Mostro crudele, impietoso il paragone tra Vladimir Vladimirovic e il nostrano chierico…porterrockwell ha scritto: 2 gen 2020, 20:12 Nel prossimo anno celebreremo i 75 anni della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Con tutto il cuore mi congratulo con i soldati di prima linea e gli operai di prima linea, con le persone delle generazioni più anziane, con tutti coloro che hanno attraversato le prove più difficili per il bene nostro e per il futuro della nostra Patria durante le vacanze di Capodanno. Mi inchino davanti a voi!
Ragazzi, e noi dobbiamo accontentarci del parroco Mattarella !!!
Credo che Porter volesse semplicente paragonare il discorso (e la personalita) di Putin con le soporifere esternazioni (e la personalità) di fine anno delcuneoman ha scritto: 2 gen 2020, 20:57 Noi almeno l'abbiamo vinta.
Mi sfugge il punto... Dovremmo cercare di invadere la Jugoslavia o l'Abissinia? (scherzo, è che non ho capito cosa volevi dire)
Non solo il PdR, da noi tutti i politici fanno solo discorsi soporiferi, di circostanza o elettorali. Non abbiamo nessuno al momento che rappresenti l'Italia o sono discorsi vuoti o contro qualcuno, mai che rappresentino tutti noi. Al max tutti loro!!Shamash ha scritto: 2 gen 2020, 21:52 Bellissimo discorso che rimarca con vigore e orgoglio i valori di coesione e di Patria, di un passato comune costruito con fatica e di un forte senso di appartenenza comune.
In Italia sarebbe improponibile, non solo perché non dotati di un Presidente così carismatico, bensì soprattutto perché questi [giustissimi] valori da noi sono un tabù, quasi fossero banditi. Parlare di Patria fa subito scattare il binomio con Fascismo, da parte di chi non comprende alcunché oltre la punta del proprio naso. Bisogna agire sui valori, ritrovare una forza comune e lottare (in senso metaforico, s'intende) tutti insieme per difenderli e tramandarli alle generazioni future.
Il discorso del Presidente, quindi, è solo la ciliegina sulla torta. Ma qui manca addirittura il pasticciere che prepari la torta...![]()
Esatto, ma il problema di fondo è che rispecchiano un sentimento comune (o meglio la mancanza di un sentimento comune) che fa sentire tutti italiani, fieri della Nazione di cui si è parte, dei valori che l'hanno costituita, da chi ha perso la vita per difenderla e che ce l'ha consegnata. Tutti i politici dovrebbero avere a cuore il Paese e farlo prosperare ne sarebbe la logica conseguenza.cuneoman ha scritto: 2 gen 2020, 22:35 Non solo il PdR, da noi tutti i politici fanno solo discorsi soporiferi, do circostanza o elettorali. Non abbiamo nessuno al momento che rappresenti l'Italia o sono discorsi vuoti o contro qualcuno, mai che rappresentino tutti noi. Al max tutti loro!!
Al momento l'unica che si avvicina a tali valori è la Meloni, che fa più leva sulla Patria e sull'unione di tutti in quanto italiani.
È quello che ho espresso, in altri termini. I politici occupano poltrone proprio per questo scopo (o meglio occuperebbero, perché nella pratica conta solo lo stipendio e la posizione). Un Paese deve essere migliorato costantemente e fatto prosperare.cuneoman ha scritto: 2 gen 2020, 22:49 Non esiste nessuno che vede l'Italia come una nazione forte e che vuole migliorarla, farla crescere, creare le infrastrutture che mancano, con il sorriso e la speranza.
Se ti sfugge il punto, leggi il post di Shamas. E quando parli degli altri politici nostrani devi sempre tener conto del contesto in cui parlano e della funzione che ricoprono. Una cosa è parlare in un comizio altra cosa parlare alla nazione da capo dello statocuneoman ha scritto: 2 gen 2020, 20:57 Noi almeno l'abbiamo vinta.
Mi sfugge il punto... Dovremmo cercare di invadere la Jugoslavia o l'Abissinia? (scherzo, è che non ho capito cosa volevi dire)