Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Shamash
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Gasiot ha scritto: 9 nov 2019, 18:45 Un appunto sulle varie mafie
Quasi ogni paese del sud ha i suoi mafiosi e tutti sanno chi sono , compresi i carabinieri ma se non vengono eliminati ci sarà pure un motivo che però a me sfugge
A chi mi dice che ci sono anche al nord rispondo che non posso negarlo ma non ho la percezione di chi siano ...sono un corpo estraneo alla nostra cultura
Ogni tanto leggo di controlli incrociati delle spese rispetto al reddito , non sarebbe bello applicarlo prima a certa gente conosciuta del tipo Casamonica per fare un esempio
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cuneoman
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Gasiot ha scritto: 10 nov 2019, 8:38
Valerio ha scritto: 10 nov 2019, 1:01 Roma dirotta i fondi del Sud verso il Nord e mi chiedi cosa c'entra il Nord? Beer3
forse non ho capito bene ,perchè mi sembra talmente logico che in uno stato centralista tutti gli italiani dirottano OBBLIGATORIAMENTE le entrate dello stato a roma eppoi roma casomai ne ridistribuisce un pò dappertutto
tu mi stai dicendo che il sud è sfruttato da roma nel senso che riceve meno di quanto dà allo stato?
se cosi fosse, allora tutti i pochi dati che ci danno sono falsi
Smiling Ecco, Gasiot è stato più efficace di me!!
Non capisco Valerio, questi discorsi potrebbe farli un bambino di terza elementare, non uno con una certa età, cultura e esperienza alle spalle. Credere a questo vuol veramente credere alle scie chimiche o alla terra piatta...
I dati sono oggettivi, facilmente reperibili, anche abbastanza ovvi...

Valerio, ti ricordi quel post del 47% che hai aperto? Cosa dicevano gli invalsi? E questa settimana c'è stata un ulteriore ricerca, in cui un terzo degli italiani non sa cos'è un conto corrente, come funziona, cosa sono i tassi di interesse ecc... Certo che poi è facile per alcune persone insinuare l'idea che il debito pubblico non esiste, stampare moneta è facile, il sud finanzia il nord... Specie con dei giornali e membri del governo che spiegano in maniera superficiale quanto semplicistica che tutto sia possibile
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Valerio
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Gasiot ha scritto: 10 nov 2019, 8:38
Valerio ha scritto: 10 nov 2019, 1:01 Roma dirotta i fondi del Sud verso il Nord e mi chiedi cosa c'entra il Nord? Beer3
forse non ho capito bene ,perchè mi sembra talmente logico che in uno stato centralista tutti gli italiani dirottano OBBLIGATORIAMENTE le entrate dello stato a roma eppoi roma casomai ne ridistribuisce un pò dappertutto
tu mi stai dicendo che il sud è sfruttato da roma nel senso che riceve meno di quanto dà allo stato?
se cosi fosse, allora tutti i pochi dati che ci danno sono falsi
Non stiamo parlando solo di rimesse dirette, ma soprattutto di spese in infrastrutture.

Ti risulta che l'Alta Velocità arrivi a Reggio Calabria, o che siano iniziati i lavori per il raddoppio delle linee ferroviarie in Puglia o in Sicilia, o che gli aeromotori siciliani non vengano tenuti fermi? O che Terna abbia iniziato a mettere nuove dorsali dal Sud al Nord industrializzato per ridurre la bolletta energetica?
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Se mi parli di GRANDI infrastrutture tipo autostrade ,alta velocità ferroviaria il tutto interregionale puoi aver ragione ,ma devi tenere conto dell'uso intensivo che hanno queste opere
Se le industrie e relativo movimento di persone e merci ,essendo queste più concentrate al nord è evidente che al nord ve ne siano di più ,però in compenso devi sapere che anche al nord ci sono lacune che non vengono mai prese in considerazione
Un esempio pratico...lo sai che non esiste una strada degna di tale nome che colleghi torino e milano senza dover prendere un'autostrada a pagamento, quella esistente passa in paesi con semafori e dissuasori
Nel mio girovagare per lavoro lungo lo stivale ho visto situazioni incredibili a livello locale , zone industriale complete di superstrade ma senza fabbriche e fabbriche perse nel nulla senza collegamenti accettabili
Credo sia colpa di una completa disorganizzazione a livello locale , non tanto dello stato
Ricordo che tanti anni fà da avellino dovevo andare verso sud , un locale che viaggiava con me,mi fece passare da quella che aveva definito l'autostrada di de mita. una piacevole superstrada che ci fece evitare il traffico autostradale nel tratto campano
Penso alla torino-milano attuale e poi penso ai collegamenti che hanno tutte la cittadine capitali di provincia sulla costa est in collegamento con l'autostrada adriatica ...praticamente tutte autostrade agratis
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Oltre alla Cuneo Asti che è ancora in fase di completamento da una 15ina di anni...

Un altro problema del meridione è che se fai una cosa al nord ce l'hai (con le dovute eccezioni come ho appena scritto sopra), mentre al sud rischi di spendere 10 volte i soldi preventivati e aspettare 30 anni e non avere nulla. Questa è una dei motivi per quelle scelte.
l'altra è la mafia. se al sud si devono spendere dei soldi, è più facile che avvenga su terreni mafiosi per opere inutili rispetto a cose che realmente servono. La mafia ha tutti gli interessi per farvi restare arretrati, ricattabili, ignoranti, precari...e magari a convogliare l'odio verso il nord anzichè contro i comunali, provinciali, regionali.

Resta il fatto che quelle infrastrutture sono pagate con le tasse prese al nord, non con quelle prese al sud.
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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cuneoman ha scritto: 10 nov 2019, 15:35 Oltre alla Cuneo Asti che è ancora in fase di completamento da una 15ina di anni...

Un altro problema del meridione è che se fai una cosa al nord ce l'hai (con le dovute eccezioni come ho appena scritto sopra), mentre al sud rischi di spendere 10 volte i soldi preventivati e aspettare 30 anni e non avere nulla. Questa è una dei motivi per quelle scelte.
l'altra è la mafia. se al sud si devono spendere dei soldi, è più facile che avvenga su terreni mafiosi per opere inutili rispetto a cose che realmente servono. La mafia ha tutti gli interessi per farvi restare arretrati, ricattabili, ignoranti, precari...e magari a convogliare l'odio verso il nord anzichè contro i comunali, provinciali, regionali.

Resta il fatto che quelle infrastrutture sono pagate con le tasse prese al nord, non con quelle prese al sud.
Beh, in Piemonte oltre alla Cuneo-Asti un altro caso assurdo fu la Torino-Pinerolo. Oltre 20 anni per il completamento di circa 30 chilometri.
Qui pare che il grosso ostacolo sia stato la questione degli espropri dei terreni. Questione che si trascinò in anni di cause...
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Valerio
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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il Mezzogiorno ha una popolazione pari al 34,3% del totale nazionale e riceve il 28,3% della spesa pubblica allargata mentre il Centro-Nord ha una popolazione pari al 65,7% e incassa per un importo pari al 71,7% del totale della spesa. In pratica, si dà al Sud il 6% in meno di quello che gli spetta e al Nord il 6% in più
Il 6% tolto al Sud (61,5 miliardi) coincide con il 6% aggiunto al Nord della spesa totale del Settore Pubblico Allargato. I 61,5 miliardi sottratti arbitrariamente al povero a favore del ricco misurano algebricamente lo scippo di Stato alle regioni meridionali. Per capirci, i numeri reali ci dicono che un cittadino del centro nord riceve in media come spesa statale allargata 18.455 euro contro i 13.939 del Mezzogiorno, il cittadino friulano riceve 20.128 euro e quello lombardo 18.843 contro i 12.669 del cittadino campano e i 13.491 di quello pugliese. Questi dati elaborati dalla Svimez con il contributo di economisti, demografi, statistici, uomini della Ragioneria generale dello Stato, esperti di contabilità, costituiscono la più clamorosa operazione verità in materia di trasferimenti pubblici al Nord e al Sud del Paese,
Questi dati vengono dal rapporto SVIMEZ, ricavato dai dati della ragioneria dello Stato. Ed il link lo avevo già pubblicato, ma forse leggere non è necessario per replicare o, magari per dire che il giornale "Quotidiano del Sud" è un giornale "di parte", forse per quel "Sud" nel nome della testata.

https://www.quotidianodelsud.it/laltrav ... rdi-lanno/
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Valerio ha scritto: 10 nov 2019, 19:40
il Mezzogiorno ha una popolazione pari al 34,3% del totale nazionale e riceve il 28,3% della spesa pubblica allargata mentre il Centro-Nord ha una popolazione pari al 65,7% e incassa per un importo pari al 71,7% del totale della spesa. In pratica, si dà al Sud il 6% in meno di quello che gli spetta e al Nord il 6% in più
Il 6% tolto al Sud (61,5 miliardi) coincide con il 6% aggiunto al Nord della spesa totale del Settore Pubblico Allargato. I 61,5 miliardi sottratti arbitrariamente al povero a favore del ricco misurano algebricamente lo scippo di Stato alle regioni meridionali. Per capirci, i numeri reali ci dicono che un cittadino del centro nord riceve in media come spesa statale allargata 18.455 euro contro i 13.939 del Mezzogiorno, il cittadino friulano riceve 20.128 euro e quello lombardo 18.843 contro i 12.669 del cittadino campano e i 13.491 di quello pugliese. Questi dati elaborati dalla Svimez con il contributo di economisti, demografi, statistici, uomini della Ragioneria generale dello Stato, esperti di contabilità, costituiscono la più clamorosa operazione verità in materia di trasferimenti pubblici al Nord e al Sud del Paese,
Questi dati vengono dal rapporto SVIMEZ, ricavato dai dati della ragioneria dello Stato. Ed il link lo avevo già pubblicato, ma forse leggere non è necessario per replicare o, magari per dire che il giornale "Quotidiano del Sud" è un giornale "di parte", forse per quel "Sud" nel nome della testata.

https://www.quotidianodelsud.it/laltrav ... rdi-lanno/
Demagogia & Propaganda.
Non penso che si debba spiegare il significato a queste parole, ma una persona dovrebbe capire quando viene preso in giro e usato per trasportare i messaggi volutamente sbagliati. Non per niente a me non piace la Lega!! :mrgreen:

Cerchiamo di fare un'analisi concreta, brevemente.
Hanno unito il centro al Nord. Cioè Roma, con tutti i ministeri, la politica e i relativi costi... Già questo è sospetto, sarebbe stato normale dividere almeno i 3 settori, Centro, Nord, Sud...

Secondo, viene spiegata la ripartizione della spesa pubblica, anche pro-capite... Ok, ma tutto il resto?
Nei nostri commenti abbiamo detto più volte che i conti si fanno con l'oste, quanto hai versato e quanto hai ricevuto!!
cgia-di-mestre.jpg
https://quifinanza.it/fisco-tasse/press ... se/299392/
Ecco, questo è il Cgia di Mestre, di 2 mesi fa... Clicca sull'immagine dell'articolo e ti collega al PDF. Oppure leggi l'articolo. Non ci va un dottorato in economia a dire che la Lombardia versa nelle casse dell'erario ben più della Sicilia. Non voglio offendere, i colossi produttivi sono al nord e sono loro che pagano le tasse.
Le tasse che vanno a Roma vengono smistate in tutte le Regioni, anche in base a investimenti sul territorio, oltre che a mantenere strutture come ospedali, scuole, FdO, amministrazioni locali...

Ripeto, il sud ottiene molto più di quanto versa, da sempre. Nel tuo articolo demagogico si guarda solo a quanto si ottiene, non quanto si ha versato... Direi che i conti si fanno in tutt'altro modo, specie se si dice che è il sud a mantenere il nord.
Se il Sud riceve il 6% in meno rispetto al nord, è anche vero che versa quasi il 50% in meno, quindi?
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Valerio
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

Messaggio da leggere da Valerio »

Sud e nord non giocano ad armi pari.

Noi non abbiamo industrie, e se queste sono tutte al nord non è certo per merito loro. Soprattutto quando si parla di grandi industrie. Che fra l'altro ormai sono quasi tutte scomparse per chiusura e delocalizzazione. Prima di tutte la Fiat.

Quando si parla di sud, poi, non si può parlare di un solo sud.

Ce ne sono diversi come caratteristiche ed impegno.

Campania. È la Lombardia del sud, ad altissima concentrazione di imprese, di tutti i settori: piccolo industriale, artigianale, trasformazione di prodotti agricoli, tessile, abbigliamento, vetro, pelle. Manca il settore ad alta tecnologia e gli elettrodomestici erano tutti concentrati e raggruppati in Whirlpool (abbiamo visto com'è finita).

Puglia. Eccellenza di produzioni agricole in settori come olio e vino. Impareggiabile. E l'olio pugliese non aveva rivali in tutto il mondo. Distrutta dalla intraprendenza del floro vivaismo di altre regioni e dalla mancanza di vigilanza fitosanitaria, con l'importazione della Xylella fastidiosa, batterio importato dal Brasile. E che attacca anche le viti.
L'unica industria era a Taranto, un colosso dell'acciaio mondiale. Distrutto da interessi pubblici e privati di cui non si sa ancora niente, e che i grillini non sanno proteggere.

Calabria, regione povera, ma fucina di imprenditori geniali in tanti settori, soprattutto zootecnia e trasformazione di prodotti agricoli. Purtroppo svenata da una delle più grandi emigrazioni d'Italia, perché la vita era impossibile sotto il peso della più grande organizzazione criminale del mondo e dell'assenza dello Stato. Ma anche loro, nel loro piccolo, erano grandi produttori agricoli ed ittici. Bloccati dalla totale assenza di reti viarie e ferroviarie. Stavano meglio nel Regno delle Due Sicilie.

Sicilia. Una terra ricca, niente industrie ma una massiccia produzione agricola di dimensioni tali da poter influenzare i mercati europei. Un patrimonio artistico ed archeologico in grado di attirare milioni di turisti, una qualità di vita ai primi posti in Italia, depauperata da amministratori corrotti, mafia, carenza imprenditoriale, tranne che nel catanese (nominato "piccola Milano"). Chilometri di coste impareggiabili, settore ittico con tanto di industrie di trasformazione, tra i primi d'Italia, produzione massiccia di vini di alta qualità ma poveri da un punto di vista enologico, tranne che nel caso del vino Marsala, fiero concorrente del Porto (ed anche sua imitazione) di superiore qualità ma carente nel marketing. Regione tagliata fuori dai mercati europei per mancanza di infrastrutture e collegamenti veloci.
Difetto della Sicilia: scarsa propensione ad intraprendere, per cause storiche di prevaricazione e disincentivazione, difetto che raggiunge il suo massimo nella provincia di Messina.

Ora, noi conosciamo benissimo i nostri difetti e le nostre mancanze. Ma quello che sostengo è che la attuale legislazione, e la situazione della Giustizia, impediscono ogni sviluppo. E i siciliani, piuttosto che rischiare il martirio per il futuro dei propri figli, preferiscono farli emigrare, per non subire i ricatti dei vari governi centrali e, principalmente, del nord razzista e rapinatore. La cosa divertente (!) è che in Sicilia vi è un'alta concentrazione di capitali, che non viene investita in imprese meridionali, ma emigra fuori dai nostri confini, dove trova migliore remunerazione e migliori garanzie di questo paese di buffoni.
Rimuovendo tutti i fattori ostativi allo sviluppo, potrebbe essere la regione più ricca d'Italia.
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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La cosa divertente (!) è che in Sicilia vi è un'alta concentrazione di capitali, che non viene investita in imprese meridionali, ma emigra fuori dai nostri confini, dove trova migliore remunerazione e migliori garanzie di questo paese di buffoni.
Rimuovendo tutti i fattori ostativi allo sviluppo, potrebbe essere la regione più ricca d'Italia
.
Tutto il discorso è complesso e sarebbe lungo affrontarlo tutto in un colpo ,però questa frase è illuminante....dici che in sicilia c'è un'alta concentrazione di capitali ,ma non pensi che possano essere capitali in mano alla mafia locale?
E quindi buona parte di questi capitali possa provenire dalle filiali mafiose sparse sul territorio
Io continuo a pensare che se una regione resta indietro rispetto ad altre ,non sia sempre e solo per ostracismo nazionale ma per la manifesta incapacità della politica locale nel cogliere opportunità di crescita
non riesco a copiare le singole pagine ,ma se vai qui https://www.bancaditalia.it/pubblicazio ... egioni.pdf e scorri a pag 105 potrai capire meglio
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Valerio ha scritto: 11 nov 2019, 7:27 Sud e nord non giocano ad armi pari.

Noi non abbiamo industrie, e se queste sono tutte al nord non è certo per merito loro. Soprattutto quando si parla di grandi industrie. Che fra l'altro ormai sono quasi tutte scomparse per chiusura e delocalizzazione. Prima di tutte la Fiat.

Quando si parla di sud, poi, non si può parlare di un solo sud.

Ce ne sono diversi come caratteristiche ed impegno.

Campania. È la Lombardia del sud, ad altissima concentrazione di imprese, di tutti i settori: piccolo industriale, artigianale, trasformazione di prodotti agricoli, tessile, abbigliamento, vetro, pelle. Manca il settore ad alta tecnologia e gli elettrodomestici erano tutti concentrati e raggruppati in Whirlpool (abbiamo visto com'è finita).

Puglia. Eccellenza di produzioni agricole in settori come olio e vino. Impareggiabile. E l'olio pugliese non aveva rivali in tutto il mondo. Distrutta dalla intraprendenza del floro vivaismo di altre regioni e dalla mancanza di vigilanza fitosanitaria, con l'importazione della Xylella fastidiosa, batterio importato dal Brasile. E che attacca anche le viti.
L'unica industria era a Taranto, un colosso dell'acciaio mondiale. Distrutto da interessi pubblici e privati di cui non si sa ancora niente, e che i grillini non sanno proteggere.

Calabria, regione povera, ma fucina di imprenditori geniali in tanti settori, soprattutto zootecnia e trasformazione di prodotti agricoli. Purtroppo svenata da una delle più grandi emigrazioni d'Italia, perché la vita era impossibile sotto il peso della più grande organizzazione criminale del mondo e dell'assenza dello Stato. Ma anche loro, nel loro piccolo, erano grandi produttori agricoli ed ittici. Bloccati dalla totale assenza di reti viarie e ferroviarie. Stavano meglio nel Regno delle Due Sicilie.

Sicilia. Una terra ricca, niente industrie ma una massiccia produzione agricola di dimensioni tali da poter influenzare i mercati europei. Un patrimonio artistico ed archeologico in grado di attirare milioni di turisti, una qualità di vita ai primi posti in Italia, depauperata da amministratori corrotti, mafia, carenza imprenditoriale, tranne che nel catanese (nominato "piccola Milano"). Chilometri di coste impareggiabili, settore ittico con tanto di industrie di trasformazione, tra i primi d'Italia, produzione massiccia di vini di alta qualità ma poveri da un punto di vista enologico, tranne che nel caso del vino Marsala, fiero concorrente del Porto (ed anche sua imitazione) di superiore qualità ma carente nel marketing. Regione tagliata fuori dai mercati europei per mancanza di infrastrutture e collegamenti veloci.
Difetto della Sicilia: scarsa propensione ad intraprendere, per cause storiche di prevaricazione e disincentivazione, difetto che raggiunge il suo massimo nella provincia di Messina.

Ora, noi conosciamo benissimo i nostri difetti e le nostre mancanze. Ma quello che sostengo è che la attuale legislazione, e la situazione della Giustizia, impediscono ogni sviluppo. E i siciliani, piuttosto che rischiare il martirio per il futuro dei propri figli, preferiscono farli emigrare, per non subire i ricatti dei vari governi centrali e, principalmente, del nord razzista e rapinatore. La cosa divertente (!) è che in Sicilia vi è un'alta concentrazione di capitali, che non viene investita in imprese meridionali, ma emigra fuori dai nostri confini, dove trova migliore remunerazione e migliori garanzie di questo paese di buffoni.
Rimuovendo tutti i fattori ostativi allo sviluppo, potrebbe essere la regione più ricca d'Italia.
Dai dati che ho postato risulta che voi ottenete molti, molti più soldi di quanti ne versate. Dove li mettete??
Perchè le Regioni del Sud non chiedono la TAV? Perchè non fanno opere utili? Cosa c'entra il nord in questo? Non sareste coi a dover scendere in piazza per chiedere queste cose, contro i vostri regionali e provinciali? Che stanno li a fare? E voi? Guarda in Piemonte i NO TAV, voi quand'è l'ultima volta che siete scesi in piazza per chiedere i vostri diritti? Avete protestato per il Ponte su Messina, chiedendo che quei soldi venissero spesi in altro modo ben più utile?

Poi c'è il discorso evasione fiscale, che è il motivo principe, dopo la mafia, per l'arretratezza del territorio.
Il concetto di destra dice che se si aiutano le aziende, queste creeranno economia, assumeranno, chiederanno semilavorati, indotto, altre assunzioni e quindi CRESCITA!! Pagheranno tasse con cui si potranno pagare servizi o infrastrutture. E' ciò che avviene al nord come nel mondo.

Invece al sud, oltre a chi tira a campare, c'è l'usanza di non pagare le tasse, di assumere in nero, di dare dei salari sotto la dignità. Questo crea economia? Crescita? Servizi e infrastrutture? Poi c'è il pizzo e i vincolo di subappaltare alla mafia o essere obbligati a comprare materie prime scadenti da aziende mafiose...

Beh, anche al nord è sempre peggio, non punto certo il dito, ma non dare la colpa a chi vi finanzia ogni anno perchè senza di noi stareste perfino peggio.
Date la colpa a chi sta a Roma e a chi vi governa sul territorio. E andate piuttosto a guardare che fine hanno fatto tutti quei soldi che lo Stato ha stanziato

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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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cuneoman ha scritto: 11 nov 2019, 21:15
Dai dati che ho postato risulta che voi ottenete molti, molti più soldi di quanti ne versate. Dove li mettete??
l'assistenzialismo provoca corruzione, uccide le imprese sane a favore di quelle malate.
è come la droga, ce ne vuole sempre di piu, solo per mantenere la normalità, e il tossicodipendente pur di evitare i dolori dell'astinenza è psicologicamente portato a discolpare se stesso scaricando tutte le colpe e le responsabilità sul fornitore e sulla società.
non che fornitore e società siano privi di colpe, anche se, piu che in un generico "nord" sarebbe piu realisticamente individuarlo in quella politica centralista che nell'assistenzialismo e nel voto di scambio ha sempre visto una fonte di potere e guadagno

una sola cosa di prezioso il nord ha preso al sud, in maniera continuativa e massiccia..... della sua gente migliore, prima braccia per l'industria, a milioni, poi e ancora oggi, i migliori giovani e piu preparati,
....e purtroppo anche di qualcuno di cui avremmo fatto volentieri a meno.
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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RedWine ha scritto: 11 nov 2019, 23:12
cuneoman ha scritto: 11 nov 2019, 21:15
Dai dati che ho postato risulta che voi ottenete molti, molti più soldi di quanti ne versate. Dove li mettete??
l'assistenzialismo provoca corruzione, uccide le imprese sane a favore di quelle malate.
è come la droga, ce ne vuole sempre di piu, solo per mantenere la normalità, e il tossicodipendente pur di evitare i dolori dell'astinenza è psicologicamente portato a discolpare se stesso scaricando tutte le colpe e le responsabilità sul fornitore e sulla società.
non che fornitore e società siano privi di colpe, anche se, piu che in un generico "nord" sarebbe piu realisticamente individuarlo in quella politica centralista che nell'assistenzialismo e nel voto di scambio ha sempre visto una fonte di potere e guadagno

una sola cosa di prezioso il nord ha preso al sud, in maniera continuativa e massiccia..... della sua gente migliore, prima braccia per l'industria, a milioni, poi e ancora oggi, i migliori giovani e piu preparati,
....e purtroppo anche di qualcuno di cui avremmo fatto volentieri a meno.
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Re: Ai nordisti che "giudicano" il Sud

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Condivido in pieno. Ma perchè questo voto di scambio non avviene anche al nord?
Perchè primo non abbiamo la mafia che ci fa ringraziare per le briciole che ci spettano di diritto. Secondo perchè c'è meno ignoranza, prendiamo i favori ma senza dare il voto in cambio. Terzo, abbiamo molte più possibilità del sud, anche se c'è disoccupazione e mancanza di meritocrazia, se uno cerca qualcosa trova, invece nel sud la trovo davvero dura...

Appunto, la mafia vuole tenere il sud arretrato per poter continuare a gestirlo a piacimento, la gente non ha lo Stato che lo governa e protegge, ha la mafia che gestisce. E quindi una famiglia deve ringraziare "qualcuno" per uno stupido lavoro massacrante da 7 € lorde l'ora o un bel posto da bidello o guardia forestale.

Il problema non è il nord, è la mafia e la mentalità. Difficili da combattere entrambe.
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cuneoman ha scritto: 12 nov 2019, 1:15 Condivido in pieno. Ma perchè questo voto di scambio non avviene anche al nord?
Perchè primo non abbiamo la mafia che ci fa ringraziare per le briciole che ci spettano di diritto. Secondo perchè c'è meno ignoranza, prendiamo i favori ma senza dare il voto in cambio. Terzo, abbiamo molte più possibilità del sud, anche se c'è disoccupazione e mancanza di meritocrazia, se uno cerca qualcosa trova, invece nel sud la trovo davvero dura...

Appunto, la mafia vuole tenere il sud arretrato per poter continuare a gestirlo a piacimento, la gente non ha lo Stato che lo governa e protegge, ha la mafia che gestisce. E quindi una famiglia deve ringraziare "qualcuno" per uno stupido lavoro massacrante da 7 € lorde l'ora o un bel posto da bidello o guardia forestale.

Il problema non è il nord, è la mafia e la mentalità. Difficili da combattere entrambe.
Vero, come è anche vero che lo Stato sta a guardare. Forse ha un interesse in questo. E mi pare che a formare lo Stato siano tanto i voti del nord quanto quelli del sud.

In compenso ci carica come muli di burocrazia, per cui chi vuole tentare di intraprendere viene costantemente disincentivato. Per non parlare della assoluta mancanza di credito per le giovani imprese, che alla nascita vengono già tassate come fossero ventennali e che, per questo, già alla nascita hanno bilanci in rosso.

Qui chi ha un piccolo gruzzolo non intraprende. Se lo conserva perché sa che, storicamente, le cose possono peggiorare.

Oltretutto, lo scippo da parte del nord, mantiene il sud in povertà. Se la gente non ha soldi in tasca non compra, quindi calano il commercio, l'edilizia, e gli acquisti dalle industrie del nord.

L'ultima spiaggia potrebbe essere l'agricoltura e la trasformazione, ma voi al nord, ai nostri prodotti di qualità preferite le porcherie extracomunitarie che vedo sui banchi dei vostri Supermercati.

Qui l'unica cosa che rimane vispa è la politica fiscale.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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