in Italia ci sono ancora nostalgici di "quando c'era Lui"Leno Lazzari ha scritto: 30 mar 2025, 18:07 In molti quì farebbero bene a rileggersi la storia dei paesi baltici che
da appena vent'anni si sono (quasi del tutto e non completamente)
tolti dal groppone gli anfibi dell'Unione Sovietica e sarei un tantinello
più cauto al vostro posto dal calduccio del Mediterraneo nel criticarli
per la loro russofobia, anche perché proprio recentemente Putin li a
presi un po' di mira .
E più o meno lo stesso vale per la Polonia .
https://www.limesonline.com/limesplus/v ... -14658335/
una cosa è trasferirsi in uno stato diverso, altra cosa è cambiare residenza nel proprio stato di appartenenza, dopo 45 tra le repubbliche baltiche e la russia, c'erano solo confini amministrativi, come tra veneto e lombardia.Vento ha scritto: 30 mar 2025, 17:13 @RedWine
Gli anglo, non c è dubbio, hanno fatto il lavaggio del cervello ai baltici, a sostegno delle proprie mire geopolitiche, scatenando la loro paranoia ed il loro velleitario e ridicolo nazionalismo. Però trovo giusto e saggio quanto sopra, la negazione dei diritti politici alla minoranza russa, anzi a qualunque minoranza. Quando Giovanni Sartori si rifugiò negli USA nel ‘68, ottenne la residenza, ma solo i diritti civili, non poteva votare insomma, e trovava giusto questo.
si si siheyoka ha scritto: 27 mar 2025, 16:18 E quelli che non sono lobotomizzati, come il mio amico Serge, fanno gli schizzinosi e disertano le Urne.
E questo è ancora PEGGIO, perché Chi non ha la capacità di intendere e volere, È GIUSTIFICATO.
Gli altri No, perché diventano COMPLICI.
e per un paese come l'Estonia che l'ultima scottatura se l'é presa appenaRedWine ha scritto: 1 apr 2025, 7:44 in Italia ci sono ancora nostalgici di "quando c'era Lui"
e anche nostalgici dell'Unione Sovietica e soprattutto dell'ideologia che la sosteneva
e incredibilmente ci sono moltissime persone che non si rassegnano alla scomparsa di un "nemico" morto e defunto oltre trent'anni fa, tanto da continuare a richiamare in vita il suo fantasma.
saggezza popolare:
"Chi si è scottato con l'acqua calda, ha paura anche di quella fredda"
https://www.proverbi.net/chi-si-e-scott ... la-fredda/
Sarà davvero "soltanto" russofobia ingiustificata oppure, chessò vogliaRedWine ha scritto: 1 apr 2025, 8:02 una cosa è trasferirsi in uno stato diverso, altra cosa è cambiare residenza nel proprio stato di appartenenza, dopo 45 tra le repubbliche baltiche e la russia, c'erano solo confini amministrativi, come tra veneto e lombardia.
in italia abbiamo minoranze sinti e rom, ma per quanto mi stiano sui coglioni per certe loro abitudini (...) non mi sognerei mai di limitarne la cittadinanza o i diritti civili.
dopo il 45 le minoranze estoni furono perseguitate adesso, che sono diventati maggioranza, si vendicano su coloro che percepiscono come i loro nemici storici, anche se questi cittadini di origine russa (ma non solo) fossero discendenti da Stalin o dagli Zar.
continuando su questa strada non si va da nessuna parte, si preparano solo ulteriori disastri
neppure gli ucraini del dombas avevano voglia di tornare sotto la Russia.Leno Lazzari ha scritto: 1 apr 2025, 13:44 Sarà davvero "soltanto" russofobia ingiustificata oppure, chessò voglia
da parte dei nostalgici di tornare sotto la Russia ?
Questo sarebbe interessante da sapere .
E' logico che se si potesse scegliere. un cittadino preerirebbe vivere in un altro Paese che non sia la Russia, in vista che questo Paese viene discriminato in tutto, anche nello sport, dove la russofobia e' arrivata al punto di VIETARE la bandiera russa. Nel tennis, gli atleti possono giocare solo se acettano di non esser identificati come russi! Ed eccl la Kasatkina (tennist russa) che diventa "Australiana. Non per passione, ma perche vuole vivere in pace. La russofobia e' imperante ed e' DETTATA dal mondo occidentale, capace di vedere le magagne russe, ma non quelle USA o di Isreale, o delle stesse Francia, Romania ed Estonia. Occorre ribellarsi a queste imposizioni che solo creano conflitti. Dove sono quelle meravigliose democrazie alle quali attribuiamo solo pregi e liberta'? Chi e' senza peccato tiri la prima pietra. L' Italia NON HA ALCUN INTERESSE a seguire l' andazzo "DETTATO "di ostracizzare Russia, Cina, Iran e altre nazioni di turno. Adesso basta con la partecipazione a guerre VOLUTE per indebolire queste nazioni. Fra l' altro, queste guerre non le vinceremmo mai. I tempi sono cambiati, e LORO hanno piu ragioni di noi per combatterle.RedWine ha scritto: 1 apr 2025, 14:18 neppure gli ucraini del dombas avevano voglia di tornare sotto la Russia.
la crimea si, ma la crimea era un corpo estraneo in ucraina, russa da sempre, mal sopportava il governo ucraino qualunque fosse, ma non credo che neppure loro fossero disposti a fare una guerra per rientrare in quella che hanno sempre considerato la madrepatria.
in dombas si parlavano due lingue, peraltro strettamente imparentate, come strettamente imparentate erano moltissime famiglie russe e ucraine, ma anche chi parlava russo nativamente si considerava ucraino, non russo, come un austriaco si considera austriaco e non tedesco, nonostante parlino la stessa lingua, quando scoppiò, o meglio, fu provocata da ingerenze esterne la guerra civile che sfociò nella secessione non di rado all'interno della stessa famiglia c'era chi stava con i secessionisti russi e chi con il governo di kiev.
ma se il tuo stesso governo comincia a varare leggi per discriminarti alla fine la reazione è ovvia e naturale, non si puo vivere in un paese dove non sei libero di parlare studiare o informarti nella tua lingua.
Per poter giudicare la situazione estone bisognerebbe sapere se gliRedWine ha scritto: 1 apr 2025, 14:18 neppure gli ucraini del dombas avevano voglia di tornare sotto la Russia.
la crimea si, ma la crimea era un corpo estraneo in ucraina, russa da sempre, mal sopportava il governo ucraino qualunque fosse, ma non credo che neppure loro fossero disposti a fare una guerra per rientrare in quella che hanno sempre considerato la madrepatria.
in dombas si parlavano due lingue, peraltro strettamente imparentate, come strettamente imparentate erano moltissime famiglie russe e ucraine, ma anche chi parlava russo nativamente si considerava ucraino, non russo, come un austriaco si considera austriaco e non tedesco, nonostante parlino la stessa lingua, quando scoppiò, o meglio, fu provocata da ingerenze esterne la guerra civile che sfociò nella secessione non di rado all'interno della stessa famiglia c'era chi stava con i secessionisti russi e chi con il governo di kiev.
ma se il tuo stesso governo comincia a varare leggi per discriminarti alla fine la reazione è ovvia e naturale, non si puo vivere in un paese dove non sei libero di parlare studiare o informarti nella tua lingua.