IL femminicidio esiste e come. Farebbe bene il Pastore a starsene zitto. Il negarlo e' da vigliacchi. Non puo' essere considerato un omicidio "normale' perche e' un omicidio basato sul fatto che si vuole dominare una persona proprio perche e' una donna. Le pene devono essere inasprite soprattutto a livelo "percosse: e "minacce verbali" perche' gli ammazzamenti sono solo il vertice di un iceberg di violenza. l' uomo conserva istinti "bestiali" che manifesta soprattutto nelle guerre. In assenze delle guerre si sfoga con le donne. E' anche da osservare che gli autori sono speso uomini apparentementi gentili d fragili che non azzarderebbero a sfidare un uomo. E allora si rifanno sulle donne.PhyroSphera ha scritto: 10 mar 2025, 22:29 Con linguaggio giornalistico che fa sembrare cosa già ultimata, è stato annunciato un nuovo disegno di légge:
https://www.interno.gov.it/it/notizie/f ... schema-ddl
Così sul sito Ansa:
https://www.ansa.it/sito/notizie/politi ... 46eed.html
L'avversione verso una donna in quanto donna è ipotizzabile ma impossibile ad accadere. Siamo cioè nella fantapolitica. I cani in competizione con l'umana razza potrebbero avere certi sentimenti, non gli umani, ma le léggi per gli animali andrebbero espresse con le dovute specificazioni. In ragione di una situazione particolare si potrebbe fare una légge a tutela delle donne senza ledere il principio dell'uguaglianza di fronte alla légge di tutti, maschi e femmine, e senza privilegiare alcuno... Ma se si volesse vederci chiaro, ci si accorgerebbe che da tanto tempo ormai le donne coi litigi che creano fanno morire di più dei maschi con la propria gelosia. Inoltre: se si fa l'articolo bis sull'omicidio, per le strade, il giudice deve comportarsi di conseguenza anche per le vie d'acqua. Cioè: se si specifica una tutela per la donna, anche se non è scritto bisogna applicare anche una tutela per gli uomini, i maschi. Perché mai mancare di scrittura? Nella illusione che le donne non siano anche loro protagoniste di una grave violenza diffusa. Il caso più estremo: i delitti materni sono impuniti, le vittime, più maschi che femmine, sono perseguitate, consegnate alla malasanità sin da piccole, agenti dell'ordine e restanti sono peggio che omertosi. Da una parte c'è un maschilismo prepotente, ma dietro c'è un femminismo dittatoriale, che - per esempio - fa ricattare i padri sfruttando anche le norme sull'aborto. Dovrebbe intervenire la Polizia di Stato contro questo progetto di légge, il quale agita un incubo e offende la parità di genere. Come légge, sarebbe nulla perché non esiste negli umani l'odio contro le donne in quanto donne. Il fatto è che le parole a volte disturbano e creano guai e non c'è da stare allegri con Stati che ospitano insignifcanze e contraddizioni. Le parole sbagliate diventano strumento del delitto di Stato, tra masse che non intendono cosa sia una causa verso lo Stato e che vogliono essere succubi ma coi loro elementi infiltrati negli Stati stessi, come la "ministra" che va vantando l'incubo e vuol far tacere sui maschicidi.
MAURO PASTORE
Risposte come quella di "Sayon" sono anche tentativi di spostare il significato delle parole. Non avevo scritto che il femminicidio non esiste, ma che non esiste nella forma prevista nel nuovo disegno di légge. L'essere umano è completamente tale, non ha residui bestiali. Lo prova scientificamente la Teoria psicologica dei cosiddetti Archetipi e in fin dei conti l'esistenza dell'antropologia. La spiegazione dell'uomo che si sente debole coi maschi e si sfoga con la donna non è abbastanza psicologica per essere reale e vale come descrizione di un eventuale fatto, non della sua causa. Non siamo delle piante rampicanti che trovato difficile un muro si elevano sopra un altro. Nessun animale è così stupido e noi siamo definiti per la razionalità. Il fatto di uccidere una donna per dominare una persona donna non esiste se non come scusa di chi si spaccia mostruosamente calunniando l'umanità e in particolare la mascolinità. Tentare di fare una légge dando àdito agli incubi non è accettabile. Non è un errore di chi vaneggia innocentemente. L'aggressività naturale dell'essere umano non va questionata. Siamo fatti così vivendo come siamo fatti ed è inutile lamentarsi di ciò che siamo - di come Dio ci ha creati. L'aggressività maschile è diversa da quella femminile ma questa non è meno temibile: cambiano perlopiù strumenti, situazioni, tattiche.Sayon ha scritto: 11 mar 2025, 0:42 IL femminicidio esiste e come. Farebbe bene il Pastore a starsene zitto. Il negarlo e' da vigliacchi. Non puo' essere considerato un omicidio "normale' perche e' un omicidio basato sul fatto che si vuole dominare una persona proprio perche e' una donna. Le pene devono essere inasprite soprattutto a livelo "percosse: e "minacce verbali" perche' gli ammazzamenti sono solo il vertice di un iceberg di violenza. l' uomo conserva istinti "bestiali" che manifesta soprattutto nelle guerre. In assenze delle guerre si sfoga con le donne. E' anche da osservare che gli autori sono speso uomini apparentementi gentili d fragili che non azzarderebbero a sfidare un uomo. E allora si rifanno sulle donne.
Non stai ricevendo intimidazioni, ma un invito alla cautela. L' aggressivita' maschile e' derivata dalla sopravvivenza della "bestialita'" dell' uomo primitivo che si va allievando con il pasare del tempo, ma che sopravvive soprattutto nell' ambito militare (l' istinto di combattere) e sociale (soprattutto verso le donne). Essendo il problema REALE (l' 80% degli omidici di "coppia" sono in realta' femminicidi) qualsiasi commento che contraddica la necessita' di prendere seri ed immediati provvedimenti verso gli UOMINI colpevoli del reato di violenza verso le donne, non fa che ritardare il processo di cambiare la mentalita' mascolina. I nostri istinti primordiali sono migliorabili, la gente e' meno violenta degli anni passati, e in Italia siamo meno violenti della maggioranza delle altre nazioni. Ma occorre prendere provvedimenti perche ci sono ancora troppi femminicidi in Italia , troppi abusi verso la donna, troppe minacce e percosse che non vengono denunciate. Dovremmo vergognarci dei nostri istinti sia nel caso delle guerre (che dovrebbero essere considerate incivili e bandite) che delle donne (che dovrebbero essere punite molto piu severamente, anche al solo livello di minaccia).PhyroSphera ha scritto: 11 mar 2025, 23:53 Risposte come quella di "Sayon" sono anche tentativi di spostare il significato delle parole. Non avevo scritto che il femminicidio non esiste, ma che non esiste nella forma prevista nel nuovo disegno di légge. L'essere umano è completamente tale, non ha residui bestiali. Lo prova scientificamente la Teoria psicologica dei cosiddetti Archetipi e in fin dei conti l'esistenza dell'antropologia. La spiegazione dell'uomo che si sente debole coi maschi e si sfoga con la donna non è abbastanza psicologica per essere reale e vale come descrizione di un eventuale fatto, non della sua causa. Non siamo delle piante rampicanti che trovato difficile un muro si elevano sopra un altro. Nessun animale è così stupido e noi siamo definiti per la razionalità. Il fatto di uccidere una donna per dominare una persona donna non esiste se non come scusa di chi si spaccia mostruosamente calunniando l'umanità e in particolare la mascolinità. Tentare di fare una légge dando àdito agli incubi non è accettabile. Non è un errore di chi vaneggia innocentemente. L'aggressività naturale dell'essere umano non va questionata. Siamo fatti così vivendo come siamo fatti ed è inutile lamentarsi di ciò che siamo - di come Dio ci ha creati. L'aggressività maschile è diversa da quella femminile ma questa non è meno temibile: cambiano perlopiù strumenti, situazioni, tattiche.
Quel che avevo scritto era ed è addirittura salvifico e ne ricevevo intimidazioni. È indice della situazione che sto mostrando.
MAURO PASTORE
Sì, la questione è piuttosto complessa da discutere. Bisogna sempre pensare che noi in quanto animali, perché anche se non vogliamo ricordarlo siamo sempre animali, abbiamo al ancora le strutture primitive che ci aiutavano a gestirci nella nostra vita primitiva. Questi centri inferiori sono tuttora attivi nel nostro cervello. Si tratta proprio di centri cerebrali inferiori, i quali sono si primitivi ma in quanto tali molto molto potenti. Invece la nostra corteccia celebrale è recente, molto evoluta, diciamo che è sofisticata rispetto ai centri inferiori, ma sotto certi aspetti meno potente; quindi in determinate situazioni che vanno a stimolare i nostri istinti primordiali, regolati appunto da questi centri inferiori, la nostra corteccia celebrale viene sopraffatta, per così dire. Le nostre capacità di gestire queste situazioni vengono soccombono a meno che l’individuo non abbia avuto una potente. Io sottolineo potente, educazione. Perché solo una educazione che insegni al nostro cervello superiore a gestire e a controllare gli istinti primitivi può dare all’individuo chances di reprimere certe reazioni. Purtroppo questo non sempre accade, infatti ci sono degli episodi di violenza del tutto inaspettati, tipo quando una persona estremamente educata calma che per tutta la vita non ha mai dato cenno di violenza improvvisamente aggredisce qualcuno uccide qualcuno o così via. L’attacco, l’istinto di fuggire, l’istinto di combattere per difendersi sono istinti primordiali, sono gli istinti che ci hanno fatto sopravvivere fino ad oggi e sono istinti che non difficilmente spariranno perché hanno a che fare proprio con la sopravvivenza. Anche il dominio su una donna fa parte purtroppo di questi istinti, perché ha a che fare con la trasmissione del proprio genoma. Èbcosì è inutile storcere il naso e dire noi siamo esseri superiori. Dobbiamo avere sempre di fronte e chiaro quello che siamo effettivamente, la nostra natura, e in base a questo costruire le nostre strategie educative per i nostri giovani, per i nostri figli, per i nostri bambini. Ci sono poi altri aspetti, ovvero quelli legati alla carattere determinato geneticamente di un individuo, che ne determina quindi le sue caratteristiche comportamentali. Ci sono persone che sono più riflessive, ci sono persone che sono più dinamiche e che si devono muovere. Ci sono persone più portate al combattimento, ci sono persone più portate alle arti… questo perché perché la natura, o Dio, ha pensato a tutto. All’interno di una comunità ci devono essere diverse figure, con peculiarità diverse, per cui ci sono le figure che hanno più capacità di raziocinio, i capi, ci sono le persone che hanno più capacità di combattere, deputati alla difesa del del dell’insediamento ovvero i guerrieri o i cacciatori. Sono cose che veramente se ci si pensa e riflette ci possono anche spaventare, ma dobbiamo farci i conti perché non possiamo venir meno da ciò che che siamo. Tutto questo preambolo per dire che la mancanza la deficienza di educazione che caratterizza il nostro tempo, quindi famiglie assenti, genitori assenti, tutto delegato alla scuola, hanno fatto sì che gli istinti primordiali abbiano sempre più prevalenza sui comportamenti desiderabili e evoluti gestiti dalla corteccia cerebrale.Valerio ha scritto: 12 mar 2025, 4:36 L'argomento è talmente complesso che richiede reali competenze in campo psicologico e sociologico.
Cercate, per una volta, di parlare di cose complicate senza i necessari strumenti cognitivi, restando aperti ad opinioni anche contrastanti senza individuare "nemici" negli utenti che si esprimono con liberalità a volte fastidiosa.
il problema è reale, ma non capisco perchè ci debbano essere pene differenziate, un omicidio è tale sia che sia fatto da un uomo o da una donna o che la vittima sia un uomo o una donna, lo stesso dicasi della violenza fisica, certo la maggioranza delle volte la donna ne è vittima, ma nei casi che la vittima sia un uomo la cosa è meno grave?Sayon ha scritto: 12 mar 2025, 1:56 Non stai ricevendo intimidazioni, ma un invito alla cautela. L' aggressivita' maschile e' derivata dalla sopravvivenza della "bestialita'" dell' uomo primitivo che si va allievando con il pasare del tempo, ma che sopravvive soprattutto nell' ambito militare (l' istinto di combattere) e sociale (soprattutto verso le donne). Essendo il problema REALE (l' 80% degli omidici di "coppia" sono in realta' femminicidi) qualsiasi commento che contraddica la necessita' di prendere seri ed immediati provvedimenti verso gli UOMINI colpevoli del reato di violenza verso le donne, non fa che ritardare il processo di cambiare la mentalita' mascolina. I nostri istinti primordiali sono migliorabili, la gente e' meno violenta degli anni passati, e in Italia siamo meno violenti della maggioranza delle altre nazioni. Ma occorre prendere provvedimenti perche ci sono ancora troppi femminicidi in Italia , troppi abusi verso la donna, troppe minacce e percosse che non vengono denunciate. Dovremmo vergognarci dei nostri istinti sia nel caso delle guerre (che dovrebbero essere considerate incivili e bandite) che delle donne (che dovrebbero essere punite molto piu severamente, anche al solo livello di minaccia).
SI E MENO GRAVE, perche' quasi sempre la donna uccide l' uomo dopo essere stata sottoposta a offese morali e fisiche per un lungo tempo; perche la donna e' fisicamengte meno forte dell' uomo; perche se c'e una percentuale cosi' alta di omicidida parte dell' uomo vuol dire che esistono altre probabilita' di ripetizione; perche occorre scoraggiare l; uomo dal farlo, Io proporrei l' ergastolo senza possibilita' di chiedere una abbreviazione della pena. Se l'uomo si comporta come un animale occorre scoraggiare le nuove generazioni, quelli dei giovani, a non ripetere la cosa. Io sinceramente resto sconsiolagto a vedere come ragazzi di 16-24 anni trattano le loro ragazze, E' la che nasce la necessita del dominio che poi sfocia nel delitto. Nel caso dele donne e' diverso visto che i delitti sono 4 volte minori. Le attuali pene sono piu che sufficienti per controllare la situzione, mentre per gli uomini sembra che non bastino. Se sono cosi duro verso gli uomini, e' perche chi commette questi delitti e' quasi sempre un vigliacco che vuole rifarsi sul sesso piu debole.RedWine ha scritto: 12 mar 2025, 16:26 il problema è reale, ma non capisco perchè ci debbano essere pene differenziate, un omicidio è tale sia che sia fatto da un uomo o da una donna o che la vittima sia un uomo o una donna, lo stesso dicasi della violenza fisica, certo la maggioranza delle volte la donna ne è vittima, ma nei casi che la vittima sia un uomo la cosa è meno grave?
Senza fare tante discussioni, la percentuali di uomini che uccidono donne e' MOLTO piu alta di quella delle donne che uccidono uomini. E la percentuale di uomini che picchiano ed insultano le donne e' ancotra piu alta, rendendo quindi molti "maschicidi" da parte delle donne perfettamente giustificati. Questi reati vengono commessi soprattutto nell' ambiente domestico fra le eta' 35-55. Succede che l'uomo abituato a fare da "padrone" non vuole accettare che la donna possa avere attivita' ed OPINIONI diverse dalle sue. Non vedo ALCUNA GIUSTIFICAZIONE per questa anomalia. Il trattarli alla stessa mania sarebbe un'anomalia. Facciamola finita con l' uomo che uccide, e puniamolo severamente prima che uccida,proteggendo le donne che cercano di fuggire dalle loro grinfie.Vento ha scritto: 12 mar 2025, 22:55 Demagogia dei soliti excomunisti, oggi globalisti, che strumentalizzano fascie sociali per ricavarne consenso e potere, salvo poi mollarli al loro destino, come i mitici operai, tanto non gliene frega niente.
Non dimenticate che il maschio è il figlio di sua madre, che lo ha fatto e plasmato in un certo modo per qualche sua ragione.
Le vittime donne sono ancora di più perché perlopiù fisicamente più deboli e meno abituate all'aggressione fisica. Ma questo vale anche per gli uomini miti o non palestrati. Perché allora non punire più severamente quelli fisicamente più robusti?
L'ultima tappa del delirio dell'egalité sarà il taglio dei piedi dei più alti, per farli uguali ai bassi.
Comunque mi pare, osservando la cronaca, che siano in aumento i maschicidi (il correttore politically correct mi cambia sempre in moschicidi), anche all'arma bianca. L'ultimo che ho segnalato, col coltello, molto maschile direi. Quindi il delirio dell'UGUAGLIANZA sta dando i suoi frutti e presto non ci saranno più maschi e femmine e sarete contenti.
Assolutamente esaustiva.Acido ha scritto: 12 mar 2025, 15:37 Sì, la questione è piuttosto complessa da discutere. Bisogna sempre pensare che noi in quanto animali, perché anche se non vogliamo ricordarlo siamo sempre animali, abbiamo al ancora le strutture primitive che ci aiutavano a gestirci nella nostra vita primitiva. Questi centri inferiori sono tuttora attivi nel nostro cervello. Si tratta proprio di centri cerebrali inferiori, i quali sono si primitivi ma in quanto tali molto molto potenti. Invece la nostra corteccia celebrale è recente, molto evoluta, diciamo che è sofisticata rispetto ai centri inferiori, ma sotto certi aspetti meno potente; quindi in determinate situazioni che vanno a stimolare i nostri istinti primordiali, regolati appunto da questi centri inferiori, la nostra corteccia celebrale viene sopraffatta, per così dire. Le nostre capacità di gestire queste situazioni vengono soccombono a meno che l’individuo non abbia avuto una potente. Io sottolineo potente, educazione. Perché solo una educazione che insegni al nostro cervello superiore a gestire e a controllare gli istinti primitivi può dare all’individuo chances di reprimere certe reazioni. Purtroppo questo non sempre accade, infatti ci sono degli episodi di violenza del tutto inaspettati, tipo quando una persona estremamente educata calma che per tutta la vita non ha mai dato cenno di violenza improvvisamente aggredisce qualcuno uccide qualcuno o così via. L’attacco, l’istinto di fuggire, l’istinto di combattere per difendersi sono istinti primordiali, sono gli istinti che ci hanno fatto sopravvivere fino ad oggi e sono istinti che non difficilmente spariranno perché hanno a che fare proprio con la sopravvivenza. Anche il dominio su una donna fa parte purtroppo di questi istinti, perché ha a che fare con la trasmissione del proprio genoma. Èbcosì è inutile storcere il naso e dire noi siamo esseri superiori. Dobbiamo avere sempre di fronte e chiaro quello che siamo effettivamente, la nostra natura, e in base a questo costruire le nostre strategie educative per i nostri giovani, per i nostri figli, per i nostri bambini. Ci sono poi altri aspetti, ovvero quelli legati alla carattere determinato geneticamente di un individuo, che ne determina quindi le sue caratteristiche comportamentali. Ci sono persone che sono più riflessive, ci sono persone che sono più dinamiche e che si devono muovere. Ci sono persone più portate al combattimento, ci sono persone più portate alle arti… questo perché perché la natura, o Dio, ha pensato a tutto. All’interno di una comunità ci devono essere diverse figure, con peculiarità diverse, per cui ci sono le figure che hanno più capacità di raziocinio, i capi, ci sono le persone che hanno più capacità di combattere, deputati alla difesa del del dell’insediamento ovvero i guerrieri o i cacciatori. Sono cose che veramente se ci si pensa e riflette ci possono anche spaventare, ma dobbiamo farci i conti perché non possiamo venir meno da ciò che che siamo. Tutto questo preambolo per dire che la mancanza la deficienza di educazione che caratterizza il nostro tempo, quindi famiglie assenti, genitori assenti, tutto delegato alla scuola, hanno fatto sì che gli istinti primordiali abbiano sempre più prevalenza sui comportamenti desiderabili e evoluti gestiti dalla corteccia cerebrale.
Non so se sono stata sufficientemente esaustiva….