Sarà inevitabile, finalmente si sono svegliati.
Certo che sarà inevitabile, soprattutto adesso con questa crisi economica che mette in ginocchio interi settori dell’economia in Germania e in vista dei dazi di Trump, che per essere combattuti necessitano una economia europea sana, in salute che senza adeguati rifornimenti di gas, non costosi, non sarà possibile.
Vento ha scritto: 6 feb 2025, 16:44 Il dilemma profondo dell Europa è la scelta di campo tra Occidente e Oriente ed il gas è al centro del problema. Musk aiuta AfD ad andare al governo, ma il prezzo potrebbe essere la conferma della dipendenza tedesca dall impero americano e quindi la rinuncia alle risorse orientali, gas russo e mercato cinese. Trump non accetterebbe un ritorno al passato. L Europa è la preda, sia per Biden che per Trump, non un amico da aiutare.
Bisogna vedere cos'accadrà e se l'UE annullerà le elezioni, niente è scontato.Vento ha scritto: 6 feb 2025, 16:44 Il dilemma profondo dell Europa è la scelta di campo tra Occidente e Oriente ed il gas è al centro del problema. Musk aiuta AfD ad andare al governo, ma il prezzo potrebbe essere la conferma della dipendenza tedesca dall impero americano e quindi la rinuncia alle risorse orientali, gas russo e mercato cinese. Trump non accetterebbe un ritorno al passato. L Europa è la preda, sia per Biden che per Trump, non un amico da aiutare.
La Germania è già un satellite USA, è lo schiavo principale dal '45 e le è quasi impossibile uscire da questo penoso stato. Penso che non lo vogliano né Trump, né Musk. Troppo comodo lo schiavo operoso e così è per il Giappone: non li molleranno mai. Musk e Trump vogliono solo sconfiggere l'élite sinistra di Bruxell, perché è consustanziale col loro nemico interno dem, il nascente ma ora al tramonto mondo globalista, evoluzione del comunista e del liberale, sostituendola con quella sovranista, a patto però che sovranista lo sia solo a parole, come la nostra meloncina ha ben capito. Già AfD ha perso qualcosa agli occhi dei sostenitori amicheggiando con Musk e quindi nascondendo la sua avversione verso l'impero americano.vatel ha scritto: 6 feb 2025, 17:26 Bisogna vedere cos'accadrà e se l'UE annullerà le elezioni, niente è scontato.
Io credo che AFD farà parte dei sovranisti europei, in cui c'è anche Orban, amico di Putin e non sono così sicuro che la Germania diverrà un satellite degli USA: se tutti i sovranisti si coalizzeranno potrebbero rappresentare qualcosa di inedito che magari deciderà con la propria testa.
E' vero che Musk cercherà di intrufolarsi ovunque, ma non so se sia solo per un profitto personale, io credo che a lui interessi veramente un'Europa forte.
D'accordissimo e infatti Putin disse a noi e agli USA che il nemico era la Cina non la Russia: purtroppo la cialtronaggine di USA e UK hanno vinto sulla ragione e questi sono i risultati. Regalare la Russia all'Asia è stato un puro suicidio.Vento ha scritto: 6 feb 2025, 18:34 La Germania è già un satellite USA, è lo schiavo principale dal '45 e le è quasi impossibile uscire da questo penoso stato. Penso che non lo vogliano né Trump, né Musk. Troppo comodo lo schiavo operoso e così è per il Giappone: non li molleranno mai. Musk e Trump vogliono solo sconfiggere l'élite sinistra di Bruxell, perché è consustanziale col loro nemico interno dem, il nascente ma ora al tramonto mondo globalista, evoluzione del comunista e del liberale, sostituendola con quella sovranista, a patto però che sovranista lo sia solo a parole, come la nostra meloncina ha ben capito. Già AfD ha perso qualcosa agli occhi dei sostenitori amicheggiando con Musk e quindi nascondendo la sua avversione verso l'impero americano.
Liberarsi degli USA e più in generale del nuovo Occidente, fatto di inglesi, americani, ebrei e arabi, sarà difficile. Eppure è il naturale destino dell'Europa, quello di unirsi alla Russia e formando così l'Eurasia: infatti la Russia è europea come noi, mentre gli angloamericani non lo sono più dal 1600 ed oggi addirittura sono gli ebrei a dichiararsi il nuovo Occidente. Come predetto da Hungtington stiamo entrando nel tempo della realpolitick e delle civiltà, non più delle semplici nazioni, né tantomeno degli accrocchi artificiali come l'Europa attuale. Da qui l'urgenza di capire questo processo per governarlo, capendo a quale cultura noi italiani possiamo ragionevolmente appartenere, per non restare res nullius come ora. Io direi l'Europa, per la lunga storia comune, la famiglia linguistica e religiosa affine, ma senza gli angloamericani, che ormai hanno una consistenza di civiltà autonoma, l'Occidente, mentre ebrei ed arabi stanno finalmente andando verso una loro unità, la civiltà semita, anche se non se sono ancora accorti (ma Trump, anche se poco portato alle astrazioni, forse lo ha intuito).
Forse non ci siamo capiti, Vatel. In genere si parla di Occidente come una entità coesa, una civiltà, per dirla con Huntington, pensando ad Europa e America e forse Australia come un tutt'uno e il Putin che citi si rivolge a questa entità. Io da tempo vedo le cose altrimenti. GB, USA, Australia, NZ e Canada sono una entità coesa per lingua, cultura, religione (capitalismo) e autopercezione e non a caso di definiscono i 5 occhi o AUKUS. Insomma in caso di guerra mondiale sarebbero uniti contro chiunque altro, come già avvenuto. L'Europa invece non fa più parte dell'Occidente, anche se non l'ha ancora capito. E' colonizzata e succube dell'Occidente, che è altra cosa.vatel ha scritto: 8 feb 2025, 12:18 D'accordissimo e infatti Putin disse a noi e agli USA che il nemico era la Cina non la Russia: purtroppo la cialtronaggine di USA e UK hanno vinto sulla ragione e questi sono i risultati. Regalare la Russia all'Asia è stato un puro suicidio.
Il vero NEMICO dell' Europa e' la NATO che ci rende vassalli di due nazioni, USA/UK, non europee che intendono continuare ed estendere il loro controllo del mondo attraverso la via militare ovvero guerre e conflitti continui. L' Europa invece potrebbe ricostruire se stessa attraverso la pace, gli accordi commerciali con la Russia (che e' un Paese di tradizione Europea) e con i Paesi BRICS. La Russia puo' aggredire militarmengte un (1) Paese come l' Ucraina o la Lituania o simile, ma non aggredirebbe mai i Paesi della vecchia Europa come Francia, Germania ed Italia, A MENO CHE NON PROVOCATA DALLA NATO. La Europa puo' solo esistere e prosperare come Paese di civilta e cultura basata sulla pace. La via attuale, militarista, dettata dalla NATO, ci fara' solo diventare delle vittime. Un vaso di coccio fra due giganti militari.Vento ha scritto: 8 feb 2025, 14:24 Forse non ci siamo capiti, Vatel. In genere si parla di Occidente come una entità coesa, una civiltà, per dirla con Huntington, pensando ad Europa e America e forse Australia come un tutt'uno e il Putin che citi si rivolge a questa entità. Io da tempo vedo le cose altrimenti. GB, USA, Australia, NZ e Canada sono una entità coesa per lingua, cultura, religione (capitalismo) e autopercezione e non a caso di definiscono i 5 occhi o AUKUS. Insomma in caso di guerra mondiale sarebbero uniti contro chiunque altro, come già avvenuto. L'Europa invece non fa più parte dell'Occidente, anche se non l'ha ancora capito. E' colonizzata e succube dell'Occidente, che è altra cosa.
Ergo in caso di riorganizzazione del mondo secondo civiltà, come secondo alcuni storici starebbe accadendo, dobbiamo subito renderci conto che non siamo più Occidente da un bel pò (io dico a iniziare dal 1600), ma che l'Occidente si interessa a noi Europa per ragioni geopolitiche. Da secoli la GB rivaleggia con la Russia e gli USA ne continuano l'opera. E' la rivalità tra due grandi potenze, l'Occidente e la Russia per il controllo dell'Europa e dell'Asia. Oggi Cina e India impediscono tale interessamento verso l'Asia, mentre invece l'Europa, ancora stordita dalle guerre, resta res nullius e l'Ucraina è il campo dello scontro. Se gli europei non capiscono che siamo orfani e impotenti e che l'EU è cartapesta, ci ritroveremo assoggettati e spartiti tra le potenze. Dobbiamo ricrearci una nostra civiltà, ma questa è operazione solo spontanea. Però credo che possiamo valorizzare la storia, l'esperienza europea e cercare di fare dell'Europa la nostra casa, partendo dalla esigenza basilare, l'autodifesa, ispirandosi alla antica esperienza elvetica. Naturalmente senza la GB, ma magari con Irlanda e forse Scozia, chissà. Occorre avviare un processo di coalizione, se sarà possibile.