Alfa ha scritto: ↑20 apr 2024, 22:50
È l'unico che può insegnare a questa squadra a "mordere" l'avversario e correre senza troppi inutili passaggini.
O lui o annullo l'abbonamento chiunque sia il prossimo mister rossonero.
Antonio Conte è venuto al Napoli, per la gioia dei tifosi ma soprattutto dei giornalisti dopo una stagione da dimenticare per gli ex campioni d'Italia: decimo posto e tre allenatori uno più "inconcludente" dell'altro, e ho usato un eufemismo. Ma il calcio è strano: nonostante il passato di Conte, luminoso e indiscutibile, io avevo e in parte ho tuttora qualche pregiudizio o riserva. Addirittura gli preferivo Pioli! Forse perché il pugliese è un ex juventino e ha uno stile e un carattere particolari. Ho cominciato a cambiare idea quando ha dichiarato Kvara incedibile. L'asso georgiano voleva andarsene e a ragione perché DeLa lo trattava uno schifo: fu tra i protagonisti dello scudetto ma guadagnava meno dei panchinari. Purtroppo Conte non è riuscito o non ha voluto bloccare Osimhen al quale sembra incredibilmente preferire Lukaku. Vedremo come andrà a finire questa telenovela del mercato estivo. In ogni caso io aspetto di vedere la squadra e il gioco di Conte sul campo. E tocco ferro perché se DeLa fu capace di litigare con Spalletti con uno scudetto già vinto con largo anticipo, figuriamoci cosa rischia di scoppiare tra lui e quel caratterino di Conte se qualcosa andasse storta.
Francamente il gioco di Pioli mi piaceva. Forse perché l'ho visto quasi sempre fare soffrire il Napoli, anche quello migliore. Certo si intuiva che con quei giocatori sarebbe stato possibile un ulteriore salto di qualità della squadra rossonera. Uno dei tre disastrosi allenatori di cui sopra una volta si giustificò in conferenza stampa: "I passaggini li faceva anche Spalletti". Vero, ma il calcio è strano: li faceva benissimo con il Napoli, malissimo con la nazionale. Anche la Spagna campione d'Europa gioca con i "passaggini". Sono due concezioni di gioco diverse: a te piace il calcio di Conte e immagino pure quello di Inzaghi, ma anche un calcio più lento e più elaborato può essere vincente. Alla fine molta della differenza la fanno i calciatori e la loro condizione psicofisica. Certo questo Fonseca è un po' un'incognita. Ricordo alti e bassi con la Roma, più bassi che alti in verità. In bocca al lupo.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
