Perche in politica non esistono idee nuove, ma rifritture di quelle considerate "nuove" nei tempi passati. Quamdo invece dovrebbe esistere solo una politica, quella ideale che in passato era rappresentata dagli anziani, ovvero le persone considerate piu' esperte e piu' sagge. Questo rimane anche l' ideale di un governo di adesso: pwrsone esperte, moderate, lungimiranti che abbiano a cuore solo il bene del Paese e che siano anche aperti verso i migliori dell' esterno, visti non come 'stranieri" ma come popoli amici. Questo in realta' non e' ne' retorica ne' un sogno: e' l'unica prospettiva per un governo saggio e duraturo. Ma purtroppo, come successo in Italia anche di recente, ci sara' sempre qualcuno che scoprira' l' acqua calda, ovvero il cosiddetto "nuovo", il 'cambio' o meglio la rifrittura di idee gia' avute, e ampiamente fallite, nel passato. Non c'e' nulla di nuovo sotto il sole.Ovidio ha scritto: 30 ott 2020, 19:12 Perché non provare a formulare idee nuove in politica?
In fondo nel forum politico abbiamo personaggi in grado di fare critiche costruttive e proposte condivisibili.
Perché non provare ad utilizzare queste potenzialità, se non altro a puro scopo dialettico?
Sottoscrivo, ripropongo e metto a discussione quanto Heyoka scrisse nel post «Europa si, Europa no»:
In uno spirito di vera Unione e solidarietà io credo che l' Europa dovrebbe nascere sul principio della MASSIMA autonomia amministrativa e legislativa possibile da dare ai territori ( Land, Regioni e Comuni) e delegare alla Confederazione solo le competenze che da sole i Land, le Regioni e i Comuni non sono in grado di gestire in maniera ottimale. Penso perciò alle Forze Armate, alla politica estera, alla politica monetaria ( con una Banca Centrale autonoma dalle Banche private), alla politica di solidarietà nei confronti dei Land, Regioni e Comuni più disagiati e una Corte di Giustizia Speciale per redimere questioni extraterritoriali.
Ogni singolo Land o Regione membro della Confederazione, ha diritto ad avere un numero uguale di rappresentanti nel Parlamento Europeo.
( Principio simile a quello che avevano le Banche cooperative che assegnavano il diritto di un voto in assemblea per ogni singolo azionista e non secondo le azioni possedute).
I Rappresentanti del Parlamento Europeo eleggono il Presidente della Confederazione, danno la fiducia al Governo del Presidente e fanno le leggi che riguardano la amministrazione dei Poteri del Governo Federale.
In pratica, secondo questo mio modo di vedere una Europa veramente Federale e Solidale, gli Stati membri demograficamente più piccoli non sono schiacciati dal peso dei grandi, in quanto sono rappresentati in Parlamento da un numero uguali di parlamentari.
In questo modo, oltre evitare rischi di strapotere da parte di qualche membro troppo grande, si eviterebbe il rischio di essere schiacciati dal peso di NON poter espellere o fare fallire qualche stato, SOLO perchè è troppo grande.
Va da sè che Germania, Italia, Spagna, Polonia, Francia non avrebbero più interesse ad entrare in Europa per come sono strutturati adesso ma potrebbero essere presenti come Baviera, Sassonia, Berlino, Wuttemberg, Turingia ecc. Triveneto, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Meridione, Etruria, ecc. Catalogna, Galizia, Andalusia, Castiglia, Baschi, Canarie, ecc. Corsica, Normandia, Provenza, Occitania, Aquitania, Loira, ecc.
Pomerania, Podolia, Prussia, Pomerelia, ecc.
Una Unione Europea rappresentata in Parlamento da oltre 100 stati membri rappresentanti dei VARI territori Europei, con pari dignità tra di loro.
Vorrei procedere per passi. Accoglierei la tua osservazione se fosse così, ma heyoka propone alla base della sua idea di Europa il fatto che sia costituita da staterelli di dimensioni comparabili, per cui allo stato attuale riproporrei alla critica la concezione di heyoka:Valerio ha scritto: 1 nov 2020, 5:47 PS. Heyoka, con il suo ideale di "un voto per ogni territorio" ripropone il modello che ha fatto fallire l'ONU, dove il voto del Botswana vale quanto il voto della Cina.
Ai quali va aggiunto il principio che un Singolo Stato, può decidere di USCIRE dalla Confederazione, pagando i suoi Debiti ed una penale PRESTABILITA, e la Federazione può espellere un Singolo Stato perché ritenuto NON IDONEO a rimanere nella Federazione.Ovidio ha scritto: 1 nov 2020, 8:28Vorrei procedere per passi. Accoglierei la tua osservazione se fosse così, ma heyoka propone alla base della sua idea di Europa il fatto che sia costituita da staterelli di dimensioni comparabili, per cui allo stato attuale riproporrei alla critica la concezione di heyoka:Valerio ha scritto: 1 nov 2020, 5:47 PS. Heyoka, con il suo ideale di "un voto per ogni territorio" ripropone il modello che ha fatto fallire l'ONU, dove il voto del Botswana vale quanto il voto della Cina.
Molti stati di piccola dimensione indipendenti su tutto tranne che su
- difesa
- politica estera
- commercio
- comune sostegno
Si chiama sussidiarietà, ed è la base del Federalismo.Ovidio ha scritto: 1 nov 2020, 8:28Vorrei procedere per passi. Accoglierei la tua osservazione se fosse così, ma heyoka propone alla base della sua idea di Europa il fatto che sia costituita da staterelli di dimensioni comparabili, per cui allo stato attuale riproporrei alla critica la concezione di heyoka:Valerio ha scritto: 1 nov 2020, 5:47 PS. Heyoka, con il suo ideale di "un voto per ogni territorio" ripropone il modello che ha fatto fallire l'ONU, dove il voto del Botswana vale quanto il voto della Cina.
Molti stati di piccola dimensione indipendenti su tutto tranne che su
- difesa
- politica estera
- commercio
- comune sostegno
Il FEDERALISMO Valerio non e' una idea "nuova". E' antichissima, una delle forme praticate anche 2000 anni fa. Gli USA sono una federazione, la URSS era una federazione, la stessa Germania e' una federazione. E' quindi un'ottima VECCHIA idea. L' Europa indubbiamente potrebbe puntarci magari cominciando con un nucleo di nazioni piu avanzate. Ma per farlo in Europa bisogna saperlo proporlo in maniera costruttiva.Valerio ha scritto: 1 nov 2020, 5:47 Le idee, perché nuove, non è detto siano vincenti.
Se accade nella Scienza, Copernico e Galileo, ma ancora oggi con le diatribe sul virus, cosa vuoi che possa capitare con la politica.
Questo forum ha discusso a lungo di Federalismo. E su 4 gatti che formulavano pensieri non c'era mai accordo. Su niente.
La stessa opposizione è divisa, all'alba di un imminente disastro dei governativi. E sto parlando di noi.
Non si riesce nemmeno a parlare di Sovranismo, che viene subito confuso col nazionalismo, come il Federalismo veniva confuso col separatismo.
E quando si cerca di mettersi almeno d'accordo sui termini, spuntano subito questioni di lana caprina o voli pindarici.
Quando vorrai fare un po' di brainstorming io ci sarò, ma tu dovrai imbottirti di tranquillanti.
PS. Heyoka, con il suo ideale di "un voto per ogni territorio" ripropone il modello che ha fatto fallire l'ONU, dove il voto del Botswana vale quanto il voto della Cina.
Per arrivare a una federazione di unita' territoriali (ad esempio le Venezie e la Baviera austro-tedesca) devi PRIMA passare attraverso ad una Europa Federale di Stati. E' un processo graduale d' integrazione seguito da una distribuzuine di autorita' a livelli piu' bassi. Ecco perche io mi oppomgo all' anti-Europeismo che invece si sta dimostrando molto utile in caso di Pandemia e richiesta di fondi speciali per emergenze. Solo con una Europa politicamente integrata si potra' arrivare a un federalismo diffuso.Federalismo delle nazioni che consenta quindi di avre una maggioranza di leggi LOCALI, come si fa appunto negli USA.Valerio ha scritto: 3 nov 2020, 5:24 Non mi piace l'idea stessa di una Federazione di Nazioni. È fallimentare, è solo un miscuglio di egoismi nazionalististici, come per tanti anni ha dimostrato l'ONU ed oggi si ripropone con la bislacca struttura dell'UE.
Parlo da sempre di una dissoluzione delle nazioni in un insieme di Unità Territoriali (UT), che si possano poi unire nel principio della Sussidiarietà fuori da ogni confine nazionale.
È un'idea in due tempi: distruzione e ricostruzione. Ma resto sempre fedele al principio democratico che 1 vale 1.
Quinti ogni UT "peserà" in ogni votazione in base al numero aggiornato dei suoi Cittadini.
Requisito per ogni UT una accertata autosufficienza economica. E non ritengo che la contemporanea presenza di UT grandi e piccole rappresenti una qualsivoglia "minaccia" per la significatività delle piccole, in quanto le materie nelle quali si voterà nel Consiglio Federale riguarderanno solo materie nelle quali occorrerà la massima coesione.
Questo in breve. Nessuna delle attuali Federazioni ricalca questo schema, tranne Svizzera ed Austria.
Quindi se non "nuova" come idea, sarà sicuramente più moderna delle esistenti.
Questo in breve. Ma non sono riuscito mai, in questo Forum, a sviluppare costruttivamente un progetto grezzo da proporre ad un insieme più vasto, come un editore od un partito. Solo critiche e questioni di lana caprina, senza apporti migliorativi. Nel mio caso il brainstorming ha fallito. Con buona pace di Ovidio.
Il problema risiede nello strapotere della Germania, nella sicumera della Francia, nell'imbellità dell'Italia.Sayon ha scritto: 3 nov 2020, 14:41Per arrivare a una federazione di unita' territoriali (ad esempio le Venezie e la Baviera austro-tedesca) devi PRIMA passare attraverso ad una Europa Federale di Stati. E' un processo graduale d' integrazione seguito da una distribuzuine di autorita' a livelli piu' bassi. Ecco perche io mi oppomgo all' anti-Europeismo che invece si sta dimostrando molto utile in caso di Pandemia e richiesta di fondi speciali per emergenze. Solo con una Europa politicamente integrata si potra' arrivare a un federalismo diffuso.Federalismo delle nazioni che consenta quindi di avre una maggioranza di leggi LOCALI, come si fa appunto negli USA.Valerio ha scritto: 3 nov 2020, 5:24 Non mi piace l'idea stessa di una Federazione di Nazioni. È fallimentare, è solo un miscuglio di egoismi nazionalististici, come per tanti anni ha dimostrato l'ONU ed oggi si ripropone con la bislacca struttura dell'UE.
Parlo da sempre di una dissoluzione delle nazioni in un insieme di Unità Territoriali (UT), che si possano poi unire nel principio della Sussidiarietà fuori da ogni confine nazionale.
È un'idea in due tempi: distruzione e ricostruzione. Ma resto sempre fedele al principio democratico che 1 vale 1.
Quinti ogni UT "peserà" in ogni votazione in base al numero aggiornato dei suoi Cittadini.
Requisito per ogni UT una accertata autosufficienza economica. E non ritengo che la contemporanea presenza di UT grandi e piccole rappresenti una qualsivoglia "minaccia" per la significatività delle piccole, in quanto le materie nelle quali si voterà nel Consiglio Federale riguarderanno solo materie nelle quali occorrerà la massima coesione.
Questo in breve. Nessuna delle attuali Federazioni ricalca questo schema, tranne Svizzera ed Austria.
Quindi se non "nuova" come idea, sarà sicuramente più moderna delle esistenti.
Questo in breve. Ma non sono riuscito mai, in questo Forum, a sviluppare costruttivamente un progetto grezzo da proporre ad un insieme più vasto, come un editore od un partito. Solo critiche e questioni di lana caprina, senza apporti migliorativi. Nel mio caso il brainstorming ha fallito. Con buona pace di Ovidio.
Mi sembra di capire che sul FINE siamo abbastanza vicini....Ovidio ha scritto: 3 nov 2020, 14:54Il problema risiede nello strapotere della Germania, nella sicumera della Francia, nell'imbellità dell'Italia.Sayon ha scritto: 3 nov 2020, 14:41
Per arrivare a una federazione di unita' territoriali (ad esempio le Venezie e la Baviera austro-tedesca) devi PRIMA passare attraverso ad una Europa Federale di Stati. E' un processo graduale d' integrazione seguito da una distribuzuine di autorita' a livelli piu' bassi. Ecco perche io mi oppomgo all' anti-Europeismo che invece si sta dimostrando molto utile in caso di Pandemia e richiesta di fondi speciali per emergenze. Solo con una Europa politicamente integrata si potra' arrivare a un federalismo diffuso.Federalismo delle nazioni che consenta quindi di avre una maggioranza di leggi LOCALI, come si fa appunto negli USA.
Per non parlare dell'Euro.
Date queste premesse ne risulta che la via migliore è uscire dall'Europa.
A. Se si vuole il federalismo delle regioni, si deve passare per una federazione europeaheyoka ha scritto: 3 nov 2020, 15:06Mi sembra di capire che sul FINE siamo abbastanza vicini....Ovidio ha scritto: 3 nov 2020, 14:54
Il problema risiede nello strapotere della Germania, nella sicumera della Francia, nell'imbellità dell'Italia.
Per non parlare dell'Euro.
Date queste premesse ne risulta che la via migliore è uscire dall'Europa.
È sui mezzi per arrivarci che siamo. Un pò troppo bisticcioni.
Io sono più sulla linea di Ovidio ma mi va bene anche quella di Sayon, se non nascondesse migliaia di insidie e trabocchetti.