Ma i sessant'anni di pace e di bessere in occidente, e segnatamente nell'Europa post bellica, che altro sono state se non l'affermazione del welfare, del socialismo light, della società mite e delle costtuzini collaborative?Gasiot ha scritto: 3 nov 2024, 12:57 Capisco il tuo punto di vista , però.... Se diventa chiaro che il fascista è il cattivo ed il socialista quello buono , come mai non abbiamo un partito socialista degno delle qualità elencate?
C' è un inopportuna eccedenza di"democratici" di nome ma non di fatto , d progressisti anche se non mi è chiaro quale progresso intendano, d pacifisti dove non c' è guerra e nessuno che parli più di socialismo oggi.... Se non rivangare i ricordi in negativo di Craxi
Non si parla di politica soltanto concentrando l'attenzione sulle glorie o sulle miserie dei partiti. La politica sta anche nella ita e nella mente delle persone.
I partiti nascono, crescono e declinano, spariscono. La sinistra ha trionfato in G. Bretagna, poi è declinata . Lo stesso il grande partito socialista francese, prima piccolo, poi dominante, poi quasi scmparso. Craxi, Beringuer, Ingrao e Rossanda, sic transit gloria mundi. Perfino nell'arte la gloria va vista nel segno che lascia, nelle coscienze, nel sorriso generato dal ricordo - l'affetto verso tutto il nostro meraviglioso cinema, Visconti, Monicelli, Scola, Lizzani, Manfredi, Sordi, Marcello, Monica, Claudia ... Dove sono? Vivono dentro i nostri anni più belli, se siamo capaci di ricordarli, senza farli affogare nel livore di questi ugualmente anni più brutti, in cui ci piace disprezzare tutto.