Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Holubice
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Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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E' un progetto internazionale, capitanato dalla Germania, volto a tappezzare il Sahara e la penisola arabica di centrali elettriche mosse da specchi ustori (la vecchia leggenda di Archimede).

Progetto Desertec

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Rubbia sosteneva che un impianto del genere, di 200 km di lato, produrrebbe l'energia per tutta la Terra. Le cisterne che concentrano i raggi del solo in un unico punto contengono un liquido diverso al posto dell'acqua, simile ai concimi chimici, così da raggiungere i 550°C e garantire energia anche di notte. E, installando le macchine nel deserto, la fornitura è assicurata per tutto l'anno. Quello sotto, è uno dei tanti impianti che sono stati costruiti.

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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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preferisco un sano nucleare alla francese. Infatti se vediamo quanto la Germania ha speso in incentivi alle rinnovabili e quanta CO2 emette e vediamo quanto ha speso la Francia in nucleare e quanto emette il confronto é impietoso, il nucleare vince a mani basse.
Il nucleare, incidenti inclusi di fukushima e chernobyl uccide al TWh di energia generata meno del fotovoltaico, perchè gli installatori ogni tanto dai tetti cadono...
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Ovidio
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Studente ha scritto: 29 nov 2020, 15:11 preferisco un sano nucleare alla francese. Infatti se vediamo quanto la Germania ha speso in incentivi alle rinnovabili e quanta CO2 emette e vediamo quanto ha speso la Francia in nucleare e quanto emette il confronto é impietoso, il nucleare vince a mani basse.
Il nucleare, incidenti inclusi di fukushima e chernobyl uccide al TWh di energia generata meno del fotovoltaico, perchè gli installatori ogni tanto dai tetti cadono...
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Ovidio ha scritto: 29 nov 2020, 15:52
Studente ha scritto: 29 nov 2020, 15:11 preferisco un sano nucleare alla francese. Infatti se vediamo quanto la Germania ha speso in incentivi alle rinnovabili e quanta CO2 emette e vediamo quanto ha speso la Francia in nucleare e quanto emette il confronto é impietoso, il nucleare vince a mani basse.
Il nucleare, incidenti inclusi di fukushima e chernobyl uccide al TWh di energia generata meno del fotovoltaico, perchè gli installatori ogni tanto dai tetti cadono...
Se vogiamo decarbonizzare dobbiamo parlare seriamente di nucleare
il problema è lo stoccaggio delle scorie radioattive.
Esattamente, la fissione nucleare non è la soluzione a lungo termine. Lo sarebbe la fusione, ma lo studio è lungi dall'ottenere lo scopo.
Vero è che le energie che chiamiamo rinnovabili non lo sono del tutto, vedasi i materiali con cui si costruiscono gli impianto fotovoltaici, l'inquinamento acustico delle pale eoliche e il peso ambientale delle dighe idroelettriche.
Si dovrà sempre trovare un compromesso tra natura "selvaggia" e "civilizzazione umana".
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Crossfire ha scritto: 29 nov 2020, 15:55
Ovidio ha scritto: 29 nov 2020, 15:52
Studente ha scritto: 29 nov 2020, 15:11 preferisco un sano nucleare alla francese. Infatti se vediamo quanto la Germania ha speso in incentivi alle rinnovabili e quanta CO2 emette e vediamo quanto ha speso la Francia in nucleare e quanto emette il confronto é impietoso, il nucleare vince a mani basse.
Il nucleare, incidenti inclusi di fukushima e chernobyl uccide al TWh di energia generata meno del fotovoltaico, perchè gli installatori ogni tanto dai tetti cadono...
Se vogiamo decarbonizzare dobbiamo parlare seriamente di nucleare
il problema è lo stoccaggio delle scorie radioattive.
Esattamente, la fissione nucleare non è la soluzione a lungo termine. Lo sarebbe la fusione, ma lo studio è lungi dall'ottenere lo scopo.
Vero è che le energie che chiamiamo rinnovabili non lo sono del tutto, vedasi i materiali con cui si costruiscono gli impianto fotovoltaici, l'inquinamento acustico delle pale eoliche e il peso ambientale delle dighe idroelettriche.
Si dovrà sempre trovare un compromesso tra natura "selvaggia" e "civilizzazione umana".
è un discorso di volontà politica (leggi voti), non di tecnologia. A Orvieto la radioattività naturale é > di quella della no exclusion zone di fukushima, eppure nessuno si sogna di far evacuare Orvieto.
Il discorso è lungo e tencico e sono al lavoro per finire un paio di report epr cui non psso scrivereu n bel papirone ben dcumentato.
PEro voglio giusto solo dire che nel 2013 la Svizzera ha appaltato alla Holtec (US) lo smaltimento delle scorie nucleari e chiesto garanzie sulla socrezza dei contenitori. Qui il video del contenitore che rimane intero dopo essere colpito da un missile a 1000 km/h
https://videos.files.wordpress.com/lhQ1 ... et_dvd.mp4

Uno deve guardare sempre le alternative: per fare turbine a vento si usano terre rare, estratte in % bassisisme da alcuni minerali, e gli scarti di quel ciclo di produzione sono una cosa aberrante...

*ci sono scorie ad alta, media e bassa radioatività, quelle pericolose sono quelle ad alta radioattività ma sono anche quelle che decadono prima. Quelle a bassa radioattività sono i guanti dell infermiere che ha maneggiato gli isotopi n radioterapia etc e sono in volume molto magiori.
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Studente ha scritto: 29 nov 2020, 16:46 è un discorso di volontà politica (leggi voti), non di tecnologia. A Orvieto la radioattività naturale é > di quella della no exclusion zone di fukushima, eppure nessuno si sogna di far evacuare Orvieto.
Il discorso è lungo e tencico e sono al lavoro per finire un paio di report epr cui non psso scrivereu n bel papirone ben dcumentato.
PEro voglio giusto solo dire che nel 2013 la Svizzera ha appaltato alla Holtec (US) lo smaltimento delle scorie nucleari e chiesto garanzie sulla socrezza dei contenitori. Qui il video del contenitore che rimane intero dopo essere colpito da un missile a 1000 km/h
https://videos.files.wordpress.com/lhQ1 ... et_dvd.mp4

Uno deve guardare sempre le alternative: per fare turbine a vento si usano terre rare, estratte in % bassisisme da alcuni minerali, e gli scarti di quel ciclo di produzione sono una cosa aberrante...

*ci sono scorie ad alta, media e bassa radioatività, quelle pericolose sono quelle ad alta radioattività ma sono anche quelle che decadono prima. Quelle a bassa radioattività sono i guanti dell infermiere che ha maneggiato gli isotopi n radioterapia etc e sono in volume molto magiori.
Grid parity

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"... Grid parity (or socket parity) occurs when an alternative energy source can generate power at a levelized cost of electricity (LCOE) that is less than or equal to the price of power from the electricity grid. The term is most commonly used when discussing renewable energy sources, notably solar power and wind power. Grid parity depends upon whether you are calculating from the point of view of a utility or of a retail consumer.[1]
Reaching grid parity is considered to be the point at which an energy source becomes a contender for widespread development without subsidies or government support. It is widely believed that a wholesale shift in generation to these forms of energy will take place when they reach grid parity.
Germany was one of the first countries to reach parity for solar PV in 2011 and 2012 for utility-scale solar and rooftop solar PV, respectively.[2]:11 By January 2014, grid parity for solar PV systems had already been reached in at least nineteen countries.[3]
Wind power reached grid parity in some places in Europe in the mid 2000s, and has continued to reduce in price. ..." (CONTINUA NEL LINK)

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Questi dati sono falsi? Ho letto in altri posti che l'energia da solare e eolico ha ormai un prezzo identico, in qualche caso più basso, delle fonti tradizionali. Il problema è che sono incostanti, e non ci assicurano la fornitura in ogni condizione climatica. Ecco perché ripongo tante speranze nella ricerca applicata alle nuove batterie, in modo che costino pochissimo e possano immagazzinare energia per mandare avanti intere città.

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Le ultime pale eoliche senza attriti sono garantite 450 anni: ovvero, una volta issate e chiuse per bene, non necessitano di manutenzioni per tutto quel tempo. Non penso che lo stesso si possa dire delle centrali atomiche le quali, già a distanza di 40 anni dal varo, siamo costretti a dismetterle. E, fatto non secondario, il vento e il sole non si pagano. L'uranio sì.

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Anche sul fronte del fotovoltaico, i prezzi stanno costantemente abbassandosi. E i nuovi modelli che utilizzano la perovskite potrebbero avere un'efficienza superiore al 40% e costi di produzione molto più bassi di ora.

Ecco la perovskite, il minerale che renderà più efficienti i pannelli fotovoltaici


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"... Con la perovskite i costi di produzione potrebbero essere notevolmente inferiori grazie all'abbondanza dei materiali attivi e ad un metodo di fabbricazione più semplice, in quanto avviene a basse temperature ed è estendibile su larga scala. Secondo i ricercatori, addirittura i costi dei pannelli potrebbero scendere a 10-20 centesimi di dollaro per watt. Un bel risparmio rispetto agli attuali 75 centesimi di dollaro a watt. Se la perovskite potesse effettivamente abbattere così tanto i costi di produzione del fotovoltaico, secondo il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti l'energia così prodotta potrebbe competere con quella derivata dai combustibili fossili. Questo comporterebbe un'espansione esponenziale della diffusione delle energie rinnovabili con conseguente impatto positivo sull'ambiente e sulla qualità della vita dell'uomo..."


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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Holub, ho fatto per anni il lobbista di energie e materiali rinnovabili, e abbiamo sempre usato lo secchietto delle allodole del prezzo basso del kWh da vento e sole per far scucire piú soldini ai cittadini e regalarli alle grosse compagnie. Inoltre chi spinge per le variabili rinnovabili sono le compagnie del gas naurale, perché la centrale a gas a ciclo chiuso e combinato ha una risposta molto veloce all aumento di richiesta di elettricitá quando c é bisogno, in questa maniera si assicurano un ruolo chiave e possono oltre che farsi pagare per il gas usato chiedere anche qualche soldino in piú alle tue tasche per dire "eh, ma io sono necessario a mantenere stabile il sistema".

Funziona cosi:
Il prezzo dell elettricità é dato dal costo della generazione del kWh, dal costo di integrazione (connetti il pannello alla rete elettrica), dal costo che devi pagare per far scorrere la tua elettricità sulla rete di proprietà di qualcun altro che deve bilanciare la elettricitá buttata dentro da te e succhiata dal signr Catrone mentre guarda la TV e dalle tasse.
Il costo basso delle rinnovabili é basso relativamente al kWh generato. Fino a che una rinnovabile variabile e non programmabile (vento e solare) raggiunge il 30-40% del totale dell energia del grid i costi si integrazione son ancora accettabili e i costi per bilanciare la variabilitá delle rinnovabili sono alti ma ancora pagabili, pur facendo sborsare di piú il cittadino. Quando passi quella soglia i costi di integrazioni e di stabilitá della rete iniziano a schizzare alle stelle per motivi proprio termodinamici e ingegneristici. Si arriva al punto in cui anche se ti "regalano" il pannello solare e la turbina a vento (quindi CAPEX = 0) e un OPEX bassisimo, quasi a zero, la componente di integrazione e trasporto di quel extra kWh che hai generato inizia a costare cosi tanto che rende proibitivo il costo.
Questo le multinazionali eleriche lo sanno, infatti Enel si fa bella al mondo dicendo che con il suo green power ha trovato la quadra, masolo perché i costi di integrazionee distribuzione ce li mette il cittadino (cioè tu e io in IT, Mr. Schwarz in DE e Mr. Van Dyck in NL etc etc).

Serve qundi o investire di piú in stoccagio (e ti voglio vedere a fare batterie che durino 1 settimana per la classica settimana di bonaccia invernale sul mare del nord), dove si stima che se tutto va benissimo, i minerali anche al aumento di domanda rimarrranno a prezzi bassi e che faremo i piú ottimisti salti tecnologici etc (quindi lo scenario che noi lobbisti usiamo per convincere il politico di turno ad aprire il portafoglio mentre invece i numer son peggiori tanto paga il cittadini chi se ne incula) si arriverà forse a 125 $/MWh elettricitá stoccato e riimmesso nella rete quando serve nel 2050, cifre piú realistiche son tra i 200 e 250 $/MWh.
Se noti i paesi con la maggior penetrazione di rinnovabili variabili nella rete sono quelli che hanno l elettricità piú cara, IT, DE, DK etc proprio per questo discorso di sopra.
Alla fine, un buon nucleare é abbondante, costa il giusto ed e´stabile ed é concentrato dove serve e uccide meno persone per unita di energia generata, perché non considerarlo?
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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In effetti la Francia ha un prezzo al kilowatt ora più basso del nostro e di quello dei ...

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... tedeschi. Questo è fuori di dubbio, un fatto incontrovertibile. Semmai si riuscisse ad arrivare ad un 40% (effettivo) di energia prodotta da fonti rinnovabili sarebbe già un bel prendere, e per 40% intendo anche l'energia necessaria a muovere auto e camion. Inserire nel mix anche energia ricavata dal nucleare contribuirebbe a non immettere CO2 in atmosfera e a costi relativamente bassi. Tu, giustamente, sostieni che gli ambientalisti portano inconsapevolmente acqua al mulino dei petrolieri, e che gli extra costi finiranno sulle spalle dei consumatori. Io vedo il bicchiere mezzo pieno, ovvero colossali investimenti che rendono sempre più efficienti il fotovoltaico e l'eolico e sempre più convenienti le batterie (nel grafico sotto il prezzo di kilowatt ora, anno su anno).

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Sai, c'era il buon Twain che ripeteva sempre che al mondo "Ci sono le bugie piccole, ci sono le bugie grosse, e poi ci sono le statistiche..." La povera Jessica, nostra amica comune, sosteneva che il prezzo basso dell'energia nucleare francese è dovuto alla politica (francese) che dirotta il costo della costruzione delle centrali sul bilancio della difesa; un po' come la Fiat che negli anni ottanta ti vendeva la Panda ad un prezzo molto più basso della Polo, ma poi si faceva pagare tutti gli stabilimenti dallo Stato con la Cassa del Mezzogiorno. Non so che dirti, non sono in grado di distinguere il vero dal falso.

Se è vero che che Tesla produrrà a breve batterie in grado di reggere l'uso per milioni di chilometri e che Toyota ne realizzerà altre che si caricano in pochi minuti, beh, forse quei soldi in più che spendo in bolletta saranno stati ben spesi... Una cosa è certa: Orvieto sarà molto radioattiva, ma la metà del territorio della Bielorussia è così contaminato che è quasi inutilizzabile per l'agricoltura. Le loro mucche sono tirate sù con foraggio locale per i primi mesi, poi le alimentano con fieno dall'estrero, per abbasare la loro radioattività. E questo avverrà per i prossimi 25.000 anni...

The Three Mile Island, Chernobyl, Fukushima... Americani, Russi, Giapponesi, un po' come in una vecchia barzelletta, a ben vedere, la cazzata col tempo è scappata a tutti. E ci voglio 25.000 anni per metterci una pezza...


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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Ehi, questa spacca...!

Arriva la batteria per auto che si ricarica in 10 minuti

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"... Un team di ingegneri della Penn State University ha sviluppato una batteria al litio ferro fosfato con un'autonomia di 250 miglia (circa 400 chilometri) e che si ricarica in 10 minuti.
"Abbiamo sviluppato una batteria per i veicoli elettrici del mercato di massa che raggiungeranno la parità di costi con i veicoli con un motore a combustione", ha affermato Chao-Yang Wang, professore di ingegneria chimica e professore di scienza e ingegneria dei materiali, nonché direttore dell'Electrochemical Engine Center presso la Penn State.
"Non ci sarà più ansia da autonomia e questa batteria è davvero conveniente." I ricercatori sostengono anche che la batteria dovrebbe avere una durata complessiva di 2 milioni di miglia (più di 3 milioni di chilometri)..." (CONTINUA NEL LINK)



Se è tutto vero, una vettura elettrica costerà meno di una a combustione. Ed aprirà la strada alle batterie domestiche di massa, quelle che accumuleranno l'energia prodotta dai pannelli di giorno e la rilasceranno la notte. Probabilmente, con i pannelli riusciremo anche a scaldare casa, mandando a fare in €u/o le municipalizzate che ci forniscono il metano...


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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Probabilmente, con i pannelli riusciremo anche a scaldare casa, mandando a fare in €u/o le municipalizzate che ci forniscono il metano...
Non dimenticare che in Italia ci sono anche le ACCISE.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Ovidio
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

Messaggio da leggere da Ovidio »

Holubice ha scritto: 20 gen 2021, 19:15 Ehi, questa spacca...!

Arriva la batteria per auto che si ricarica in 10 minuti

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"... Un team di ingegneri della Penn State University ha sviluppato una batteria al litio ferro fosfato con un'autonomia di 250 miglia (circa 400 chilometri) e che si ricarica in 10 minuti.
"Abbiamo sviluppato una batteria per i veicoli elettrici del mercato di massa che raggiungeranno la parità di costi con i veicoli con un motore a combustione", ha affermato Chao-Yang Wang, professore di ingegneria chimica e professore di scienza e ingegneria dei materiali, nonché direttore dell'Electrochemical Engine Center presso la Penn State.
"Non ci sarà più ansia da autonomia e questa batteria è davvero conveniente." I ricercatori sostengono anche che la batteria dovrebbe avere una durata complessiva di 2 milioni di miglia (più di 3 milioni di chilometri)..." (CONTINUA NEL LINK)



Se è tutto vero, una vettura elettrica costerà meno di una a combustione. Ed aprirà la strada alle batterie domestiche di massa, quelle che accumuleranno l'energia prodotta dai pannelli di giorno e la rilasceranno la notte. Probabilmente, con i pannelli riusciremo anche a scaldare casa, mandando a fare in €u/o le municipalizzate che ci forniscono il metano...


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Le tasse sono come i papi. Dismessa una tassa se ne fa un'altra.
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Re: Impianti solari di Archimede (a concentrazione)

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Ovidio ha scritto: 20 gen 2021, 20:20
Le tasse sono come i papi. Dismessa una tassa se ne fa un'altra.


Ma queste non sono tasse. Uno, con una grossa batteria domestica, può divenire totalmente indipendente dai fornitori...

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... Tesla le sta già vendendo, ma sono ancora troppo costose. Invece di 5.500 dollari, devono arrivare a costare 500 dollari. Il costo del fotovoltaico è del 75% inferiore a 10 anni fa. Ormai è possibile tappezzare tutto il tetto, e tutto il parcheggio di pannelli.

La ricerca applicata alle batterie sono la nostra più grande speranza.



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