La storia del PD in cifre.

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Momo55
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La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da Momo55 »

E' interessante analizzare come è andato il voto per il PD dalla sua nascita ad oggi.

Come tutti sapete il PD nasce nel 2007 con una proposta moderata e riunendo la sinistra democratica e i centristi. In quel momento il presidente del Consiglio è Prodi.
Le prime elezioni si affrontano nel 2008. Vediamo come andranno le cose dal 2008 ad oggi per il PD in termini di voti assoluti che rivelano molto più delle percentuali che spesso sono proprio quelle del mezzo pollo di Trilussa.

elezioni italiane anno 2008 voti 12.095.306
elezioni europee anno 2009 voti 7.980.455
elezioni italiane anno 2013 voti 8.646.034
elezioni europee anno 2014 voti 11.172.861
elezioni italiane anno 2018 voti 6.161.896
elezioni europee anno 2019 voti 6.050.351
elezioni italiane anno 2022 voti 5.348.676

Come si vede il PD con le sue proposte di riforme e con posizioni moderate parte benissimo. 12 milioni di voti sono davvero tanti e rendono un partito un partito per governare. Molta gente ha scommesso sul PD a quelle elezioni.
Va comunque detto che nel 2008 il PD perde le elezioni perchè Berlusconi prende molti più voti: 13,6 milioni. Quindi il PD si ritrova all'opposizione e non pare gli faccia bene almeno in termini di voti quando ne perde un terzo alle Europee dell'anno dopo e tale dato viene però confermato alle politiche del 2013.
Il progressivo calo verrà confermato nelle successive elezioni con l'unica eccezione di quelle europee del 2014 quando il PD è di nuovo su posizioni moderate e riformatrici.
a occhio ho idea che il PD sia oggi arrivato al suo zoccolo duro. Cioè quei 5 milioni di elettori che lo votano a prescindere ma che non gli consentiranno mai di governare in posizione dominane.
All'oggi il PD ha sperperato un patrimonio di 7 milioni di voti che sembra siano finiti tutti nell'astensione. Ed essere all'opposizione non gliene ha mai fatti guadagnare. Praticamente sono finiti in una situazione che perdono voti sia quando sono al governo che quando sono all'opposizione.

Fonte:
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da Gasiot »

Per essere più precisi si dovrebbe capire quanti di quei 7 milioni di voti persi si sono spostati in altre aree di sinistra o centro
Quando un ex segretario a mandato finito fa o entra in altro partito è normale perdere voti ma se rimangono nella stessa area ideologica diventa solo pessima organizzazione interna
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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vatel
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da vatel »

Momo55 ha scritto: 1 mag 2024, 10:29 E' interessante analizzare come è andato il voto per il PD dalla sua nascita ad oggi.

Come tutti sapete il PD nasce nel 2007 con una proposta moderata e riunendo la sinistra democratica e i centristi. In quel momento il presidente del Consiglio è Prodi.
Le prime elezioni si affrontano nel 2008. Vediamo come andranno le cose dal 2008 ad oggi per il PD in termini di voti assoluti che rivelano molto più delle percentuali che spesso sono proprio quelle del mezzo pollo di Trilussa.

elezioni italiane anno 2008 voti 12.095.306
elezioni europee anno 2009 voti 7.980.455
elezioni italiane anno 2013 voti 8.646.034
elezioni europee anno 2014 voti 11.172.861
elezioni italiane anno 2018 voti 6.161.896
elezioni europee anno 2019 voti 6.050.351
elezioni italiane anno 2022 voti 5.348.676

Come si vede il PD con le sue proposte di riforme e con posizioni moderate parte benissimo. 12 milioni di voti sono davvero tanti e rendono un partito un partito per governare. Molta gente ha scommesso sul PD a quelle elezioni.
Va comunque detto che nel 2008 il PD perde le elezioni perchè Berlusconi prende molti più voti: 13,6 milioni. Quindi il PD si ritrova all'opposizione e non pare gli faccia bene almeno in termini di voti quando ne perde un terzo alle Europee dell'anno dopo e tale dato viene però confermato alle politiche del 2013.
Il progressivo calo verrà confermato nelle successive elezioni con l'unica eccezione di quelle europee del 2014 quando il PD è di nuovo su posizioni moderate e riformatrici.
a occhio ho idea che il PD sia oggi arrivato al suo zoccolo duro. Cioè quei 5 milioni di elettori che lo votano a prescindere ma che non gli consentiranno mai di governare in posizione dominane.
All'oggi il PD ha sperperato un patrimonio di 7 milioni di voti che sembra siano finiti tutti nell'astensione. Ed essere all'opposizione non gliene ha mai fatti guadagnare. Praticamente sono finiti in una situazione che perdono voti sia quando sono al governo che quando sono all'opposizione.

Fonte:
Diciamo che il PD voleva fare il verso ai DEM statunitensi, ma non ci sono riusciti, per cui fossi in loro farei un reset e creerei qualcosa di nuovo, ma che fosse supportato da idee valide, altrimenti continuerà il salasso di voti.

Facile previsione: se le persone saranno sempre quelle non cambierà mai nulla e siccome non sanno nemmeno dove sia di casa l'umiltà, la coerenza ed il riconoscere di sbagliare o di essere le persone sbagliate al posto giusto la Meloni continuerà a governare per altri 100 anni..

Tra l'altro scommetto che nessuno nel PD legge questo post per cui figuriamoci a cosa valgono queste nostre parole, solo come sfogo..
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da Momo55 »

vatel ha scritto: 1 mag 2024, 10:49
Momo55 ha scritto: 1 mag 2024, 10:29 E' interessante analizzare come è andato il voto per il PD dalla sua nascita ad oggi.

Come tutti sapete il PD nasce nel 2007 con una proposta moderata e riunendo la sinistra democratica e i centristi. In quel momento il presidente del Consiglio è Prodi.
Le prime elezioni si affrontano nel 2008. Vediamo come andranno le cose dal 2008 ad oggi per il PD in termini di voti assoluti che rivelano molto più delle percentuali che spesso sono proprio quelle del mezzo pollo di Trilussa.

elezioni italiane anno 2008 voti 12.095.306
elezioni europee anno 2009 voti 7.980.455
elezioni italiane anno 2013 voti 8.646.034
elezioni europee anno 2014 voti 11.172.861
elezioni italiane anno 2018 voti 6.161.896
elezioni europee anno 2019 voti 6.050.351
elezioni italiane anno 2022 voti 5.348.676

Come si vede il PD con le sue proposte di riforme e con posizioni moderate parte benissimo. 12 milioni di voti sono davvero tanti e rendono un partito un partito per governare. Molta gente ha scommesso sul PD a quelle elezioni.
Va comunque detto che nel 2008 il PD perde le elezioni perchè Berlusconi prende molti più voti: 13,6 milioni. Quindi il PD si ritrova all'opposizione e non pare gli faccia bene almeno in termini di voti quando ne perde un terzo alle Europee dell'anno dopo e tale dato viene però confermato alle politiche del 2013.
Il progressivo calo verrà confermato nelle successive elezioni con l'unica eccezione di quelle europee del 2014 quando il PD è di nuovo su posizioni moderate e riformatrici.
a occhio ho idea che il PD sia oggi arrivato al suo zoccolo duro. Cioè quei 5 milioni di elettori che lo votano a prescindere ma che non gli consentiranno mai di governare in posizione dominane.
All'oggi il PD ha sperperato un patrimonio di 7 milioni di voti che sembra siano finiti tutti nell'astensione. Ed essere all'opposizione non gliene ha mai fatti guadagnare. Praticamente sono finiti in una situazione che perdono voti sia quando sono al governo che quando sono all'opposizione.

Fonte:
Diciamo che il PD voleva fare il verso ai DEM statunitensi, ma non ci sono riusciti, per cui fossi in loro farei un reset e creerei qualcosa di nuovo, ma che fosse supportato da idee valide, altrimenti continuerà il salasso di voti.

Facile previsione: se le persone saranno sempre quelle non cambierà mai nulla e siccome non sanno nemmeno dove sia di casa l'umiltà, la coerenza ed il riconoscere di sbagliare o di essere le persone sbagliate al posto giusto la Meloni continuerà a governare per altri 100 anni..

Tra l'altro scommetto che nessuno nel PD legge questo post per cui figuriamoci a cosa valgono queste nostre parole, solo come sfogo..
Possono servire a noi per riflettere. ci si confronta e ciò consente di riflettere e capire meglio le proprie opinioni e la politica del nostro paese. E di conseguenza si faranno delle scelte.
Tornando al punto, ora quei dati il PD li ha a disposizione da sempre. Ma ha deciso di leggerli in modo da poter sostenere che il PD perdeva perchè non era più di sinistra. Molto di sinistra.
L'attuale scelta della Schlein lo ha collocato in quella sinistra ormai, tra l'altro ormai gi altri non lo votavano più.
Penso che le europee siano importanti perchè confermeranno o meno questa mia opinione.
Molti tra l'altro accusano Renzi di aver fatto perdere il PD, ma come si vede il declino lo aveva interrotto proprio Renzi. Se fosse così, oggi il PD dovrebbe rilevare una risalita evidente.

quello che secondo me emerge è che a non avere rappresentanza sono i moderati. E forse la Meloni vuole in parte intercettarli visto che improvvisamente fa la moderata. E lo sappiamo tutti che non lo era.
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Momo55
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Re: La storia del PD in cifre.

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Gasiot ha scritto: 1 mag 2024, 10:45 Per essere più precisi si dovrebbe capire quanti di quei 7 milioni di voti persi si sono spostati in altre aree di sinistra o centro
Quando un ex segretario a mandato finito fa o entra in altro partito è normale perdere voti ma se rimangono nella stessa area ideologica diventa solo pessima organizzazione interna
O nell'astensione.
A destra pare che si siano attestati a 12 milioni di voti che si distribuiscono fra loro però. Non sembra che lì ci sia più perdita di voti.
Probabilmente è per quello che pensano di allearsi coi pentastellati. Pensano siano voti loro. Ma i pentastellati si sono attestati sui 4 milioni di voti sia alle ultime europee che alle elezioni del 2022.
E mi sembra siano solo dei qualunquisti.
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da ereticamente »

Momo55 ha scritto: 1 mag 2024, 10:29 E' interessante analizzare come è andato il voto per il PD dalla sua nascita ad oggi.

Come tutti sapete il PD nasce nel 2007 con una proposta moderata e riunendo la sinistra democratica e i centristi. In quel momento il presidente del Consiglio è Prodi.
Le prime elezioni si affrontano nel 2008. Vediamo come andranno le cose dal 2008 ad oggi per il PD in termini di voti assoluti che rivelano molto più delle percentuali che spesso sono proprio quelle del mezzo pollo di Trilussa.

elezioni italiane anno 2008 voti 12.095.306
elezioni europee anno 2009 voti 7.980.455
elezioni italiane anno 2013 voti 8.646.034
elezioni europee anno 2014 voti 11.172.861
elezioni italiane anno 2018 voti 6.161.896
elezioni europee anno 2019 voti 6.050.351
elezioni italiane anno 2022 voti 5.348.676

Come si vede il PD con le sue proposte di riforme e con posizioni moderate parte benissimo. 12 milioni di voti sono davvero tanti e rendono un partito un partito per governare. Molta gente ha scommesso sul PD a quelle elezioni.
Va comunque detto che nel 2008 il PD perde le elezioni perchè Berlusconi prende molti più voti: 13,6 milioni. Quindi il PD si ritrova all'opposizione e non pare gli faccia bene almeno in termini di voti quando ne perde un terzo alle Europee dell'anno dopo e tale dato viene però confermato alle politiche del 2013.
Il progressivo calo verrà confermato nelle successive elezioni con l'unica eccezione di quelle europee del 2014 quando il PD è di nuovo su posizioni moderate e riformatrici.
a occhio ho idea che il PD sia oggi arrivato al suo zoccolo duro. Cioè quei 5 milioni di elettori che lo votano a prescindere ma che non gli consentiranno mai di governare in posizione dominane.
All'oggi il PD ha sperperato un patrimonio di 7 milioni di voti che sembra siano finiti tutti nell'astensione. Ed essere all'opposizione non gliene ha mai fatti guadagnare. Praticamente sono finiti in una situazione che perdono voti sia quando sono al governo che quando sono all'opposizione.

Fonte:

il pd di renzi prese il 40% dei voti perché renzi venne visto come un innovatore.
gli italiani volevano uscire dal pantano e un giovane politico energetico che sembrava volesse buttare tutto all'aria piaceva.
lo stesso motivo che portò il m5s a vincere le elezioni nel 2018.
e che porterà la disfatta del pd nel 2022 (troppi anni di governo a galleggiare "potere per il potere" ).
oggi ci riprovano con la meloni, essendo l'unica che non è stata al potere nella prossima legislatura.
probabilmente si avrà lo stesso risultato. tra qualche anno sarà bollita.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da Vento »

"E forse la Meloni vuole in parte intercettarli visto che improvvisamente fa la moderata. E lo sappiamo tutti che non lo era."

Vuole fare la Merkel italiana, che fece la politica della sinistra e ne risucchiò i consensi fino quasi alla estinzione. Restò al potere per 20 anni, mica poco. Quasi più di Putin.
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

ereticamente ha scritto: 1 mag 2024, 19:54
Momo55 ha scritto: 1 mag 2024, 10:29 E' interessante analizzare come è andato il voto per il PD dalla sua nascita ad oggi.

Come tutti sapete il PD nasce nel 2007 con una proposta moderata e riunendo la sinistra democratica e i centristi. In quel momento il presidente del Consiglio è Prodi.
Le prime elezioni si affrontano nel 2008. Vediamo come andranno le cose dal 2008 ad oggi per il PD in termini di voti assoluti che rivelano molto più delle percentuali che spesso sono proprio quelle del mezzo pollo di Trilussa.

elezioni italiane anno 2008 voti 12.095.306
elezioni europee anno 2009 voti 7.980.455
elezioni italiane anno 2013 voti 8.646.034
elezioni europee anno 2014 voti 11.172.861
elezioni italiane anno 2018 voti 6.161.896
elezioni europee anno 2019 voti 6.050.351
elezioni italiane anno 2022 voti 5.348.676

Come si vede il PD con le sue proposte di riforme e con posizioni moderate parte benissimo. 12 milioni di voti sono davvero tanti e rendono un partito un partito per governare. Molta gente ha scommesso sul PD a quelle elezioni.
Va comunque detto che nel 2008 il PD perde le elezioni perchè Berlusconi prende molti più voti: 13,6 milioni. Quindi il PD si ritrova all'opposizione e non pare gli faccia bene almeno in termini di voti quando ne perde un terzo alle Europee dell'anno dopo e tale dato viene però confermato alle politiche del 2013.
Il progressivo calo verrà confermato nelle successive elezioni con l'unica eccezione di quelle europee del 2014 quando il PD è di nuovo su posizioni moderate e riformatrici.
a occhio ho idea che il PD sia oggi arrivato al suo zoccolo duro. Cioè quei 5 milioni di elettori che lo votano a prescindere ma che non gli consentiranno mai di governare in posizione dominane.
All'oggi il PD ha sperperato un patrimonio di 7 milioni di voti che sembra siano finiti tutti nell'astensione. Ed essere all'opposizione non gliene ha mai fatti guadagnare. Praticamente sono finiti in una situazione che perdono voti sia quando sono al governo che quando sono all'opposizione.

Fonte:

il pd di renzi prese il 40% dei voti perché renzi venne visto come un innovatore.
gli italiani volevano uscire dal pantano e un giovane politico energetico che sembrava volesse buttare tutto all'aria piaceva.
lo stesso motivo che portò il m5s a vincere le elezioni nel 2018.
e che porterà la disfatta del pd nel 2022 (troppi anni di governo a galleggiare "potere per il potere" ).
oggi ci riprovano con la meloni, essendo l'unica che non è stata al potere nella prossima legislatura.
probabilmente si avrà lo stesso risultato. tra qualche anno sarà bollita.
Rispondo a entrambe, Momo ed Eretico, con una riflessione, come
suo solito, di Luca Ricolfi sulla fine (e i motivi della stessa) che sta
facendo il PD .
Di seguito due passaggi

..."Perché e quando la sinistra ha perso il contatto con i ceti produttivi?
«Su questo la vedo come Fausto Bertinotti: la prima origine del distacco è la sconfitta politica del 1980, con la marcia dei quarantamila. Poi ci sono stati gli errori, ovvero la lenta deriva che ha portato la sinistra a privilegiare i diritti civili sui diritti sociali, e quindi- logica conseguenza - a guardare ai ceti medi tecnico-impiegatizi, urbanizzati e istruiti, anziché ai due grandi segmenti popolari, poco istruiti e periferici, del lavoro autonomo e del lavoro dipendente esecutivo»."...

..."Professore, quanto pesano i lunghi anni di governo del centrosinistra sulla delusione del suo vecchio elettorato di riferimento?
«Tantissimo. La gente sa che dopo il 2011 la sinistra è quasi sempre stata al governo e intuisce che, se il Paese è allo sbando, la sinistra non può chiamarsene fuori»."...


https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... -voti.html
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: La storia del PD in cifre.

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

E infine, beccatevi anche l'odiato dal PD Massimo Cacciari e le sue
lugubrazioni sui resti maleodoranti del cadavere del PD .

Massimo Cacciari su Meloni: "Antifascimo... cosa siamo, confessori?"

https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... ssori.html
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: La storia del PD in cifre.

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ereticamente ha scritto: 1 mag 2024, 19:54
Momo55 ha scritto: 1 mag 2024, 10:29 E' interessante analizzare come è andato il voto per il PD dalla sua nascita ad oggi.

Come tutti sapete il PD nasce nel 2007 con una proposta moderata e riunendo la sinistra democratica e i centristi. In quel momento il presidente del Consiglio è Prodi.
Le prime elezioni si affrontano nel 2008. Vediamo come andranno le cose dal 2008 ad oggi per il PD in termini di voti assoluti che rivelano molto più delle percentuali che spesso sono proprio quelle del mezzo pollo di Trilussa.

elezioni italiane anno 2008 voti 12.095.306
elezioni europee anno 2009 voti 7.980.455
elezioni italiane anno 2013 voti 8.646.034
elezioni europee anno 2014 voti 11.172.861
elezioni italiane anno 2018 voti 6.161.896
elezioni europee anno 2019 voti 6.050.351
elezioni italiane anno 2022 voti 5.348.676

Come si vede il PD con le sue proposte di riforme e con posizioni moderate parte benissimo. 12 milioni di voti sono davvero tanti e rendono un partito un partito per governare. Molta gente ha scommesso sul PD a quelle elezioni.
Va comunque detto che nel 2008 il PD perde le elezioni perchè Berlusconi prende molti più voti: 13,6 milioni. Quindi il PD si ritrova all'opposizione e non pare gli faccia bene almeno in termini di voti quando ne perde un terzo alle Europee dell'anno dopo e tale dato viene però confermato alle politiche del 2013.
Il progressivo calo verrà confermato nelle successive elezioni con l'unica eccezione di quelle europee del 2014 quando il PD è di nuovo su posizioni moderate e riformatrici.
a occhio ho idea che il PD sia oggi arrivato al suo zoccolo duro. Cioè quei 5 milioni di elettori che lo votano a prescindere ma che non gli consentiranno mai di governare in posizione dominane.
All'oggi il PD ha sperperato un patrimonio di 7 milioni di voti che sembra siano finiti tutti nell'astensione. Ed essere all'opposizione non gliene ha mai fatti guadagnare. Praticamente sono finiti in una situazione che perdono voti sia quando sono al governo che quando sono all'opposizione.

Fonte:

il pd di renzi prese il 40% dei voti perché renzi venne visto come un innovatore.
gli italiani volevano uscire dal pantano e un giovane politico energetico che sembrava volesse buttare tutto all'aria piaceva.
lo stesso motivo che portò il m5s a vincere le elezioni nel 2018.
e che porterà la disfatta del pd nel 2022 (troppi anni di governo a galleggiare "potere per il potere" ).
oggi ci riprovano con la meloni, essendo l'unica che non è stata al potere nella prossima legislatura.
probabilmente si avrà lo stesso risultato. tra qualche anno sarà bollita.
Concordo. Quanto alla Meloni... non so, dipende se riesce a far migliorare le cose o no. Ma soprattutto dall'alternativa. E al momento non mi sembra ci siano alternative.
A sinistra il PD si è estremizzato, a destra la Meloni cerca di occupare il centro e ad estremizzare ci pensa Salvini.

Renzi prima di quelle europee, due mesi prima, aveva approvato il jobs act. Il che sembrerebbe dire che non sia vero che la gente rivuole l'art. 18 e la relativa disoccupazione.
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Re: La storia del PD in cifre.

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Vento ha scritto: 2 mag 2024, 0:17 "E forse la Meloni vuole in parte intercettarli visto che improvvisamente fa la moderata. E lo sappiamo tutti che non lo era."

Vuole fare la Merkel italiana, che fece la politica della sinistra e ne risucchiò i consensi fino quasi alla estinzione. Restò al potere per 20 anni, mica poco. Quasi più di Putin.
Questo però comporta che l'elettorato italiano sia moderato e non estremista. E spiegherebbe anche perchè sia Berlusconi che Renzi con le loro proposte di riforme siano stati votati moltissimo.
Ma la Meloni faceva l'estremista quando è stata votata.
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Re: La storia del PD in cifre.

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Leno Lazzari ha scritto: 2 mag 2024, 6:15
ereticamente ha scritto: 1 mag 2024, 19:54


il pd di renzi prese il 40% dei voti perché renzi venne visto come un innovatore.
gli italiani volevano uscire dal pantano e un giovane politico energetico che sembrava volesse buttare tutto all'aria piaceva.
lo stesso motivo che portò il m5s a vincere le elezioni nel 2018.
e che porterà la disfatta del pd nel 2022 (troppi anni di governo a galleggiare "potere per il potere" ).
oggi ci riprovano con la meloni, essendo l'unica che non è stata al potere nella prossima legislatura.
probabilmente si avrà lo stesso risultato. tra qualche anno sarà bollita.
Rispondo a entrambe, Momo ed Eretico, con una riflessione, come
suo solito, di Luca Ricolfi sulla fine (e i motivi della stessa) che sta
facendo il PD .
Di seguito due passaggi

..."Perché e quando la sinistra ha perso il contatto con i ceti produttivi?
«Su questo la vedo come Fausto Bertinotti: la prima origine del distacco è la sconfitta politica del 1980, con la marcia dei quarantamila. Poi ci sono stati gli errori, ovvero la lenta deriva che ha portato la sinistra a privilegiare i diritti civili sui diritti sociali, e quindi- logica conseguenza - a guardare ai ceti medi tecnico-impiegatizi, urbanizzati e istruiti, anziché ai due grandi segmenti popolari, poco istruiti e periferici, del lavoro autonomo e del lavoro dipendente esecutivo»."...

..."Professore, quanto pesano i lunghi anni di governo del centrosinistra sulla delusione del suo vecchio elettorato di riferimento?
«Tantissimo. La gente sa che dopo il 2011 la sinistra è quasi sempre stata al governo e intuisce che, se il Paese è allo sbando, la sinistra non può chiamarsene fuori»."...


https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... -voti.html
Non so, non mi pare più attinente.
Quella cosa del 1980 ha rivelato che le cose erano cambiate. Avevamo i diritti sia civili che umani che sul lavoro... continuare ad insistere su quello, estremizzando, non aveva alcun senso e la gente non lo voleva.
Oggi, se possibile, è persino peggio. La gente ha altre esigenze che non questioni di principio che nessuno sente. Molti vogliono solo un lavoro e leggi che lo consentano invece di impedirlo come faceva l'art. 18.
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Re: La storia del PD in cifre.

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Momo55 ha scritto: 2 mag 2024, 9:10
Vento ha scritto: 2 mag 2024, 0:17 "E forse la Meloni vuole in parte intercettarli visto che improvvisamente fa la moderata. E lo sappiamo tutti che non lo era."

Vuole fare la Merkel italiana, che fece la politica della sinistra e ne risucchiò i consensi fino quasi alla estinzione. Restò al potere per 20 anni, mica poco. Quasi più di Putin.
Questo però comporta che l'elettorato italiano sia moderato e non estremista. E spiegherebbe anche perchè sia Berlusconi che Renzi con le loro proposte di riforme siano stati votati moltissimo.
Ma la Meloni faceva l'estremista quando è stata votata.
Gli italiani sono 170 anni che sono in cerca di un RIFORMATORE.
Il primo poteva essere Cavour che l' Italia, per conto terzi, l' aveva unità.
Ma quando si oppose al padrone francese, gli fu fatto bere un caffè mortale.
Il secondo poteva essere l' altro " sognatore" dell' Italia unità, Garibaldi. Ma quando, dopo appena pochi anni dall' Unità, si accorse di quale guaio aveva combinato agli italiani, fece la sua grande accusa in Parlamento e si ritirò a Caprera.... forse per non fare la fine di Cavour e quella che successivamente hanno fatto Pollio e Craxi.
Uno che capì come era messa l' Italia fu Giovanni Giolitti che, nonostante la maggioranza del parlamento fosse contraria ad entrare in guerra, fu obbligato ad entrarci dai Francesi ( leggete la storia di Pollio) capì che governare gli italiani era INUTILE.
Il più grande RIFORMATORE italiano fu indubbiamente Mussolini.
Non per niente, prima dell' entrata in guerra, Mussolini era acclamato dal 90% degli italiani.
Anche lui fece una brutta fine, per ordine straniera, probabilmente.
E veniamo all' Italia antifascista.
Il primo grande RIFORMATORE poteva essere Moro.
Chi sia stato ad ucciderlo è come il mistero di Fatima.
Il secondo che ci provo', fu Craxi, altro mistero la sua fine.
Di evasori e puttanieri è piena l' Italia ma l' UNICO che la Magistratura ha braccato in maniera ossessiva è stato BERLUSKA.
Altro mistero della fede italica.
Di Bossi non parliamo che gli avrebbero dato l' ergastolo se lo avessero preso a rubare un profumo all' aeroporto.
Diverso trattamento riservato invece a Napolitano che, BECCATO a fare la cresta sui rimborsi elettorali, lo hanno premiato eleggendolo a Presidente della Repubblica per ben DUE volte.
Salvini, per qualcosa di simile, fatta da Bossi, lo hanno condannato a 49 milioni di multa.
E gli italiani ABBOCCANO.
La VERA e PRIMA riforma che serve all' Italia è di ritornare ad essere DISUNITA in almeno una decina di piccoli stati indipendenti.
Ecco che sarebbe, ad esempio, lo stato del Sud e non SALVINI a decidere se fare o meno il ponte di Messina.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: La storia del PD in cifre.

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heyoka ha scritto: 2 mag 2024, 9:55
Momo55 ha scritto: 2 mag 2024, 9:10

Questo però comporta che l'elettorato italiano sia moderato e non estremista. E spiegherebbe anche perchè sia Berlusconi che Renzi con le loro proposte di riforme siano stati votati moltissimo.
Ma la Meloni faceva l'estremista quando è stata votata.
Gli italiani sono 170 anni che sono in cerca di un RIFORMATORE.
Il primo poteva essere Cavour che l' Italia, per conto terzi, l' aveva unità.
Ma quando si oppose al padrone francese, gli fu fatto bere un caffè mortale.
Il secondo poteva essere l' altro " sognatore" dell' Italia unità, Garibaldi. Ma quando, dopo appena pochi anni dall' Unità, si accorse di quale guaio aveva combinato agli italiani, fece la sua grande accusa in Parlamento e si ritirò a Caprera.... forse per non fare la fine di Cavour e quella che successivamente hanno fatto Pollio e Craxi.
Uno che capì come era messa l' Italia fu Giovanni Giolitti che, nonostante la maggioranza del parlamento fosse contraria ad entrare in guerra, fu obbligato ad entrarci dai Francesi ( leggete la storia di Pollio) capì che governare gli italiani era INUTILE.
Il più grande RIFORMATORE italiano fu indubbiamente Mussolini.
Non per niente, prima dell' entrata in guerra, Mussolini era acclamato dal 90% degli italiani.
Anche lui fece una brutta fine, per ordine straniera, probabilmente.
E veniamo all' Italia antifascista.
Il primo grande RIFORMATORE poteva essere Moro.
Chi sia stato ad ucciderlo è come il mistero di Fatima.
Il secondo che ci provo', fu Craxi, altro mistero la sua fine.
Di evasori e puttanieri è piena l' Italia ma l' UNICO che la Magistratura ha braccato in maniera ossessiva è stato BERLUSKA.
Altro mistero della fede italica.
Di Bossi non parliamo che gli avrebbero dato l' ergastolo se lo avessero preso a rubare un profumo all' aeroporto.
Diverso trattamento riservato invece a Napolitano che, BECCATO a fare la cresta sui rimborsi elettorali, lo hanno premiato eleggendolo a Presidente della Repubblica per ben DUE volte.
Salvini, per qualcosa di simile, fatta da Bossi, lo hanno condannato a 49 milioni di multa.
E gli italiani ABBOCCANO.
La VERA e PRIMA riforma che serve all' Italia è di ritornare ad essere DISUNITA in almeno una decina di piccoli stati indipendenti.
Ecco che sarebbe, ad esempio, lo stato del Sud e non SALVINI a decidere se fare o meno il ponte di Messina.
Wow, un unico complotto.
No, mi spiace ma non condivido essendo dell'idea che normalmente le soluzioni sono sempre le più semplici. Inoltre vedere in Mussolini uno statista.... la vedo davvero dura. A parte che sono democratica e contro ogni dittatura... ma come avrebbe mai fatto ad essere uno statista?
Ha distrutto l'Italia.
Lasciamo perdere poi l'idea del dividersi in microstaterelli assolutamente non indipendenti da nulla. Ci farebbe finire come siamo finiti quando l'italia era fatta di microstaterelli.
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Re: La storia del PD in cifre.

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Momo55 ha scritto: 2 mag 2024, 10:45
heyoka ha scritto: 2 mag 2024, 9:55
Gli italiani sono 170 anni che sono in cerca di un RIFORMATORE.
Il primo poteva essere Cavour che l' Italia, per conto terzi, l' aveva unità.
Ma quando si oppose al padrone francese, gli fu fatto bere un caffè mortale.
Il secondo poteva essere l' altro " sognatore" dell' Italia unità, Garibaldi. Ma quando, dopo appena pochi anni dall' Unità, si accorse di quale guaio aveva combinato agli italiani, fece la sua grande accusa in Parlamento e si ritirò a Caprera.... forse per non fare la fine di Cavour e quella che successivamente hanno fatto Pollio e Craxi.
Uno che capì come era messa l' Italia fu Giovanni Giolitti che, nonostante la maggioranza del parlamento fosse contraria ad entrare in guerra, fu obbligato ad entrarci dai Francesi ( leggete la storia di Pollio) capì che governare gli italiani era INUTILE.
Il più grande RIFORMATORE italiano fu indubbiamente Mussolini.
Non per niente, prima dell' entrata in guerra, Mussolini era acclamato dal 90% degli italiani.
Anche lui fece una brutta fine, per ordine straniera, probabilmente.
E veniamo all' Italia antifascista.
Il primo grande RIFORMATORE poteva essere Moro.
Chi sia stato ad ucciderlo è come il mistero di Fatima.
Il secondo che ci provo', fu Craxi, altro mistero la sua fine.
Di evasori e puttanieri è piena l' Italia ma l' UNICO che la Magistratura ha braccato in maniera ossessiva è stato BERLUSKA.
Altro mistero della fede italica.
Di Bossi non parliamo che gli avrebbero dato l' ergastolo se lo avessero preso a rubare un profumo all' aeroporto.
Diverso trattamento riservato invece a Napolitano che, BECCATO a fare la cresta sui rimborsi elettorali, lo hanno premiato eleggendolo a Presidente della Repubblica per ben DUE volte.
Salvini, per qualcosa di simile, fatta da Bossi, lo hanno condannato a 49 milioni di multa.
E gli italiani ABBOCCANO.
La VERA e PRIMA riforma che serve all' Italia è di ritornare ad essere DISUNITA in almeno una decina di piccoli stati indipendenti.
Ecco che sarebbe, ad esempio, lo stato del Sud e non SALVINI a decidere se fare o meno il ponte di Messina.
Wow, un unico complotto.
No, mi spiace ma non condivido essendo dell'idea che normalmente le soluzioni sono sempre le più semplici. Inoltre vedere in Mussolini uno statista.... la vedo davvero dura. A parte che sono democratica e contro ogni dittatura... ma come avrebbe mai fatto ad essere uno statista?
Ha distrutto l'Italia.
Lasciamo perdere poi l'idea del dividersi in microstaterelli assolutamente non indipendenti da nulla. Ci farebbe finire come siamo finiti quando l'italia era fatta di microstaterelli.
Mussolini è stato uno statista, la cui politica a causato la distruzione dell'Italia.
le due cose non sono in contraddizione.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
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