Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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Vento
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Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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La mega-alluvione è colpa nostra

È il cambiamento climatico dovuto al fatto che emettiamo troppa CO2, le nostre fabbriche e le auto, le flatulenze delle nostre vacche anzitutto. Dobbiamo mangiare farine di insetti per Salvare il Pianeta

Alluvione Valencia del 1957: disastro naturale
L'alluvione di Valencia (gran riada de Valencia) è stata una catastrofe naturale avvenuta il 14 ottobre 1957 a Valencia che ha provocato la morte di almeno 81 persone.



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"La crisi climatica è causata dall'uomo bianco. È il risultato di anni di capitalismo e oppressione razziale. Per salvare il pianeta proteggiamo le comunità più vulnerabili tra noi, e tra queste le donne trans nere".

Consigliere ONU sul cambiamento climatico, Ayisha Siddiqa.
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Fosforo31
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Re: Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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Vento ha scritto: 31 ott 2024, 11:52 La mega-alluvione è colpa nostra
È il cambiamento climatico dovuto al fatto che emettiamo troppa CO2, le nostre fabbriche e le auto, le flatulenze delle nostre vacche anzitutto. Dobbiamo mangiare farine di insetti per Salvare il Pianeta...
La tua malcelata ironia, egregio Vento, è in parte giustificata. Come scrivevo in altra discussione di questo forum, i fenomeni metereologici estremi ci sono sempre stati ed è arbitrario attribuirli al riscaldamento globale antropogenico (AGW), è invece corretto dire che AGW incrementa la frequenza di questi eventi estremi. Ciò è statisticamente provato ed è anche intuitivo: un'atmosfera più calda accumula più energia e tendono a crescere i gradienti (differenze locali) di temperatura e di pressione che sono essenzialmente la causa dei fenomeni atmosferici. Hai fatto bene a citare il precedente del 1957 dell'alluvione di Valencia. Ti dirò di più: nel 1962 l'alluvione del Valles in Catalogna causò 617 morti. Però è anche vero che appena 13 mesi fa c'è stato un evento ancora più tragico nell'area mediterranea: il Ciclone Daniel, nato nel Mar Ionio, dopo avere fatto vittime e danni per miliardi in Grecia, Bulgaria e Turchia, ha raggiunto la Libia dove ha fatto almeno 6mila morti nella città di Derna in seguito al crollo di due dighe. Concettualmente il cedimento di un invaso artificiale strapieno per le piogge non differisce molto dall'esondazione di un fiume che ha rotto gli argini. E mi offre lo spunto per una cruciale riflessione. Se la frequenza degli eventi estremi cresce, risultano vieppiù necessarie e urgenti le misure di adattamento, prevenzione e mitigazione sul territorio. È lo stesso IPCC a raccomandarle ai governi nei suoi rapporti sul clima. La manutenzione di quelle dighe era trascurata e invece andavano rinforzate. Come pure vanno mantenuti con cura gli argini dei fiumi e dei torrenti, e vanno predisposte tutte le opere in grado di far defluire in modo non pericoloso l'acqua esondata (canali, bacini di raccolta, etc.). Questo specie nelle aree urbane e suburbane ad alto tasso di cementificazione del suolo, che è un elevato fattore di rischio. L'alluvione del 1957 fece 81 morti a Valencia, per quella del 2024 il bilancio provvisorio è oltre 220 e ci sono ancora centinaia di dispersi. Però attenzione: Valencia città ha subito pochi danni! Il grosso dei danni e la totalità o quasi delle vittime si registra nei sobborghi e nei comuni della provincia.
Valencia si è salvata grazie a un'imponente opera pubblica di prevenzione realizzata negli anni '60. Il corso del fiume Turia, che aveva esondato nel 1957 e altre decine di volte nei secoli precedenti, fu finalmente deviato a sud della città e l'alveo naturale del fiume oggi è un parco pubblico:
https://www.lindipendente.online/2024/1 ... sui-media/
Bombe d'acqua come quella abbattutasi sulla provincia valenciana sono tipiche del Mediterraneo occidentale ma non si possono escludere in Italia. Gli effetti di molte alluvioni che hanno colpito il nostro paese potevano essere prevenuti o attenuati con una sapiente cura del territorio. La regione mediterranea è un hotspot climatico, cioè gli effetti dell'AGW sono maggiori della media globale. Come abbiamo appreso dai tg, il Mediterraneo si riscalda il 20% più velocemente degli oceani. Anche questo è intuitivo essendo un mare pressoché chiuso e meno profondo degli oceani. Di conseguenza tempeste a carattere tropicale un tempo rarissime da queste parti stanno diventando più frequenti. Il mutamento climatico possiamo (dobbiamo) arrestarlo azzerando le emissioni antropiche di gas serra, ma in ogni caso dovremo conviverci a lungo perché il ciclo naturale del carbonio impiega secoli per rimuovere l'attuale eccesso di CO2 in atmosfera (la concentrazione supera di oltre il 50% il valore preindustriale e non ha precedenti negli ultimi 2 milioni di anni). E allora i 15 miliardi del ponte sullo Stretto spendiamoli in energie rinnovabili, in cura del territorio e magari pure in allevamenti di insetti per l'alimentazione. Il contributo dei bovini alle emissioni è controverso, egregio Vento, ma sembra intorno al 6%. In generale ci farà bene consumare meno carne, ma non ho pregiudizi nemmeno sulla cd. carne coltivata.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Vento
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Re: Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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"In generale ci farà bene consumare meno carne, ma non ho pregiudizi nemmeno sulla cd. carne coltivata."

Su qualcosa siamo d'accordo.

"Valencia si è salvata grazie a un'imponente opera pubblica di prevenzione realizzata negli anni '60. Il corso del fiume Turia, che aveva esondato nel 1957 e altre decine di volte nei secoli precedenti, fu finalmente deviato a sud della città e l'alveo naturale del fiume oggi è un parco pubblico"

Ringrazia il fascista Franco, che fece qualcosa di sensato e concreto, invece dei deliri pseudoscientifici degli attuali progressisti.
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vatel
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Re: Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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Peccato che c'è una legge che vieti di pulire i fiumi per non disturbare la flora e la fauna, sennò chissà..
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Vento
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Re: Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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vatel ha scritto: 7 nov 2024, 16:12 Peccato che c'è una legge che vieti di pulire i fiumi per non disturbare la flora e la fauna, sennò chissà..
Pulire i fiumi non vuol dire passarci con le ruspe e trasformarli in canali, senza più piante, dove l acqua passa come una fucilata, come purtroppo invece fanno. Quello che serve secondo me sono bacini di contenimento, per regolare il flusso e per usare l acqua d estate. Invece distruggono il territorio con pale eoliche e pannelli solari, che poi andranno smaltiti.
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Fosforo31
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Re: Il cambiamento climatico fa strage a Valencia

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Vento ha scritto: 5 nov 2024, 17:51 "In generale ci farà bene consumare meno carne, ma non ho pregiudizi nemmeno sulla cd. carne coltivata."
Su qualcosa siamo d'accordo.
"Valencia si è salvata grazie a un'imponente opera pubblica di prevenzione realizzata negli anni '60. Il corso del fiume Turia, che aveva esondato nel 1957 e altre decine di volte nei secoli precedenti, fu finalmente deviato a sud della città e l'alveo naturale del fiume oggi è un parco pubblico"
Ringrazia il fascista Franco, che fece qualcosa di sensato e concreto, invece dei deliri pseudoscientifici degli attuali progressisti.
La deviazione del corso del fiume Turia ha salvato Valencia ma non i sobborghi e i comuni della regione. Sono esondati decine di fiumi e torrenti, l'unica sarebbe alzare il più possibile gli argini, predisporre canali di deflusso e bacini di contenimento, e decementificare il più possibile il suolo. Le grandi aree di parcheggio come quelle degli ipermercati devono semplicemente SPARIRE nella green economy e fare posto a boschi o parchi alberati. Detesto il commercio on line ma la salvezza del pianeta passa anche attraverso di esso e il ritorno alla piccola distribuzione tradizionale.
Quanto al caudillo Franco, te lo raccomando. Anche Mussolini, Hitler e Stalin fecero imponenti e importanti opere pubbliche: le dittature si nutrono anche di queste cose. Il governaccio Meloni vuole buttare miliardi nel cesso, cioè nel faraonico e inutile ponte sullo Stretto, mentre ignora il PERICOLO CRESCENTE cui sono sottoposte con il global warming intere regioni come l'Emilia Romagna e la Liguria. Diciamo che con i 15 miliardi del ponte potrebbero essere messe in relativa sicurezza ambedue le regioni. Magari scriverò un post sulle FORTI ANALOGIE esistenti con la regione di Valencia rispetto a certi eventi atmosferici estremi. Non voglio fare allarmismo, ma se io fossi uno dei 500mila residenti nella Zona Rossa dei Campi Flegrei, cioè nell'area vulcanica più pericolosa d'Europa (in realtà risiedo non lontano) e mi proponessero di trasferirmi in Liguria o in Emilia Romagna, avrei grosse perplessità. Intanto, dei fantomatici cantieri del ponte per fortuna non si vede nemmeno l'ombra. Ricordo male o il ministro Salvini ne prometteva l'apertura entro l'estate, e poi entro l'anno? In rete oscillano tra 50mila e 420mila le stime delle balle di Salvini... pardon, degli oppositori politici fatti eliminare fisicamente dal criminale Francisco Franco. Il buonismo che circonda la figura storica di questo tiranno sanguinario è legato in buona parte alla neutralità della Spagna nel secondo conflitto mondiale. È possibile, anzi è probabile che il caudillo ritenesse per lo meno avventuroso mettersi a ruota di due sciagurati come Hitler e Mussolini. Tuttavia, se glielo avessero chiesto, non avrebbe potuto rifiutare avendo vinto la guerra civile spagnola solo grazie al loro aiuto. La verità storica è che Hitler aveva bisogno di un paese neutrale dove fare transitare il petrolio e le materie prime provenienti dal Sudamerica e necessarie per la macchina bellica tedesca.
Quello che tu chiami delirio pseudoscientifico non è altro che l'EFFETTO SERRA (o effetto coperta) scoperto esattamente 2 secoli fa dal grande matematico e fisico francese Joseph Fourier (cui si deve l'analisi armonica dei segnali, alla base di tutte le moderne telecomunicazioni). Senza questo effetto la Terra sarebbe un pianeta freddo e inospitale, con terribili sbalzi termici tra il giorno e la notte. L'atmosfera si comporta come una serra o una coperta. Il guaio è che lo "spessore" della coperta, ovvero la concentrazione atmosferica della CO2, che è il maggiore driver di questo effetto, è cresciuta di oltre il 50% rispetto all'epoca di Fourier (da 280 a oltre 420 ppm) raggiungendo valori senza precedenti negli ultimi 2 milioni di anni (almeno) a causa delle emissioni antropiche legate essenzialmente alla combustione dei fossili, ma anche alla deforestazione e all'allevamento dei bovini.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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