Con l'anello al naso ma si sentono liberi

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Leno Lazzari
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Con l'anello al naso ma si sentono liberi

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

E per anello al naso.........

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.......ovviamente intendo il fenomeno per cui la sostanza non cambia
(e che definirei sub culturale) dei social, da Faccia Libro e Tic Toc, X
e via elencando .

Estrapolo e linko questo passaggio del buon Veneziani che ovviamente la
spiega in modo molto più esauriente di me .

..."L’indigenza di questo nuovo ceto di “miserabili”, che possono essere pure agiati, investe quel bene elementare che è l’esperienza, e la prima forma di comunicazione culturale, il racconto. È “la crisi della narrazione”: così la chiama Byung-Chul Han, prolifico filosofo sociale tedesco-coreano, nel suo nuovo saggio tradotto da Einaudi. La povertà attiene, a suo parere, all’informazione, alla politica e alla vita quotidiana; investe dunque anche i media. Ma la gente, oltre a vivere sempre meno esperienze da raccontare, legge meno e conosce sempre meno esperienze altrui che meritano di essere narrate. Si potrebbe infatti risolvere la questione dicendo che è un effetto della crisi dell’informazione, il calo della lettura; ma sarebbe una mezza bugia. Perché anche le società analfabete, le società povere del passato che non s’informavano se non attraverso il passaparola, i si dice, la piazza, il mercato, inteso come esperienza di vita prima che come luogo in cui si vendono merci, avevano un ricco tessuto narrativo, comunicavano perché erano comunitarie, socievoli; erano ricche di passato. "...
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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