Europee: Salvini, Schlein e Calenda rischiano il posto

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Pare si prepari un accordo che escluderà Calenda:“Lista Stati Uniti d’Europa, accordo vicino per Bruxelles tra Magi, Bonino e Renzi” Questo potrebbe dare un colpo forte alla leadership di Bimbo Ricco. Sulla carta, la somma di Italia Viva e +Europa supera il quorum e il valore di Azione. In politica tuttavia quasi mai la somma dei partiti fa la somma delle singole percentuali. Tuttavia è indubbio che mentre singolarmente solo Azione poteva avere qualche possibilità di superare il quorum, ora i liberali hanno un’altra scelta. Psi e Renzi sono abili nel voto dei notabili e delle cliente. Potrebbero fregare quel tanto di voti a Calenda da non permettergli di raggiungere il quorum. In tal caso, la leadership di Bimbo ricco già minata dalla sua inconcludente litigiosità potrebbe portarlo ad un rovinoso disarcionamento entro fine anno. Personalmente me lo auguro.

Il secondo esponente sotto pressione è Matteo Salvini. Con la leadership della coalizione presa sul campo dalla Meloni, con appetiti fiddini sempre più forti sulle amministrazioni locali e il sottobosco parapolitico (si pensi alla partecipate e alle nomine nella Sanità), con il cognato e il suocero inquisiti, con un partito che guarda sempre più a Zaia e Fedriga nostalgico di una Lega completamente settentrionale che Salvini aveva, se non nelle politiche quantomeno nella “cultura” archiviato a favore di un partito destorso (candidatura di Vannacci docet). Ora si è aperta anche la concorrenza di Castelli ospite di Cateno Deluca. Castelli potrebbe raccogliere un voto di protesta di leghisti ed ex leghisti, arrabbiati contro Salvini. Del resto, in quel partito, la gratitudine non è cosa nota e i legaioli potrebbero tranquillamente essere in grado di sputare in faccia al segretario che li ha raccolti al 4% e li ha portati fino ad oltre il 30%.

Infine la Schlein. Pare che la direzione del PD le abbia imposto di candidarsi: “Pd, la segreteria chiede a Schlein di candidarsi alle elezioni Europee” Potrebbe essere in realtà una polpetta avvelenata per la segretaria. Una volta candidata, basta non votarla per la corrente di Bonaccini e DeLuca e poi accusarla del cattivo risultato alle europee chiedendone quindi la testa (con una poltrana come eurodeputato sarebbe un’uscita morbida di cui la Schlein, che finora non ha molto brillato e che non sembra essere adatta a fare il leader di un partito, potrebbe anche accontentarsi)

Insomma vedremo. Le inutili europee si prospettano in realtà come interessanti per i conti interni ad alcuni partiti.