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Puoi spiegare meglio...Vento ha scritto: ↑15 ago 2024, 19:20 Così si difendeva un tedesco:
“Vivendo in accordo al principio della razza, gli Ebrei hanno promosso il ragionamento in base al quale sono stati attaccati, e così non hanno il diritto di lamentarsi quando quel ragionamento è stato usato contro di loro dai Tedeschi che hanno promosso la loro propria purezza razziale”.
Credo intenda dire che gli ebrei vivono coltivando la propria purezza razziale e considerandosi il popolo prediletto di dio. Anche i tedeschi con Hitler (forse per reazione) sviluppano un identico sentire, considerandosi anche loro un popolo speciale di pura razza ariana. Due culti di sé stessi. Quindi si arriva inevitabilmente allo scontro tra i due razzismi con gli ebrei che vivono in Germania, casa degli ariani. Un pò come quello che avviene ora, rovesciate le parti, in Israele con gli arabi ivi residenti. Stando così le cose, non ha senso che gli ebrei demonizzino i tedeschi accusandoli di razzismo, essendo loro stessi i primi cultori e maestri della materia.
In sostanza sono d'accordo, con un paio di precisazioni. Quello nazista era una forma di razzismo allo stato puro. Basato sul convincimento irrazionale e fanatico della superiorità della propria "razza". Quello degli ebrei israeliani verso gli arabi e il suo reciproco sono razzismi di natura religiosa. Come lo era, per esempio, quello dei conquistadores spagnoli che inalberando il crocifisso compirono il genocidio dei nativi sudamericani. Vero è che in questi casi anche la religione si riduce al peggiore fanatismo. Va detto che in Cisgiordania i sionisti attuano una forma di segregazione razziale nei confronti dei palestinesi, analoga all'apartheid del Sudafrica prima di Mandela. Mentre nella Striscia di Gaza, anche prima della rappresaglia di stampo nazista e del genocidio in corso (denunciato dal Sudafrica al Tribunale internazionale), il popolo palestinese veniva pervicacemente oppresso, al punto che Human Rights Watch la definiva una "prigione a cielo aperto" (peggio delle riserve indiane degli schifosi razzisti e schiavisti americani del XIX secolo). Mentre gli ebrei, di solito, sono ben tollerati nei paesi arabi. Per es. in Iran hanno diritto a un seggio in parlamento. In ogni caso il colore della pelle e la provenienza geografica sono dettagli marginali di quell'universo che è la persona umana (secondo una celebre definizione di Aldo Moro), quindi il razzismo e la xenofobia sono SEMPRE stati correlati alla superficialità e all'ignoranza. Ma lo sono in particolare oggi. NON SI SCAPPA: OGGI UN RAZZISTA È PRIMA DI TUTTO UN IGNORANTE. PUNTO. Perché la scienza (in particolare la genetica delle popolazioni che si avvale anche di metodi matematici e statistici) ha definitivamente dimostrato che NELLA SPECIE UMANA LE RAZZE NON ESISTONO. E la spiegazione è semplicissima. Le variabilità genetiche all'interno di due qualsiasi popolazioni umane sono SEMPRE molto (ma MOLTO) maggiori della media delle differenze tra individui delle due popolazioni. Che so, i norvegesi e gli aborigeni australiani. Dunque non ha alcun senso parlare di gruppi razziali distinti. Sarebbe come se un gommista separasse gli pneumatici del suo deposito in due insiemi, in base alla larghezza del battistrada, e poi scoprisse che in ciascuno dei due gruppi ci sono differenze enormi in questo parametro mentre ciascun valore del battistrada si ritrova in ambedue i gruppi. Una cosa priva di senso. Questo è il razzismo.Vento ha scritto: ↑22 ago 2024, 11:19 Credo intenda dire che gli ebrei vivono coltivando la propria purezza razziale e considerandosi il popolo prediletto di dio. Anche i tedeschi con Hitler (forse per reazione) sviluppano un identico sentire, considerandosi anche loro un popolo speciale di pura razza ariana. Due culti di sé stessi. Quindi si arriva inevitabilmente allo scontro tra i due razzismi con gli ebrei che vivono in Germania, casa degli ariani. Un pò come quello che avviene ora, rovesciate le parti, in Israele con gli arabi ivi residenti. Stando così le cose, non ha senso che gli ebrei demonizzino i tedeschi accusandoli di razzismo, essendo loro stessi i primi cultori e maestri della materia.