Il buonsenso ...

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RedWine
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Re: Il buonsenso ...

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Momo55 ha scritto: 12 mar 2024, 13:53
RedWine ha scritto: 12 mar 2024, 9:26 quindi vuoi togliere i diritti civili ai militari?
oppure il problema è solo che Vannacci è di destra?

e pensare che io ho sempre pensato che nulla fosse piu democratico di un popolo in armi contro la tirannia...
...chi è il tizio che hai scelto per la tua icona? :mrgreen:
Fidel Castro. Giovane.
a si? non lo avrei mai detto.
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Rosanna
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Re: Il buonsenso ...

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Pier Luigi Bersani si esprimeva in un talk show televisivo: "ma la vediamo ogni giorno, le società migliori sono quelle colorate" .

(Contrariamente a quello che molti pensano, infatti, la multiculturalita' non si esaurisce nel sacrosanto rispetto delle altrui culture e diversità ma, secondo l'ideologia sovvertitrice del multiculturalismo estremista si sostanzia in un approccio che giustifica, in nome di queste diversità, comportamenti e norme differenziate all'interno della stessa società. Una specie di caos istituzionalizzato che adatta l'interpretazione del comportamento sociale al contesto di provenienza e che viene altezzosamente chiamato "l'unità nella diversità" parafrasando il motto dall'Unione Europea.
Il rispetto del diverso trova già applicazione nella maggioranza delle libere Società occidentali)
(Dal libro: Il mondo al contrario di ROBERTO Vannacci)
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: Il buonsenso ...

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Momo55 ha scritto: 12 mar 2024, 13:52
RedWine ha scritto: 12 mar 2024, 9:16
davvero? quando hanno abolito la costituzione? io pensavo che l'articolo 52 fosse ancora in vigore

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici.
L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.


in effetti proprio perchè siamo una democrazia TUTTI sono tenuti a combattere, il fatto che attualmente abbiamo sospeso la leva (NON abolita ma solo sospesa) e optato per ragioni piu che altro economiche su un piccolo esercito di professionisti non cancella l'articolo suddetto.

se NON fossimo una democrazia, magari solo una certa categoria di persone dovrebbero prendere le armi, o all'opposto ci potrebbe essere una categoria a cui sarebbe vietato prendere le armi, o una privilegiata che sarebbe esentata dal sevizio miltare, raramente in una stato ci sono le tre situazioni in contemporanea.
attualmente che io sappia questa incresciosa situazione di privilegio discriminazine razzismo e apartheid viene praticata da un solo stato in tutto il mondo a cui la difinizione di democratico sta come quella di pacifista riferito agli usa.
ma come in riferimento alle diverse concezioni di buonsenso e normalità c'è perfino gente che ci crede.

... ho un vuoto di memoria, al momento non mi viene in mente quel'è questo stato, magari qualcuno può aiutarmi a ricordare?
magari è lo stesso che è internazionalmente accusato di genocidio?
:mrgreen: Beer4

quando si leggono gli articoli della costituzione li si leggono per intero. E attentamente. Ti ho evidenziato il passaggio importane.
Noi abbiamo abolito il servizio obbligatorio da un bel pò ormai. Per l'esattezza con una legge, come dice l'art. 52, del 2004. Da gennaio 2005 nessuno era più obbligato al servizio militare. Chi ci va lo fa per scelta e pertanto risponde ai servizi preposti per quel ruolo. E tu pensa, mi risulta che sia volontario anche il servizio che svolgiamo per l'ONU. Avevo una collega molto preoccupata per il suo compagno che era in un teatro di guerra. Se voleva poteva non andarci, ma, come mi disse lei, lui voleva andarci. Li pagano anche molto bene. Tipo 10 mila euro al mese.

Non abbiamo nemmeno un servizio di riservisti. Pensavamo di essere tranquilli e non averne bisogno ma, visto come si stanno evolvendo le cose, è il caso di prevederlo. Sempre volontario ovviamente.
come gia detto, NON lo abbiamo abolito ma sospeso.
i cittadini sono sempre obbligati a prestare servizio militare se le necessità lo richiedono, e il servizio militare
"non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici."
che poi un militare di carriera farebbe meglio ad astenersi dall'esporsi politicamente si puo anche concordare, ma se vuole nessuna legge (nei limiti prescritti) glielo vieta.
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Re: Il buonsenso ...

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Rosanna ha scritto: 12 mar 2024, 14:52 Pier Luigi Bersani si esprimeva in un talk show televisivo: "ma la vediamo ogni giorno, le società migliori sono quelle colorate" .

(Contrariamente a quello che molti pensano, infatti, la multiculturalita' non si esaurisce nel sacrosanto rispetto delle altrui culture e diversità ma, secondo l'ideologia sovvertitrice del multiculturalismo estremista si sostanzia in un approccio che giustifica, in nome di queste diversità, comportamenti e norme differenziate all'interno della stessa società. Una specie di caos istituzionalizzato che adatta l'interpretazione del comportamento sociale al contesto di provenienza e che viene altezzosamente chiamato "l'unità nella diversità" parafrasando il motto dall'Unione Europea.
Il rispetto del diverso trova già applicazione nella maggioranza delle libere Società occidentali)
(Dal libro: Il mondo al contrario di ROBERTO Vannacci)
"Analogamente, pur senza contravvenire a leggi e a disposizioni normative, in nome del multiculturalismo si arriva a difendere qualsiasi cosa: diventa lecita l’istanza di qualche minoranza che vorrebbe evitare di festeggiare il Natale nelle scuole, perché esiste anche chi non celebra la nascita del Cristo; l’Unione Europea emana disposizioni intese a rendere inopportuni gli auguri in occasione delle feste cristiane, poiché conviviamo con chi cristiano non è; la richiesta di eliminare la carne di maiale dalle mense è accolta con favore, poiché il prosciutto che noi mangiamo da secoli è poco gradito alla minoranza mussulmana trasferitasi nella penisola.

Contrariamente a quello che in molti pensano, infatti, la multiculturalità non si esaurisce nel sacrosanto rispetto delle altrui culture e diversità ma, secondo l’ideologia sovvertitrice del multiculturalismo estremista si sostanzia in un approccio che giustifica, in nome di queste diversità, comportamenti e norme differenziate all’interno della stessa società. Una specie di caos istituzionalizzato che adatta l’interpretazione del comportamento sociale al contesto di provenienza e che viene altezzosamente chiamato “l’unità nella diversità” parafrasando il motto dell’Unione Europea. Il rispetto del diverso trova già applicazione nella maggioranza delle libere società occidentali: i mussulmani sono liberi di professare la loro fede, di digiunare durante il Ramadan e di recarsi nelle moschee fatte costruire proprio per il riguardo nei confronti dell’altrui religione. Analogamente, le svariate abitudini alimentari trovano assoluta libertà di esercizio purché non siano nocive per la salute ed avvengano in spazi privati. Anche i più estroversi stili di abbigliamento non producono particolari critiche purché non costituiscano un’offesa alla decenza o una minaccia per la sicurezza. Ma questo, evidentemente, non basta.

La dittatura delle minoranze ha prevaricato il concetto di democrazia dove la maggioranza decide ed il resto si adegua. Non si tratta più di vivere insieme pacificamente rispettando il codice della maggioranza ma di avere tanti codici e comportamenti di eguale rango e dignità che dovrebbero coesistere a prescindere dalla maggioranza. Bisogna, inoltre, cambiare la cultura dominante, è necessario epurarla, diluirla, falsificarla al fine di cancellare ogni riferimento a valori e realtà condivise. Anche le fiabe che noi tutti abbiamo letto da bambini sono inopportune, quelle in cui le principesse erano bionde e avevano le trecce lunghe. Dobbiamo cambiare il colore ai principi che da azzurri devono tendere al nero. Peter Pan è diventato troppo patriarcale, Campanellino deve essere di genere fluido e Wendy la deve smettere di accudire tutti quei maschi attorno a lei."

Rosanna, lo hai letto tutto o fai come mè che dopo un paio di capitoli ho cominciato a "saltare" qua e la setvendomi delle parole chiave?
in effetti non è una gran bella lettura, è noioso e tratta di argomenti che abbiamo in questo stesso forum ampiamente e in modo piu approfondito discusso per di piu con ampio contraddittorio che nel libro di Vannacci manca del tutto (ossia non vi sono le tesi contrarie a un determinato argomento)
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Re: Il buonsenso ...

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RedWine ha scritto: 12 mar 2024, 15:41
Rosanna ha scritto: 12 mar 2024, 14:52 Pier Luigi Bersani si esprimeva in un talk show televisivo: "ma la vediamo ogni giorno, le società migliori sono quelle colorate" .

(Contrariamente a quello che molti pensano, infatti, la multiculturalita' non si esaurisce nel sacrosanto rispetto delle altrui culture e diversità ma, secondo l'ideologia sovvertitrice del multiculturalismo estremista si sostanzia in un approccio che giustifica, in nome di queste diversità, comportamenti e norme differenziate all'interno della stessa società. Una specie di caos istituzionalizzato che adatta l'interpretazione del comportamento sociale al contesto di provenienza e che viene altezzosamente chiamato "l'unità nella diversità" parafrasando il motto dall'Unione Europea.
Il rispetto del diverso trova già applicazione nella maggioranza delle libere Società occidentali)
(Dal libro: Il mondo al contrario di ROBERTO Vannacci)
"Analogamente, pur senza contravvenire a leggi e a disposizioni normative, in nome del multiculturalismo si arriva a difendere qualsiasi cosa: diventa lecita l’istanza di qualche minoranza che vorrebbe evitare di festeggiare il Natale nelle scuole, perché esiste anche chi non celebra la nascita del Cristo; l’Unione Europea emana disposizioni intese a rendere inopportuni gli auguri in occasione delle feste cristiane, poiché conviviamo con chi cristiano non è; la richiesta di eliminare la carne di maiale dalle mense è accolta con favore, poiché il prosciutto che noi mangiamo da secoli è poco gradito alla minoranza mussulmana trasferitasi nella penisola.

Contrariamente a quello che in molti pensano, infatti, la multiculturalità non si esaurisce nel sacrosanto rispetto delle altrui culture e diversità ma, secondo l’ideologia sovvertitrice del multiculturalismo estremista si sostanzia in un approccio che giustifica, in nome di queste diversità, comportamenti e norme differenziate all’interno della stessa società. Una specie di caos istituzionalizzato che adatta l’interpretazione del comportamento sociale al contesto di provenienza e che viene altezzosamente chiamato “l’unità nella diversità” parafrasando il motto dell’Unione Europea. Il rispetto del diverso trova già applicazione nella maggioranza delle libere società occidentali: i mussulmani sono liberi di professare la loro fede, di digiunare durante il Ramadan e di recarsi nelle moschee fatte costruire proprio per il riguardo nei confronti dell’altrui religione. Analogamente, le svariate abitudini alimentari trovano assoluta libertà di esercizio purché non siano nocive per la salute ed avvengano in spazi privati. Anche i più estroversi stili di abbigliamento non producono particolari critiche purché non costituiscano un’offesa alla decenza o una minaccia per la sicurezza. Ma questo, evidentemente, non basta.

La dittatura delle minoranze ha prevaricato il concetto di democrazia dove la maggioranza decide ed il resto si adegua. Non si tratta più di vivere insieme pacificamente rispettando il codice della maggioranza ma di avere tanti codici e comportamenti di eguale rango e dignità che dovrebbero coesistere a prescindere dalla maggioranza. Bisogna, inoltre, cambiare la cultura dominante, è necessario epurarla, diluirla, falsificarla al fine di cancellare ogni riferimento a valori e realtà condivise. Anche le fiabe che noi tutti abbiamo letto da bambini sono inopportune, quelle in cui le principesse erano bionde e avevano le trecce lunghe. Dobbiamo cambiare il colore ai principi che da azzurri devono tendere al nero. Peter Pan è diventato troppo patriarcale, Campanellino deve essere di genere fluido e Wendy la deve smettere di accudire tutti quei maschi attorno a lei."

Rosanna, lo hai letto tutto o fai come mè che dopo un paio di capitoli ho cominciato a "saltare" qua e la setvendomi delle parole chiave?
in effetti non è una gran bella lettura, è noioso e tratta di argomenti che abbiamo in questo stesso forum ampiamente e in modo piu approfondito discusso per di piu con ampio contraddittorio che nel libro di Vannacci manca del tutto (ossia non vi sono le tesi contrarie a un determinato argomento)
Ho iniziato a leggerlo da qualche giorno e mi trovo a metà del percorso.
Ti confesso che, fin qui, non ho trovato alcun riscontro su quanto viene , inopportunamente, accusato e processato dai diversamente democratici.
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Re: Il buonsenso ...

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RedWine ha scritto: 12 mar 2024, 15:27
Momo55 ha scritto: 12 mar 2024, 13:52


quando si leggono gli articoli della costituzione li si leggono per intero. E attentamente. Ti ho evidenziato il passaggio importane.
Noi abbiamo abolito il servizio obbligatorio da un bel pò ormai. Per l'esattezza con una legge, come dice l'art. 52, del 2004. Da gennaio 2005 nessuno era più obbligato al servizio militare. Chi ci va lo fa per scelta e pertanto risponde ai servizi preposti per quel ruolo. E tu pensa, mi risulta che sia volontario anche il servizio che svolgiamo per l'ONU. Avevo una collega molto preoccupata per il suo compagno che era in un teatro di guerra. Se voleva poteva non andarci, ma, come mi disse lei, lui voleva andarci. Li pagano anche molto bene. Tipo 10 mila euro al mese.

Non abbiamo nemmeno un servizio di riservisti. Pensavamo di essere tranquilli e non averne bisogno ma, visto come si stanno evolvendo le cose, è il caso di prevederlo. Sempre volontario ovviamente.
come gia detto, NON lo abbiamo abolito ma sospeso.
i cittadini sono sempre obbligati a prestare servizio militare se le necessità lo richiedono, e il servizio militare
"non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici."
che poi un militare di carriera farebbe meglio ad astenersi dall'esporsi politicamente si puo anche concordare, ma se vuole nessuna legge (nei limiti prescritti) glielo vieta.
Questo è in effetti il problema. E non solo lì. Lo è per esempio laddove la libertà di opinione viene scambiata per libertà di menzogna, di insulto e altro di negativo.
E via discorrendo di questo passo. Cose che fino a qualche decennio fa oggi succedono per pura provocazione. In tutto c'è l'estremizzazione, la sfida del sistema democratico liberale per vedere fino a dove si arriva.
Ma trovare soluzioni non è difficile. Così gli imbrattatori sedicenti ambientalisti sono stati condannati a 20 mesi di carcere (pena sospesa) e 60 mila euro di danni. di 20 mesi in 20 mesi si fa in fretta ad arrivare che in galera ci vai davvero.
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Re: Il buonsenso ...

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Rosanna ha scritto: 12 mar 2024, 14:52 Pier Luigi Bersani si esprimeva in un talk show televisivo: "ma la vediamo ogni giorno, le società migliori sono quelle colorate" .

(Contrariamente a quello che molti pensano, infatti, la multiculturalita' non si esaurisce nel sacrosanto rispetto delle altrui culture e diversità ma, secondo l'ideologia sovvertitrice del multiculturalismo estremista si sostanzia in un approccio che giustifica, in nome di queste diversità, comportamenti e norme differenziate all'interno della stessa società. Una specie di caos istituzionalizzato che adatta l'interpretazione del comportamento sociale al contesto di provenienza e che viene altezzosamente chiamato "l'unità nella diversità" parafrasando il motto dall'Unione Europea.
Il rispetto del diverso trova già applicazione nella maggioranza delle libere Società occidentali)
(Dal libro: Il mondo al contrario di ROBERTO Vannacci)
La cosa bella è che lui stesso commette l'identico errore in un approccio che giustifica, appunto la libertà di opinione anche quando sei un generale che deve dimostrare di essere al servizio dello Stato.
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Re: Il buonsenso ...

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Suggerisco la lettura del libro ... prima di aprire bocca.
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: Il buonsenso ...

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Momo55 ha scritto: 11 mar 2024, 19:15
Gasiot ha scritto: 11 mar 2024, 19:00
Io non ho letto il libro ,solo dei frammenti riportati in qualche discussione
Ho però capito che ci sono affermazioni che disturbano buona parte dei politici
Mi basta questo dettaglio per avere simpatia per il generale in questione anche se dei militari di solito non ho molta stima
Non credo che fare affermazioni di buon senso sia una evidente posizione politica
A me no.
quanto al buon senso... dipende. A quanto pare ognuno ha il suo e ognuno ritiene che sia buon senso. Detto ciò, qui siamo in una democrazia ed esistono delle regole. Il militare può pensare e dire quello che vuole ma fuori dalle FFAA. Non è difficile. e dovrebbe valere per tutti coloro che hanno compiti istituzionali e non sono eletti.
E visto che siamo già stati ad un passo da un colpo di Stato, vorrei che il concetto fosse ancora più chiaro: sei un militare, il tuo dovere non comprende scrivere libri di critica politica. Devi invece occuparti della tua Patria. Se vuoi scrivere libri, dai le dimissioni.
Detto ciò, veramente ti basta così poco?
Io invece preferirei che i generali si mettessero a scrivere libri, per mancanza di guerre. Io speravo che fossero finiti i tempi dei generali "gloriosi" e degli eroi militari decorati per aver ammazzato centinaie di povere gente, come a My Lai in Vietnam. Le guerre vanno abolite perche sono una perversione , una aberrazione del genere umano che dura da millenni e che deve cessare.
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Re: Il buonsenso ...

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Sayon ha scritto: 19 mar 2024, 1:48
Momo55 ha scritto: 11 mar 2024, 19:15

A me no.
quanto al buon senso... dipende. A quanto pare ognuno ha il suo e ognuno ritiene che sia buon senso. Detto ciò, qui siamo in una democrazia ed esistono delle regole. Il militare può pensare e dire quello che vuole ma fuori dalle FFAA. Non è difficile. e dovrebbe valere per tutti coloro che hanno compiti istituzionali e non sono eletti.
E visto che siamo già stati ad un passo da un colpo di Stato, vorrei che il concetto fosse ancora più chiaro: sei un militare, il tuo dovere non comprende scrivere libri di critica politica. Devi invece occuparti della tua Patria. Se vuoi scrivere libri, dai le dimissioni.
Detto ciò, veramente ti basta così poco?
Io invece preferirei che i generali si mettessero a scrivere libri, per mancanza di guerre. Io speravo che fossero finiti i tempi dei generali "gloriosi" e degli eroi militari decorati per aver ammazzato centinaie di povere gente, come a My Lai in Vietnam. Le guerre vanno abolite perche sono una perversione , una aberrazione del genere umano che dura da millenni e che deve cessare.
Lo hai detto ai generali di Putin? L'unica guerra che è davvero in corso è lì. E lo è da due anni. In due anni hai mai trovato il tempo di dire a Putin che non gradisci?

C'è questa stranezza da parte dei paciFinti. Pare che non trovino il tempo per invitare alla pace chi la guerra la fa per davero.
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