dell'iniziativa giudiziaria, non tanto della Procura di Roma (che non deve indagare cosa facesse Giulio Regeni in Egitto, ma soltanto chi sono i suoi assassini), ma della famiglia del ricercatore e del suo avvocato, perché fingono di non vedere la mucca nel corridoio, e cioè l'inizio universitario della tragedia e la reale natura dell'incarico che la tutor universitaria aveva conferito a Giulio Regeni. E' una 'dimenticanza' del tutto ingiustificabile ma comprensibile: se la famiglia Regeni attaccasse la docente britannica darebbe indirettamente, implicitamente, ma inequivocabilmente, credito alla posizione del governo egiziano, che, al di là della spiegazione di facciata (rapina di balordi), ha arrestato ed ammazzato Giulio Regeni perché svolgeva improprie ed improvvide funzioni di spioncello alla 007. La contraddizione, tanto evidente quanto dirimente, è trattare il caso Regeni come un caso politico, obliterando però la sua dimensione spionistica. Questa contraddizione è particolarmente evidente non già nel comportamento prudente del governo italiano e nell'azione penale della Procura di Roma, ma nell'iniziativa giudiziaria della famiglia Regeni contro lo Stato italiano.
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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dispiace ma non si possono erdere contratti da miliardi di dollari di export per uno sprovveduto, con quei miliardi ci mangiano migliaia di famiglie in italia
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Sayon
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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Studente ha scritto: 2 gen 2021, 9:56 dispiace ma non si possono erdere contratti da miliardi di dollari di export per uno sprovveduto, con quei miliardi ci mangiano migliaia di famiglie in italia
Si puo' capire il dolore di una madre che chiaramente ha perso la testa, ma e' indiscutibile che il mondo non puo' crollare per l' imprudenza di un ragazzo, che, istigato da una immonda professoressa di Oxford, si e' messo in una situazione pricolosissima. Gli egiziani trattano cosi' chi credono sia una spia. Al massimo la signora Regeni potrebbe chiedere un risarcimento economico all' Egitto, ma non usare l' Italia come strumento politico per esigere vendetta contro agenti di polizia di un Paese straniero. Tanti italiani sono morti (ricoro quel nostro super agente che libero' un'altra sconsiderata sinistra, la Sgrena) e l' Italia non si mosse affatto per acciuffare i respnsabili.
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nerorosso
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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Sayon ha scritto: 3 gen 2021, 0:08
Studente ha scritto: 2 gen 2021, 9:56 dispiace ma non si possono erdere contratti da miliardi di dollari di export per uno sprovveduto, con quei miliardi ci mangiano migliaia di famiglie in italia
Si puo' capire il dolore di una madre che chiaramente ha perso la testa, ma e' indiscutibile che il mondo non puo' crollare per l' imprudenza di un ragazzo, che, istigato da una immonda professoressa di Oxford, si e' messo in una situazione pricolosissima. Gli egiziani trattano cosi' chi credono sia una spia. Al massimo la signora Regeni potrebbe chiedere un risarcimento economico all' Egitto, ma non usare l' Italia come strumento politico per esigere vendetta contro agenti di polizia di un Paese straniero. Tanti italiani sono morti (ricoro quel nostro super agente che libero' un'altra sconsiderata sinistra, la Sgrena) e l' Italia non si mosse affatto per acciuffare i respnsabili.
Forse perchè lo sparatore di Calipari (questo il suo nome) era un soldato U$A, potenza di cui l'Italia è colonia?
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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Sayon ha scritto: 3 gen 2021, 0:08
Studente ha scritto: 2 gen 2021, 9:56 dispiace ma non si possono erdere contratti da miliardi di dollari di export per uno sprovveduto, con quei miliardi ci mangiano migliaia di famiglie in italia
Si puo' capire il dolore di una madre che chiaramente ha perso la testa, ma e' indiscutibile che il mondo non puo' crollare per l' imprudenza di un ragazzo, che, istigato da una immonda professoressa di Oxford, si e' messo in una situazione pricolosissima. Gli egiziani trattano cosi' chi credono sia una spia. Al massimo la signora Regeni potrebbe chiedere un risarcimento economico all' Egitto, ma non usare l' Italia come strumento politico per esigere vendetta contro agenti di polizia di un Paese straniero. Tanti italiani sono morti (ricoro quel nostro super agente che libero' un'altra sconsiderata sinistra, la Sgrena) e l' Italia non si mosse affatto per acciuffare i respnsabili.
Su Regeni ti QUOTO, Sayon, anche se per caso lo viene a sapere mia sorella che è molto amica della mamma di Giulio mi toglie il saluto.
Poi giustamente hai ricordato il caso Sgrena. Io ti aggiungo anche la strage del CERMIS, dove gli assassini erano conosciutissimi ma che, abbiamo loro dato la IMPUNITA', in cambio della liberazione di una Brigatista ROSSA.
Ora non ricordo bene quale colore avesse il Governo Italiano di quel periodo, ma non credo fosse quello giallo-verde e Salvini era uno sconosciuto militante legaiolo.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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nerorosso ha scritto: 3 gen 2021, 0:39

Forse perchè lo sparatore di Calipari (questo il suo nome) era un soldato U$A, potenza di cui l'Italia è colonia?
E per fortuna che eravamo colonia degli USA ci é andata molto meglio che essere colonia dell URSS, hai presente che topaie sono i paesi dell ex patto di varsavia?
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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Studente ha scritto: 3 gen 2021, 14:38
nerorosso ha scritto: 3 gen 2021, 0:39

Forse perchè lo sparatore di Calipari (questo il suo nome) era un soldato U$A, potenza di cui l'Italia è colonia?
E per fortuna che eravamo colonia degli USA ci é andata molto meglio che essere colonia dell URSS, hai presente che topaie sono i paesi dell ex patto di varsavia?
Topaie?!
Ma tu ci sei stato?
Io non ho visitato questi paesi in lungo e in largo, ma nell'89 sono stato a Budapest per 2 settimane e a caso abbiamo girato molti quartieri dal centro alla periferia, e ti assicuro chè anche quartieri popolari tipo Pesterszibet, che a casermoni unisce anche vecchie villette, sono, anche appunto nei "casermoni", più "umani" che non mostri tipo il Corviale o le Vele…
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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nerorosso ha scritto: 3 gen 2021, 15:53
Studente ha scritto: 3 gen 2021, 14:38
nerorosso ha scritto: 3 gen 2021, 0:39

Forse perchè lo sparatore di Calipari (questo il suo nome) era un soldato U$A, potenza di cui l'Italia è colonia?
E per fortuna che eravamo colonia degli USA ci é andata molto meglio che essere colonia dell URSS, hai presente che topaie sono i paesi dell ex patto di varsavia?
Topaie?!
Ma tu ci sei stato?
Io non ho visitato questi paesi in lungo e in largo, ma nell'89 sono stato a Budapest per 2 settimane e a caso abbiamo girato molti quartieri dal centro alla periferia, e ti assicuro chè anche quartieri popolari tipo Pesterszibet, che a casermoni unisce anche vecchie villette, sono, anche appunto nei "casermoni", più "umani" che non mostri tipo il Corviale o le Vele…
Non puoi mettere a confronto quartieri popolari di Budapest con quelli di Roma o Napoli.
Questi ultimi semmai li puoi mettere a confronto con quelli di Tirana o Sofia.
Il Comunismo della Germania Est o della stessa Ungheria non era il Comunismo che c' era a Tirana o a Sofia.
Per capire meglio quello che voglio farti capire, se andavi in Jugoslavia nel 1970, c' era una bella differenza se andavi a Lubiana, Maribor o Fiume, rispetto a quello che vedevi a Sarajevo, Pristina o Nis. Ed eravamo sempre sotto il regime Comunista di Tito.
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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nerorosso ha scritto: 3 gen 2021, 15:53

Topaie?!
Ma tu ci sei stato?
Io non ho visitato questi paesi in lungo e in largo, ma nell'89 sono stato a Budapest per 2 settimane e a caso abbiamo girato molti quartieri dal centro alla periferia, e ti assicuro chè anche quartieri popolari tipo Pesterszibet, che a casermoni unisce anche vecchie villette, sono, anche appunto nei "casermoni", più "umani" che non mostri tipo il Corviale o le Vele…
A voja se ci son stato, son stato anche a Mosca per lavoro
E ho un sacco di amici ed ex colleghi del blocco di varsavia, e tutti mi dicon che abbiamo avuto un culo impensabile a finire sotto "los putos gringos" perché stare soto i russi era una merda.
Ti racconto una barzelletta bulgara dettami da un collega e che ti spega bene come si viveva li
Due signori camminano per strada e uno si lamenta con l altro che con il comunismo e i russi sono schiavi e pure poveri da fare schifo, che la vita é una merda, che le case cadono a pezzi, che si mangia sbobba e non puoi neanche decidere cosa mangiare etc etc
Incrociano due della polizia segreta, quello dei due che non si lamenta gli fa l occhiolino alle guardie.
La sera mentre sta dormendo quello che si lamentava arrivano quelli della polizia segreta, gli suonano alla porta e lo "invitano" a seguirli in caserma. Arrivati in caserma lo legano a una sedia, lo gonfiano di botte ben bene come solo da quelle parti si fa. Dopo mezz ora di pestaggio in cui lo rimproverano dicendogli di essere un ingrato e un disfattista, che vive nel paradiso terrestre, che nn hanno banane da mangiare perché fanno male, che il riscaldamento va e viene perche gli sbalzi di temperatura fortificano il fisico etc etc gli dicono che non possono lasciarlo a piede libero e che lo devono ammazzare, tirano fuori una pistola, gliela puntano alla fronte e gli sparano. Ma la pistola fa clic che era scarica, lo slegano e lo cacciano dalla caserma a calci in culo dicendogli che é fortunato che gli hanno risparmiato la vita e che quindi solo per il fatto che é in vita dovrebbe essere contento e che la sua vita é un paradiso.
Mentre albeggia e torna a casa zoppicante, sputando 2-3 denti dice tra se e se "cazzo siamo cosi poveri che non ci possiamo permettere neanche le pallottole"
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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heyoka ha scritto: 3 gen 2021, 16:11
nerorosso ha scritto: 3 gen 2021, 15:53
Studente ha scritto: 3 gen 2021, 14:38

E per fortuna che eravamo colonia degli USA ci é andata molto meglio che essere colonia dell URSS, hai presente che topaie sono i paesi dell ex patto di varsavia?
Topaie?!
Ma tu ci sei stato?
Io non ho visitato questi paesi in lungo e in largo, ma nell'89 sono stato a Budapest per 2 settimane e a caso abbiamo girato molti quartieri dal centro alla periferia, e ti assicuro chè anche quartieri popolari tipo Pesterszibet, che a casermoni unisce anche vecchie villette, sono, anche appunto nei "casermoni", più "umani" che non mostri tipo il Corviale o le Vele…
Non puoi mettere a confronto quartieri popolari di Budapest con quelli di Roma o Napoli.
Questi ultimi semmai li puoi mettere a confronto con quelli di Tirana o Sofia.
Il Comunismo della Germania Est o della stessa Ungheria non era il Comunismo che c' era a Tirana o a Sofia.
Per capire meglio quello che voglio farti capire, se andavi in Jugoslavia nel 1970, c' era una bella differenza se andavi a Lubiana, Maribor o Fiume, rispetto a quello che vedevi a Sarajevo, Pristina o Nis. Ed eravamo sempre sotto il regime Comunista di Tito.
Heyoka, io non lo so. Se tu hai esperienza diretta mi fido. Come ti dico la mia unica esperienza è stata quella di Budapest ancora col vecchio regime.
L'unica altra mia esperienza è stata poi, nel 2013, un breve passaggio a Spalato, della quale ho visto solo una parte del bellissimo centro e un quartiere credo periferico ma non so quanto, che era comunque descrivibile come villette e piccoli condomini, più pulito del centro, e ben tenuto. Altro su Spalato non so dirti, la mia vacanza croata si concluse a Omis, paesino con molte somiglianze con i paesini liguri, anche se meno montano. Anche questo bello e pulito, rispetto alla Liguria molto meno "cemento selvaggio"...
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Re: Regeni, caso umano o politico?

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heyoka ha scritto: 3 gen 2021, 16:11
Non puoi mettere a confronto quartieri popolari di Budapest con quelli di Roma o Napoli.
Questi ultimi semmai li puoi mettere a confronto con quelli di Tirana o Sofia.
Il Comunismo della Germania Est o della stessa Ungheria non era il Comunismo che c' era a Tirana o a Sofia.
Per capire meglio quello che voglio farti capire, se andavi in Jugoslavia nel 1970, c' era una bella differenza se andavi a Lubiana, Maribor o Fiume, rispetto a quello che vedevi a Sarajevo, Pristina o Nis. Ed eravamo sempre sotto il regime Comunista di Tito.
Il regime di Tito non era nel patto di Varsavia e dalle sue parti non si stava troppo male, sia per ibertá che per qualitá della vita
Ho un sacco di amici da quele parti e anche tra alcuni ci sono "coppie miste". Una mia cara amica negli anni 90 mi raccontava che dal lato di sua madre (Belgrado) negli anni 80 avevano giá il VHS in casa mentre a casa sua lo ha visto 3-4 ani dopo, e fai conto che suo papá era un ingegnere petrolifero, quindi non erano una famiglia di italiani "poveri"
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Studente ha scritto: 3 gen 2021, 16:39
heyoka ha scritto: 3 gen 2021, 16:11
Non puoi mettere a confronto quartieri popolari di Budapest con quelli di Roma o Napoli.
Questi ultimi semmai li puoi mettere a confronto con quelli di Tirana o Sofia.
Il Comunismo della Germania Est o della stessa Ungheria non era il Comunismo che c' era a Tirana o a Sofia.
Per capire meglio quello che voglio farti capire, se andavi in Jugoslavia nel 1970, c' era una bella differenza se andavi a Lubiana, Maribor o Fiume, rispetto a quello che vedevi a Sarajevo, Pristina o Nis. Ed eravamo sempre sotto il regime Comunista di Tito.
Il regime di Tito non era nel patto di Varsavia e dalle sue parti non si stava troppo male, sia per ibertá che per qualitá della vita
Ho un sacco di amici da quele parti e anche tra alcuni ci sono "coppie miste". Una mia cara amica negli anni 90 mi raccontava che dal lato di sua madre (Belgrado) negli anni 80 avevano giá il VHS in casa mentre a casa sua lo ha visto 3-4 ani dopo, e fai conto che suo papá era un ingegnere petrolifero, quindi non erano una famiglia di italiani "poveri"
Sulla Jugoslavia, io ho voluto farVi presente la differenza di tenore di vita che c' era in Slovenia, rispetto al Kossovo, Macedonia e Serbia del Sud.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
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