lio141 ha scritto: 6 set 2024, 11:01
la domanda su cui mi arrovello da mesi è la seguente
" che relazione c'è fra volontà divina e libero arbitrio ?"
Egregio Lio, la tua è una domanda da 1 miliardo di dollari. Sul
libero arbitrio si arrovellano da millenni filosofi e teologi, ultimamente anche gli scienziati, ma la questione è tuttora aperta. Non sono assolutamente in grado di darti spiegazioni, men che meno in 4.500 caratteri, al massimo posso provare a chiarire un pochino la questione. Cominciando con il darne 3 formulazioni equivalenti:
- Come conciliare l'onniscienza divina con il libero arbitrio degli uomini?
- Come conciliare la sovranità di Dio con la libertà dell'uomo?
- Siamo (almeno in parte) artefici del nostro destino o siamo predestinati?
La risposta classica, canonica, della dottrina cristiana (o meglio cattolica) è:
Dio prevede ma non predetermina. Risposta a mio avviso insoddisfacente perché Dio non è un metereologo che formula previsioni incerte su basi probabilistiche. Se Dio prevede l'ora e il luogo esatti di un temporale e i mm di pioggia che cadranno; o di un terremoto, la sua magnitudo e tutte le vittime che farà; oppure tutte le singole parole che scriverò fino alla fine di questo post, difficile non pensare che sia proprio lui a determinare il tutto. Ovviamente potremmo tagliare il nodo gordiano negando l'esistenza di Dio, oppure solo la sua onnipotenza (e dunque l'onniscienza) come fa qualche teologo moderno. Peraltro il Vangelo di Giovanni inizia definendo Dio come il Verbo, cioè la Parola, cioè il
Logos (nel testo originale in greco): la Logica. Quest'ultima è anche la definizione che umilmente, da non credente, darei io di Dio: Dio è la Logica che permea e governa l'Universo. Purtroppo l'onnipotenza divina è INCOMPATIBILE con il principio fondamentale della logica (umana), il
principio di non contraddizione: una proposizione e la sua negazione non possono essere ambedue vere. San Tommaso D'Aquino, dottore della Chiesa, lo definisce
firmissimum omnium principiorum: il più saldo di tutti i principi. Un essere onnipotente può costruire un edificio indistruttibile? Certo. Ma poi, una volta costruito, può distruggerlo? Sì, altrimenti non è onnipotente. Ma se ha potuto distruggerlo, allora l'edificio non era indistruttibile, dunque lui non era onnipotente. All'estremo opposto possiamo semplificarci la vita negando il libero arbitrio. Anche se questo significa negare la libertà. Un sacrificio non troppo grande per chi, come me, alla libertà antepone valori come la giustizia, la vita, la verità. Ed è impossibile negare l'esistenza della verità, perché se tutto fosse falso anche questa sarebbe una verità. Con lo stesso metodo (
consequentia mirabilis) è facile dimostrare che non tutto è relativo ma esiste l'assoluto, che la verità è eterna e che esistono verità conoscibili con il solo pensiero, ovvero che il razionale è reale (Hegel). Tornando al libero arbitrio, proviamo a darne una
definizione rigorosa, matematica.
Nicola possiede il libero arbitrio se e solo se è in grado di compiere scelte che non sono funzioni del passato. Una condizione, a ben riflettere, molto forte. Quali scelte, in pratica, noi compiamo che non sono assolutamente influenzate dal passato? Forse nessuna. In effetti la scienza, più che la filosofia, oggi è per lo più orientata a negare il libero arbitrio. Che in effetti è INCOMPATIBILE con un'interpretazione della Meccanica Quantistica chiamata SUPERDETERMINISMO. E la MQ è una teoria fisica supportata da evidenze sperimentali schiaccianti. Ed è stato dimostrato un preciso teorema matematico che afferma (in termini semplificati) che se noi possediamo il libero arbitrio, nel senso specificato sopra, allora devono necessariamente possederlo anche certe particelle elementari.
https://en.wikipedia.org/wiki/Free_will_theorem
Ma come può un elettrone possedere il libero arbitrio? Conclusione: è possibile, anzi è probabile, che il libero arbitrio sia una delle tante illusioni umane.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo