CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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PhyroSphera
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CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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Le notizie dai luoghi del conflitto ucraino recano alcune costanti alle quali in Occidente non si pone la giusta attenzione. Dallo Stato russo è stato affermato che gli attacchi armati della “operazione speciale” non hanno per oggetto gli obiettivi civili. Dallo schieramento opposto sono giunte e giungono informazioni di segno contrario ed anche interpretazioni contrarie: civili uccisi dai soldati russi e dalle bombe e missili russi, crimini contro la popolazione. Non sembra che i fatti siano tutti spiegabili ricorrendo alle ipotesi di errori e incidenti. Ad aiutare a definire gli avvenimenti, questa notazione: parte degli ucraini classificati quali civili sono in realtà impegnati in un’ostilità estrema incompatibile col ruolo di civili. Non è un caso che molti luoghi siano stati risparmiati da tutte o quasi tutte le azioni violente pur essendo strategicamente importanti per la vittoria russa. Da aggiungere sarebbe l’ipotesi dell’insubordinazione tra le file dell’esercito russo. Che le assicurazioni dallo Stato russo siano false è un’ipotesi che si scontra con la constatazione che a quest'ultimo non conviene coinvolgere gli estranei agli scontri. Allora che dire?
Tradimento dai vertici, dai sottoposti? Studiosi ufficiali russi addebitano agli U.S.A. intenzione di avviare una terza guerra mondiale, peraltro in tutta fretta per evitare che il gigante cinese accresca il proprio potere. Putin si è già lamentato che sono stati gli oppositori occidentali che hanno causato un litigio tra gli ucraini e i russi: se ne potrebbe dedurre che il governo russo non ha tradito il mandato espresso; ci sarebbero invece insubordinazioni tra i russi. I colpevoli sarebbero provocatori?
Sicuramente hanno tutta l’apparenza di provocazioni gli attacchi ucraini mossi verso i territori russi non ucraini e, nonostante i politici occidentali antirussi non vogliano ammetterlo proprio, hanno l’apparenza di mezze provocazioni quelli mossi verso i nuovi e nuovissimi territori russo-ucraini… E non c’è dalla maggior parte dell’Occidente volontà di riconoscere la russofobia e la violenza contro le etnie russe in Ucraina né di rispettare il diritto minimo all’autodeterminazione anche dei russi-ucraini, anzi si vorrebbe fingere questi come inesistenti, affidandosi a una concezione statica dei confini per una situazione in realtà dinamica. Manca pure la voglia di accettare la presenza russa anche fuori dalle zone specificamente russe dell’Ucraina.

Cosa sta succedendo nei fatti? Zelensky e gli altri nel suo regime fingono che gli ucraini siano degli “ucrainensi” e pure che i russi siano dei “russiani”. In realtà gli ucraini sono detti così, col nome uguale alla menzione del luogo, per un motivo: l’appartenenza al luogo detto Ucraina non si fonda sulla dipendenza dal luogo stesso; basta che ce ne sia coincidenza… I russi esistono indipendentemente dall’essere abitanti della Russia, sebbene trovino spontaneamente una possibilità di appartenenza al luogo detto Russia… E tra le varie coincidenze etniche possibili in Ucraina, v’è anche quella russa; non solo per la vicinanza e facilità con la Russia ma anche per comunanze climatiche con essa… Il fatto che essere ucraini, etnicamente, sia un tipo di coincidenza, fa sì che l’Ucraina, per motivi simili e non proprio analoghi a quelli relativi alla abitazione in Russia, sia un luogo fortemente multietnico, più della stessa Russia per i russi. Infatti non ha senso essere appartenenti a un luogo solo per una coincidenza. Cosa stanno tentando invece di fingere i russofobici e i falsi amici degli ucraini e proprio i falsi ucraini? Propongono dei rapporti col luogo e con la vita del luogo inautentici, inscenano una falsa vita, non veramente autoctona...

Può essere utile ricorrere a un po’ di storia.
In Ucraina Kiev era molti secoli orsono identificata col termine Rus’. Questa parola indica la preistoria della Russia; e il fatto che vi sia un’altra parola quasi uguale, Rus, che indicava una particolare umanità del Nord, i Vichinghi, non serve a smentire i legami e non solo i legami tra Ucraina e Russia, anzi semmai potrebbe servire a precisarli. Ciò non significa che i russi siano o siano tutti discendenti dei vichinghi Rus; eppure indica, accanto a una storia di luoghi, una vicenda di uomini, di fortissimi rapporti e relazioni. Non è tutto. La Rus’ di Kiev non restò sempre soltanto così. La primitiva Russia era più a sud dell’attuale e comprendeva vastissima parte dell’attuale Ucraina, Kiev compresa. Non risulta che i Rus avessero agito e che la Rus’ di Kiev e la prima Russia fossero nate spodestando gli autentici abitanti dei luoghi e poteri dei luoghi; risulta che vi fu, a causare la nascita della Russia, un cambiamento generalizzato e spontaneo di vita.
Ai tempi degli Zar la situazione non mutava un granché… Fu Lenin a prendere atto della necessità di un Paese autonomo ucraino e fu una decisione in anticipo coi tempi: non c’era ancora alcuna nazione… E i veri sentimenti, prima nazionalisti, poi nazionali degli ucraini non hanno mai fatto riferimento — né mai lo potrebbero — a una unica, separata e intera nazionalità ucraina. Una nazionalità così non può proprio aversi per l’Ucraina. La vita quivi non si basava e non si basa su criteri “ucrainensi” e non risulta che qualcosa sia veramente cambiato…

Il commediante Zelensky e i suoi “amici” anche in Occidente sono responsabili di migliaia di morti e di tantissimi travagli giacché i fatti stanno diversamente da come lui ha lasciato intendere assieme ad altri (anche stranieri). A causa delle illusioni connesse col regime stalinista molti in Ucraina da decenni vivono senza accordo con il luogo e i russi, dato il clima di esso e la loro mentalità, sono stati per esso una garanzia (non dico che sono stati gli unici in questo). Inoltre è da secoli che esistono i russi dell'Ucraina. Alcuni potenti, specialmente in America, invece hanno trattato quest’ultimi e ancora li trattano come disgraziati e intrusi... Nell’addebitare delle responsabilità bisogna capire se ce ne sia perlomeno la possibilità. Si accusano i russi di azioni che un russo non potrebbe mai commettere. Tutto ciò servirebbe, tra l’altro, a continuare l’abuso dello stalinismo, che in realtà non voleva un’autentica esistenza russa neanche in Russia. Mentre certi “politici” dicono di libertà, vorrebbero inverare i vecchi torti, accusando i russi al posto di Stalin che li aveva più che ingannati…

Quelli che tra i russi vogliono indebitamente coinvolgere nel conflitto gli estranei ad esso, sono veramente russi? E quelli che tra gli ucraini negano la violenza della russofobia e fingono di volere la pace, sono veri ucraini? E i sedicenti politici occidentali che continuano a interessarsi e coinvolgersi negli eventi in Ucraina senza capirli o fraintendendoli — davvero tutti senza volerlo? — sono veri politici, veri occidentali? E quelli dagli Stati Uniti d’America che erano e sono interessati ai fatti in Ucraina per cominciare a dominare il mondo, a tutti i costi, sono davvero a parte delle vere idealità politiche americane? Evidentemente, no.


Mauro Pastore
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nerorosso
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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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PhyroSphera ha scritto: 10 lug 2023, 15:51 Le notizie dai luoghi del conflitto ucraino recano alcune costanti alle quali in Occidente non si pone la giusta attenzione. Dallo Stato russo è stato affermato che gli attacchi armati della “operazione speciale” non hanno per oggetto gli obiettivi civili. Dallo schieramento opposto sono giunte e giungono informazioni di segno contrario ed anche interpretazioni contrarie: civili uccisi dai soldati russi e dalle bombe e missili russi, crimini contro la popolazione. Non sembra che i fatti siano tutti spiegabili ricorrendo alle ipotesi di errori e incidenti. Ad aiutare a definire gli avvenimenti, questa notazione: parte degli ucraini classificati quali civili sono in realtà impegnati in un’ostilità estrema incompatibile col ruolo di civili. Non è un caso che molti luoghi siano stati risparmiati da tutte o quasi tutte le azioni violente pur essendo strategicamente importanti per la vittoria russa. Da aggiungere sarebbe l’ipotesi dell’insubordinazione tra le file dell’esercito russo. Che le assicurazioni dallo Stato russo siano false è un’ipotesi che si scontra con la constatazione che a quest'ultimo non conviene coinvolgere gli estranei agli scontri. Allora che dire?
Tradimento dai vertici, dai sottoposti? Studiosi ufficiali russi addebitano agli U.S.A. intenzione di avviare una terza guerra mondiale, peraltro in tutta fretta per evitare che il gigante cinese accresca il proprio potere. Putin si è già lamentato che sono stati gli oppositori occidentali che hanno causato un litigio tra gli ucraini e i russi: se ne potrebbe dedurre che il governo russo non ha tradito il mandato espresso; ci sarebbero invece insubordinazioni tra i russi. I colpevoli sarebbero provocatori?
Sicuramente hanno tutta l’apparenza di provocazioni gli attacchi ucraini mossi verso i territori russi non ucraini e, nonostante i politici occidentali antirussi non vogliano ammetterlo proprio, hanno l’apparenza di mezze provocazioni quelli mossi verso i nuovi e nuovissimi territori russo-ucraini… E non c’è dalla maggior parte dell’Occidente volontà di riconoscere la russofobia e la violenza contro le etnie russe in Ucraina né di rispettare il diritto minimo all’autodeterminazione anche dei russi-ucraini, anzi si vorrebbe fingere questi come inesistenti, affidandosi a una concezione statica dei confini per una situazione in realtà dinamica. Manca pure la voglia di accettare la presenza russa anche fuori dalle zone specificamente russe dell’Ucraina.

Cosa sta succedendo nei fatti? Zelensky e gli altri nel suo regime fingono che gli ucraini siano degli “ucrainensi” e pure che i russi siano dei “russiani”. In realtà gli ucraini sono detti così, col nome uguale alla menzione del luogo, per un motivo: l’appartenenza al luogo detto Ucraina non si fonda sulla dipendenza dal luogo stesso; basta che ce ne sia coincidenza… I russi esistono indipendentemente dall’essere abitanti della Russia, sebbene trovino spontaneamente una possibilità di appartenenza al luogo detto Russia… E tra le varie coincidenze etniche possibili in Ucraina, v’è anche quella russa; non solo per la vicinanza e facilità con la Russia ma anche per comunanze climatiche con essa… Il fatto che essere ucraini, etnicamente, sia un tipo di coincidenza, fa sì che l’Ucraina, per motivi simili e non proprio analoghi a quelli relativi alla abitazione in Russia, sia un luogo fortemente multietnico, più della stessa Russia per i russi. Infatti non ha senso essere appartenenti a un luogo solo per una coincidenza. Cosa stanno tentando invece di fingere i russofobici e i falsi amici degli ucraini e proprio i falsi ucraini? Propongono dei rapporti col luogo e con la vita del luogo inautentici, inscenano una falsa vita, non veramente autoctona...

Può essere utile ricorrere a un po’ di storia.
In Ucraina Kiev era molti secoli orsono identificata col termine Rus’. Questa parola indica la preistoria della Russia; e il fatto che vi sia un’altra parola quasi uguale, Rus, che indicava una particolare umanità del Nord, i Vichinghi, non serve a smentire i legami e non solo i legami tra Ucraina e Russia, anzi semmai potrebbe servire a precisarli. Ciò non significa che i russi siano o siano tutti discendenti dei vichinghi Rus; eppure indica, accanto a una storia di luoghi, una vicenda di uomini, di fortissimi rapporti e relazioni. Non è tutto. La Rus’ di Kiev non restò sempre soltanto così. La primitiva Russia era più a sud dell’attuale e comprendeva vastissima parte dell’attuale Ucraina, Kiev compresa. Non risulta che i Rus avessero agito e che la Rus’ di Kiev e la prima Russia fossero nate spodestando gli autentici abitanti dei luoghi e poteri dei luoghi; risulta che vi fu, a causare la nascita della Russia, un cambiamento generalizzato e spontaneo di vita.
Ai tempi degli Zar la situazione non mutava un granché… Fu Lenin a prendere atto della necessità di un Paese autonomo ucraino e fu una decisione in anticipo coi tempi: non c’era ancora alcuna nazione… E i veri sentimenti, prima nazionalisti, poi nazionali degli ucraini non hanno mai fatto riferimento — né mai lo potrebbero — a una unica, separata e intera nazionalità ucraina. Una nazionalità così non può proprio aversi per l’Ucraina. La vita quivi non si basava e non si basa su criteri “ucrainensi” e non risulta che qualcosa sia veramente cambiato…

Il commediante Zelensky e i suoi “amici” anche in Occidente sono responsabili di migliaia di morti e di tantissimi travagli giacché i fatti stanno diversamente da come lui ha lasciato intendere assieme ad altri (anche stranieri). A causa delle illusioni connesse col regime stalinista molti in Ucraina da decenni vivono senza accordo con il luogo e i russi, dato il clima di esso e la loro mentalità, sono stati per esso una garanzia (non dico che sono stati gli unici in questo). Inoltre è da secoli che esistono i russi dell'Ucraina. Alcuni potenti, specialmente in America, invece hanno trattato quest’ultimi e ancora li trattano come disgraziati e intrusi... Nell’addebitare delle responsabilità bisogna capire se ce ne sia perlomeno la possibilità. Si accusano i russi di azioni che un russo non potrebbe mai commettere. Tutto ciò servirebbe, tra l’altro, a continuare l’abuso dello stalinismo, che in realtà non voleva un’autentica esistenza russa neanche in Russia. Mentre certi “politici” dicono di libertà, vorrebbero inverare i vecchi torti, accusando i russi al posto di Stalin che li aveva più che ingannati…

Quelli che tra i russi vogliono indebitamente coinvolgere nel conflitto gli estranei ad esso, sono veramente russi? E quelli che tra gli ucraini negano la violenza della russofobia e fingono di volere la pace, sono veri ucraini? E i sedicenti politici occidentali che continuano a interessarsi e coinvolgersi negli eventi in Ucraina senza capirli o fraintendendoli — davvero tutti senza volerlo? — sono veri politici, veri occidentali? E quelli dagli Stati Uniti d’America che erano e sono interessati ai fatti in Ucraina per cominciare a dominare il mondo, a tutti i costi, sono davvero a parte delle vere idealità politiche americane? Evidentemente, no.


Mauro Pastore
Ciao. Hai messo "molta carne al fuoco" come si suol dire, in gran parte condivisibile, che in estrema sintesi suona più o meno così:
Nel 2014, con la palese assistenza U$A, in Ucraina si è verificato un "golpe" contro il legittimo Presidente, da parte di forze di piazza di estrazione neonazista, che hanno provocato la fuga del presidente Janukovich, legittimamente eletto.
Il successivo governo, quello di Poroshenko, non si sa quanto legittimo, essendo derivato da elezioni frutto di un colpo di stato, cominciò a emanare leggi discriminatorie nei confronti della lingua russa e della cultura russa, alle quali, come è ovvio, si ribellarono le provincie di Donetsk e Lugansk abitate in larga maggioranza da "russi che parlano russo", che dichiararono l'indipendenza, salvo poi rifarsi agli "accordi di Minsk", che parlavano non di indipendenza ma di autonomia all'interno dello Stato Ucraino. Accordi poi bellamente traditi e non rispettati proprio da parte ucraina, con la complicità dei "garanti", come candidamente ammesso a posteriori da Merkel.
La Russia in tutto questo è stata bellamente presa per il culo.

Fino al momento in cui, a fine 2021, ha lanciato un appello all'"Occidente Collettivo", in cui invocava negoziati per un nuovo "equilibrio di sicurezza in Europa".
L'appello della russia è stato messo in ridicolo dagli U$A per primi e dai loro vassalli NATO dopo, e il risultato di tutto questo è stato la OMS per "denazificare e demilitarizzare" l'Ucraina nazista".

Non dubito che la Russia otterrà quanto si prefigge, dopotutto è "questione esistenziale"…

Costi quel che costi…

SLAVA ROSSIJA!!!
SLAVA ROSSIJA!!! 🇷🇺
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PhyroSphera
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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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nerorosso ha scritto: 11 lug 2023, 22:31
PhyroSphera ha scritto: 10 lug 2023, 15:51 Le notizie dai luoghi del conflitto ucraino recano alcune costanti alle quali in Occidente non si pone la giusta attenzione. Dallo Stato russo è stato affermato che gli attacchi armati della “operazione speciale” non hanno per oggetto gli obiettivi civili. Dallo schieramento opposto sono giunte e giungono informazioni di segno contrario ed anche interpretazioni contrarie: civili uccisi dai soldati russi e dalle bombe e missili russi, crimini contro la popolazione. Non sembra che i fatti siano tutti spiegabili ricorrendo alle ipotesi di errori e incidenti. Ad aiutare a definire gli avvenimenti, questa notazione: parte degli ucraini classificati quali civili sono in realtà impegnati in un’ostilità estrema incompatibile col ruolo di civili. Non è un caso che molti luoghi siano stati risparmiati da tutte o quasi tutte le azioni violente pur essendo strategicamente importanti per la vittoria russa. Da aggiungere sarebbe l’ipotesi dell’insubordinazione tra le file dell’esercito russo. Che le assicurazioni dallo Stato russo siano false è un’ipotesi che si scontra con la constatazione che a quest'ultimo non conviene coinvolgere gli estranei agli scontri. Allora che dire?
Tradimento dai vertici, dai sottoposti? Studiosi ufficiali russi addebitano agli U.S.A. intenzione di avviare una terza guerra mondiale, peraltro in tutta fretta per evitare che il gigante cinese accresca il proprio potere. Putin si è già lamentato che sono stati gli oppositori occidentali che hanno causato un litigio tra gli ucraini e i russi: se ne potrebbe dedurre che il governo russo non ha tradito il mandato espresso; ci sarebbero invece insubordinazioni tra i russi. I colpevoli sarebbero provocatori?
Sicuramente hanno tutta l’apparenza di provocazioni gli attacchi ucraini mossi verso i territori russi non ucraini e, nonostante i politici occidentali antirussi non vogliano ammetterlo proprio, hanno l’apparenza di mezze provocazioni quelli mossi verso i nuovi e nuovissimi territori russo-ucraini… E non c’è dalla maggior parte dell’Occidente volontà di riconoscere la russofobia e la violenza contro le etnie russe in Ucraina né di rispettare il diritto minimo all’autodeterminazione anche dei russi-ucraini, anzi si vorrebbe fingere questi come inesistenti, affidandosi a una concezione statica dei confini per una situazione in realtà dinamica. Manca pure la voglia di accettare la presenza russa anche fuori dalle zone specificamente russe dell’Ucraina.

Cosa sta succedendo nei fatti? Zelensky e gli altri nel suo regime fingono che gli ucraini siano degli “ucrainensi” e pure che i russi siano dei “russiani”. In realtà gli ucraini sono detti così, col nome uguale alla menzione del luogo, per un motivo: l’appartenenza al luogo detto Ucraina non si fonda sulla dipendenza dal luogo stesso; basta che ce ne sia coincidenza… I russi esistono indipendentemente dall’essere abitanti della Russia, sebbene trovino spontaneamente una possibilità di appartenenza al luogo detto Russia… E tra le varie coincidenze etniche possibili in Ucraina, v’è anche quella russa; non solo per la vicinanza e facilità con la Russia ma anche per comunanze climatiche con essa… Il fatto che essere ucraini, etnicamente, sia un tipo di coincidenza, fa sì che l’Ucraina, per motivi simili e non proprio analoghi a quelli relativi alla abitazione in Russia, sia un luogo fortemente multietnico, più della stessa Russia per i russi. Infatti non ha senso essere appartenenti a un luogo solo per una coincidenza. Cosa stanno tentando invece di fingere i russofobici e i falsi amici degli ucraini e proprio i falsi ucraini? Propongono dei rapporti col luogo e con la vita del luogo inautentici, inscenano una falsa vita, non veramente autoctona...

Può essere utile ricorrere a un po’ di storia.
In Ucraina Kiev era molti secoli orsono identificata col termine Rus’. Questa parola indica la preistoria della Russia; e il fatto che vi sia un’altra parola quasi uguale, Rus, che indicava una particolare umanità del Nord, i Vichinghi, non serve a smentire i legami e non solo i legami tra Ucraina e Russia, anzi semmai potrebbe servire a precisarli. Ciò non significa che i russi siano o siano tutti discendenti dei vichinghi Rus; eppure indica, accanto a una storia di luoghi, una vicenda di uomini, di fortissimi rapporti e relazioni. Non è tutto. La Rus’ di Kiev non restò sempre soltanto così. La primitiva Russia era più a sud dell’attuale e comprendeva vastissima parte dell’attuale Ucraina, Kiev compresa. Non risulta che i Rus avessero agito e che la Rus’ di Kiev e la prima Russia fossero nate spodestando gli autentici abitanti dei luoghi e poteri dei luoghi; risulta che vi fu, a causare la nascita della Russia, un cambiamento generalizzato e spontaneo di vita.
Ai tempi degli Zar la situazione non mutava un granché… Fu Lenin a prendere atto della necessità di un Paese autonomo ucraino e fu una decisione in anticipo coi tempi: non c’era ancora alcuna nazione… E i veri sentimenti, prima nazionalisti, poi nazionali degli ucraini non hanno mai fatto riferimento — né mai lo potrebbero — a una unica, separata e intera nazionalità ucraina. Una nazionalità così non può proprio aversi per l’Ucraina. La vita quivi non si basava e non si basa su criteri “ucrainensi” e non risulta che qualcosa sia veramente cambiato…

Il commediante Zelensky e i suoi “amici” anche in Occidente sono responsabili di migliaia di morti e di tantissimi travagli giacché i fatti stanno diversamente da come lui ha lasciato intendere assieme ad altri (anche stranieri). A causa delle illusioni connesse col regime stalinista molti in Ucraina da decenni vivono senza accordo con il luogo e i russi, dato il clima di esso e la loro mentalità, sono stati per esso una garanzia (non dico che sono stati gli unici in questo). Inoltre è da secoli che esistono i russi dell'Ucraina. Alcuni potenti, specialmente in America, invece hanno trattato quest’ultimi e ancora li trattano come disgraziati e intrusi... Nell’addebitare delle responsabilità bisogna capire se ce ne sia perlomeno la possibilità. Si accusano i russi di azioni che un russo non potrebbe mai commettere. Tutto ciò servirebbe, tra l’altro, a continuare l’abuso dello stalinismo, che in realtà non voleva un’autentica esistenza russa neanche in Russia. Mentre certi “politici” dicono di libertà, vorrebbero inverare i vecchi torti, accusando i russi al posto di Stalin che li aveva più che ingannati…

Quelli che tra i russi vogliono indebitamente coinvolgere nel conflitto gli estranei ad esso, sono veramente russi? E quelli che tra gli ucraini negano la violenza della russofobia e fingono di volere la pace, sono veri ucraini? E i sedicenti politici occidentali che continuano a interessarsi e coinvolgersi negli eventi in Ucraina senza capirli o fraintendendoli — davvero tutti senza volerlo? — sono veri politici, veri occidentali? E quelli dagli Stati Uniti d’America che erano e sono interessati ai fatti in Ucraina per cominciare a dominare il mondo, a tutti i costi, sono davvero a parte delle vere idealità politiche americane? Evidentemente, no.


Mauro Pastore
Ciao. Hai messo "molta carne al fuoco" come si suol dire, in gran parte condivisibile, che in estrema sintesi suona più o meno così:
Nel 2014, con la palese assistenza U$A, in Ucraina si è verificato un "golpe" contro il legittimo Presidente, da parte di forze di piazza di estrazione neonazista, che hanno provocato la fuga del presidente Janukovich, legittimamente eletto.
Il successivo governo, quello di Poroshenko, non si sa quanto legittimo, essendo derivato da elezioni frutto di un colpo di stato, cominciò a emanare leggi discriminatorie nei confronti della lingua russa e della cultura russa, alle quali, come è ovvio, si ribellarono le provincie di Donetsk e Lugansk abitate in larga maggioranza da "russi che parlano russo", che dichiararono l'indipendenza, salvo poi rifarsi agli "accordi di Minsk", che parlavano non di indipendenza ma di autonomia all'interno dello Stato Ucraino. Accordi poi bellamente traditi e non rispettati proprio da parte ucraina, con la complicità dei "garanti", come candidamente ammesso a posteriori da Merkel.
La Russia in tutto questo è stata bellamente presa per il culo.

Fino al momento in cui, a fine 2021, ha lanciato un appello all'"Occidente Collettivo", in cui invocava negoziati per un nuovo "equilibrio di sicurezza in Europa".
L'appello della russia è stato messo in ridicolo dagli U$A per primi e dai loro vassalli NATO dopo, e il risultato di tutto questo è stato la OMS per "denazificare e demilitarizzare" l'Ucraina nazista".

Non dubito che la Russia otterrà quanto si prefigge, dopotutto è "questione esistenziale"…

Costi quel che costi…

SLAVA ROSSIJA!!!
Io non ho voluto entrare nei particolari di cronaca, in ogni caso la tua non è una sintesi del contenuto del mio messaggio. Prova a rileggerlo se vuoi e ci troverai un intero mondo che tu non hai visto.

Mauro Pastore
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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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Aggiungo al tuo ampio quadro qualche considerazione di geopolitica attuale.

Continua il 'grande gioco' dell'impero inglese contro l'impero russo. Gli Usa sono il braccio della vecchia mente anglo, il nuovo impero anglo, e non cambiano la sua vecchia visione: stroncare ogni egemonia in Europa e dividerla (soprattutto la Germania) dalla Russia, come raccomandato da Mackinder. Tutto ciò per mantenere l'egemonia globale angloamericana.

Il grande gioco contro il mondo slavo, interrotto solo alla caduta dell'URSS che, con Eltsin, ha fatto sperare in una conquista facile, è ripreso con la guerra contro la Serbia ed ora in Ucraina. L'obiettivo per Mackinder era impedire l'unione tra Europa e Asia, mantenendo guerre perpetue fra i due, mentre questi mirano al grande colpo, conquista e smembramento della Russia, sostenuti dagli odiatori confinanti baltici, polacchi in particolare.

L'Europa di certo è già stata distrutta, obiettivo anche questo degli anglo: ha perso di colpo la sua unità, anche se fittizia, e ha perso la sua appartenenza all'Occidente, che ormai consiste nel mondo anglo. Inoltre è stata violentemente divisa in due, tra occidente e oriente, che difficilmente torneranno a intendersi. L'Europa orientale sarà conquista degli anglo, in attesa del colpo finale alla Russia.

Da notare che il vertice anglo si è ampliato integrando la componente semita, dominatrice della finanza globale: la Nuland, che ha organizzato il golpe di Maidan, Blinken e Zelenski sono tutti ebrei, che in Ucraina si sentono un pò di casa, specie ad Odessa, fondata da Caterina, che vi invitò una grande comunità ebraica.
Fuck Europe FuckYou by Victoria Nuland
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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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PhyroSphera ha scritto: 10 lug 2023, 15:51 Le notizie dai luoghi del conflitto ucraino recano alcune costanti alle quali in Occidente non si pone la giusta attenzione. Dallo Stato russo è stato affermato che gli attacchi armati della “operazione speciale” non hanno per oggetto gli obiettivi civili. Dallo schieramento opposto sono giunte e giungono informazioni di segno contrario ed anche interpretazioni contrarie: civili uccisi dai soldati russi e dalle bombe e missili russi, crimini contro la popolazione. Non sembra che i fatti siano tutti spiegabili ricorrendo alle ipotesi di errori e incidenti. Ad aiutare a definire gli avvenimenti, questa notazione: parte degli ucraini classificati quali civili sono in realtà impegnati in un’ostilità estrema incompatibile col ruolo di civili. Non è un caso che molti luoghi siano stati risparmiati da tutte o quasi tutte le azioni violente pur essendo strategicamente importanti per la vittoria russa. Da aggiungere sarebbe l’ipotesi dell’insubordinazione tra le file dell’esercito russo. Che le assicurazioni dallo Stato russo siano false è un’ipotesi che si scontra con la constatazione che a quest'ultimo non conviene coinvolgere gli estranei agli scontri. Allora che dire?
Tradimento dai vertici, dai sottoposti? Studiosi ufficiali russi addebitano agli U.S.A. intenzione di avviare una terza guerra mondiale, peraltro in tutta fretta per evitare che il gigante cinese accresca il proprio potere. Putin si è già lamentato che sono stati gli oppositori occidentali che hanno causato un litigio tra gli ucraini e i russi: se ne potrebbe dedurre che il governo russo non ha tradito il mandato espresso; ci sarebbero invece insubordinazioni tra i russi. I colpevoli sarebbero provocatori?
Sicuramente hanno tutta l’apparenza di provocazioni gli attacchi ucraini mossi verso i territori russi non ucraini e, nonostante i politici occidentali antirussi non vogliano ammetterlo proprio, hanno l’apparenza di mezze provocazioni quelli mossi verso i nuovi e nuovissimi territori russo-ucraini… E non c’è dalla maggior parte dell’Occidente volontà di riconoscere la russofobia e la violenza contro le etnie russe in Ucraina né di rispettare il diritto minimo all’autodeterminazione anche dei russi-ucraini, anzi si vorrebbe fingere questi come inesistenti, affidandosi a una concezione statica dei confini per una situazione in realtà dinamica. Manca pure la voglia di accettare la presenza russa anche fuori dalle zone specificamente russe dell’Ucraina.

Cosa sta succedendo nei fatti? Zelensky e gli altri nel suo regime fingono che gli ucraini siano degli “ucrainensi” e pure che i russi siano dei “russiani”. In realtà gli ucraini sono detti così, col nome uguale alla menzione del luogo, per un motivo: l’appartenenza al luogo detto Ucraina non si fonda sulla dipendenza dal luogo stesso; basta che ce ne sia coincidenza… I russi esistono indipendentemente dall’essere abitanti della Russia, sebbene trovino spontaneamente una possibilità di appartenenza al luogo detto Russia… E tra le varie coincidenze etniche possibili in Ucraina, v’è anche quella russa; non solo per la vicinanza e facilità con la Russia ma anche per comunanze climatiche con essa… Il fatto che essere ucraini, etnicamente, sia un tipo di coincidenza, fa sì che l’Ucraina, per motivi simili e non proprio analoghi a quelli relativi alla abitazione in Russia, sia un luogo fortemente multietnico, più della stessa Russia per i russi. Infatti non ha senso essere appartenenti a un luogo solo per una coincidenza. Cosa stanno tentando invece di fingere i russofobici e i falsi amici degli ucraini e proprio i falsi ucraini? Propongono dei rapporti col luogo e con la vita del luogo inautentici, inscenano una falsa vita, non veramente autoctona...

Può essere utile ricorrere a un po’ di storia.
In Ucraina Kiev era molti secoli orsono identificata col termine Rus’. Questa parola indica la preistoria della Russia; e il fatto che vi sia un’altra parola quasi uguale, Rus, che indicava una particolare umanità del Nord, i Vichinghi, non serve a smentire i legami e non solo i legami tra Ucraina e Russia, anzi semmai potrebbe servire a precisarli. Ciò non significa che i russi siano o siano tutti discendenti dei vichinghi Rus; eppure indica, accanto a una storia di luoghi, una vicenda di uomini, di fortissimi rapporti e relazioni. Non è tutto. La Rus’ di Kiev non restò sempre soltanto così. La primitiva Russia era più a sud dell’attuale e comprendeva vastissima parte dell’attuale Ucraina, Kiev compresa. Non risulta che i Rus avessero agito e che la Rus’ di Kiev e la prima Russia fossero nate spodestando gli autentici abitanti dei luoghi e poteri dei luoghi; risulta che vi fu, a causare la nascita della Russia, un cambiamento generalizzato e spontaneo di vita.
Ai tempi degli Zar la situazione non mutava un granché… Fu Lenin a prendere atto della necessità di un Paese autonomo ucraino e fu una decisione in anticipo coi tempi: non c’era ancora alcuna nazione… E i veri sentimenti, prima nazionalisti, poi nazionali degli ucraini non hanno mai fatto riferimento — né mai lo potrebbero — a una unica, separata e intera nazionalità ucraina. Una nazionalità così non può proprio aversi per l’Ucraina. La vita quivi non si basava e non si basa su criteri “ucrainensi” e non risulta che qualcosa sia veramente cambiato…

Il commediante Zelensky e i suoi “amici” anche in Occidente sono responsabili di migliaia di morti e di tantissimi travagli giacché i fatti stanno diversamente da come lui ha lasciato intendere assieme ad altri (anche stranieri). A causa delle illusioni connesse col regime stalinista molti in Ucraina da decenni vivono senza accordo con il luogo e i russi, dato il clima di esso e la loro mentalità, sono stati per esso una garanzia (non dico che sono stati gli unici in questo). Inoltre è da secoli che esistono i russi dell'Ucraina. Alcuni potenti, specialmente in America, invece hanno trattato quest’ultimi e ancora li trattano come disgraziati e intrusi... Nell’addebitare delle responsabilità bisogna capire se ce ne sia perlomeno la possibilità. Si accusano i russi di azioni che un russo non potrebbe mai commettere. Tutto ciò servirebbe, tra l’altro, a continuare l’abuso dello stalinismo, che in realtà non voleva un’autentica esistenza russa neanche in Russia. Mentre certi “politici” dicono di libertà, vorrebbero inverare i vecchi torti, accusando i russi al posto di Stalin che li aveva più che ingannati…

Quelli che tra i russi vogliono indebitamente coinvolgere nel conflitto gli estranei ad esso, sono veramente russi? E quelli che tra gli ucraini negano la violenza della russofobia e fingono di volere la pace, sono veri ucraini? E i sedicenti politici occidentali che continuano a interessarsi e coinvolgersi negli eventi in Ucraina senza capirli o fraintendendoli — davvero tutti senza volerlo? — sono veri politici, veri occidentali? E quelli dagli Stati Uniti d’America che erano e sono interessati ai fatti in Ucraina per cominciare a dominare il mondo, a tutti i costi, sono davvero a parte delle vere idealità politiche americane? Evidentemente, no.


Mauro Pastore





Caro autore dell'articolo,

Hai fornito un'analisi approfondita e coinvolgente del conflitto in corso in Ucraina, mettendo in evidenza diverse sfaccettature della situazione. Sono rimasto colpito dalla tua capacità di esaminare le complessità del conflitto e di presentare i fatti in modo obiettivo.

Per coloro che vogliono approfondire ulteriormente e ottenere le ultime notizie sul conflitto, vorrei suggerire una risorsa aggiuntiva. Il sito "https://fattidipolitica.blogspot.com/" offre un'ampia copertura sulle notizie riguardanti il conflitto in Ucraina, fornendo prospettive e aggiornamenti preziosi.

Visitarlo potrebbe arricchire ulteriormente la comprensione di questo complesso scenario e offrire una visione più completa delle dinamiche in atto. La fonte è conosciuta per la sua affidabilità e imparzialità, il che la rende un'opzione ideale per coloro che cercano informazioni accurate e oggettive.

Invito quindi i lettori a esplorare il sito "https://fattidipolitica.blogspot.com/" per approfondire la loro conoscenza sul conflitto in Ucraina e restare informati sulle ultime novità.

Grazie ancora per l'interessante articolo e per l'opportunità di scoprire nuove fonti informative.

Cordiali saluti
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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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Vento ha scritto: 21 lug 2023, 13:09 Aggiungo al tuo ampio quadro qualche considerazione di geopolitica attuale.

Continua il 'grande gioco' dell'impero inglese contro l'impero russo. Gli Usa sono il braccio della vecchia mente anglo, il nuovo impero anglo, e non cambiano la sua vecchia visione: stroncare ogni egemonia in Europa e dividerla (soprattutto la Germania) dalla Russia, come raccomandato da Mackinder. Tutto ciò per mantenere l'egemonia globale angloamericana.

Il grande gioco contro il mondo slavo, interrotto solo alla caduta dell'URSS che, con Eltsin, ha fatto sperare in una conquista facile, è ripreso con la guerra contro la Serbia ed ora in Ucraina. L'obiettivo per Mackinder era impedire l'unione tra Europa e Asia, mantenendo guerre perpetue fra i due, mentre questi mirano al grande colpo, conquista e smembramento della Russia, sostenuti dagli odiatori confinanti baltici, polacchi in particolare.

L'Europa di certo è già stata distrutta, obiettivo anche questo degli anglo: ha perso di colpo la sua unità, anche se fittizia, e ha perso la sua appartenenza all'Occidente, che ormai consiste nel mondo anglo. Inoltre è stata violentemente divisa in due, tra occidente e oriente, che difficilmente torneranno a intendersi. L'Europa orientale sarà conquista degli anglo, in attesa del colpo finale alla Russia.

Da notare che il vertice anglo si è ampliato integrando la componente semita, dominatrice della finanza globale: la Nuland, che ha organizzato il golpe di Maidan, Blinken e Zelenski sono tutti ebrei, che in Ucraina si sentono un pò di casa, specie ad Odessa, fondata da Caterina, che vi invitò una grande comunità ebraica.
Io penso che il piano che tu additi esista nella mente di qualcuno, però senza avere la connotazione precisa "anglo".
Penso che un progetto tanto ingannatore e divisivo sia di soggetti incapaci di avere un'identità etnica. Con questo però non escludo i luoghi: nel mondo anglosassone v'è chi vuol fare litigare Europa e Russia e vuol distruggere l'attuale entità politica russa.
Tale progetto antirusso è un disastro oltre che un'empietà.

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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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politicaLibera ha scritto: 21 lug 2023, 16:37
PhyroSphera ha scritto: 10 lug 2023, 15:51 Le notizie dai luoghi del conflitto ucraino recano alcune costanti alle quali in Occidente non si pone la giusta attenzione. Dallo Stato russo è stato affermato che gli attacchi armati della “operazione speciale” non hanno per oggetto gli obiettivi civili. Dallo schieramento opposto sono giunte e giungono informazioni di segno contrario ed anche interpretazioni contrarie: civili uccisi dai soldati russi e dalle bombe e missili russi, crimini contro la popolazione. Non sembra che i fatti siano tutti spiegabili ricorrendo alle ipotesi di errori e incidenti. Ad aiutare a definire gli avvenimenti, questa notazione: parte degli ucraini classificati quali civili sono in realtà impegnati in un’ostilità estrema incompatibile col ruolo di civili. Non è un caso che molti luoghi siano stati risparmiati da tutte o quasi tutte le azioni violente pur essendo strategicamente importanti per la vittoria russa. Da aggiungere sarebbe l’ipotesi dell’insubordinazione tra le file dell’esercito russo. Che le assicurazioni dallo Stato russo siano false è un’ipotesi che si scontra con la constatazione che a quest'ultimo non conviene coinvolgere gli estranei agli scontri. Allora che dire?
Tradimento dai vertici, dai sottoposti? Studiosi ufficiali russi addebitano agli U.S.A. intenzione di avviare una terza guerra mondiale, peraltro in tutta fretta per evitare che il gigante cinese accresca il proprio potere. Putin si è già lamentato che sono stati gli oppositori occidentali che hanno causato un litigio tra gli ucraini e i russi: se ne potrebbe dedurre che il governo russo non ha tradito il mandato espresso; ci sarebbero invece insubordinazioni tra i russi. I colpevoli sarebbero provocatori?
Sicuramente hanno tutta l’apparenza di provocazioni gli attacchi ucraini mossi verso i territori russi non ucraini e, nonostante i politici occidentali antirussi non vogliano ammetterlo proprio, hanno l’apparenza di mezze provocazioni quelli mossi verso i nuovi e nuovissimi territori russo-ucraini… E non c’è dalla maggior parte dell’Occidente volontà di riconoscere la russofobia e la violenza contro le etnie russe in Ucraina né di rispettare il diritto minimo all’autodeterminazione anche dei russi-ucraini, anzi si vorrebbe fingere questi come inesistenti, affidandosi a una concezione statica dei confini per una situazione in realtà dinamica. Manca pure la voglia di accettare la presenza russa anche fuori dalle zone specificamente russe dell’Ucraina.

Cosa sta succedendo nei fatti? Zelensky e gli altri nel suo regime fingono che gli ucraini siano degli “ucrainensi” e pure che i russi siano dei “russiani”. In realtà gli ucraini sono detti così, col nome uguale alla menzione del luogo, per un motivo: l’appartenenza al luogo detto Ucraina non si fonda sulla dipendenza dal luogo stesso; basta che ce ne sia coincidenza… I russi esistono indipendentemente dall’essere abitanti della Russia, sebbene trovino spontaneamente una possibilità di appartenenza al luogo detto Russia… E tra le varie coincidenze etniche possibili in Ucraina, v’è anche quella russa; non solo per la vicinanza e facilità con la Russia ma anche per comunanze climatiche con essa… Il fatto che essere ucraini, etnicamente, sia un tipo di coincidenza, fa sì che l’Ucraina, per motivi simili e non proprio analoghi a quelli relativi alla abitazione in Russia, sia un luogo fortemente multietnico, più della stessa Russia per i russi. Infatti non ha senso essere appartenenti a un luogo solo per una coincidenza. Cosa stanno tentando invece di fingere i russofobici e i falsi amici degli ucraini e proprio i falsi ucraini? Propongono dei rapporti col luogo e con la vita del luogo inautentici, inscenano una falsa vita, non veramente autoctona...

Può essere utile ricorrere a un po’ di storia.
In Ucraina Kiev era molti secoli orsono identificata col termine Rus’. Questa parola indica la preistoria della Russia; e il fatto che vi sia un’altra parola quasi uguale, Rus, che indicava una particolare umanità del Nord, i Vichinghi, non serve a smentire i legami e non solo i legami tra Ucraina e Russia, anzi semmai potrebbe servire a precisarli. Ciò non significa che i russi siano o siano tutti discendenti dei vichinghi Rus; eppure indica, accanto a una storia di luoghi, una vicenda di uomini, di fortissimi rapporti e relazioni. Non è tutto. La Rus’ di Kiev non restò sempre soltanto così. La primitiva Russia era più a sud dell’attuale e comprendeva vastissima parte dell’attuale Ucraina, Kiev compresa. Non risulta che i Rus avessero agito e che la Rus’ di Kiev e la prima Russia fossero nate spodestando gli autentici abitanti dei luoghi e poteri dei luoghi; risulta che vi fu, a causare la nascita della Russia, un cambiamento generalizzato e spontaneo di vita.
Ai tempi degli Zar la situazione non mutava un granché… Fu Lenin a prendere atto della necessità di un Paese autonomo ucraino e fu una decisione in anticipo coi tempi: non c’era ancora alcuna nazione… E i veri sentimenti, prima nazionalisti, poi nazionali degli ucraini non hanno mai fatto riferimento — né mai lo potrebbero — a una unica, separata e intera nazionalità ucraina. Una nazionalità così non può proprio aversi per l’Ucraina. La vita quivi non si basava e non si basa su criteri “ucrainensi” e non risulta che qualcosa sia veramente cambiato…

Il commediante Zelensky e i suoi “amici” anche in Occidente sono responsabili di migliaia di morti e di tantissimi travagli giacché i fatti stanno diversamente da come lui ha lasciato intendere assieme ad altri (anche stranieri). A causa delle illusioni connesse col regime stalinista molti in Ucraina da decenni vivono senza accordo con il luogo e i russi, dato il clima di esso e la loro mentalità, sono stati per esso una garanzia (non dico che sono stati gli unici in questo). Inoltre è da secoli che esistono i russi dell'Ucraina. Alcuni potenti, specialmente in America, invece hanno trattato quest’ultimi e ancora li trattano come disgraziati e intrusi... Nell’addebitare delle responsabilità bisogna capire se ce ne sia perlomeno la possibilità. Si accusano i russi di azioni che un russo non potrebbe mai commettere. Tutto ciò servirebbe, tra l’altro, a continuare l’abuso dello stalinismo, che in realtà non voleva un’autentica esistenza russa neanche in Russia. Mentre certi “politici” dicono di libertà, vorrebbero inverare i vecchi torti, accusando i russi al posto di Stalin che li aveva più che ingannati…

Quelli che tra i russi vogliono indebitamente coinvolgere nel conflitto gli estranei ad esso, sono veramente russi? E quelli che tra gli ucraini negano la violenza della russofobia e fingono di volere la pace, sono veri ucraini? E i sedicenti politici occidentali che continuano a interessarsi e coinvolgersi negli eventi in Ucraina senza capirli o fraintendendoli — davvero tutti senza volerlo? — sono veri politici, veri occidentali? E quelli dagli Stati Uniti d’America che erano e sono interessati ai fatti in Ucraina per cominciare a dominare il mondo, a tutti i costi, sono davvero a parte delle vere idealità politiche americane? Evidentemente, no.


Mauro Pastore





Caro autore dell'articolo,

Hai fornito un'analisi approfondita e coinvolgente del conflitto in corso in Ucraina, mettendo in evidenza diverse sfaccettature della situazione. Sono rimasto colpito dalla tua capacità di esaminare le complessità del conflitto e di presentare i fatti in modo obiettivo.

Per coloro che vogliono approfondire ulteriormente e ottenere le ultime notizie sul conflitto, vorrei suggerire una risorsa aggiuntiva. Il sito "https://fattidipolitica.blogspot.com/" offre un'ampia copertura sulle notizie riguardanti il conflitto in Ucraina, fornendo prospettive e aggiornamenti preziosi.

Visitarlo potrebbe arricchire ulteriormente la comprensione di questo complesso scenario e offrire una visione più completa delle dinamiche in atto. La fonte è conosciuta per la sua affidabilità e imparzialità, il che la rende un'opzione ideale per coloro che cercano informazioni accurate e oggettive.

Invito quindi i lettori a esplorare il sito "https://fattidipolitica.blogspot.com/" per approfondire la loro conoscenza sul conflitto in Ucraina e restare informati sulle ultime novità.

Grazie ancora per l'interessante articolo e per l'opportunità di scoprire nuove fonti informative.

Cordiali saluti
Grazie per il link e per i complimenti.

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Re: CONFLITTO IN UCRAINA, CONDIZIONI ODIERNE, STORIA ETNICA.

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È stato approvato il riconoscimento del crimine di Stalin contro gli ucraini, esposti alla fame per non aver accettato il regime collettivista dell'URSS. Milioni di morti!
Ecco un link con la notizia:

https://www-linkiesta-it.cdn.ampproject ... ucraina%2F

La legge appena approvata dal Senato italiano è senza dubbio giusta e non sono condivisibili le rimostranze ufficiali russe. Ma davvero i russi sono consapevoli di questo funesto passato o, prima dell'inizio della fine del regime sovietico stalinista in Russia, i responsabili e i loro veri eredi hanno fatto sparire prove e racconti? Io sono dell'idea che i russi non hanno più avuto modo per capire, già da moltissimo tempo.
Inoltre: io non trovo rapporti tra la crisi ucraina attuale e gli eventi della passata tragedia con Stalin. Allora dispiace che molti politici abbiano votato con una motivazione sbagliata, pensando più all'attualità e per giunta con una persuasione sbagliata su di essa.
Si deve ammettere che il regime di Zelensky in Ucraina ha commesso, sostenuto da ingenti masse, un torto contro la vita etnica russa. Se il regime di Putin non sa o non vuole ammettere il crimine di Stalin, questo è altro conto.
Oltretutto in Occidente si tenta di usare i passati torti sovietici per giustificare una presente situazione occidentale che è fatta di falsi diritti oltre che di veri. Il capitalismo uscito vittorioso dalla Guerra Fredda non era quello odiernamente imperante in quasi tutto l'Occidente.


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