(Continua)
Tutta una serie di armi rivoluzionarie furono concepite lontano da sguardi curiosi. Un cannone speciale a tiro rapido, creato dall’ingegnere Gerard Bull (9), fu adottato dai due eserciti. Nel 1977, un’esplosione nucleare nell’alta atmosfera sopra il deserto della Namibia rivelò agli americani che il primo test atomico israeliano aveva avuto successo. Sui progetti biologici condotti in comune sappiamo, ovviamente, molto meno. Ma nell’articolo rivelatore del Sunday Times compare il nome del dottor Dean Goosen, un sudafricano specialista di armamenti biologici: un personaggio che è riemerso in una recente faccenda assai oscura di contrabbando di armi biologiche.
Converrà ricordare che Israele non ha mai firmato la Convenzione contro le armi batteriologiche del 1972, sottoscritta da 140 paesi. Un portavoce israeliano, interrogato da giornalisti esteri sulla “bomba etnicaâ€, rispose: “abbiamo un intero cesto di sorprese strategiche che non esiteremo ad usare se lo stato d’Israele sarà gravemente minacciato†(10).
E’ la dottrina strategica israeliana, applicata anche all’arma atomica. Negli anni della guerra fredda, Usa e Urss dichiararono preventivamente a quali condizioni avrebbero messo mano alle armi atomiche. Per esempio, non avrebbero risposto ad un attacco convenzionale con bombe nucleari. Israele si rifiuta di dichiarare a quali condizioni è disposta ad usare l’arma assoluta, per lasciare i potenziali nemici nell’incertezza strategica sulle sue reazioni, il che è in sé uno svantaggio strategico.
Il Sudafrica ha avuto il buon senso di smantellare i suoi progetti nucleari, scongiurando una corsa agli armamenti atomici in Africa. Israele non ha dato prova dello stesso buon senso per il nucleare, ed ora è costretta a bombardare preventivamente centrali dei potenziali nemici (lo ha fatto contro l’Irak distruggendo la centrale di Osirak, si prepara a farlo contro l’Iran) per soffocare tale corsa. Più Israele si arma, più paranoicamente si sente “insicuro†e “minacciatoâ€: la condizione unica e soggettiva che, secondo la propria dottrina, l’autorizzerà ad usare per primo le armi non convenzionali.
Maurizio Blondet
Fonte:
www.effedieffe.com
(capitolo tratto dal nuovo libro di Blondet “La strage dei genetisti – I retroscena della guerra nucleare, batteriologica e chimicaâ€)
Maurizio Blondet
Tratto da “LA STRAGE DEI GENETISTIâ€
di Maurizio Blondet
2004, pp. 124, Edizioni
NOTE
[1] Uzi Mahnaimi e Marie Colvin, “The Israelis are making a virus that would target arabs: Israel planning ethnic bomb as Saddam caves inâ€, London Times, 15 novembre 1998.
[2] V. Ostrovsky, By Way of Deception, citato da Kellia Ramares in “Unholy Grail, the Quest fo Genetic Weaponsâ€, sul sito From The Wilderness, 4 marzo 2003.
[3] IL SNP Consortium (Single Nucleotide Polimorphism Consortium) è stato formato da AP Biotech, AstraZeneca, Aventis, Bayer, Squibb, Hoffman-LaRoche, Glaxo Wellcome, IBM, Motorola, Novartis, Pfizer, Searle, SmithKline: insomma l’intero mondo dei colossi multinazionali del farmaco.
[4] Pat R. Mooney, “Technological Transformation: the Increase in Power and Complexity is coming just as the ‘Raw Materials’ are erodingâ€, ETC Century, Dah Hammarskjoeld Foundation, Development Dialogue 1999: 1-2, p.33.
[5] “Genetic Weapons Threat?â€, nel Genetic Forum della World Medical Association, in The Splice of Life, 4 febbraio 1997, Vol. 3 N. 4.
[6] Il complesso dell’informazione genetica accumulato nelle banche internazionali del gene raddoppia ogni 14 mesi. Un quarto di secolo fa, un laboratorio impiegava due mesi per sequenziare 150 dei miliardi di nucleotidi (le “lettere†molecolari che costituiscono il “messaggio†di un gene); oggi, si è in grado di mappare 11 milioni di geni in poche ore. Il costo della mappatura del DNA è calato da 100 dollari per coppia di basi nel 1980 a un dollaro nel 2001. Mappare il DNA di un singolo individuo alla ricerca di almeno 100 mila “variazioni individuali†(Single Nucleotide Polimorphisms) costava dieci anni fa 20 mila dollari, oggi lo stesso esame costa qualche centinaio di euro. Negli Stati Uniti, questa mappa personale genetica è diventato un diffuso regalo di nozze.
[7] Stephen Burgess ed Helen Purkitt, “The Rollback of South Africa’a Chemical nd Biological Warfare Programâ€, USAF Counterproliferation Center, Air War College, Maxwell Air Force Base, Alabama, aprile 2001.
[8] Ibidem, p.84, nota 17.
[9] Gerard Bull, geniale innovatore dell’artiglieria, progettò come noto un super-cannone, capace di lanciare proiettili a “velocità di fugaâ€, ossia di metterli in orbita: più economico e sicuro di missili. Per qualche motivo, il progetto fu rifiutato dalla Nasa e da Israele. Bull finì per offrirlo a Saddam Hussein. Fu ucciso in Belgio nel 1988, in una stanza d’albergo, quasi sicuramente da agenti del Mossad.
[10] Roy R. Blake, “Genetic Bullets, Ethnically Specific Bioweaponsâ€, su FreePress Org., 4 gennaio 2002.