heyoka ha scritto: 9 nov 2024, 12:16
A un vecchio radicale come me, credo sia superfluo sviolinare sulla democrazia e sulla libertà.
Ma un HEYOKA ( il bastian contrario) non puoi togliere la libertà di pensare che NOI non viviamo in libertà e democrazia.
Se un partito viene multato di 49 MILIONI da dei giudici che dello spirito di Voltaire se ne fanno un baffo... Io non posso dire che viviamo in democrazia...come se un ministro eletto dal POPOLO viene messo sotto pressione e ACCUSA per aver fatto quello che la STRAGRANDE maggioranza degli italiani GLI chiedono.
Vedi Romano, ci sono molti modi di essere antidemocratici e in Italia, in prima fila abbiamo la MAGISTRATURA.
Ti ricordi che fine ha fatto il REFERENDUM popolare dei Radicali, dov'è il POPOLO a grande maggioranza ha deciso che i GIUDICI devono pagare per gli errori che commettono???
Quando i Giudici saranno eletti direttamente dal POPOLO come lo facciamo per i nostri Sindaci e i nostri Governatori di Regione, forse avremo fatto un passo verso la democrazia e la libertà.
Gira e rigira, io ricordo di aver litigato più spesso con i radicali che con chiunque altro. Anche se erano sempre brave persone, e sinceri democratici, paladini del liberalismo.
La democrazia è approssimativa e imperfetta per sua propria natura. La sue componenti, le sue istituzioni sono fatte per entrare in conflitto, a cominciare dai cittadini organizzati in partiti, ma anche no.
E' un conflitto programmatico e strutturale, previsto dalla tecnologia istituzionale liberale.
Un illustre professore di diritto, alla fine del corso universitario, diceva ai suoi allievi:" quando vi troverete di fronte al dilemma di come intepretare una norma, non cercate di regolarvi secondo il buon senso. La legge non ha niente a che fare col buon senso".
Un ottimo motivo per evitare di immaginare l'elezione popolare dei giudici. Diventerebbe una gara di pescivendoli.
Il tuo "ministro" può tranquillamente dire cazzate, senza che l'ordine dello stato ne soffra più di tanto. Ma deve esserci qualcuno che lo contraddica, e l'esercizio della contraddizione abbia una logica riconoscibile.
La democrazia - caro radicale fuori tempo massimo - non consiste nella libertà del governo di fare e dire quel cazzo che gli salta in testa, ma nella libertà di essere in disaccordo con il governo, e di avere il potere come minimo di costringere il potere politico a rendere conto della propria logica.