https://www.byoblu.com/2023/07/25/putin ... -di-sesso/
Vladimir Putin ha firmato la proposta di legge che vieta di cambiare sesso, o di alterare la propria natura biologica, salvo alcune eccezioni per il trattamento di anomalie riscontrate nei bambini alla loro nascita.
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Le associazioni LGBTQ+ definiscono l’iniziativa come contraria alle libertà dei propri membri. Secondo il Cremlino però queste affermazioni rispecchiano il degrado della cultura occidentale, improntata sul relativismo e sulla liquidità, da cui è necessario difendersi. La Russia si fa portavoce della cultura consolidata nei secoli secondo cui la mascolinità e la femminilità non sono discutibili, in quanto rappresentano una dimensione oggettiva dell’essere umano. La famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna è stata sempre riconosciuta, secondo tale visione, come l’unica cellula della società.
La famiglia fondata sull’unità tra uomo e donna
Questa prospettiva ha origini molto antiche. Un sito archeologico è stato scoperto, a Eulau, in Sassonia (Germania) nel 2005, con una tomba risalente a 4.600 anni fa. Conteneva, al proprio interno, un uomo, una donna e due bambini. Era il primo nucleo familiare di cui si abbia notizia grazie all’esame del DNA.
Aristotele ha definito questo nucleo ad esempio come “l’associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell’uomo”.
La cultura dell’antica Grecia, quella romana e la dottrina cristiana hanno preso atto dell’esistenza di tale realtà e l’hanno valorizzata.
La Russia ha scelto di agire, in tale solco, dopo aver sperimentato il decremento del tasso di natalità in seguito al via libera a provvedimenti come il divorzio, l’unione civile e l’aborto.