PROMESSA MANTENUTA

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BARBABLU16
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PROMESSA MANTENUTA

Messaggio da leggere da BARBABLU16 »

A settembre del 2022 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ripeteva che non avrebbe mai toccato il diritto di abortire e la legge 194. Ovviamente non era vero. Tanto’è che la sua passione per gli antiabortisti è finita in piena pagina sul britannico The Guardian in cui si sottolinea come “il parlamento ha approvato una misura del governo di estrema destra (sì, all’estero chiamano questo governo con il suo nome nda) di Giorgia Meloni che ha permesso agli attivisti anti-aborto di entrare nelle cliniche di consultazione sull’aborto”. Non sfugge al prestigioso tabloid che il tutto sia finanziato “dal fondo di ripresa post-pandemia dell’UE, di cui l’Italia è la più grande beneficiaria”.
Evidentemente all’estero desta il giusto scalpore che in Italia lo svuotamento della legge 194 del 1978 non abbia avuto nemmeno bisogno di riforme. “La mossa – scrive il Guardian – segue le misure già adottate da diverse regioni guidate dalla destra nel finanziamento di gruppi di pressione per infiltrarsi nelle cliniche di consultazione, che forniscono alle donne un certificato che conferma il loro desiderio di porre fine a una gravidanza. Alcune regioni, come le Marche, guidate dai Fratelli d’Italia di Meloni, hanno anche limitato l’accesso alla pillola abortiva”.
Normale anche che faccia rumore la dichiarazione del ministro agli Esteri nonché presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, secondo cui “non dobbiamo criminalizzare coloro che sono contrari all’aborto” perché crede “che ognuno si comporti secondo le proprie convinzioni e coscienza”. La legge 194 è di difficile applicazione poiché “secondo i dati del ministero della salute del 2021, circa il 63”, scrive il Guardian. È lo stesso dato che da anni urlano le attiviste e gli attivisti per l’aborto, inascoltati.
Critiche al governo italiano arrivano anche dalla Spagna. “Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’ultradestra: intimidire per annullare i diritti, per fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”. Lo ha affermato la ministra della Parità spagnola Ana Redondo su X, condividendo un articolo del diario.es sull’emendamento della maggioranza italiana che apre alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori. “Nel contesto europeo si è appena fatto un passo importante nel riconoscimento dell’autodeterminazione delle donne, con la richiesta del parlamento di inserire la libertà di scelta di interruzione della gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. È naturale che ci sia una preoccupazione rispetto a quanto sta avvenendo in Italia”, aggiunge Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
Oggi la Camera ha bocciato gli ordini del giorno presentati dalle forze di opposizione che proponevano di rilanciare il ruolo dei consultori. Per la senatrice del Pd Valeria Valente “il comportamento della maggioranza rappresenta una dimostrazione che purtroppo non basta una donna a mettere in campo le politiche delle donne. La 194, vale la pena ricordarlo – aggiunge Valente – non solo è una legge di grande civiltà, ma soprattutto è una legge che ha tutelato in questi anni la salute e la sicurezza delle donne, ha abbattuto il numero di aborti clandestini, ha consentito alle donne semplicemente scelte di libertà”. Il M5s rilancia con un progetto di legge “per inserire l’aborto in Costituzione”, spiega la prima firmataria Gilda Sportiello. “Non toccherò la 194”, diceva Meloni. Promessa non mantenuta.
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BARBABLU16
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Re: PROMESSA MANTENUTA

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In Italia 4,5 milioni di persone rinunciano a curarsi a causa dei tempi infiniti delle liste d'attesa per esami diagnostici. Chi può permetterselo si affida ai privati.
Con i tagli alla sanità la destra sta creando cittadini di serie A e di serie B: il diritto alla salute è garantito solo dal portafoglio.
Serve invertire la rotta rialzando la spesa sul PIL al 7%, investendo sulla sanità territoriale e di prossimità, sul rinnovo dei contratti e l'assunzione di nuovo personale, sulla messa in sicurezza delle strutture, sull'innovazione tecnologica.
Ci sarebbero, a disposizione, anche i fondi #PNRR. Che però il Governo Meloni preferisce destinare alle associazioni antiabortiste nei consultori.
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serge
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Re: PROMESSA MANTENUTA

Messaggio da leggere da serge »

La signora Meloni non si smentisce: bugiarda era e bugiarda resta. D'altronde non fa altro che tenere fede alle sue origini politiche.
:orrore:
"Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie" (Sandro Pertini)
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Alfa
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Re: PROMESSA MANTENUTA

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Probabilmente barbablu e serge non guardate i programmi "giusti", ma seguite solo quelli de La7 o simil rossi. :grin:
Sappiate che esiste il modo (per legge) per farsi rimborsare il costo sostenuto per le visite a pagamento e in breve tempo facendo questo:

1) Farsi fare una certificazione dal CUP quando l'appuntamento supera il dovuto tempo, oppure addirittura l'impiegata/o non ha a disposizione il calendario delle prenotazioni (sospensione attività).
2) fattura della prestazione a pagamento
3) inviare richiesta di rimborso alla USL di competenza
4) esiste una legge apposita, magari tenuta nascosta per "ovvi motivi", ma esiste.
_________________________________

In moltissimi, anche recandosi presso uno sportello del Centro Unico Prenotazioni (C.U.P.) di una struttura sanitaria pubblica per effettuare una prenotazione di una prestazione sanitaria (ad es. accertamento diagnostico strumentale o visita specialistica o anche interventi chirurgici), si sono sentiti rispondere che la stessa non si sarebbe potuta effettuare prima di un tempo oggettivamente lungo o, peggio ancora, che le attività di prenotazione era sospesa. In molti, poi, si adeguano ed attendono o, addirittura, decidono di lasciar perdere a causa di questi tempi esagerati per le liste d’attesa.
Le normative di riferimento.


La Legge, però, va incontro al cittadino prevedendo tempi massimi che le aziende sanitarie sono tenute a rispettare, “pena” il rimborso. La disciplina che indica come poter esercitare il proprio diritto è offerta dal D. Lgs. 29 aprile 1998, n. 124. Dal punto di vista sostanziale, invece, occorre far riferimento al Piano nazionale di governo delle liste di attesa (P.N.G.L.A.) 2010-2012 (Intesa Stato-Regioni del 28 Ottobre 2010) ancora in vigore, oltre ai Piani regionali (P.R.G.L.A.); alla Legge 23 Dicembre 2005, n. 266, art. 1, comma 282 (Finanziaria 2006) – che vieta la sospensione delle attività di prenotazione delle prestazioni – ed alla Legge 23 Dicembre 1994, n. 724, art. 3, comma 8 – che prevede l’obbligo di tenuta del registro delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di laboratorio e dei ricoveri ospedalieri ordinari.
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serge
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Re: PROMESSA MANTENUTA

Messaggio da leggere da serge »

Alfa ha scritto: 18 apr 2024, 17:38 Probabilmente barbablu e serge non guardate i programmi "giusti", ma seguite solo quelli de La7 o simil rossi. :grin:
Sappiate che esiste il modo (per legge) per farsi rimborsare il costo sostenuto per le visite a pagamento e in breve tempo facendo questo:

1) Farsi fare una certificazione dal CUP quando l'appuntamento supera il dovuto tempo, oppure addirittura l'impiegata/o non ha a disposizione il calendario delle prenotazioni (sospensione attività).
2) fattura della prestazione a pagamento
3) inviare richiesta di rimborso alla USL di competenza
4) esiste una legge apposita, magari tenuta nascosta per ovvi motivi, ma esiste.
_________________________________

In moltissimi, anche recandosi presso uno sportello del Centro Unico Prenotazioni (C.U.P.) di una struttura sanitaria pubblica per effettuare una prenotazione di una prestazione sanitaria (ad es. accertamento diagnostico strumentale o visita specialistica o anche interventi chirurgici), si sono sentiti rispondere che la stessa non si sarebbe potuta effettuare prima di un tempo oggettivamente lungo o, peggio ancora, che le attività di prenotazione era sospesa. In molti, poi, si adeguano ed attendono o, addirittura, decidono di lasciar perdere a causa di questi tempi esagerati per le liste d’attesa.
Le normative di riferimento.


La Legge, però, va incontro al cittadino prevedendo tempi massimi che le aziende sanitarie sono tenute a rispettare, “pena” il rimborso. La disciplina che indica come poter esercitare il proprio diritto è offerta dal D. Lgs. 29 aprile 1998, n. 124. Dal punto di vista sostanziale, invece, occorre far riferimento al Piano nazionale di governo delle liste di attesa (P.N.G.L.A.) 2010-2012 (Intesa Stato-Regioni del 28 Ottobre 2010) ancora in vigore, oltre ai Piani regionali (P.R.G.L.A.); alla Legge 23 Dicembre 2005, n. 266, art. 1, comma 282 (Finanziaria 2006) – che vieta la sospensione delle attività di prenotazione delle prestazioni – ed alla Legge 23 Dicembre 1994, n. 724, art. 3, comma 8 – che prevede l’obbligo di tenuta del registro delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di laboratorio e dei ricoveri ospedalieri ordinari.
Grazie per l'informazione. Per inciso non guardo programmi della sette né quelli che definisci rossi (quali sarebbero?).
Bye
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Re: PROMESSA MANTENUTA

Messaggio da leggere da RedWine »

BARBABLU16 ha scritto: 18 apr 2024, 16:51 A settembre del 2022 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ripeteva che non avrebbe mai toccato il diritto di abortire e la legge 194. Ovviamente non era vero. Tanto’è che la sua passione per gli antiabortisti è finita in piena pagina sul britannico The Guardian in cui si sottolinea come “il parlamento ha approvato una misura del governo di estrema destra (sì, all’estero chiamano questo governo con il suo nome nda) di Giorgia Meloni che ha permesso agli attivisti anti-aborto di entrare nelle cliniche di consultazione sull’aborto”. Non sfugge al prestigioso tabloid che il tutto sia finanziato “dal fondo di ripresa post-pandemia dell’UE, di cui l’Italia è la più grande beneficiaria”.
Evidentemente all’estero desta il giusto scalpore che in Italia lo svuotamento della legge 194 del 1978 non abbia avuto nemmeno bisogno di riforme. “La mossa – scrive il Guardian – segue le misure già adottate da diverse regioni guidate dalla destra nel finanziamento di gruppi di pressione per infiltrarsi nelle cliniche di consultazione, che forniscono alle donne un certificato che conferma il loro desiderio di porre fine a una gravidanza. Alcune regioni, come le Marche, guidate dai Fratelli d’Italia di Meloni, hanno anche limitato l’accesso alla pillola abortiva”.
Normale anche che faccia rumore la dichiarazione del ministro agli Esteri nonché presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, secondo cui “non dobbiamo criminalizzare coloro che sono contrari all’aborto” perché crede “che ognuno si comporti secondo le proprie convinzioni e coscienza”. La legge 194 è di difficile applicazione poiché “secondo i dati del ministero della salute del 2021, circa il 63”, scrive il Guardian. È lo stesso dato che da anni urlano le attiviste e gli attivisti per l’aborto, inascoltati.
Critiche al governo italiano arrivano anche dalla Spagna. “Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’ultradestra: intimidire per annullare i diritti, per fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”. Lo ha affermato la ministra della Parità spagnola Ana Redondo su X, condividendo un articolo del diario.es sull’emendamento della maggioranza italiana che apre alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori. “Nel contesto europeo si è appena fatto un passo importante nel riconoscimento dell’autodeterminazione delle donne, con la richiesta del parlamento di inserire la libertà di scelta di interruzione della gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. È naturale che ci sia una preoccupazione rispetto a quanto sta avvenendo in Italia”, aggiunge Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
Oggi la Camera ha bocciato gli ordini del giorno presentati dalle forze di opposizione che proponevano di rilanciare il ruolo dei consultori. Per la senatrice del Pd Valeria Valente “il comportamento della maggioranza rappresenta una dimostrazione che purtroppo non basta una donna a mettere in campo le politiche delle donne. La 194, vale la pena ricordarlo – aggiunge Valente – non solo è una legge di grande civiltà, ma soprattutto è una legge che ha tutelato in questi anni la salute e la sicurezza delle donne, ha abbattuto il numero di aborti clandestini, ha consentito alle donne semplicemente scelte di libertà”. Il M5s rilancia con un progetto di legge “per inserire l’aborto in Costituzione”, spiega la prima firmataria Gilda Sportiello. “Non toccherò la 194”, diceva Meloni. Promessa non mantenuta.
tu lo hai letto il testo della legge 194?

Meloni sta facendo una politica di destra, perchè... è di destra, non te n'eri accorto?
non toglie il diritto all'aborto, ma toglie il monopolio dell'informazione a certa becera starnazzante sinistra che considera l'aborto non una disgrazia ma un valore.
e lo fa in perfetto accordo con il testo della legge.

Legge 194
1.Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.

2. I consultori familiari istituiti dalla legge 29 luglio 1975, n. 405 (2), fermo restando quanto stabilito dalla stessa legge, assistono la donna in stato di gravidanza:

a) informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale, e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio;
b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante;
c) attuando direttamente o proponendo all’ente locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi, quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera a);
d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza.

I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita. La somministrazione su prescrizione medica, nelle strutture sanitarie e nei consultori, dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte in ordine alla procreazione responsabile è consentita anche ai minori.... ecc.
https://www.documentazione.info/il-test ... llaborto-0

quindi puoi dirlo e scriverlo a chiare lettere maiuscole.
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Re: PROMESSA MANTENUTA

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Io lo dicevo ben prima che vincesse le elezioni, vinte con minoranza di voti faccio modestamente notare, comunque non è questo il tema ma le promesse della fanfarona che vi ha propinato e che ha disatteso in tutto per tutto nono stante che si dimostri forte con i deboli ma succube e inchinata con i forti !
FINITA LA PACCHIA SBRAITAVA
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vito
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Re: PROMESSA MANTENUTA

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BARBABLU16 ha scritto: 18 apr 2024, 16:53 In Italia 4,5 milioni di persone rinunciano a curarsi a causa dei tempi infiniti delle liste d'attesa per esami diagnostici. Chi può permetterselo si affida ai privati.
Con i tagli alla sanità la destra sta creando cittadini di serie A e di serie B: il diritto alla salute è garantito solo dal portafoglio.
Serve invertire la rotta rialzando la spesa sul PIL al 7%, investendo sulla sanità territoriale e di prossimità, sul rinnovo dei contratti e l'assunzione di nuovo personale, sulla messa in sicurezza delle strutture, sull'innovazione tecnologica.
Ci sarebbero, a disposizione, anche i fondi #PNRR. Che però il Governo Meloni preferisce destinare alle associazioni antiabortiste nei consultori.
Questo è un argomento che , grazie all'insipienza di questo governo , permette all'opposizione di fare un gran gioco . StreamingTears StreamingTears
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