Riporto qui mio commento ad articolo di giornale, visibile al link seguente:
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/gu ... lla-guerra
Ecco il testo del mio commento, già inviato altrove sul Web:
Hamas e il Governo di Israele hanno opposti scopi ed uguali intenti: non sono interessati a cambiare condizioni oramai divenute disumane da tanto tempo. Il monoteismo non è interessato a luoghi e divinità dei luoghi ma a Dio in sé stesso e non è questa la logica che sta prevalendo negli eventi ma nostalgia e revanscismo. L'ebraismo nasceva apolide dopo la sconfitta coi romani, nella coscienza che il precedente movimento religioso, quello cui si riferisce il nostro Antico Testamento anche, fosse ormai finito. L'islam non è vincolato alla figura storica di Maometto e alla geografia araba. Esistono vari Maometti nella storia islamica e ci sono anche gli ottomani e i turchi e altri; la copia fisica del Corano non è più che tale, la dottrina dice che dalla Matrice in Dio vi possono o potrebbero essere varie versioni fisiche, peraltro esistono musulmani che pensano che l'attuale versione sia autentica solo in un senso già da adesso assai precario. In ogni caso non sono scadenze storiche e parametri geografici a fare la vera religiosità islamica. Lo stesso dicasi del rapporto del cristianesimo coi luoghi storici menzionati nella Bibbia. Le Scritture cristiane valgono per i riferimenti a Dio e non in qualità di scritti, non per sopravvalutare la storia e la geografia sognandoci sopra. Ma prevale la logica degli idoli e la vendetta tribale reiterata con le armi moderne e contemporanee non è più di contrasto alla peggiore faida. Difatti la situazione è sempre più penosa. Va considerato che l'esercito israeliano - ne fu pubblicato - iniziava durante questo conflitto a organizzare gli attacchi mediante l'uso dell'AI. Tale AI non è realmente basata su serie applicazioni logaritmiche ed è fatta con dialoghi fittizi uomo-macchina che imitano la dialettica del pensiero umano senza dar luogo a risultati esenti da deformazioni o proprio errori; inoltre tutto dipende dai dati che si vogliono immettere e i comandi israeliani non hanno sufficiente considerazione e rispetto per la realtà palestinese. Un disastro che traspare dal resoconto dell'articolo, che evidenzia insensibilità e macchinosità delle manovre dell'apparato bellico israeliano!
MAURO PASTORE