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Ancora prima dell'invasione sionista la Striscia di Gaza era una "prigione a cielo aperto" per 2 milioni e mezzo di palestinesi. Sono parole della ong Human Rights Watch. L'idea di Netanyhau almeno inizialmente era questa: trasformare la prigione a cielo aperto in un cimitero. Ovvero: se non consento di sfollare a nessuno, ci sono buone probabilità che ogni 100 civili uccisi elimino due o tre terroristi di Hamas. Un'idea criminale e terroristica, ma cos'altro può essere uno che non ha esitato a colpire ospedali, scuole, presìdi dell'ONU, giornalisti e operatori umanitari? Uno che antepone la vendetta e la rappresaglia (di stampo nazista) perfino alla vita dei propri connazionali presi come ostaggi da Hamas. Ho letto che a Gaza ci sono stati molti bambini amputati delle gambe ancora prima che imparassero a camminare. Dopo questo orrore indicibile quello che mi fa più rabbia è l'indifferenza e l'accondiscendenza dell'Occidente, per non dire la COMPLICITÀ, nei confronti di questo mostro spietato e di questo stato canaglia che è senza dubbio alcuno, non da oggi ma da decenni, Israele. Con rispetto parlando degli ebrei civili e pacifici che da mesi manifestano contro un governo nel quale non si riconoscono. Dall'Occidente non mi aspettavo nulla, men che meno uno straccio di sanzioni per i crimini dei sionisti contro l'umanità. Mi sarei invece aspettato un'iniziativa congiunta di paesi africani e latinoamericani. Per esempio, chiedere l'esclusione di Israele dalle Olimpiadi di Parigi (così come è esclusa la Russia) minacciando il boicottaggio delle Olimpiadi stesse. Se lo stato canaglia non si ferma nella carneficina, potrebbe ancora succedere.
Prima di diventare come dice lei "una prigione a cielo aperto", al momento del ritiro dei cittadini ebrei, la Striscia di Gaza non era affatto una prigione a cielo aperto.Tutt'altro. Fino a quando Hamas prese il potere a Gaza, almeno. Poi da lì cominciarono a bombardare Israele con i razzi Qassam; da lì organizzavano gli attentati e da lì partivano gli shaid imbottiti di tritolo per andare a farsi esplodere nei bar, nelle fermate di autobus delle città israeliane. Per questo motivo, e con colpevole ritardo, Israele ha dovuto istituire i posti di blocco che hanno praticamente azzerato questo tipo di attacchi. Quindi, la responsabilità della ridottissima libertà di movimento dei gazesi, ricade interamente sulle spalle di Hamas. Inutile che lei perciò venga a ripetere questo ridicolo ritornello della prigione a cielo aperto intonato dai più beceri antisemiti esistenti al mondo, tipo quelli del partito di Melenchon che hanno votato i francesi. Per quanto riguarda il termine "rappresaglia" che la ascrive tra quei propalatori d'odio che già hanno appestato le elezioni francesi e le università europee, non di rappresaglia si tratta, ma di guerra. Una guerra che i popoli arabi hanno dichiarato ad Israele fin dal 1948, dall'anno della sua fondazione. E che oggi è continuamente rinfocolata da Hamas e dall'Iran degli hezbollah, come in passato era scatenata da Arafat e da Nasser, non certo da Israele. Una guerra che ha come obbiettivo ultimo di cancellare Israele dalla faccia della terra, altro che due popoli e due stati. Poi mi sono dovuto torcere lo stomaco quando ho letto della sua abominevole proposta di escludere Israele dalle Olimpiadi. Quando proprio Israele fu vittima degli attentati di Monaco'72 con undici atleti israeliani uccisi dalle carogne di Settembre Nero. I famigliari delle vittime hanno dovuto attendere cinquant'anni prima di essere risarcite dallo stato tedesco che non aveva provveduto adeguatamente alla sicurezza della manifestazione. Tutta Israele pianse in quei giorni senza nemmeno poter fare affidamento ad uno straccio di risoluzione ONU che definisse la strage come un crimine contro l'umanità. Invece l'Iran potrà tranquillamente partecipare per la sua incommensurabile gioia, immagino. Mi meraviglio come possa passare inosservato un messaggio dai toni così platealmente anti-semiti nella più totale indifferenza dei lettori. Ma in che mondo viviamo?Fosforo31 ha scritto: ↑8 apr 2024, 19:22Ancora prima dell'invasione sionista la Striscia di Gaza era una "prigione a cielo aperto" per 2 milioni e mezzo di palestinesi. Sono parole della ong Human Rights Watch. L'idea di Netanyhau almeno inizialmente era questa: trasformare la prigione a cielo aperto in un cimitero. Ovvero: se non consento di sfollare a nessuno, ci sono buone probabilità che ogni 100 civili uccisi elimino due o tre terroristi di Hamas. Un'idea criminale e terroristica, ma cos'altro può essere uno che non ha esitato a colpire ospedali, scuole, presìdi dell'ONU, giornalisti e operatori umanitari? Uno che antepone la vendetta e la rappresaglia (di stampo nazista) perfino alla vita dei propri connazionali presi come ostaggi da Hamas. Ho letto che a Gaza ci sono stati molti bambini amputati delle gambe ancora prima che imparassero a camminare. Dopo questo orrore indicibile quello che mi fa più rabbia è l'indifferenza e l'accondiscendenza dell'Occidente, per non dire la COMPLICITÀ, nei confronti di questo mostro spietato e di questo stato canaglia che è senza dubbio alcuno, non da oggi ma da decenni, Israele. Con rispetto parlando degli ebrei civili e pacifici che da mesi manifestano contro un governo nel quale non si riconoscono. Dall'Occidente non mi aspettavo nulla, men che meno uno straccio di sanzioni per i crimini dei sionisti contro l'umanità. Mi sarei invece aspettato un'iniziativa congiunta di paesi africani e latinoamericani. Per esempio, chiedere l'esclusione di Israele dalle Olimpiadi di Parigi (così come è esclusa la Russia) minacciando il boicottaggio delle Olimpiadi stesse. Se lo stato canaglia non si ferma nella carneficina, potrebbe ancora succedere.
Una cosa è la guerra, altra cosa sono i crimini di guerra. Anche la guerra ha, e deve avere, le sue regole, perfino la guerra può avere una sua nobiltà, specie nelle motivazioni ma anche nello svolgimento. I crimini di guerra la assimilano invece al terrorismo e alla barbarie, nelle loro versioni più spietate e gratuite. Una di queste versioni la mostrò Hamas il 7 ottobre. Nessuna giustificazione da parte mia, ma ferma condanna. Però anche le cose banali vanno dette. Dopo quasi 60 anni di risoluzioni ONU violate da Israele i palestinesi non sono uno Stato ma un popolo oppresso e senza patria. Tuttora confinato in due riserve indiane. Dopo quasi 60 anni di trattative e perfino qualche simbolico premio Nobel per la Pace, poco o nulla è cambiato per il popolo palestinese. In questi casi è cosa giusta e nobile per il popolo oppresso scatenare una guerra contro l'oppressore. Nobile ma impraticabile anzi impossibile in questo caso. Sarebbe come se una squadra di terza categoria dilettanti sfidasse il Real Madrid. Banalmente, con una simile sproporzione di forze, una guerra sarebbe un suicidio collettivo per i palestinesi. L'unica alternativa all'attesa passiva, non nell'agio ma nella sofferenza, che potrebbe durare altri 60 o 600 anni, è il terrorismo. È altrettanto chiaro e banale che è un'alternativa molto peggiore, ma vaglielo a dire ai giovani palestinesi. Hamas non è una causa ma un effetto: è lo status quo che fomenta il terrorismo. Con una Palestina libera e indipendente perché il terrorismo palestinese non dovrebbe rapidamente sparire? Gli egiziani odiano Israele, ma nessun egiziano, da decenni, va a farsi saltare in aria a Gerusalemme o a Tel Aviv. Le stime più accreditate oggi parlano di oltre 38.000 vittime nella Striscia, in gran parte civili inermi, in buona parte bambini, anche perché l'età mediana della popolazione è tra le più basse al mondo (19 anni). Ma uno studio pubblicato su Lancet, la più autorevole rivista medica del mondo, include le vittime indirette del conflitto e alza la stima fino a 186.000 morti, cioè quasi l'8% della popolazione della Striscia.contericci ha scritto: ↑10 lug 2024, 0:20Prima di diventare come dice lei "una prigione a cielo aperto", al momento del ritiro dei cittadini ebrei, la Striscia di Gaza non era affatto una prigione a cielo aperto.Tutt'altro. Fino a quando Hamas prese il potere a Gaza, almeno. Poi da lì cominciarono a bombardare Israele con i razzi Qassam; da lì organizzavano gli attentati e da lì partivano gli shaid imbottiti di tritolo per andare a farsi esplodere nei bar, nelle fermate di autobus delle città israeliane. Per questo motivo, e con colpevole ritardo, Israele ha dovuto istituire i posti di blocco che hanno praticamente azzerato questo tipo di attacchi. Quindi, la responsabilità della ridottissima libertà di movimento dei gazesi, ricade interamente sulle spalle di Hamas. Inutile che lei perciò venga a ripetere questo ridicolo ritornello della prigione a cielo aperto intonato dai più beceri antisemiti esistenti al mondo, tipo quelli del partito di Melenchon che hanno votato i francesi. Per quanto riguarda il termine "rappresaglia" che la ascrive tra quei propalatori d'odio che già hanno appestato le elezioni francesi e le università europee, non di rappresaglia si tratta, ma di guerra. Una guerra che i popoli arabi hanno dichiarato ad Israele fin dal 1948, dall'anno della sua fondazione. E che oggi è continuamente rinfocolata da Hamas e dall'Iran degli hezbollah, come in passato era scatenata da Arafat e da Nasser, non certo da Israele. Una guerra che ha come obbiettivo ultimo di cancellare Israele dalla faccia della terra, altro che due popoli e due stati. Poi mi sono dovuto torcere lo stomaco quando ho letto della sua abominevole proposta di escludere Israele dalle Olimpiadi. Quando proprio Israele fu vittima degli attentati di Monaco'72 con undici atleti israeliani uccisi dalle carogne di Settembre Nero. I famigliari delle vittime hanno dovuto attendere cinquant'anni prima di essere risarcite dallo stato tedesco che non aveva provveduto adeguatamente alla sicurezza della manifestazione. Tutta Israele pianse in quei giorni senza nemmeno poter fare affidamento ad uno straccio di risoluzione ONU che definisse la strage come un crimine contro l'umanità. Invece l'Iran potrà tranquillamente partecipare per la sua incommensurabile gioia, immagino. Mi meraviglio come possa passare inosservato un messaggio dai toni così platealmente anti-semiti nella più totale indifferenza dei lettori. Ma in che mondo viviamo?Fosforo31 ha scritto: ↑8 apr 2024, 19:22
Ancora prima dell'invasione sionista la Striscia di Gaza era una "prigione a cielo aperto" per 2 milioni e mezzo di palestinesi. Sono parole della ong Human Rights Watch. L'idea di Netanyhau almeno inizialmente era questa: trasformare la prigione a cielo aperto in un cimitero. Ovvero: se non consento di sfollare a nessuno, ci sono buone probabilità che ogni 100 civili uccisi elimino due o tre terroristi di Hamas. Un'idea criminale e terroristica, ma cos'altro può essere uno che non ha esitato a colpire ospedali, scuole, presìdi dell'ONU, giornalisti e operatori umanitari? Uno che antepone la vendetta e la rappresaglia (di stampo nazista) perfino alla vita dei propri connazionali presi come ostaggi da Hamas. Ho letto che a Gaza ci sono stati molti bambini amputati delle gambe ancora prima che imparassero a camminare. Dopo questo orrore indicibile quello che mi fa più rabbia è l'indifferenza e l'accondiscendenza dell'Occidente, per non dire la COMPLICITÀ, nei confronti di questo mostro spietato e di questo stato canaglia che è senza dubbio alcuno, non da oggi ma da decenni, Israele. Con rispetto parlando degli ebrei civili e pacifici che da mesi manifestano contro un governo nel quale non si riconoscono. Dall'Occidente non mi aspettavo nulla, men che meno uno straccio di sanzioni per i crimini dei sionisti contro l'umanità. Mi sarei invece aspettato un'iniziativa congiunta di paesi africani e latinoamericani. Per esempio, chiedere l'esclusione di Israele dalle Olimpiadi di Parigi (così come è esclusa la Russia) minacciando il boicottaggio delle Olimpiadi stesse. Se lo stato canaglia non si ferma nella carneficina, potrebbe ancora succedere.
Certo. Quello che nessuno dice e' che i Palestinesi NON hanno un esercito ma devono combattere contro un esercito. Come lo potrebbero fare, se non con i 'freedom fighters" come li chiamano gli Americani quando si tratta di un popolo che serva ai loro scopi.Pericle52 ha scritto: ↑13 ago 2024, 18:13 I palestinesi erano in quelle terra da centinai di anni. Lo stato d'Israele è stato creato dalle potenze vincitrici per riparare l'enorme torto dello sterminio di 6 milioni d'ebrei commesso dai Tedeschi complici Austriaci e , purtroppo, anche noi Italiani. Non era corretto creare uno stato d'Israele in un pezzo di Germania? Per aumentare il caos il parlamento israeliano nel 1950 promulgo la gesse del RITORNO. Quando fù creato lo stato d'Israele gli ebrei in palestina erano 600 mila, con la legge del RITORNO ogni persona genarata da madre ebraica aveva diritto di recarsi in Israele e diventarne cittadino. Sono arrivati più di 3 milioni di persone. Il casino lo hanno creato le potenze vincitrici!!!!!!!!!! e non lo risolverà nessuno. I ragazzi che soppraviveranno allo sterminio in atto a Gaza cresceranno nell'odio verso Israele e alcuni diventeranno terroristi!! Non vedo via d'uscita.
Ma dal 1517 al 1918, per quattro secoli,cioè, non c'era l'impero ottomano? O mi sbaglio io? Comunque se i palestinesi sono lì da secoli, avranno lasciato qualche traccia degna di nota, che so...una parvenza di stato, con una parvenza di governo che avrà lasciato delle tracce, sottoforma di scritti da tramandare ai posteri, di manifatture tipiche, eccetera. Come dice? Non si è trovato mai niente? E allora a lei chi glielo ha detto che c'erano i palestinesi da secoli? Gente che per di più tramava e protestava perché non gli era consentito di creare il tanto desiderato Stato di Palestina? E' mai esistita nella storia un movimento paragonabile a quello che ha portato alla nascita di Israele, che voleva fondare la Palestina? E se i palestinesi sono arabi non possono andare a vivere in uno dei 22 stati arabi già esistenti e creati apposta per loro? Sa quanto è grande israele? Un centesimo del mondo arabo, sei milioni di abitanti contro mezzo miliardo. Di quale invasione sta parlando? Queste sono le terre che gli arabi hanno a disposizione:Pericle52 ha scritto: ↑13 ago 2024, 18:13 I palestinesi erano in quelle terra da centinai di anni. Lo stato d'Israele è stato creato dalle potenze vincitrici per riparare l'enorme torto dello sterminio di 6 milioni d'ebrei commesso dai Tedeschi complici Austriaci e , purtroppo, anche noi Italiani. Non era corretto creare uno stato d'Israele in un pezzo di Germania? Per aumentare il caos il parlamento israeliano nel 1950 promulgo la gesse del RITORNO. Quando fù creato lo stato d'Israele gli ebrei in palestina erano 600 mila, con la legge del RITORNO ogni persona genarata da madre ebraica aveva diritto di recarsi in Israele e diventarne cittadino. Sono arrivati più di 3 milioni di persone. Il casino lo hanno creato le potenze vincitrici!!!!!!!!!! e non lo risolverà nessuno. I ragazzi che soppraviveranno allo sterminio in atto a Gaza cresceranno nell'odio verso Israele e alcuni diventeranno terroristi!! Non vedo via d'uscita.