UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHILE...

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PhyroSphera
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UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHILE...

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Qual è il futuro della politica con donne accreditate finanche alla guida delle massime entità statali e che non capiscono neppure cos'è una gravidanza, che fingono in pubblico che l'aborto sia soltanto una gestione del proprio corpo? Bisogna insegnare loro che i figli non vengono perché li porta la cicogna, o ricordargli che l'embrione, il feto, poi il bambino derivano dalla unione di due sostanze, una maschile e l'altra femminile? O cos'altro?

Al seguente link un articolo contenente una dichiarazione sul diritto all'aborto rilasciata dalla candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti d'America: "il governo e soprattutto Donald Trump non dovrebbero dire ad una donna cosa fare con il suo corpo":

https://www.ansa.it/sito/photogallery/p ... 07573.html

Non c'è dubbio che è la donna che sostiene la gravidanza, non l'uomo; ma è del tutto diverso lottare per i diritti di chi si trova ad affrontare questo còmpito biologico dal negare diritto alla paternità, anche solo ad essere affermata. Inoltre una nuova vita. per quanto piccola e non ancora formata sia, non può essere trattata come una ciocca di capelli da recidere.

Cosa spinge milioni di persone a dare sostegno a queste femministe e ai loro complici, un generale intontimento o la volontà delittuosa di selezionare la prole come farebbe un branco di bovini coi propri nascituri? Hitler non bastava, bisognava farsi sedurre dalle "sue donne" e metterle in politica, con lo scopo di concedere carica e mandato a soggetti peggio che inetti per far negare le verità più semplici e necessarie?
Che valore attribuire a delle entità politiche i cui membri ignorano cosa sia una nascita? Bisognerà sentirsi ancora dire che i maschi non possono capirne? Ci mettono anche loro la sostanza per far nascere un futuro essere umano... Bisognerà inviare a questi sedicenti politici dei pacchi regalo con qualche dolce e dei pensieri adeguati sulla vita, nel tentativo di sedurli al bene?

E' triste che una parte dell'umanità si sia messa in condizione di ricevere queste notazioni.


MAURO PASTORE
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PhyroSphera
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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La Harris continua, anche a pochi giorni dal voto.
Stamattina il Tg5 confermava. In questi ultimi giorni la campagna elettorale della candidata democratica si è attestata sul presunto "diritto all'aborto". Una cosa è permettere l'interruzione della gravidanza a condizioni dovute, altra cosa è cercare di farne un diritto, trasformando una crisi vitale in falsa affermazione di valore.

MAURO PASTORE
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Sayon
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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Le donne hano a disposizione metodi anticonxezionali che impediscono la gravidanza. Se hanno ra;pporti sessuali frequenti devono usarli in alternativa al preservativo che e' competenza dell' uomo , ma molto piu scomodo. L' aborto puo' esistere ,a deve essere concordato con l' uomo e fatto al piu presto. L' idea di fare un aborto a 7-8 mesi e' orribile. Si sta uccidendo un bambino e il padre deve essere ascoltato. D;'altra parte in caso di nascita qualsiasi giudice darebe la responsabilita di mantenerlo anche al padre.
E allora? La donna avrebbe il diritto di "ucciderlo" o di averlo, ma il padre non ha diritto a nulla ma solo a seguire la decisione della donna?
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PhyroSphera
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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Sayon ha scritto: 30 ott 2024, 14:33 Le donne hano a disposizione metodi anticonxezionali che impediscono la gravidanza. Se hanno ra;pporti sessuali frequenti devono usarli in alternativa al preservativo che e' competenza dell' uomo , ma molto piu scomodo. L' aborto puo' esistere ,a deve essere concordato con l' uomo e fatto al piu presto. L' idea di fare un aborto a 7-8 mesi e' orribile. Si sta uccidendo un bambino e il padre deve essere ascoltato. D;'altra parte in caso di nascita qualsiasi giudice darebe la responsabilita di mantenerlo anche al padre.
E allora? La donna avrebbe il diritto di "ucciderlo" o di averlo, ma il padre non ha diritto a nulla ma solo a seguire la decisione della donna?
Il concetto di anticoncezionale è per così dire scivoloso. La forza che è nella sessualità non tollera degli 'anti', gli anticoncezionali veri e propri sono intrinsecamente dannosi e avvilenti. La natura provvede di impulsi analoghi a quelli che muovono all'atto completo, dico cioè delle situazioni che qualcuno chiama sesso indiretto, le quali non sono solo con sé stessi. Generalmente sono dette diversivi e tecnicamente i sessuologi li chiamano: sesso superficiale, orale, anale. Ovviamente i diversivi sono provvisori. La sessualità così funziona, anche se non tutti sentono necessariamente il bisogno di procreare; ma in tal caso ci si limita spontaneamente.
La condizione psicologica delle società che vengono meno a questi principi partecipa di intenti suicidi e omicidi. Purtroppo come in altri casi simili, gli Stati coinvolti fanno uso di pseudopsicologie sostitutive, non venendo mai al dunque con chi fa presente le ragioni della vita.
Che in tali società i padri sono esclusi dalle decisioni anche loro pertinenti anzi necessarie, è verissimo; e attualmente la violenza è peggiore di quello che dici tu, perché l'aborto è un problema sempre tranne che non sia spontaneo, anche se per differenti gradi a seconda delle durate delle gravidanze.


MAURO PASTORE
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PhyroSphera
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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Fornisco una mia recensione a un articolo sulla questione dell'interruzione della gravidanza volontaria dopo la inclusione della sua menzione nella Costituzione francese.
Il link dove si trova l'articolo è il seguente:

https://www.lecostituzionaliste.it/cosa ... tali-dell/
La mia recensione è stata inviata ma non è apparsa sul sito (neanche un'altra successiva da me inviata oggi stesso).
MAURO PASTORE



' L’articolo al link accluso a fine testo è pieno di informazioni e considerazioni corrette o non sbagliate ma assieme a un difetto ed anche a un colossale errore, purtroppo entrambi diffusi nella odierna società fino alla invadenza e al disastro. Si assolutizza la relazione madre-figlio obliterando quella padre-figlio la quale, anche se a distanza cioè esternamente al proprio corpo, ha la sua funzione insostituibile. Non manca anche una non completa distinzione tra nascituro e madre. Ospitare in grembo non significa essere in parte ciò che si ospita!
Il caso dell’uomo prepotente che non è comprensivo delle difficoltà femminili a portare avanti la gravidanza è descritto sommariamente e ambiguamente, a detrimento dell’altro opposto e speculare, della donna disamorata della vita che misconosce la volontà di essere padre, non annoverato. Non è possibile lottare contro l’abuso dell’aborto stando solo dalla parte delle donne ed è da irresponsabili occuparsi del problema chiudendosi dentro una psicologia femminista.
Bisogna lasciare spazio sia alla psicologia femminile che a quella maschile evitando di porre in campo sorta di irriflessi misticismi: da evitare non c’è solo lo sfruttamento del simbolo religioso della divinità paterna ma pure di quello della divinità materna. Bisogna dunque impedire che maschilismo e femminismo invadano la neutralità e obiettività dei discorsi.
Purtroppo gli abusi contro la nascita sono commessi anche appellandosi alla scienza. È assai decisivo che molti sedicenti neurologi, trasportando le proprie competenze sul piano direttamente biologico, trattano gli embrioni e i feti umani come flora e fauna, invitando di fatto a disporre di essi come fanno i cattivi agricoltori e allevatori con piante e bestiame. Per questa sciagurata via è stata inserita nella Costituzione francese la menzione dell’aborto, istituzionalizzando così lo stato di crisi, come se l’esistenza dei cittadini francesi e in genere degli esseri umani non dipendesse dalla forza vitale ma da debolezza mortale; e negli Stati Uniti d’America l’aspirante presidente K. Harris porta ancora avanti, a pochi giorni dal voto finale e nonostante le diffide dell’avversario, il concetto falso del “diritto” all’aborto in sostituzione di quello corretto di ‘permissione’. Ugualmente a lei, la maggioranza dei poteri della ‘sinistra’ in Occidente, della quale si può dire che è uscita fuori di senno e fuori da un autentico spazio di azione politica.

MAURO PASTORE '
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PhyroSphera
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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Allo stesso sito cui detto già
(https://www.lecostituzionaliste.it/cosa ... tali-dell/)
ho inviato un mio secondo testo:


In questa mia recensione (cui testo riveduto in due punti, ma il senso proprio lo stesso), l'attenzione è focalizzata su un punto in particolare: il confinamento del pensiero, da parte dell'autore dell'articolo, alla considerazione della donna e della madre e l'esclusione quindi del pensiero della paternità e del maschio.

E' del tutto falso che l'embrione sia una parte del corpo della donna che lo reca. Esso è il risultato della fusione di due materie, maschile e femminile ed è già un terzo elemento, distinto dai due che ne erano i generanti. Il fatto che alcuni sedicenti neurologi siano tanto confusivi su questo, non smentisce una verità che è a disposizione dell'umanità anche senza scienza. Neurologicamente, escludendo la biologia vera e propria dal processo del pensiero, un embrione sarebbe definibile un vegetale e un feto sarebbe definibile fauna; e così si organizza la selezione della razza, con queste disgraziatissime finzioni anche a danno della vera utilizzazione e ripartizione delle scienze. L'embrione non è, per la madre, il proprio corpo e insieme un altro; è direttamente un terzo. Si sa che a certe femministe militanti non piace proprio questa affermazione, dato che esse portano avanti un'idea matriarcale, prepotente, che vorrebbe una società ove le donne debbano disporre della prole a discapito degli uomini (i maschi cioè).
Insomma l'aborto non è considerabile gestione del proprio corpo da parte della madre, che non a caso è detta 'gestante' (non 'gestente', neppure 'autogestente'). Purtroppo le stesse lingue nazionali non piacciono proprio a chi vorrebbe istituire una società tiranneggiata dalle donne e allora si cerca finanche di eludere il significato delle parole.
Dunque non è questione di 'identità e relazione', anche perché in gioco c'è una terza vita, che è proprio tale prima ancora di essere diventata persona. Certo quel qualcosa in formazione è meno di quel che poi sarà formato; ma la madre non va confusa per la formatrice e tantomeno la gestazione del nascituro per una gestione del proprio corpo. L'onere della gravidanza è della donna, ma si tratta di un ospitare la vita che si forma, dopo averne dato l'inizio assieme al maschio.
Che servizio si reca alla prevenzione dell'aborto, se si tace questo? Se si esclude il maschio dal partecipare alla decisione? Infatti la materia ce la ha messa anche lui, anche se diversamente dalla femmina.
Allora è vano affermare che la menzione dell'aborto in Costituzione francese non è fondativa se non si vuole inquadrare il fatto sufficientemente. Peraltro, si dovrebbe specificare che dire aborto significa dire stato di crisi; se è spontaneo può avere un senso, pur nella drammaticità; se non spontaneo, è quantomeno un problema. In Francia hanno messo lo stato di crisi in Costituzione, profittando anche della esclusione degli uomini veramente interessati alle discussioni. Si pensa che i maschi non possano capire in quanto tali... ma, come ho detto, ne capiscono bene perché ci mettono 'il seme'. Invece che dirla così, a volte si dà la mano alla malasanità, così il sedicente medico fa la diagnosi sui maschietti troppo intraprendenti, che vorrebbero pensare al posto delle femminucce.
Purtroppo si ostacolano questi discorsi anche con un falso misticismo, che privilegia il simbolo religioso della Grande Madre a quello del Dio Padre. Dato che in Oriente prevale il primo e in Occidente il secondo, si potrebbe una buona volta ipotizzare che ci sia anche una iniziativa di troppo da parte del mondo culturale orientale, affinché le nostre questioni non le possiamo pensare secondo i nostri termini usuali, anche di légge. Questa prepotenza si nota pure nei dibattiti filosofici, ove il marxismo o il retaggio marxista purtroppo è di fatto ancora prevalente in molti ambienti e non lascia che si utilizzi fino in fondo la cultura dell'Occidente per lo stesso Occidente. L'idolo della materia-una, di fatto pubblicizzato da Marx & Compagnia, è direttamente inerente il simbolo della Grande Madre; e suscitando questo idolo alcune femministe vanno dicendo che abortire è come tagliarsi un unghia. Si fa valere la fantasia della madre che è i suoi stessi figli, la quale precede l'altra maschilista della madre che è tutta al servizio dei figli. Per venirne a capo, si dovrebbe capire che il maschilismo tanto criticato dalle femministe odierne è in realtà fenomeno non primario. Anche storicamente c'è stata prima una società dominata dalle donne; e attualmente la maggioranza delle famiglie occidentali è fatta di una maternità esorbitante e di una paternità che messa ai margini è costretta a compensare con un'autorità diversa... Lo stesso ordinamento cattolico che esclude le donne dalla direzione del clero dipende da questa situazione. Inutile, oltre che scorretto, usare il concetto di persona, come fanno i preti "cattolico-romani", per difendere gli embrioni.
Bisogna assolutamente dire che i fatti in America, con la candidata democratica K. Harris impegnata a difendere l'aborto in nome della gestione del corpo e del diritto della donna, sono assolutamente preoccupanti, dopo che opportunamente la Giustizia americana aveva abrogato il provvedimento che difendendo la privatezza delle gestanti toglieva di mezzo gli interventi invadenti consentendo tante interruzioni di gravidanza. Questo provvedimento non era commisurato, veniva usato per scusante e per un altro verso era insufficiente.

Non bisogna sessualizzare il dibattito, mettendo femmine e maschi ai due lati opposti. Questo che ho scritto è del tutto pensabile da una donna oltre che da un uomo. Lo stolto direbbe che è inutile fare logica per chi non vuol capire... Ma certe comprensioni sono istintive e a fronte di descrizioni logiche i nemici della verità non possono fare a meno, se non altro, di una espressione falsa, avvertendo del fattaccio gli ignoranti.


MAURO PASTORE
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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PhyroSphera ha scritto: 8 nov 2024, 10:50
Insomma l'aborto non è considerabile gestione del proprio corpo da parte della madre, che non a caso è detta 'gestante' (non 'gestente', neppure 'autogestente'). Purtroppo le stesse lingue nazionali non piacciono proprio a chi vorrebbe istituire una società tiranneggiata dalle donne e allora si cerca finanche di eludere il significato delle parole.
Preciso meglio l'aspetto linguistico.

Si noti che c'è una differenza tra le due parole 'gestire', da cui deriva 'gestione', e 'gestare', da cui deriva 'gestazione'. 'Colei che gestisce' è dicibile con 'gestente' (vedi coniugazione al link seguente: https://sapere.virgilio.it/parole/coniuga-verbi/gestire).
In italiano le parole 'gesto' e 'gesta' sono distinte; 'gestante' è in corrispondenza con 'gesta'; 'gestire' con 'gesto'. Non bisogna ricorrere all'etimologia latina per confondere concetti e parole italiani. Le 'gesta' sono per esempio quelle degli eroi; per cui un còmpito fondamentale e oneroso quale quello della gravidanza viene definito dalla parola 'gestante'. Non si tratta infatti semplicemente di mandare a effetto un gesto ma molto di più. La gravidanza è intima e in quanto tale può richiedere e richiede anche gesti, ma non verso la stessa donna gravida, bensì verso il terzo, il nascituro. Quindi non si dice neanche 'gestore', neppure specificando il vocabolo corrispondente femminile "gestatrice": in entrambi tali casi ci si riferisce a gestioni e gesti; e assolutamente non si tratta di autogestione. (È ovvio che una donna gravida faccia anche gesti per sé stessa ed anche in relazione al nascituro; ma non sono, tali gesti, della gravidanza ma per la gravidanza.)
Quel che caratterizza una gravidanza non è gestione ed essa proprio non è una autogestione del corpo!


Spero che con queste precisazioni la discussione continui.
Si sono concluse le elezioni negli USA e la candidata democratica non ha vinto. Il grande sèguito da lei comunque ottenuto nonostante i suoi discorsi assurdi e irresponsabili su nascita e aborto resta un segnale da non mettere da parte. Non è una questione solo statunitense.



MAURO PASTORE
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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A quanto da me osservato sulla Costituzione francese, mi sento di aggiungere qualcosa.
E' vero che la menzione dell'aborto aggiunta in essa coesiste con gli altri elementi costituzionali; e che una liberalizzazione dell'aborto parallela alle condizioni costituzionali, sciolta dai valori della Costituzione, sarebbe potuta essere del tutto deleteria. Ma difendendo e sviluppando la giusta applicazione di tutte le léggi si poteva evitare codesto penoso stato di crisi. Impedendo accadimenti paralleli e sciolti dai vincoli costituzionali, non c'era bisogno, per evitare il peggio, di rendere ambigua la Costituzione stessa.
Quindi confermo: si tratta di decadenza. Spero che i francesi invertiranno il senso degli avvenimenti.


MAURO PASTORE
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Acido
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Re: UNA CANDIDATA DEMOCRATICA ALLA PRESIDENZA U.S.A. CHE NON SA CHE I FIGLI NASCONO ANCHE PER VIA DELLA SOSTANZA MASCHIL

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Dopo aver letto quello al link non mi stupisco più di nulla…
https://www.washingtonpost.com/news/won ... cary-part/
Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
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