heyoka ha scritto: 10 dic 2024, 15:55
Sempre lucido il mio amico, Vento.
Sono curioso di sentire cosa ne pensano gli amici Fosforo e Shamash, su questo.
Lascia perdere chi, come di consueto, non sa cosa dice, oltre ad essere mosso dalla solita litania di odio anti-occidentale.
Intanto bisogna affermare senza indugio che Mussolini fu giustamente ammirato per le abilità che lo portarono al potere.
In qualità di direttore de l'"Avanti!" prima e fondatore de "Il Popolo d'Italia" poi, seppe sfruttare abilmente lo scontento popolare in chiave interventista. L'ascesa politica fu una chiara conseguenza della corretta strategia comunicativa adottata.
Non a caso, Hitler apprese da lui, solo dopo aver cercato di prendere il potere con la forza e pagarla con la reclusione.
Infatti, la famosa marcia su Roma sfruttò proprio il malcontento popolare e la grande instabilità politica vissuta in quegli anni. Non è assolutamente vero che fu costretto da chicchessia, né gli USA c'entrano qualcosa. Mosso da forti ideali imperialisti e desideroso di rendere l'Italia un impero, al pari delle altre potenze coloniali, fece da subito due importanti campagne proprio votate a questa finalità: la riconquista della Libia e la conquista dell'Etiopia. Il tutto dopo aver stipulato i Patti Lateranensi, che furono necessari per un primo riconoscimento istituzionale.
L'errore fu quello di scendere in campo al fianco della Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale, credendo fermamente che questa avrebbe vinto tale conflitto. Messo poi alle strette dalle circostanze (ingenti perdite di soldati e sbarco in Sicilia) fu poi arrestato per ordine del Re, a seguito dell'esser messo in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo. Quindi, semmai, punterei il dito verso il monarca, che si comportò in modo vile, oltre a fuggire alla prima occasione.
Venendo al tuo quesito, quindi, ossia:
heyoka ha scritto: 12 nov 2024, 21:20
Mussolini è stato COSTRETTO a non rimanere Neutrale?
E la Meloni può essere che sia nella stessa situazione di Mussolini, riguardo lo stare o meno nella Nato?
Non fu certamente costretto, anzi. Sfruttò l'occasione, perseguendo i suoi ideali.
Il paragone con la Meloni, però, non c'azzecca. Siamo in un contesto geopolitico profondamente cambiato, inoltre la NATO è nata proprio per contrastare e contrapporsi al blocco sovietico. La nostra Giorgia nazionale, dunque, brilla per coerenza (visto che si è sempre dichiarata atlantista), inoltre nel contesto attuale fare parte di un'organizzazione di tale natura appare necessario in virtù della situazione generale instauratasi e dai rischi connessi.
Finché ci saranno dittatori e figure che minacciano il mondo, dobbiamo essere pronti a tutto. Ecco perché non solo non è costretta, bensì ne continua necessariamente la permanenza.